The_Sleeper

Non festeggiavo i miei compleanni già da qualche anno prima.
Semplicemente una pizza con le persone con cui suonavo ai tempi ed un amico la sera.

SoloUnaDonna

Passai la giornata come se fosse una giornata normale.. scuola e studio.. giusto i miei mi fecero gli auguri.

SugarPhobic

Mi dispiace. Il guaio sai qual è, è l'etichetta che viene data a quel giorno.
In quanto "giorno più bello della nostra vita" (queste parole equiparano una bestemmia lunga sei minuti urlata a squarciagola in una chiesa il giorno in cui muore un Papa) penso che molto abbiano voluto, qui, passarlo forse diversamente.
Si è deciso di etichettare quel momento come una seconda nascita, ed in qualche modo se nella prima non sei cosciente, nella secondo lo sei e non solo, se "sei fobico" è facile che le cose vadano da schifo.
Ero in piena crisi adolescenziale, fumavo (sigarette)... mi piaceva fumare. I miei avevano divorziato l'anno prima, io avevo piantato la scuola (per riprenderla dopo un paio d'anno). Le mie belle giornate si dividevano fra il letto e il divano.

La mattina non mi alzai nemmeno dal letto, era estate. Avevo una sedia vicino ad esso col telefono fisso, il cellulare e il posacenere stracolmo.
Ancora prima di aprire del tutto gli occhi mi accesi una sigaretta. Erano forse le Sax o le Alfa... credo le Sax, boh.
Avevo le imposte della camera aperte, il sole entrava.
Mi resi conto che avevo 18 anni, ero nato di nuovo e nel modo peggiore, che più temevo, quello di un totale fallito, purtroppo.
Mia madre mi telefono (dal piano terra, era una sorta di "sorpresa") sul cellulare, per farmi gli auguri, facendo finta entrambi che il giorno prima non avessimo litigato come eravamo soliti fare e come avremo continuato a fare per altri 10 anni. Nessuno mi regalò nulla (non ricordo se mia madre mi preparò qualcosa...) i miei parenti mi chiamarono per farmi gli auguri. Fu molto tedioso.
Fumai tutto il giorno.
E' questa l'immagine che ho di me stesso. L'immagine di un ragazzo distrutto, terrorizzato dalla vita. Terrorizzato. E coi polmoni pieni di fumo.

Fu uno dei giorni più brutti della mia esistenza.

Piango per quel ragazzo, vorrei confortarlo. Quel ragazzo sono io, e da allora sono migliorato un po'. Forse non ho amici (come non ne avevo allora), forse ciò che persi non sono mai riuscito a recuperarlo da allora, ma, di certo, vorrei poterlo abbracciare, e dirgli che non è ancora finita. No.

Miquel

Amici/Compagni classe mi hanno una festa a sorpresa, non me l'aspettavo se non fosse stato per mio padre che qualcosina me lo ha fatto capire .
No, sono stato veramente contento

cancellato13317

è passato talmente tanto tempo che non mi ricordo, comunque credo di aver festeggiato con le compagne di appartamento, niente festoni da ingresso in società.

linea77

purtroppo non ho ancora parlato dei miei.
Colgo l'occasione per raccontare quello che è stato uno dei giorni piu tristi della mia vita.
Ricordo, sono passati quasi quattro mesi, che quel giorno avevo assemblea di istituto a scuola, avevo comprato una bottiglia di spumante per "tentare" di festeggiare con i compagni ma aime, non era venuto quasi nessuno...

fini che durante l'assemblea rimasi da solo, e cercai di parlare con qualcuno, tanto per occupare il tempo e sentirmi meno solo. Ricordo che in quel periodo avevo litigato con il mio ex unico amico per una ragazza, e c'ero rimasto malissimo perchè mi aveva fermato davanti scuola per dirmi che dovevo lasciare in pace la ragazza(con cui sarei dovuto uscire io tempo prima ma che chissà come si era messa con lui, dopo che lui aveva passato capodanno a casa sua) perchè durante un ora di educazione fisica mi era scappato un messaggio, per il quale incolpo ancora al destino per aver mandato un "o" proprio a quella tipa proprio mentre stavo giocando a pallone...

Visto che pioveva ed eravamo in pochi in classe provai a racimolare chi c'era e a "stappare" la bottiglia con i pochi che c'erano, ma non ci riuscii, e rimandai al giorno successivo nel quale effettivamente a ricreazione prima della venuta della bastardissima professoressa di inglese(e anche durante la sua ora andando a prendere le "croccantelle" alla macchinetta e buttandole un pò per la classe) stappai lo spumante e lo bevvi con i compagni di classe(che sono tutto tranne che amici)e basta. In quello stesso giorno mi ricordo che provai a pagare da bere ad un compagno che non c'era mentre festeggiavo, chiedendo consiglio a mio padre per messaggio e approcciandolo dicendo(Ciao marià, visto che prima ho festeggiato il mio compleanno e tu non c'eri ti andrebbe di andare a prendere qualcosa al bar insieme?) ma venni pisciato inesorabilmente.

Lo stesso giorno del mio compleanno mi ricordo che finita l'assemblea incontrai due "tipe" che conoscevo e gli dissi che era il mio compleanno, e alla loro reazione mi sentii sempre piu abbattuto. Ironia della sorte successivamente quelle due tipe si fidanzarono nel breve periodo con due miei compagni di classe. Sempre sotto la pioggia tornai da solo e con la bottiglia nello zaino verso la stazione per tornare a casa dove incontrai un mio compagno e sua mamma(che salutai) mentre stavano andando a roma con il treno precedente al mio, mentre io stavo fissando il vuoto seduto affianco alloro bestemmiando il momento della giornata in cui avevo deciso di andare a scuola mentre potevo rimanere tranquillamente a casa (era un brutto periodo per me, la mattina mi svegliavo con l'ansia e la notte spargevo la forfora sul cuscino per quanto mi grattavo, ergo andare a scuola era automatico perchè non riuscivo a combattere l'ansia che mi assaliva al risveglio ndr).

Andai a pranzo dai miei nonni che gentilmente mi offri delle pastarelle per festeggiare(che io rifiutai perchè nel viaggio mi chiamò mia madre per farmi gli auguri e mi fece stranire e anche perchè mi chiamò anche la suora che mi insegnava alle elementari, che io non sopporto, ma che riuscii a ignorare facendo cadere la conversazione accidentalmente) e dopo di che tornai a casa, mi cambiai e uscii(c'era il carnevale nel paese dove vive mio padre) e girai un pò da solo nella più completa alienazione..incontrai mia cugina(che aveva ignorato il mio messaggio in cui la cercavo per vederci) che mi strette le guance e mi fece gli auguri per poi andarsele. Stetti un pò con mio zio e al ritorno di mio padre e la compagna(malati) passai un pò di tempo con loro, risposi in chissà quale modo ai messaggi in bacheca su facebook e andai a dormire.

Il weekend successivo fu un incubo. Forse peggio del giorno del mio compleanno, in qui quantomeno mi sentivo importante e su di morale e in cui trovai il coraggio di parlare un pò.

SABATO:
scuola, casa papà, doccia, 3 ore di mezzi, offerto aperitivo ai pochi amici che c'erano, festa, noia, nottata fuori, offerto da bere a gli amici che ho incontrato sia durante la festa che dopo la festa(anche non propriamente "amici") devo ammettere che non avevo il coraggio di fare torto a qualcuno e cercai di accontentare tutti anche se effettivamente avevo già perso i contatti da mesi ormai.

DOMENICA:
Ritorno dalla giornata precedente, ancora con camica e maglione(che a me stanno una merda), papà mi viene a prendere alla stazione e mi porta a fare la mia prima guida con io che ho ancora i postumi. Poi mi porta a casa di mio zio e trovo una festa a sorpresa(?) che mi avevano chiesto quando farla e io avevo detto loro domenica perchè sabato dovevo andare a pagare da bere ai miei ex-amici(che coglione), e li incontrai i fratelli di mio padre con famiglie, il cugino di mio padre e la sua famiglia con cui avevo passato le vacanze l'anno prima, e i genitori del fidanzato di mia cugina( la quale stessa cugina scompari per tutto il giorno senza nemmeno farsi una foto con me) con cui feci una foto ancora in condizioni pietose.
Ancora ci stò male perchè mia cugina è scomparsa e non ha fatto la foto con me.

Vabbè, scusate il papotto scritto male ma mi fa piacere essere dettagliato e condividere per intero la mia esperienza.

Equilibrium

Mi ricordo che ero vestito di merda a casa dei miei coi parenti tutti seduti in sala da pranzo, qualche amico ... a quell eta pensavo che quelle poche amicizie mi frquentavano per compassione ... Ero tutto infobicato, poi le solite domande del cacchio

Pero dai a pensarci, il regalo piu bello lo ebbi da un amico, Formula1 97 ORIGINALEEE per PS1 100 MILA LIRE ai tempi

Brise

I miei genitori mi avevano convinto a tenere una "festa" in un locale... I miei cugini non mi hanno rivolto la parola se non all'inizio della festa (neanche mi hanno salutato per andarsene), i camerieri mi hanno trattato da schifo non dandomi neanche il posto per sedermi e mi hanno costretto a stare in piedi e il DJ non sapeva neanche chi fosse il festeggiato..

An.dream

Anch'io sono stato convinto dai miei genitori a festeggiarli, non l'avessi mai fatto... Già 6 mesi prima iniziavano a chiedere dove volessi festeggiare, cosa volessi fare e blablabla, perché gli altri compagni li festeggiano, gli altri cugini li festeggiano e quindi è giusto che li festeggi pure tu, dicevano. I miei genitori ci tengono molto a queste 'tradizioni' stupide, li ho festeggiati per loro praticamente...
Ho invitato i parenti e i compagni di classe (nessun amico, non ne avevo, e i miei compagni avranno avuto l'ennesima conferma che sono uno sfigato).
Il momento più bello era quando si mangiava.

Ichnos

Ma siete pazzi a chiamare il dj?

Keaton

M' hanno interrogato quel giorno

sadsilversoul

Cavoli speriamo di no!
Comunque ho avuto l'ansia per dei mesi prima, in generale è stato un anno difficile perché c'erano festeggiamenti per 18 anni a ogni piè sospinto, un incubo! Comunque alla fine ho portato due vassoi di pizzette in classe e i miei compagni prima di divorarle mi hanno cantato tanti auguri, imbarazzante alquanto. La sera sono venuti a casa mia i miei 4-5 "amici" di allora, chiamati da mio fratello se era per me non facevo niente, ero abbastanza a disagio ma niente di tragico. Fine. la parte peggiore era rispondere prima a mille "allora cosa fai per i 18" e dopo "allora cosa hai fatto per i 18?". -.-

linea77

è quello che ho fatto io, a questi compleanni su 15 sarò andato a 3/4..a me fa proprio fatica accettare gli inviti..anche se è una mannaia su la mia vita sociale.

Sura86

io non feci nulla, l'ultimo compleanno che ho festeggiato sono stati i 13 anni , poi stop.

Qwerty

ero da poco in italia, ma mi rendevo gia' conto che ero nei guai, ero triste per situazione in quale mi ero andata a cacciare e mi ero scordata del compleanno, me lo sono ricordata verso la sera, lho detto a un albaneseche ho 18 anni oggi e mi ha comprato spumante.. mi ricordo pure le sue parole "devi almeno brindare perche questo giorno lo ricorderai per tutta la vita"

Bluevelvet93

Offrii da mangiare al Burger King ai soliti 3-4

Don Chisciotte

Mi tolsero un dente del giudizio (davvero).

Renato B.

ho mangiato una pizza.

mdh

Ma come fate a ricordarlo? A me non viene in mente nulla

Ansiaboy

il mio 18 l'ho "festeggiato" 7 mesetti fa circa..


io non lo volevo assolutamente festeggiare e non me ne fregava completamente nulla ma mio padre ha invitato tipo 5 parenti e abbiamo pranzato e mangiato la torta.. vabe comunque ho ricevuto una parte dei soldi che mi son serviti per comprarmi l'ultimo smartphone quindi per fortuna che "l'ho festeggiato"

ma assolutamente non vale nulla in ambito festività anzi trovo da sciocchi ritenerla una cosa importante.