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15-11-2009, 22:28
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#61
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Quote:
Originariamente inviata da calinero
secondo me è più costruttivo capire i propri limiti e come ragiona la maggior il "nemico" , poi per cambiare opinione sulle eccezioni c'è sempre tempo
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Sì, ma se poi non trovi qualcuna che sia abbastanza compatibile con te, lo studio sui limiti e su come ragiona il "nemico" serve a poco, per me.
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15-11-2009, 22:39
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#62
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Esperto
Qui dal: Dec 2007
Ubicazione: nella vera capitale d'Italia
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ovviamente la compatibilità è alla base di tutto
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15-11-2009, 22:42
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#63
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Esperto
Qui dal: Oct 2009
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 5,624
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cercate di affrontare questo benedetto problema in maniera razionale, cercate di capire quali possono essere i fattori da analizzare, cercate di capire quale potrebbe essere il vostro massimo risultato se voi non foste fobici.
Qui si legge solo o rassegnazione o condanna alla rassegnazione
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15-11-2009, 22:51
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#64
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Esperto
Qui dal: Dec 2007
Ubicazione: nella vera capitale d'Italia
Messaggi: 10,358
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night io la mia versione te l'ho già detta, no?
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15-11-2009, 22:54
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#65
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Esperto
Qui dal: Oct 2009
Ubicazione: Veneto
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night sarà da sfigati, ma la soluzione piu facile per un fobico è andare in chat, incontrare ragazze, prendere batoste e riprovare finche non capita quella giusta
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15-11-2009, 23:01
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#66
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Esperto
Qui dal: Dec 2007
Ubicazione: nella vera capitale d'Italia
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Quote:
Originariamente inviata da Blur
night sarà da sfigati, ma la soluzione piu facile per un fobico è andare in chat, incontrare ragazze, prendere batoste e riprovare finche non capita quella giusta
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si quello è un mezzo
anzi è uno dei pochissimi mezzi a disposizione del forum
ma la cosa si può affinare ancor di più, cercando chi ha lo stesso tipo di problema
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15-11-2009, 23:03
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#67
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Esperto
Qui dal: Oct 2009
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 5,624
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io non capisco come uno possa lamentarsi su internet di non aver mai avuto una ragazza e poi però non ha nemmeno provato piu di tanto a frequentare le chat.
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15-11-2009, 23:08
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#68
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
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Quote:
Originariamente inviata da Blur
io non capisco come uno possa lamentarsi su internet di non aver mai avuto una ragazza e poi però non ha nemmeno provato piu di tanto a frequentare le chat.
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Sono d'accordo con te che la cosa giusta sia non lasciare nulla d'intentato, però in certi casi la timidezza e la paura del rifiuto possono essere d'ostacolo anche sul web...
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15-11-2009, 23:14
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#69
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Esperto
Qui dal: Oct 2009
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vabbe allora mettici una pietra sopra sulle donne per questa vita
anche io avevo ed ho una fottuta timidezza e una fottuta paura di essere rifiutato
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15-11-2009, 23:25
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#70
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
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Quote:
Originariamente inviata da Blur
vabbe allora mettici una pietra sopra sulle donne per questa vita
anche io avevo ed ho una fottuta timidezza e una fottuta paura di essere rifiutato
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Non ho detto che non bisogna tentare, ho cercato di spiegare che non è così strano che un timido si lamenti di essere solo e contemporaneamente abbia difficoltà anche solo a provare a trovare qualcuna.
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15-11-2009, 23:32
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#71
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Esperto
Qui dal: Oct 2009
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 5,624
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winston trova questo coraggio e non laciar passare ancora del tempo ad aspettare
intanto fai alcune prove anche di solo conoscenze virtuali
finche non troverai qualcuna con cui riuscirai a confidare le tue insicurezze e la incontri
oppure te ne trovi una di iper timida (e in chat ce ne sono) e la incontri
se non hai una vita sociale è impossibile che ti trovi una ragazza fuori da internet
è inutile lasciar passare il tempo sperando che arrivi dal cielo la principessa che ti salvi da questo mondo, non esiste
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15-11-2009, 23:41
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#72
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Ti ringrazio davvero per le parole di incoraggiamento, Blur.
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16-11-2009, 01:06
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#73
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Esperto
Qui dal: Apr 2008
Messaggi: 500
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Quote:
Originariamente inviata da NightVision
io rinnovo la question:
perchè,invece di commentare all'infinito questi topic qui
qualcuno del forum che con le donne ha avuto successo non spiega,senza far riferimenti privati se non vuole,come ha fatto ?
come si è posto,come ha conciliato e superato i "problemi" legati a tutti questi veri o presunti privilegi
o se alla fine non se ne è rimasto assoggettato anch'egli?
tanto per avere un punto di vista più costruttivo
non solo dire tizio ce l'ha fatta e stop..
penso possa essere utile per molti ...
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Riporto una mia esperienza personale abbastanza recente. Risale a Maggio di quest'anno.
Da qualche mese grazie alle mie letture avevo cominciato a maturare una visione meno schematica del mondo e a porre in dubbio tante mie convinzioni suli rapporti sociali, sugli altri e sul sesso opposto.
La mattina mi guardavo allo specchio e cominciavo a rendermi conto dell'immagine di me che davo agli altri. Una persona seriosa, convinta di essere nel novero dei "pochi eletti" di fronte a questo mondo così meschino e insensibile.
Piano piano cominciavo a capire: Queste idee mi avevano portato ad assumere, nei rapporti interpersonali, un atteggiamento base di scostante freddezza ("tanto il mondo và così, sono quasi tutti degli stronzi, non mi capirebbero mai"). Non sorridevo alle persone quando stringevo la mano, non mi mostravo interessato a loro, non trattavo gli altri come persone dotate di sensibilità ma come individui che, se volevano ottenere la mia fiducia e la mia stima, dovevano dimostrare di esserne all'altezza.
Insomma, nel rapportarmi agli altri li giudicavo partendo da un'inconsapevole presunzione di colpevolezza.
Inutile dire che ciò non mi aveva mai agevolato. Questo modo di pormi era interpretato come supponenza, menefreghismo, sospetto. Il messaggio che facevo arrivare agli altri non era: "sono contento di poterti conoscere", ma: "chi sei? che vuoi da me? mica sarai come tutti gli altri??". La reazione negativa della gente a questo mio modo di fare erano, naturalmente, chiusura e rifiuto automatici, i quali non facevano altro che rafforzare le mie convinzioni di partenza. Un vero e proprio circolo vizioso.
Cambiare le mie convinzioni - dapprima con l'uso del pensiero razionale e dell'osservazione quanto più oggettiva della realtà, più in là con la pratica - ha apportato enormi benefici alla mia vita.
La prima occasione propizia che mi è capitata risale proprio ad una sera di Maggio. Uscii per una birra con amici dell'università, ai quali si aggiunse poi un altro gruppo. Mi vienne presentata una ragazza francese in erasmus.
Siccome mi piaceva, la prima reazione istintiva fu quella tradizionale. Mi dissi: "Che faccio, attacco bottone? Approfondisco la cosa? No, risulterei per finire impacciato, magari la annoio con discorsi che non la interessano! Penserebbe che sono uno sfigato, un mezzo disperato che ci prova e manco sa come si fà.."
Poi mi sono concentrato e ho ripensato a tutto il lavoro fatto in precedenza. Mi sono detto: "Ma perchè non partire, per una benedetta volta, dal presupposto che tutti questi miei pensieri siano effettivamente mie costruzioni prive di fondamento? Proviamoci, al massimo vedrò che non mi dà spago e pazienza. Sarà stata comunque una esperienza, un primo allenamento nella "palestra sociale" che potrà magari tornarmi utile in futuro.."
Avevo iniziato a pensare in maniera più razionale, ottimista e conveniente.
Quella sera parlammo del più e del meno. Libero dell'"ansia da prestazione" riuscii anche ad essere un buon conversatore. Pensavo: "Non devo aver paura di risultare banale o stupido. Se è vero che sbagliando si impara, ogni errore che faccio è un progresso per il futuro". Non feci i tanto temuti errori.
Alla fine della serata, vedendo che il vento sembrava spirare a favore, le proposi un'uscita da soli. Non fu una richiesta esplicita, colsi al volo un'occasione: chiaccherando saltò fuori una certa mostra di fotografia alla quale era interessata e alla quale le dissi essere interessato anche io (lo ammetto, della mostra di fotografia non me ne importava più di tanto ). "Perchè non andiamo insieme, a questo punto?". E così andò.
Lei sarebbe tornata in Francia di là da un mese, oramai si era capito che c'era interesse reciproco e urgeva passare ai fatti. Nonostante questo ho dovuto vederla 4 volte prima di avere il coraggio di baciarla. Sicuramente avrà capito che ero timido e alle prime armi, ma questo non le ha fatto cambiare idea.
La cosa è andata vanti così per qualche altra uscita, rivelandosi una bella frequentazione, finchè non ci siamo salutati perchè doveva tornare nel suo paese.
Insomma, è nato tutto con una semplicità disarmante. E' bastato non abbassare gli occhi all'inizio, non partire con spirito rinunciatario, non farmi condizionare un'altra maledetta volta dalla mia testa bacata e pensare che quella che avevo davanti era un essere umano tale e quale a me e non un alieno o una divinità.
Ho scoperto inoltre quanto può essere importante un sorriso, soprattutto laddove non si hanno parole o non si ha il coraggio di tirarle fuori.
Da questo avvenimento ho provato un'altra volta ad uscire da solo con una ragazza presentatami da una mia amica di università. Le ho proposto un caffè. Sapete che mi ha detto? Picche!
Mi è andata male, ma sono perfettamente conscio che piacere a tutti è pura utopia. Chissà, magari a questa qui gli sembravo uno sfigato... come vedete le cose sono assai soggettive!
Ogni tanto penso a quante occasioni avrei potuto cogliere se mi fossi liberato prima delle mie convinzioni irrazionali. Avrei avuto un'adolescenza più spensierata e forse adesso sarei fidanzato. Peccato che non sia andata così. Ma invece di piangermi addosso, penso: "meglio tardi che mai, ne ho di anni davanti!"
Da quando ho imparato a pensare più razionalmente la mia vita ha acquistato un sapore speciale e i miei rapporti sociali mi gratificano maggiormente rispetto al passato. Non vivo più i fallimenti come dei macigni sulla mia autostima, ma come occasioni per dimostrare a me stesso quante risorse ho per risollevarmi e per fare meglio. Non rimugino più sulle cose che mi vanno male, sulle figuracce che faccio (e ne faccio a iosa!) e sulle parole della gente. Insomma, vivo più rilassato. E mi piacerebbe che tutti voi poteste fare altrettanto.
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Ultima modifica di MarcheseDelGrillo; 16-11-2009 a 01:18.
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16-11-2009, 01:43
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#74
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Esperto
Qui dal: Aug 2009
Ubicazione: Un po' in Emilia, un po' in Romagna
Messaggi: 1,522
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Grazie di aver raccontato la tua esperienza, marchese.
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16-11-2009, 02:31
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#75
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Esperto
Qui dal: Oct 2009
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 5,624
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Quote:
Originariamente inviata da MarcheseDelGrillo
Riporto una mia esperienza personale abbastanza recente. Risale a Maggio di quest'anno.
Da qualche mese grazie alle mie letture avevo cominciato a maturare una visione meno schematica del mondo e a porre in dubbio tante mie convinzioni suli rapporti sociali, sugli altri e sul sesso opposto.
La mattina mi guardavo allo specchio e cominciavo a rendermi conto dell'immagine di me che davo agli altri. Una persona seriosa, convinta di essere nel novero dei "pochi eletti" di fronte a questo mondo così meschino e insensibile.
Piano piano cominciavo a capire: Queste idee mi avevano portato ad assumere, nei rapporti interpersonali, un atteggiamento base di scostante freddezza ("tanto il mondo và così, sono quasi tutti degli stronzi, non mi capirebbero mai"). Non sorridevo alle persone quando stringevo la mano, non mi mostravo interessato a loro, non trattavo gli altri come persone dotate di sensibilità ma come individui che, se volevano ottenere la mia fiducia e la mia stima, dovevano dimostrare di esserne all'altezza.
Insomma, nel rapportarmi agli altri li giudicavo partendo da un'inconsapevole presunzione di colpevolezza.
Inutile dire che ciò non mi aveva mai agevolato. Questo modo di pormi era interpretato come supponenza, menefreghismo, sospetto. Il messaggio che facevo arrivare agli altri non era: "sono contento di poterti conoscere", ma: "chi sei? che vuoi da me? mica sarai come tutti gli altri??". La reazione negativa della gente a questo mio modo di fare erano, naturalmente, chiusura e rifiuto automatici, i quali non facevano altro che rafforzare le mie convinzioni di partenza. Un vero e proprio circolo vizioso.
Cambiare le mie convinzioni - dapprima con l'uso del pensiero razionale e dell'osservazione quanto più oggettiva della realtà, più in là con la pratica - ha apportato enormi benefici alla mia vita.
La prima occasione propizia che mi è capitata risale proprio ad una sera di Maggio. Uscii per una birra con amici dell'università, ai quali si aggiunse poi un altro gruppo. Mi vienne presentata una ragazza francese in erasmus.
Siccome mi piaceva, la prima reazione istintiva fu quella tradizionale. Mi dissi: "Che faccio, attacco bottone? Approfondisco la cosa? No, risulterei per finire impacciato, magari la annoio con discorsi che non la interessano! Penserebbe che sono uno sfigato, un mezzo disperato che ci prova e manco sa come si fà.."
Poi mi sono concentrato e ho ripensato a tutto il lavoro fatto in precedenza. Mi sono detto: "Ma perchè non partire, per una benedetta volta, dal presupposto che tutti questi miei pensieri siano effettivamente mie costruzioni prive di fondamento? Proviamoci, al massimo vedrò che non mi dà spago e pazienza. Sarà stata comunque una esperienza, un primo allenamento nella "palestra sociale" che potrà magari tornarmi utile in futuro.."
Avevo iniziato a pensare in maniera più razionale, ottimista e conveniente.
Quella sera parlammo del più e del meno. Libero dell'"ansia da prestazione" riuscii anche ad essere un buon conversatore. Pensavo: "Non devo aver paura di risultare banale o stupido. Se è vero che sbagliando si impara, ogni errore che faccio è un progresso per il futuro". Non feci i tanto temuti errori.
Alla fine della serata, vedendo che il vento sembrava spirare a favore, le proposi un'uscita da soli. Non fu una richiesta esplicita, colsi al volo un'occasione: chiaccherando saltò fuori una certa mostra di fotografia alla quale era interessata e alla quale le dissi essere interessato anche io (lo ammetto, della mostra di fotografia non me ne importava più di tanto ). "Perchè non andiamo insieme, a questo punto?". E così andò.
Lei sarebbe tornata in Francia di là da un mese, oramai si era capito che c'era interesse reciproco e urgeva passare ai fatti. Nonostante questo ho dovuto vederla 4 volte prima di avere il coraggio di baciarla. Sicuramente avrà capito che ero timido e alle prime armi, ma questo non le ha fatto cambiare idea.
La cosa è andata vanti così per qualche altra uscita, rivelandosi una bella frequentazione, finchè non ci siamo salutati perchè doveva tornare nel suo paese.
Insomma, è nato tutto con una semplicità disarmante. E' bastato non abbassare gli occhi all'inizio, non partire con spirito rinunciatario, non farmi condizionare un'altra maledetta volta dalla mia testa bacata e pensare che quella che avevo davanti era un essere umano tale e quale a me e non un alieno o una divinità.
Ho scoperto inoltre quanto può essere importante un sorriso, soprattutto laddove non si hanno parole o non si ha il coraggio di tirarle fuori.
Da questo avvenimento ho provato un'altra volta ad uscire da solo con una ragazza presentatami da una mia amica di università. Le ho proposto un caffè. Sapete che mi ha detto? Picche!
Mi è andata male, ma sono perfettamente conscio che piacere a tutti è pura utopia. Chissà, magari a questa qui gli sembravo uno sfigato... come vedete le cose sono assai soggettive!
Ogni tanto penso a quante occasioni avrei potuto cogliere se mi fossi liberato prima delle mie convinzioni irrazionali. Avrei avuto un'adolescenza più spensierata e forse adesso sarei fidanzato. Peccato che non sia andata così. Ma invece di piangermi addosso, penso: "meglio tardi che mai, ne ho di anni davanti!"
Da quando ho imparato a pensare più razionalmente la mia vita ha acquistato un sapore speciale e i miei rapporti sociali mi gratificano maggiormente rispetto al passato. Non vivo più i fallimenti come dei macigni sulla mia autostima, ma come occasioni per dimostrare a me stesso quante risorse ho per risollevarmi e per fare meglio. Non rimugino più sulle cose che mi vanno male, sulle figuracce che faccio (e ne faccio a iosa!) e sulle parole della gente. Insomma, vivo più rilassato. E mi piacerebbe che tutti voi poteste fare altrettanto.
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grande, questi sono i consigli che fanno bene al forum, pratici e concreti.
grande
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16-11-2009, 10:25
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#76
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Esperto
Qui dal: Jul 2009
Ubicazione: in mezzo al caos
Messaggi: 1,825
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rimuginare è male.
ogni giorno è una scommessa nuova e questo vale anche per te Win, che poi piaci eccome
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16-11-2009, 10:34
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#77
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Banned
Qui dal: Sep 2008
Ubicazione: milano
Messaggi: 1,413
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Quote:
Originariamente inviata da milo
quoto solo il punto c,dopo una certa età le single scarseggiano e quelle poche che ci sono in genere sono delle instabili che nessuno ha il coraggio di prendersele in carico...
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beh come la ragazza single e' instabile se arriva a una certa eta single anche voi ragazzi single giunti a una certa eta se siete single c'e' un motivo - no???
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16-11-2009, 11:59
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#78
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Esperto
Qui dal: Nov 2008
Messaggi: 2,903
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Quote:
Originariamente inviata da Blur
io non capisco come uno possa lamentarsi su internet di non aver mai avuto una ragazza e poi però non ha nemmeno provato piu di tanto a frequentare le chat.
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perchè non hai ancora capito la fobia sociale, ci si lamenta a priori delle cose che mettono stress e fatica cosi' da starci lontano A PRIORI, A PRESCINDERE.
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16-11-2009, 12:59
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#79
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 1,459
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Quote:
Originariamente inviata da MarcheseDelGrillo
Riporto una mia esperienza personale abbastanza recente.................................... E mi piacerebbe che tutti voi poteste fare altrettanto.
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quoto in pieno cio che dice marchese questo significa rieducare il pensiero!!
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16-11-2009, 14:01
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#80
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Esperto
Qui dal: Sep 2008
Messaggi: 652
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Quote:
Originariamente inviata da meryoc
beh come la ragazza single e' instabile se arriva a una certa eta single anche voi ragazzi single giunti a una certa eta se siete single c'e' un motivo - no???
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Hai perfettamente ragione , tutti i maschi sulla trentina che sono single e senza esperienza in questo forum seguendo il ragionamento di Milo sulle donne non sono equilibrati ed è oggettivamente indubitabile, di conseguenza non trovano la ragazza non perchè ci provano poco come và di moda dire in questo forum ma perche le eventuali compagne non si fidano a stare con degli instabili, il ragionamento di Milo in realtà vale solo marginalmente per le ragazze che anche se instabili ma carine il compagno lo trovano nella realtà vale in misura quasi esclusiva per i ragazzi...
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