Ciao Scotti, considera che il tentativo dei tuoi genitori di farti "rinchiudere" può funzionare veramente solo se tu riuscirai a metterci qualcosa di tuo e provare a stare meglio. Da quel che scrivi è evidente che la situazione attuale ti fa soffrire molto al punto da definirla insostenibile. Sarai d'accordo anche tu che non tentare nulla di diverso da quanto fatto fino ad ora non può portare che a un blocco in questa sofferenza, vero?
Per quanto riguarda qualche aspetto pratico mi permetto di darti qualche suggerimento, se effettivamente dovessi essere inserito:
- non giudicare gli altri ospiti: siete tutti sulla stessa barca, anche quelli che hanno difficoltà diverse e che a te sembrano incomprensibili soffrono quanto te e hanno delle buone ragioni per farlo quanto te.
- fidati degli operatori: considera che quei posti sono controllatissimi e chi ci lavora deve essere, tranne rarissime eccezioni, impeccabile perché si rischia molto. La professionalità e l'impegno anche umano che mettono in gioco gli operatori è alta e il loro successo passa dal tuo.
A volte sbaglieranno ma sono esseri umani, cerca di essere comprensivo se non c'è malizia nell'errore.
- tieniti attivo: leggi, disegna, scrivi (anche un diario magari!), fai esercizi, fai qualsiasi cosa che ti tenga impegnato; partecipa alle attività che propongono. Non fare nulla è la cosa peggiore che si possa fare. Inizialmente è probabile che non potrai uscire o avere il cellulare. Porta pazienza, fatti dare dei libri, o carta e penna. Se è un luogo restrittivo potrebbero non dartele, chiedi di poter leggere con un operatore, dovrebbero concedertelo.
Fai qualcosa.
- evita la violenza ad ogni costo: in qualsiasi comunità andrai la cosa peggiore per gli operatori e i medici è che venga messa in pericolo la salute loro e degli ospiti. Qualsiasi cosa ti succeda cerca di non reagire fisicamente con rabbia, perché questo ti metterebbe in una brutta posizione e farebbe solo del male a te.
- se hai bisogno di qualcosa chiedi. Se è qualcosa di materiale e semplice dovrebbero pensarci gli operatori, se è qualcosa di più complesso se ti è concesso chiedilo ai tuoi, se è qualcosa di legato al tuo inserimento, dovrebbe esserci un responsabile cui potete (tu o i tuoi) rivolgervi. Non sentirti in difetto a chiedere lumi sulla terapia che ti danno, su qualcosa che ti serve o chessia.. se non ti possono rispondere saranno vaghi, e ok, amen.. ma in molti casi otterrai di fugare un dubbio che altrimenti avrebbe occupato le tue giornate.
Probabilmente incontrerai cose che ti spaventeranno, che non capirai, magari acquisirai abitudini non salutari (in molti posti i ragazzi non trovano che nel fumare un modo per passare il tempo.. per questo pensa a delle alternative come ti dicevo), ti sparirà qualcosa di tuo, ti arrabbierai... insomma vivrai tante cose dense e importanti immerse in un contorno di noia.
Quando sarà finita, che siano passati uno o dieci mesi, potresti essere molto più grande.
Buona fortuna