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Vecchio 04-09-2012, 12:52   #1
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L'avatar di curry
 

Mi sono resa conto che la causa del mio malessere e dell'ansia che provo sempre più spesso deriva molto dai miei genitori. Non tanto per quello che loro fanno a me, quanto quello che io provo per i loro comportamenti.
Sono sempre stati ossessionati dall'avere una casa in ordine. Questo fin da quando io e mia sorella eravamo piccole e molto disordinate. Mio padre, se non trovava qualcosa di suo (magari solo perchè non ricordava dove lo aveva messo) ne faceva un dramma, diceva che non era possibile vivere in un macello simile, ricordo che dalla rabbia ribaltava le sedie e spingeva i mobili, anche se non ha mai alzato un dito su di noi, ma ci feriva a parole.
In questo periodo io, mia sorella e il mio fratellino siamo nel momento che precede l'inizio del nuovo anno scolastico/ accademico e stiamo spesso a casa senza fare molto. Io preparo sempre il pranzo per tutti e tre ma siccome non siamo molto ordinati (e mio fratello non rimette mai a posto NULLA) rimane spesso un po' di roba del pranzo sul tavolo. Magari anche solo i piatti e le stoviglie nel lavello. Quando i nostri genitori tornano la sera sono sempre di pessimo umore e se la prendono tanto con noi per il disordine.
Mia madre soprattutto fa "la vittima", ha ragione a dirci di dover mettere a posto, però esagera moltissimo per farci sentire in colpa. Le sue frasi preferite sono "non si può vivere così", seguita da "ora mollo tutto e me ne vado", "oddio, mi viene da piangere", "volete che io muoia", "cosa ho fatto per meritarmi tutto questo? non ho ucciso nessuno!","non vorrei mai finire il lavoro. fatico, ma almeno non devo tornare a casa", e queste frasi non le dice scherzando ma sull'orlo delle lacrime. Mi sono accorta che se le rispondo lei mi dice che non devo permettermi di contraddirla, e ne nasce una discussione che non finisce più. per cui quando comincia a lamentarsi me ne sto zitta ma non è che sia molto piacevole rimettere a posto mentre qualcuno ti parla così e devo sfogarmi su qualcosa. Sento di aver voglia di strappare qualcosa con le mie mani e mi ritrovo a distruggere sacchetti di plastica, a graffiarmi le mani, a distruggere riviste.

Papà adesso non è più distruttivo con le cose ma lo è a parole, e se lo contraiamo e gli diciamo che sbaglia fa "va bene, va bene, come vi pare. tanto è sempre colpa mia e voi a avete sempre ragione". Oppure dice che "nemmeno i malati di testa tengono la casa così". Mentre con gli estranei è tranquillissimo e timido e a vederlo così avrei la voglia di spaccargli la faccia. Ho manifestato anche degli sfoghi isterici davanti a lui ma ha fatto semplicemente finta di nulla.
Ah, la cosa quasi divertente è che lavorano tutti e due nel campo della psicanalisi. Lei è psicologa, lui psichiatra. E dopo gli sfoghi di rabbia sono entrambi tranquillissimi.
Però credeo sia colpa loro se esagero su ogni cosa e ogni problema mi sembra una tragedia. E non tollero che si comportino così di fronte a mio fratello, che ha appena 12 anni e infatti si "contiene" molto, non dice mai parolacce e non mostra alcun senso di ribellione ma poi a scuola non dice una parola.

E inoltre non mi va che se la prendano con noi per questo, ci sono cose molto più importanti. Non voglio sentirmi in colpa solo perchè sono disordinata. Quando frequento l'università vivo con altre persone e cucino solo per me e non ho mai avuto problemi con gli altri anche se combinavo macelli. Vorrei che non si giudicasse il mio valore come persona solo per come tengo la casa, non mi sembra normale.

Scusate il papiro ma non vado in analisi da un mese e devo assolutamente parlarne con qualcuno.

Ultima modifica di curry; 04-09-2012 a 13:00.
Vecchio 04-09-2012, 13:25   #2
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Direi che i tuoi genitori sono pesantemente frustrati dal lavoro, queste loro reazioni sono comprensibili.
Immagina di lavorare, di tornare a casa la sera sfinita e trovare piatti da lavare, cucina in disordine ecc... Come ti sentiresti? Non credo che faccia piacere.
Dopo una giornata di lavoro esauriente si spera sempre di tornare a casa e riposarsi, invece poi bisogna rimboccarsi le maniche pure lì.

Dovresti parlare coi tuoi fratelli, poiché mi sembra di capire che questa situazione non piace neanche a loro, e convincerli a darsi da fare perché i vostri genitori possano trovare la casa apposto quando tornano dal lavoro.
Ognuno di voi provveda a sistemare quel che tocca o che gli ricorda: il piatto, il bicchiere, le posate ecc... Poi passate alle camere (magari aiutandovi reciprocamente), sarebbe opportuno anche pulire un po' casa, ma alla fine credo basti questo.
In sostanza dovreste farvi "furbi" e cercare di assecondare le frustrazioni dei vostri genitori.
Non avete nessuna colpa, questo sia chiaro
Vecchio 04-09-2012, 13:39   #3
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Anchio mia madre era ancora e un po cosi per di piu c-avevo pure il fratello ( adesso si e trasferito) cosi . Tante scene urli e raramente pianti. Mi facevano sentire come se avessi fatto un crimine una grave ingiustizia . Comunque nei momenti piu leggeri ho cominciato a dire a mia madre che non sono una fanatica della pulizia e avvolte ci scherzo su e lei pure . Con gli anni lei e piu tranquilla
Pero sai non mi piace questo meccanismo di usare i sensi di colpa per modificare i comportamenti dei figli. Purtroppo mia madre avvolte lo usa un po troppo questo metodo e purtroppo ancora funziona in alcuni casi. Certo non e molto elegante .
Vecchio 04-09-2012, 14:19   #4
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Quote:
Originariamente inviata da Joseph Visualizza il messaggio
La colpa stà nell'essere egoisti e insensibili, cosa ovviamente ereditata dai genitori.

Devono capire che ci sono 2 persone che soffrono già di loro (altro che frustrazione o fatica da lavoro... avranno un sacco di insicurezze e ansie...) e quando vedono due piatti fuori posto sofforno ancora di più... capire che è vero che è una loro follia insensata, ma che comunque ci soffrono molto, umanamente parlando uno dovrebbe cercare di comportarsi di conseguenza con loro.

Il fatto che non lo facciano non è bello... è vero che oggettivamente un piatto fuori posto non è un crimine, ma se il genitore ti dice che lo fà stare male allora uno dovrebbe avere la sensibilità di adattarsi a lui e farlo è certamente un segnale (e un modo) di aver superato i problemi psicologici di questi due genitori, altrimenti si è crudeli quanto loro.
In pratica è quel che ho scritto io.
Ho affermato che non devono farsi sensi di colpa perché non penso lo facciano apposta
Vecchio 04-09-2012, 14:54   #5
Avanzato
L'avatar di Barcollo
 

Interessante,lei psicologa e lui psichiatra e si comportano in questo modo?
non che abbiano tutti i torti e capisco che possano essere stressati dopo la giornata lavorativa ma soprattutto quelle di tua madre mi sembrano parole decisamente fuori luogo.
Comunque vedete di lavarli sti quattro piatti esiste anche la lavastoviglie eh ,dai che ci sono problemi più gravi...
Vecchio 04-09-2012, 15:59   #6
Banned
 

Mazza, e dire che sono pure uno psichiatra e l' altra psicologa.
Poi dice:"Soffro di depressione, mi faccio un mix di terapia farmacologica e psicoterapeuta"....col cazz....con professionisti del genere dubito si possa guarire.
Cmq passando alla tua questione, io proverei a parlarci con i tuoi genitori, cercando di fargli capire che se continuano a scocciare gli zebedei in quel modo, non credo che potranno ottenere granchè. Buona fortuna.
Vecchio 04-09-2012, 16:10   #7
Intermedio
L'avatar di ASPIRANTErocker
 

i tuoi genitori usano quella del disordine per sfogare tutte le loro frustrazioni...non sentirti in colpa avrebbero trovato cmq qualcosa da ridire...
Vecchio 04-09-2012, 16:58   #8
Intermedio
L'avatar di curry
 

Che poi, pur lavorando nella psicoanalisi, anche mia madre va da una psicologa. Anche mio padre dovrebbe andarci ma così non avremmo più soldi se tutti noi stessimo in cura. Gli analisti , sono persone anche loro. Ma sono il tipo di persona che non seguirebbe mai il percorso dei genitori, proprio perchè bisogna essere poco sensibili per un lavoro del genere, altrimenti, con tutte le angosce altrui di cui ti fai carico vieni distrutto.
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