Ciao a tutti.
Ieri ho trovato il vostro forum e dopo aver letto un po' di discussioni ho deciso di iscrivermi...penso anche io di far parte del club
Racconto brevemente la mia storia, gli ultimi anni, forse quelli più significativi per i miei problemi, che comunque ci sono sempre stati, anche se meno evidenti.
Ho 26 anni e faccio fatica a fare nuove amicizie; conoscere gente nuova non è un problema ma saper di cosa parlare è un'altra storia. Faccio fatica a concentrarmi, e riuscire a tirar fuori un discorso ed essere attento a quel che gli altri dicono mi è di una difficoltà impressionante, a meno di qualche particolare condizione astrale che mi restiuisce lucidità. Rispondere al telefono mi fa paura, chiamare qualcuno ancora di più! In ufficio lascio che sia il mio collega a fare tutte le telefonate per me. Palestra, sport, ecc.ecc?? Da solo?? No meglio a casa da solo.
Sono sempre stato timido, a quel che ricordo, fino all'inizio delle scuole medie, quando per scelta di studi ho iniziato a fare il pendolare, e a non ritrovare gli amici di scuola nei pomeriggi, come avrebbe fatto uno "normale".
Finite le superiori, periodo che voglio solo dimenticare, preso in giro da tutti, iniziò per me una nuova vita. Con l'università le cose cambiarono, gente nuova, nuovi amici, gente che credeva in me, e anche la mia prima storia della mia vita, finita comunque dopo qualche mese. 2 anni molto belli, in cui ho avuto anche diverse ragazze.
Poi poco più di 4 anni fa, il mio trasferimento a Milano per lavoro, perchè giù non se ne poteva più, per ricominciare da zero una nuova vita, anche questa volta tutto bene. Due giorni prima di partire incontrai una ragazza che già conoscevo con cui ho iniziato una storia a distanza durata 8 mesi. Poi in estate, in vacanza, ho conosciuto la mia ex ragazza, quindi lasciata la precedente anche con lei storia a distanza...una vera storia, con una ragazza stupenda di cui ero realmente innamorato, per la prima volta nella mia vita. Gli amici non mi riconoscevano più, mi vedevano cambiato, e felice come mai mi avevano visto.
Tutto bello, finchè un giorno non scopro di avere la leucemia. Qualcuno di voi pensera...una bella botta, ti sarai visto cadere il mondo addosso... Invece NO. Ero così perso per la mia ex che non ho dato peso alla cosa, considerandola una cosa al pari di una normalissima influenza, anche se una settimana di vacanza in ospedale me la son dovuta fare.
Le cose iniziano a peggiorare, la stanchezza e l'assenza mentale iniziano a farsi sempre più presenti, sintomi della mia malattia. E per me anche le cose più facili iniziano a pesarmi. Un bel giorno lei, dopo quasi tre anni, mi manda un messaggio dicendomi che non prova per me più quello che provava prima. E lì finisce il più bel periodo della mia vita, sostituito da giornate piene di pensieri negativi e di lacrime e pianti, che ad oggi ancora sono lì.
Cerco di rifarmi una vita, difficile quando l'unica certezza che hai ti cade, ma bene o male ci riesco. Conosco nuovi amici e inizio ad uscire.
Con un nuovo amico, inizio a far cose che fino a quel giorno non avevo mai fatto, molte nuove esperienze, finchè l'amico non me lo mette a quel posto. E allora decido di escluderlo dalla mia vita, insieme a qualcun altro che ci girava intorno.
Poi anche una cara amica decide di andar via da Milano e prendo un'altra pugnalata nel fianco.
E i pianti non mi abbandonano, ma perchè a me, cosa ho fatto di male, possibile che devo avere solo un amico?
E l'unico amico adesso se ne è anche andato. Un altro scappato via da Milano, più che scappato costretto.
E allora proviamo a conoscere nuove persone; ci riesco con difficoltà, ma riuscire a creare un'amicizia forte è sempre un'impresa. Non so mai di che parlare, ovviamente sempre stordito, e l'altra sera una ragazza appena conosciuta mi da anche del maleducato. e vaffanculo!
E adesso?
Cosa dite, faccio parte del club dei fobici anch'io?