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Vecchio 04-11-2011, 15:19   #1
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Argomento scabroso, scottante, in un paese come il nostro, che ha fatto della bambinofilia (da non confondersi con la pedofilia, che ne è l'opposto), la propria bandiera. Non si può dire, né tanto meno avere atteggiamenti, in alcun modo contrastanti con questo pensiero unico del bambino come Essere supremo, al quale perdonare in ogni caso tutto, e al quale dedicare sempre, tutti, indistintamente, tutto. Da proteggere, ma senza possibilità di esserne protetti. D'altronde, i bambini si sa, portano il sorriso, la felicità, quindi perché bisognerebbe essere protetti da queste cose belle. E qui casca l'asino però.
Infatti non tutti amano o gradiscono la presenza bambinesca, ma forse, più che i bambini, trovano disturbante quell'atteggiamento tutto adulto, che ho definito prima, bambinofilo.
Ora vi potreste chiedere, se voglio parlare di fastidio verso la presenza dei bambini, che è abbastanza comune invero, e la sua difficoltà a parlarne senza essere guardato sottecchi, quando proprio non rimproverato, come mai abbia infine scelto questa sezione su amore, amicizia.

E' molto semplice, credo infatti che, una parte almeno della popolazione timida, introversa, financo fobica evitante, che è quella, almeno dalla mia esperienza, maggiormente "colpita" dal fastidio verso la bambinofilia, lo sia per un motivo ben preciso che è nel vedere in ogni bambino l'emblema del proprio fallimento come esseri viventi, e quindi riproduttori dei propri geni. Chiaramente ciò non è, e non potrebbe essere, solo un discorso genetico-biologico, ma largamente emotivo, ma è una buona approssimazione del fallimento che ogni uomo sente quando non può procreare. E' chiaro che molti dicono apertamente che non vogliono figli... io stesso lo dico per una serie di motivi, a cominciare dalla mia ormai inveterata pigrizia, un certo modus vivendi che per l'introverso è sempre un trauma modificare, ma ho il sospetto che se ed è un grosso se, questi figli arrivassero dalla donna che consideriamo giusta per noi, forse le cose non starebbero esattamente in questi termini.
Quindi questa, passatemi il termine dotto, idiosincrasia verso i bambini, e di riflesso verso le mamme (giovani), e verso le (giovani) coppie a spasso col pupo è una deriva diretta della consapevolezza del proprio fallimento. La consapevolezza che a noi non capiterà mai tutto ciò, la qual cosa, a torto a o a ragione, in qualunque modo dopo anni e anni di solitudine essa venga consdierata (capita che dopo tanti anni ci si autoconvinca che si sta bene così, e in parte può essere vero, ma un conto è questa autoconvinzione nata per rassegnata accettazione di un dato di fatto immodificabile, ben altra è la convinzione che matura nel singolo playboy incallito che arriva magari a tarda età senza figli perché ha sempre avuto fighe,e magari anceh figli in giro chi può dirlo, né nulla vieta che anche il playboy alla fine senta la mancanza di una famiglia, lungi da me però farne l'elogio della famiglia, vorrei fosse chiaro, per quanto mi riguarda una società può vivere anche priva di questa cellula da un punto di vista logico, sto però facendo un'analisi sulla base dei costrutti mentali che verosimilmente sono in noi), alla fine viene vista pur sempre come un'esperienza desiderabile, più desiderabile della solitudine, tanto più quando questa è forzata.

Ora che cosa potrebbero dire le anime candide che hanno sempre una soluzione ai profondi disagi dei forumisti a cui non mancherebbe nulla, devono solo "tirar fuori le palle" e agire (ma come non averci pensato prima ) ? Mi viene in mente la prima possibile: se vuoi dei figli e una famiglia, prenditi una, ci sarà una in fin dei conti, e formala, adeguati anche tu allo standard normalizzato che prevede nascita, studio più o meno lungo, lavoro, matrimonio, figli, casa, malattie, problemi problemi problemi, vecchiezza, nipoti, forse pensione, bara di legno lucidato.

La pochezza di questa prospettiva, non fosse altro per la comune condizione di mortalità, che i cristiani devoti piamente accettano, e a cui invece io mi ribello come si ribellavano agli antichi, non che la ribellione porti a nulla, ma almeno non si esalti una condizione che fa piangere, è abbastanza evidente, tuttavia per molti, forse per tutti? è l'unica via per uno frammento di felicità, o almeno serenità. Il problema d queste anime candide è di due ordini: primo, non tutti hanno "una", qualsiasi essa sia, alcuni non hanno nessuna, in ogni caso; il secondo è che qualunque essa sia, potrebbe non dare alcuna vita felice, e se ci si accoppia per quello, cade ogni discorso, e non accetto qui i soliti discorsi sui figli dono di Dio e quindi farli a prescindere, con chiunque, poi l'amore e blablabla, panzane. E ora torniamo a parlare appunto dei figli.

Chi di noi vedendo una ragazza che gli piace (parecchio) con un bambino non l'ha guardata con un misto di invidia? quante occasioni perdute nelle nostre menti passano, vicende, e vite, che potevano essere, e che non sono state, e probabilmente mai ce ne saranno neppure di simile. E' sconfortante, quanto basta per provare astio, a mio parere. Astio non significa insultare, o prendere a sberle, beninteso. Astio significa che certe cose che "secondo il comune sentire" (tralascio quanto questo comune possa essere onnicomprensivo), quando vedi una incinta, o un bambino, "deve" sgorgarti naturale un sorriso sulle labbra, "devi" sentirti felice.
Io non mi sento felice, non mi sorge alcun sorriso. Anzi devo dire che mi fa proprio incazzare pensare che una che mi piace, e ne ho viste tante in vita mia ormai, e tante ne vedrò, che potevano essere madri di almeno un mio figlio, sono madri di figli di altri, magari estroversoni, magari teste di C., magari gente semplicemente mi sta sulle palle per il solo fatto di aver avuto quella possibilità a me negata a priori, e torniamo a bomba al tema centrale che informa quasi tutte le discussioni sull'amore, e cioè possibilità negate a prescindere, per l'aspetto fisico sostanzialmente.

Già mi immagino alcune, forse anche alcuni, dire il solito: no non è vero, non conta l'aspetto fisico e tante altre palle. Va bene, facciamo un discorso sulle ragazze madri senza un marito/compagno. Io penso che a non pochi saranno capitate queste ragazze, conoscenze o qualcosa di più. A me ne sono capitate diverse, devo ammetterlo, nel senso che sono state conoscenze, qualche uscita, ma solo con una alla fine ho combinato e per un periodo non lungo, solo ed esclusivamente sesso, perché anche lì, non le piacevo "abbastanza" (tanto per cambiare). Eppure, anche queste, si sono riprodotte, e hanno concesso la riproduzione, magari essendo minorenni molto spesso, a degli stronzi patentati, e nonostante tutto, secondo esse non hanno sbagliato, no, tutto apposto, cose che capitano e alla fine c'è una bella vita in più. Io spesso mi domando, se capitasse a me una cosa del genere, e mi facessi uccel di bosco, cosa accadrebbe. Mi rispondo che con ogni probabilità abortirebbero senza pensarci troppo, siccome hanno fatto, stavolta sì, la cazzata di sco.. con uno brutto, ma guai a dirle che dovevano abortire quando le ha ingravidate lo stronzone, guai!!! Atto di lesa maestà. Si tocca, anche solo moralmente, il bambino. Per inciso, non ho mai detto a una con prole che dove abortire, ma sicuramente le ho detto che ha fatto una bella cagata a scopare e rimanere incinta di uno stronzo, ma ovviamente anche lì non si sentono ragioni, va tutto bene. D'altra parte, con noi che non gli piacciamo sono apparentemente coerenti (mica ti chiedo niente, di fare il padre al bambino ecc.), ma SOLO, bella scoperta, perché nulla da noi vogliono!! Il mantenimento lo passano il papi e la mami, che tanto ormai dopo decenni di propaganda sociale si sentono moralmente costretti ad appoggiare ogni iniziativa, anche di questo segno, le scelta della scellerata figlia, quindi non cercano certo il mantenimento (da chi poi, da un fobico disoccupato, o da un operaio?). Ma come "vorrebbero" che l'uomo che gli piace, da cui si fanno sbattere (ho avuto un'esperienza in merito, lei 28 anni, non più giovanissima, con figlio di 10, non c'è stato verso di incontrarla, poiché lei era ancora "innamorata" di una faccia di minchia più piccolo di lei di qualche anno, che se l'era scopata 3 o 4 anni PUR ESSENDO FIDANZATO con un'altra, e lei lo sapevo, ma sperava di "convertirlo", come sempre sperano queste, e nonostante il benservito ancora ci sperava e alla fine niente, con me ovviamente), che facesse il padre del loro figlio, come desidererebbero ardentemente di formare una famigliuola felice, che Lui alla fine accettasse questo ruolo, anche se non gli compete di natura e di diritto.

A noi niente invece, tutto quello che abbiamo è ribrezzo, disprezzo, schifo direi. Non che voglia fare il padre di altri, per carità del signore. E sinceramente, sì, non ho paura a dirlo, mi metterei una bella maschera mentendo spudoramente solo per scoparmela qualche volta, visto come mi hanno sempre trattato. Ma nemmeno così servirebbe, perché tanto gli fai schifo, punto e basta, non ci sono ragionamenti che tengano, nemmeno utilitaristici.
Concludendo: come si può chiedere, alla luce di questi fatti, ad un povero introverso disprezzato ed umiliato, solo, e che mai potrà fare l'esperienza di amare, essere amato, ma amare veramente dico, non come dice qualcuna/o del forum che uno "se deve accontentà di quel che passa il convento" (col caxxo), tanto per non star soli e fare le esperienze "che fanno tutti", di amare i bambini, di sorridere di fronte alle ragazze incinte, di impegnarsi magari con le proprie risorse per dare modo ai figli degli altri, e quindi a quei genitori che ci hanno tanto disprezzato, di trarne profitto?
Ci lasciano soli, ci rendono astiosi evitandoci, paradossalmente sono loro i eri evitanti, verso chi non gli piace (fisicamente, senza badare a null'altro), almeno non pretendano pure che siamo felici per la loro felicità.
Vecchio 04-11-2011, 16:11   #2
Esperto
L'avatar di Thermaltake
 

Personalmente a me avere figli non interessa al momento e nemmeno nell'immediato futuro (tra una decina d'anni chissà). In ogni caso posso capire che sia umano il pensiero "cavolo, quella che mi piaceva è stata messa incinta da un idiota che poi l'ha mollata quando io l'avrei trattata come una regina, ben le sta", anche se lo trovo abbastanza egoistico.
Tuttavia, essere felici o meno di fronte alla visione alla nascita di un bambino è un questione personale perchè dipende anche da quanto lo si desidera in prima persona. Mi pare ovvio che una persona che si è sempre sentita "negare questo diritto" ci stia decisamente peggio di una che questa possibilità l'ha sempre avuta a portata di mano.
Vecchio 04-11-2011, 16:37   #3
Esperto
L'avatar di Inosservato
 

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Originariamente inviata da Thermaltake Visualizza il messaggio
Personalmente a me avere figli non interessa al momento e nemmeno nell'immediato futuro (tra una decina d'anni chissà). In ogni caso posso capire che sia umano il pensiero "cavolo, quella che mi piaceva è stata messa incinta da un idiota che poi l'ha mollata quando io l'avrei trattata come una regina, ben le sta", anche se lo trovo abbastanza egoistico.
Tuttavia, essere felici o meno di fronte alla visione alla nascita di un bambino è un questione personale perchè dipende anche da quanto lo si desidera in prima persona. Mi pare ovvio che una persona che si è sempre sentita "negare questo diritto" ci stia decisamente peggio di una che questa possibilità l'ha sempre avuta a portata di mano.

a me capita di rimanere male, ma è un'invidia "buona" se così si può dire....soffro il confronto, in linea puramente teorica mi sarebbe piaciuto avere una vita come la più classica delle pubblicità del mulino bianco, non potrò mai averla e vedere ragazzi della mia età (magari con un'età celebrale di 8 anni) che in un certo senso vivono il mio sogno fa male. però non detesto ne loro ne i loro figli, anzi, sono contento della loro felicità..
comunque capisco lo sconforto che a volte può prendere....
Vecchio 04-11-2011, 16:54   #4
Esperto
L'avatar di barclay
 

Non mi sono mai soffermato a lungo su questo problema. Posso dire solo che so bene cosa significa vedere una a cui vuoi bene che si fa mettere incinta da uno stronzo, che la lascia pure sola col bambino.
Vecchio 04-11-2011, 17:05   #5
Esperto
L'avatar di muttley
 

A leggere certi discorsi sembra quasi che la quasi totalità della popolazione maschile non fobica o introversa sia composta da stronzi e/o figli di puttana. Esistono tante sfumature...cmq io non credo che potrei mai essere adatto ad essere padre, dal momento che la mia testa mi rende già difficile dedicarmi integralmente alla mia persona senza perdermi in distrazioni e suggestioni interiori altamente dispersive. Per essere dei buoni genitori occorre avere un notevole senso pratico, capacità di gestire più attività contemporaneamente e una buona tenuta psicologica. Immaginate di aver avuto una pessima giornata al lavoro, di essere stati cazziati dal vostro capo (o di avere a che fare con dipendenti non all'altezza se siete titolari di un'attività), di aver avuto problemi col traffico nel tornare a casa, di aver preso una multa per sosta vietata...ecco, io dopo una giornata del genere avrei tutto fuorché voglia di dedicarmi emotivamente ad un figlio che mi chiede di aiutarlo a fare i compiti o di giocare con lui. Il mio primo desiderio sarebbe staccare la spina con il mondo e tuffarmi nei miei pensieri.
Ritengo pertanto che sia cosa tendenzialmente difficile per un introverso quella di dedicarsi a dei figli.
Vecchio 04-11-2011, 17:07   #6
Esperto
L'avatar di Moonwatcher
 

Noi in fondo i figli non li vogliamo. (cit.)
Vecchio 04-11-2011, 17:22   #7
Esperto
L'avatar di Moonwatcher
 

Avverto molto rancore nel tuo post, ed anche molte generalizzazioni, come ha osservato giustamente Muttley. Inoltre, soprattutto, sento molta confusione in te: vuoi i figli o non vuoi i figli? vuoi la vita con la normale famigliola-casa-malattie-ecc-ecc o no? detesti gli stronzi o vuoi esserlo anche tu?
Vecchio 04-11-2011, 17:23   #8
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Originariamente inviata da Inosservato Visualizza il messaggio
a me capita di rimanere male, ma è un'invidia "buona" se così si può dire....soffro il confronto, in linea puramente teorica mi sarebbe piaciuto avere una vita come la più classica delle pubblicità del mulino bianco, non potrò mai averla e vedere ragazzi della mia età (magari con un'età celebrale di 8 anni) che in un certo senso vivono il mio sogno fa male. però non detesto ne loro ne i loro figli, anzi, sono contento della loro felicità..
comunque capisco lo sconforto che a volte può prendere....
La sintesi che volevo dare, è proprio questo, che di fronte ad una "mammina" (che magari avresti voluto rendere madre tu stesso perché la ami o comunque ti piace abbastanza per almeno immaginarti l'idea di stare con lei), con pargolo al seguito, non ci deve essere il quasi obbligo morale di mostrarsi felici per loro. Io non mi sento felice, anzi, provo un profondo sconforto. Non gli auguro nessun male, ci mancherebbe, ma non mi chiedano pure di essere felice per loro. Hanno già la loro felicità in se per se, a me lascino la sofferenza.
So che nessuno me lo chiede, a parole. Ma immaginate la scena per un attimo...
Io incontro tizia, che magari credevo amare tempo addietro, o la amo ancora chissà, che ha un bel bebè in carrozzina. Tralasciando che il padre se ne occupi o meno, anzi mettiamo che ci sia pure il padre tò! Per quale dannatissimo motivo vedendo la scenetta dovrei mostrare un sorrisone compiaciuto, fare delle congratulazioni falsissime, se non per rispettare l'etichetta. Eh sì, perché immaginate uno che non saluta e tiene il muso, o passa oltre, o se si è in gruppo e non va lì a fare un sorrisetto al pupo.
Come minimo appena si volta quelli, coppia e amici si direbbero: ma che problemi ha questo?

E' così o no, siate onesti. E quindi la mia domanda, per quale motivo io secondo queste stupide convenzioni, dopo essere stato privato della cosa che pure la società ritiene sia lo scopo di ogni uomo, dovrei anche non solo mostrarmi, ma anche essere felice?
Vecchio 04-11-2011, 17:25   #9
Esperto
L'avatar di Introverso
 

L'altro giorno ero sulla metro, vicino c'erano 2 bambini col padre. Facevo finta di leggere il cell come al solito, intanto son stato ad origliare e osservare la scena. Uno era più vivace e correva in giro, l'altro faceva domande "da bambino" al papà. Non ho provato invidia o fastidio, sono rimasto incantato a pensare, a immedesimarmi nel padre, "potrei essere io un giorno", mi é rimasta la sensazione di una piacevole visione del futuro.
Ho sempre avuto molta pazienza, coi bambini ancora di più, mi é venuto in mente qualche volta di fare il maestro elementare o qualcosa di simile, poi ho abbandonato l'idea. Rimane il desiderio di avere un figlio più avanti.
Vecchio 04-11-2011, 17:32   #10
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Quote:
Originariamente inviata da Moonwatcher Visualizza il messaggio
Avverto molto rancore nel tuo post, ed anche molte generalizzazioni, come ha osservato giustamente Muttley. Inoltre, soprattutto, sento molta confusione in te: vuoi i figli o non vuoi i figli? vuoi la vita con la normale famigliola-casa-malattie-ecc-ecc o no? detesti gli stronzi o vuoi esserlo anche tu?
Ma quale confusione, ho scritto circa 10000 caratteri proprio per essere il più articolato possibile, ti servono risposte più nette, va bene, arrivano subito.
Voglio figli? Ora no, e certo non alle condizioni che si prospettano per me, anche da questo forum sì, ma non solo, anche le pressioni sociali che vivo quotidianamente. Di trovare una "ragazzetta", di non avere troppe pretese, tradotto scegliere la prima che ci stia, anche se non mi piace. Aggiungo, anche ne trovassi una che mi piace, arrivato alla mia età so che farei molta fatica, ma forse potrei superare l'empasse. Non posso dirlo, visto che non mi è MAI capitato di poter fare progetti a lungo termine con una che mi piace davvero. Ma questa è un'ipotesi talmente improbabile che ritengo più verosimile partecipare alla prossima spedizione sulla Luna.
Quindi, per sintetizzare ancora: vita "normale" sì con una che ami, non con una perché tutte le altre che potevo amare non ci sono state, e anche con questa, avrei di gran lunga preferito avere una vita nella norma, aver girato almeno un po' di ragazze che mi piacevano, con intrighi, relazioni, ecc. invece sempre robe disgraziate, tirate per i capelli, forzate.

Seconda risposta: sì, preferirei essere visto da un introverso forzatamente solitario, come fossi uno stronzo, ed avere avuto la sua vita, essere desiderato come lui da quell che mi piacevano, che guardare sempre dall'esterno, l'essere rifiutato, e al massimo essere desiderato da quelle "ragazze bruttissime" come si diceva nell'altra discussione, e per "bruttissime" qui usato in senso ironico, intendo, riprendendo il discorso sopra, con tipe con cui nemmeno per un secondo, se non con profonda angoscia, mi è passato per la cervice l'ipotesi famigliuola.

Ultima modifica di Gabriele79; 04-11-2011 a 17:35.
Vecchio 04-11-2011, 17:36   #11
Esperto
L'avatar di Allocco
 

E intanto volevo sparire.
Pensando alle cose che avevo da offrire.
(cit.)


A parte tutto (io ho già risposto nel topic sul farsi vivere la vita dagli altri..).. mi sembra di aver visto una tua foto nel topic dedicato... a me non sembravi male... quasi belloccio per quel che ne capisco
Vecchio 04-11-2011, 17:50   #12
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Se così fosse perché tutte, e non parlo delle superfighe, ve lo giuro, mi danno buca senza nemmeno volermi conoscere? Forse riesco ad emanare antipatia a distanza prima ancora di farmi conoscere? E se così fosse, perché quelli ben più antipatici di me, magari con trascorsi da facinorosi, arroganti, che vogliono sempre ragione loro, che alzano la voce magari... invece sono apprezzati?
E devo pure essere felice se il genere umano continua a partorire questi nuovi mostri, che però, essendo tanti e apprezzati, sono la norma, e io ed altri la stranezza?
Vecchio 04-11-2011, 17:52   #13
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sei gretto meschino e pavido. Un invidioso strisciante che sbava livore sugli innocenti.
Sii onesto, se hai fallito nella vita non è colpa degli altri; osservi chi è riuscito a costruire qualcosa e t'incazzi come se te lo avesse tolto, come ti fosse stato rubato.
Chiunque ha l'obbligo per dignità, di stroncare sul nascere certi pensieri. se non ti fai più nemmeno schifo a ragionare così....
Vecchio 04-11-2011, 17:57   #14
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Quote:
Originariamente inviata da Atlas Visualizza il messaggio
sei gretto meschino e pavido. Un invidioso strisciante che sbava livore sugli innocenti.
Sii onesto, se hai fallito nella vita non è colpa degli altri; osservi chi è riuscito a costruire qualcosa e t'incazzi come se te lo avesse tolto, come ti fosse stato rubato.
Chiunque ha l'obbligo per dignità, di stroncare sul nascere certi pensieri. se non ti fai più nemmeno schifo a ragionare così....
A me fa schifo chi ragiona come te invece.
Vecchio 04-11-2011, 18:42   #15
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Gabriele79 Visualizza il messaggio
Forse riesco ad emanare antipatia a distanza prima ancora di farmi conoscere?
probabilmente si, anche se il termine preciso forse non è "antipatia"

Quote:
Originariamente inviata da Gabriele79 Visualizza il messaggio
E se così fosse, perché quelli ben più antipatici di me
probabilmente non sei obiettivo nel giudicarli

Ultima modifica di lauretum; 04-11-2011 a 18:48.
Vecchio 04-11-2011, 18:52   #16
Esperto
L'avatar di Allocco
 

Per un discreto periodo di tempo ho allontanato le persone senza manco dire una parola, bastava il mio atteggiamento "respingente" (fatto di mani in tasca, muso, sguardo truce, musica nelle recchie, isolamento generico..).
Ci sono persone che forse mantengono un tipo di atteggiamento respingente anche in modo non del tutto volontario.
Potresti (mi sembri un tipo studioso, quindi oso dirtelo) provare a informarti su alcuni principi della prossemica (come ti muovi), cinetica (come gesticoli), retorica (perché no, come parli) e estetica (come ti vesti [cit.])...
Ti consiglio un manuale di psicologia sociale delle superiori. Generalmente sono libri discorsivi che contengono informazioni utili a "piacere" al prossimo usando la sua stessa mente! =)
Vecchio 04-11-2011, 19:01   #17
Esperto
 

Anche a me non è piaciuto quel discorso, l'acredine non è una bella cosa. Certo è innegabile che questo paese sia affetto dalla "bambinofilia", ma la colpa è dei genitori, non dei bambini. A questo proposito ad esempio come può non venire in mente la famosa "mamma di Rignano Flaminio" tutta truccata e perfetta per comparire in televisione? Comunque io penso che se si ha invidia bisognerebbe ricordarsi di quando si era bambini ed immedesimarsi.
Vecchio 04-11-2011, 19:02   #18
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Andrea_ve Visualizza il messaggio
Anche a me non è piaciuto quel discorso, l'acredine non è una bella cosa. Certo è innegabile che questo paese sia affetto dalla "bambinofilia", ma la colpa è dei genitori, non dei bambini. A questo proposito ad esempio come può non venire in mente la famosa "mamma di Rignano Flaminio" tutta truccata e perfetta per comparire in televisione? Comunque io penso che se si ha invidia bisognerebbe ricordarsi di quando si era bambini ed immedesimarsi.
secondo me, dei bambini non gliene frega proprio niente, il suo problema sono le mamme...
...
ma anche quelle che non sono mamme
Vecchio 04-11-2011, 19:32   #19
Esperto
L'avatar di muttley
 

Quote:
Originariamente inviata da Gabriele79 Visualizza il messaggio
Se così fosse perché tutte, e non parlo delle superfighe, ve lo giuro, mi danno buca senza nemmeno volermi conoscere? Forse riesco ad emanare antipatia a distanza prima ancora di farmi conoscere? E se così fosse, perché quelli ben più antipatici di me, magari con trascorsi da facinorosi, arroganti, che vogliono sempre ragione loro, che alzano la voce magari... invece sono apprezzati?
E devo pure essere felice se il genere umano continua a partorire questi nuovi mostri, che però, essendo tanti e apprezzati, sono la norma, e io ed altri la stranezza?
In realtà un motivo c'è
Vecchio 04-11-2011, 19:35   #20
Esperto
L'avatar di barclay
 

Quote:
Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Per essere dei buoni genitori occorre avere un notevole senso pratico, capacità di gestire più attività contemporaneamente e una buona tenuta psicologica. Immaginate di aver avuto una pessima giornata al lavoro, di essere stati cazziati dal vostro capo (o di avere a che fare con dipendenti non all'altezza se siete titolari di un'attività), di aver avuto problemi col traffico nel tornare a casa, di aver preso una multa per sosta vietata...ecco, io dopo una giornata del genere avrei tutto fuorché voglia di dedicarmi emotivamente ad un figlio che mi chiede di aiutarlo a fare i compiti o di giocare con lui.
Muttley, mi duole farti notare che quello che tu hai descritto è il genitore-modello: i padri veri sono raramente così. L'estro medio tornerà a casa ed ignorerà il figlio, confidando nella buona volontà della moglie, ridotta al ruolo di badante-concubina, si sprofonderà in poltrona e guarderà la TV o andrà a giocare a calcio cogli amici, sempreché non preferisca rilassarsi in un bar bevendo un aperetivo, con speranza di rimorchio

Ultima modifica di barclay; 04-11-2011 a 19:42.
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