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Vecchio 05-03-2022, 11:57   #41
Esperto
L'avatar di Darby Crash
 

Quote:
Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Io penso che una cosa come povertà o più in generale la ristrettezza economica (ho notato essere una costante dei tuoi discorsi)
sì, è una costante perché è un fattore chiave che si sottovaluta. Senza soldi non potremmo neanche avere un pc o un cellulare per collegarci a FS. I soldi e la salute sono la base. Senza soldi si ha pure difficoltà a pagare le cure psicologiche.

Quote:
sia più che altro la causa che non la conseguenza della depressione.
di questo non ho parlato. Mi sono riferito alla ristrettezza economica come elemento esterno rispetto alla depressione (o, in generale, al malessere psicologico) che può peggiorare un quadro di benessere psichico già messo male.

Quote:
Quanto al fatto che il fattore esterno allevi la depressione non ne sono convinto: siamo davvero sicuri che la rete di amici, la base economica alle spalle, il fidanzato/a allevino sempre una situazione emotivamente problematica?
Che la allevino sempre ovviamente non si può dire. Che siano un fattore facilitante, sì. Io personalmente ho più volte letto oppure sentito da amici esperienze di periodi psicologicamente difficili superati grazie al sostegno della famiglia e della propria rete sociale. Io stesso, nei periodi in cui avevo una rete sociale migliore, stavo meglio di adesso.
Secondo te, se vai da uno psicologo a chiedere consigli su come aiutare una persona depressa, questo ti dice di chiuderla in una stanza e di isolarla dal mondo, oppure ti consiglia di starle vicino? ahah.

Quote:
E se invece venire da una famiglia economicamente solida non fosse talvolta la causa della tendenza all'inazione? Penso alle famiglie di una volta, penso a tutti quei baby boomers nati sulle macerie del rovinoso conflitto mondiale e mi chiedo quanti fra loro abbiamo sperimentato la depressione come stato emotivo costante...di solito quando si è depressi è perché mancano gli stimoli a migliorarsi e si sente di non avere più margine d'azione...
beh, insomma, detta così mi sembra un po' troppo semplificata.
Venire da una famiglia benestante può favorire l'inazione, ma difficilmente può essere sufficiente come causa.
Poi, una cosa è l'inazione e un'altra più grave è la depressione.
Non so, ci vorrebbe una statistica. Senz'altro chi viene da una famiglia economicamente solida ha meno fretta di trovarsi un lavoro, ma non per questo finisce per essere apatico e senza stimoli.
Ringraziamenti da
XL (05-03-2022)
Vecchio 05-03-2022, 12:21   #42
Esperto
 

Sono ovviamente importanti, anche se credo che lo siano di più durante l' infanzia in quanto ci danno un determinato modo di processare le varie emozioni e gli stimoli esterni.
Ok, lo sono anche in età adulta ma credo meno di quanto si possa pensare.

Lo vedo anche su di me, ad esempio in adolescenza mi dicevo che se avessi avuto questa o quella cosa, questi o quegli amici con cui coltivare le mie passioni, l' indipendenza ecc. sarei cambiato in maniera notevole, ed invece non è mai stato così.

Con ciò non dico che i fattori esterni siano irrilevanti, ma che spesso vengono usati come scusa per non agire, ed a volte questo lo faccio anche io, sia chiaro.
Vecchio 05-03-2022, 16:28   #43
XL
Esperto
L'avatar di XL
 

Quote:
Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Io penso che una cosa come povertà o più in generale la ristrettezza economica (ho notato essere una costante dei tuoi discorsi) sia più che altro la causa che non la conseguenza della depressione.
Quanto al fatto che il fattore esterno allevi la depressione non ne sono convinto: siamo davvero sicuri che la rete di amici, la base economica alle spalle, il fidanzato/a allevino sempre una situazione emotivamente problematica? E se invece venire da una famiglia economicamente solida non fosse talvolta la causa della tendenza all'inazione? Penso alle famiglie di una volta, penso a tutti quei baby boomers nati sulle macerie del rovinoso conflitto mondiale e mi chiedo quanti fra loro abbiamo sperimentato la depressione come stato emotivo costante...di solito quando si è depressi è perché mancano gli stimoli a migliorarsi e si sente di non avere più margine d'azione...
Ma non puoi fare un confronto serio del genere quando sai benissimo che in quell'altra situazione una grossa percentuale (rispetto ad altre situazioni) non ci arrivava proprio a crescere.
Se vedi tanti animali adulti sani pensi erroneamente che l'ambiente naturale faccia bene alla salute, ma è una cazzata, un certo tipo di ambiente stermina semplicemente i malati e i disadattati non è che li fa guarire o li fa adattare tutti meglio, ovviamente chi resta e riesce a sopravvivere sarà in buone condizioni.

Puoi vedere un tizio su una sedia a rotelle nelle nostre società più moderne e protettive, mica puoi vedere un piccione che va sulla sedia a rotelle senza zampe!
Dal fatto che piccioni del genere non ne vedi tanti deduci che piccioni senza zampe e problemi di deambulazione non ne esistono in natura e in certi ambienti, mentre magari la percentuale di "genetica difettosa", "incidenti" che producono disabili sarebbe addirittura più alta se si avesse il tempo di farli ammalare e rilevare il morbo o disturbo in maniera significativa.
E' una deduzione scorretta secondo me.

Se uno è depresso e senza risorse, in una situazione di merda muore molto velocemente.
E' chiaro che certe malattia avranno a che fare con certe classi agiate e certe società, quelle più inguaiate non possono permettersi il lusso nemmeno di ammalarsi visto che magari i tizi in questione sono già morti.
Ad esempio i problemi di erezione elevati possono esserci in una società longeva, se muoiono quasi tutti a 20 anni questo tipo di malattia qua non la si vedrà tanto spesso. E' chiaro che se conteggi la percentuale di persone con problemi di erezione in certe società di merda dove muoiono tutti in giovane età e resistono davvero quelli super cazzuti è ovvio che avrai una percentuale diversa e meno elevata.

Capita una cosa analoga con i virus, non è che la selezione li rafforza tutti, semplicemente fa sopravvivere quelli con meno problemi in quella situazione, gli altri non li vedi proprio più perché sono stati sterminati e non perché son diventati tutti più forti e adatti grazie ai vaccini e gli ostacoli ambientali che li hanno stimolati a dovere. Un esemplare di un virus difettoso e con problemi muore velocemente quando viene sottoposto a queste belle trovate per farlo rinvigorire, in realtà non è il singolo a rinvigorirsi ma la specie.

Sembra la barzelletta del tizio che dice al grillo di saltare e quando gli ha tirato via tutte le zampe e non lo vede saltare più come faceva prima quando gli strillava contro, deduce che il grillo senza zampe è diventato sordo.

Ultima modifica di XL; 05-03-2022 a 17:37.
Vecchio 05-03-2022, 18:54   #44
Banned
 

E chiaro che se uno sta male ed è povero e non ha amici ne donne,non è la stessa cosa di chi sta male.ma ha supporto,durante la pandemia questo è successo a tanti tra crisi economica e malanni
Vecchio 05-03-2022, 19:31   #45
Esperto
L'avatar di muttley
 

XL sei in grado di restare in topic senza sproloquiare ogni volta?
Come siamo finiti a parlare di piccioni sulla sedia a rotelle?
Vecchio 05-03-2022, 20:14   #46
Esperto
L'avatar di Milo
 

Quote:
Originariamente inviata da Cancelletto Visualizza il messaggio
Conta molto secondo me. L'uomo è capace di adattarsi a condizioni, contesti e gruppi diversi da quelli conosciuti, se non ha altra scelta o è davvero motivato. È un'esperienza molto positiva quella che stai facendo comunque, ti auguro più soddisfazione in ambito sociale per il futuro
Ti ringrazio.
Vecchio 05-03-2022, 21:23   #47
Esperto
 

Contano tantissimo a mio parere, io ad esempio, ogni volta che sono uscito dalla mia città o sono stato da mio padre per brevi periodi mi sentivo come liberato da un macigno, vedevo la realtà con una prospettiva anche se momentanea, davo un senso alle giornate etc. Stando qua a casa invece mi annullo, forse perchè ci sono cresciuto e questa è la stessa stanza di quando ero ragazzino, ovvero mi ricorda sempre il trauma dell'isolamento e di quando il mondo fuori era veleno per il bullismo. Io credo che i fattori esterni (ambiente e persone) influiscano fin troppo... Fai caso che alla fine che si dica o no, il parere degli altri conta e influisce su di noi, se uno viene umiliato e offeso in continuazione come lo sono stato io, è normale che poi diventa reietto dai. Se invece avessi incontrato persone gentili, magari sarei riuscito a migliorarmi, anche se la FS è un mistero sul perchè venga, io l'avevo già da prima del bullismo.
Ringraziamenti da
Darby Crash (05-03-2022), Guybrush (06-03-2022), XL (06-03-2022)
Vecchio 05-03-2022, 22:26   #48
Esperto
L'avatar di Varano
 

io parlo di una cosa tangibile, dei vari ambienti di lavoro che ho cambiato, di come fondamentali siano le persone che ti circondano.

se stai 8h al giorno con stronzi invidiosi che ti parlano dietro sfido chiunque a stare meglio.

idem con i familiari, le persone che ci circondano influenzano il nostro umore, i nostri pensieri. poi, abbiamo anche una personalità nostra, un carattere, ecc. ma non siamo impermeabili a quello che accade fuori.

e spesso non sono eventi devastanti, è sufficiente la presenza di un paio di persone tossiche per inquinarti il cervello per un pezzo.
Vecchio 06-03-2022, 00:33   #49
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Io penso che una cosa come povertà o più in generale la ristrettezza economica (ho notato essere una costante dei tuoi discorsi) sia più che altro la causa che non la conseguenza della depressione.
Quanto al fatto che il fattore esterno allevi la depressione non ne sono convinto: siamo davvero sicuri che la rete di amici, la base economica alle spalle, il fidanzato/a allevino sempre una situazione emotivamente problematica? E se invece venire da una famiglia economicamente solida non fosse talvolta la causa della tendenza all'inazione? Penso alle famiglie di una volta, penso a tutti quei baby boomers nati sulle macerie del rovinoso conflitto mondiale e mi chiedo quanti fra loro abbiamo sperimentato la depressione come stato emotivo costante...di solito quando si è depressi è perché mancano gli stimoli a migliorarsi e si sente di non avere più margine d'azione...
Mi sono convertito alle tue posizioni
Vecchio 06-03-2022, 08:21   #50
XL
Esperto
L'avatar di XL
 

Quote:
Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
XL sei in grado di restare in topic senza sproloquiare ogni volta?
Come siamo finiti a parlare di piccioni sulla sedia a rotelle?
Tu hai messo in mezzo l'esempio del dopoguerra (non certo io) facendo un bel volo pindarico, quindi non accusare altri di inquinare e andare off topic quando l'hai fatto tu per primo.
Ci siamo finiti per colpa tua , io rispondevo a te, i piccioni non li avrei messi in mezzo se tu non avessi messo in mezzo altri periodi storici e situazioni.
Se lo fai tu non vai off topic, se lo faccio io invece vado off topic?

Credere, ad esempio, che le grandi crisi economiche che subisce un paese non impattano sulla psicologia degli individui vissuti in questi periodi storici e che conta solo se da bambini a questi gli hanno dato il biberon, per me è una grossa cavolata.

L'economia non è l'unica variabile, va bene, concordo, ma gli effetti (e gli strascichi che rimangono quando si è fuori da certe crisi) secondo me ci sono.

L'ambiente esterno a quello familiare è tutt'altro che irrilevante secondo me.
La percezione di sicurezza per me non dipende solo da qualcosa di interno che si è costruito in tenera età e resta là immobile per sempre, mi sembra troppo semplice questa spiegazione, si vede anche in termini economici subito quando le persone hanno fiducia.

Delle variabili ambientali (certe informazioni) spingono gli investitori ad avere atteggiamenti di fiducia o sfiducia nei confronti della realtà circostante, la depressione in soldoni è rappresentata da una relazione di forte sfiducia e per me non è vero che si costruisce solo nel ristretto nucleo familiare, se fosse così gli andamenti in borsa non dovrebbero oscillare tanto in relazione a variabili esterne, chi aveva una buona famiglia continuerebbe a fidarsi e usare le stesse strategie chi no invece continuerebbe a non fidarsi, mentre si vede subito che ci sono delle enormi oscillazioni, e queste oscillazioni non scompaiono subito dopo le grandi crisi, tornata la calma continuano ad esserci certi effetti psicologici.

Ad esempio una persona che invecchia male o viene colpita da certi morbi può diventare depressa anche se prima non lo è mai stata, non mi ha mai convinto che c'era necessariamente qualcosa a monte, l'ambiente e le esperienze modificano in continuazione gli atteggiamenti psicologici, credere che esistano solo esseri umani assolutamente immuni o non immuni a certe esperienze in base alle cure parentali ricevute a cinque anni e che la maggior parte sia non influenzabile da quel che vive giorno per giorno secondo me rappresenta una credenza errata che si continua a propagare nonostante si abbiano a disposizione molte informazioni che sembrano provare il contrario.

Una cosa comunque è valida in generale, impattano molto più le esperienze negative in termini psicologici nel creare strascichi di sfiducia che quelle positive nel creare strascichi di fiducia. Un gran colpo di sfiga tenderà a creare una forma di sfiducia maggiore poi rispetto ad un colpo di fortuna in termini di fiducia.
Per questo secondo me non basta un piccolo periodo in cui le cose vanno bene per riuscire a creare una fede incrollabile, è necessario che questa fede sia alimentata anche in seguito.
Se un tizio è vissuto bene in famiglia fino a cinque anni e poi va incontro ad una serie di sfighe senza fine, perde genitori, parenti e compagnia bella, non penso proprio che generalmente sarà riuscito ad acquisire l'immunità grazie alle buone cure parentali fino a cinque anni, con buone probabilità diventerà più depresso rispetto ad altri in relazione a queste esperienze.

Questa del maggiore impatto delle esperienze negative non è una cosa che è legata alla depressione, è una specie di legge psicologica dovuta al fatto che forse si segue la regola generale "primo, non prenderle".

Ultima modifica di XL; 06-03-2022 a 09:23.
Ringraziamenti da
Darby Crash (06-03-2022)
Vecchio 06-03-2022, 11:12   #51
Esperto
L'avatar di Guybrush
 

Influenzano parecchio

soprattutto nell'infanzia-adolescenza quando cresci in un ambiente fortemente svalutante(genitori anaffettivi, bulli, solitudine ecc..), difficilmente riuscirai a costruirti autostima e amore per te stesso che si forma con le piccole vittorie quotidiane.

Inevitabilmente cambiare ambiente e i feedback positivi delle persone influenzano enormemente lo stato d'animo.

Chi ha avuto la possibilità di formare la propria autostima nell'adolescenza è meno vulnerabile all'ambiente circostante(perchè sa che comunque di avere la capacità di ottenere le sue piccole vittorie) ma non impermeabile secondo me
Vecchio 06-03-2022, 11:30   #52
Esperto
L'avatar di muttley
 

Quote:
Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
L'ambiente esterno a quello familiare è tutt'altro che irrilevante secondo me
Dipende sempre da come e da quando ha impattato sulla psiche dell'individuo, se la famiglia ha svolto un ruolo protettivo dalle influenze esterne o le ha lasciate filtrare senza posa.
Torniamo a parlare del caso in topic: una persona depressa adulta, può trarre un reale beneficio dal mutare delle condizioni intorno a lei/lei come ad esempio nel caso descritto dal thread starter? Secondo me no, a meno che appunto queste mutate condizioni non vadano a scalfire l'intima essenza della sua depressione e non durino nel tempo.
Tu stesso sei la dimostrazione di questa mia teoria: sei resistente e refrattario a tutti i pareri contrari al tuo, mandi al macero anni e anni di studi psicologici e psichiatrici con le tue tetragone convinzioni
Su cosa basi la tua convinzione che un flebile mutamento dell'ordine esterno a te potrebbe modificare la tua disposizione verso la vita e le persone?
Gradirei una risposta breve

PS Io ho fatto l'esempio del dopoguerra rimanendo in topic, tu sei partito per la tangente e sei finito su Urano
Vecchio 06-03-2022, 11:55   #53
Banned
 

Balotelpi e una testa di cacchio però sfido chiunque a non reagire mai quando ti etichettano.se io lavoro con gente che mi trama alle spalle e normale sono avvelenato.cera un medico di Trento donna che si è suicidata per mobbing l'anno scorso.ce un inchiesta,era dell Emilia,in 3 mesi avrà subito vessazioni.per uomo e più difficike
Vecchio 06-03-2022, 19:25   #54
Intermedio
L'avatar di kraken
 

Quote:
Originariamente inviata da Milo Visualizza il messaggio
Mi trovo in una situazione nuova e abbastanza inaspettata da quando ho cambiato lavoro, praticamente passo le mie giornate lavorative ad egoboostare di bestia, praticamente lavoro in un ambiente a maggioranza femminile con donne di tutte l'età e mi stò beccando un sacco di complimenti davvero inaspettati, questo mi ha portato a rimettermi un poco in forma e a tirar fuori i vestiti decenti, insomma ho iniziato un circolo virtuoso di miglioramento non indifferente.

Questo mi ha portato a fare una considerazione: Ma se ad acuire i miei problemi fosse stata una certa dose di sfortuna che mi ha portato a frequentare sempre ambienti sbagliati con persone non in grado di apprezzarmi ?

Se avessi trovato qualche anno fa un'ambiente a me congeniale come questo le cose sarebbero andate diversamente? oggi avrei una relazione e più amici? non lo saprò mai peccato esserci arrivato così avanti con l'età in una situazione del genere.

Quanto contano i fattori esterni?
Mi è capitata una situazione simile al lavoro.

In quel particolare contesto, le persone e il loro grado di apertura verso di me hanno influito tantissimo sulla percezione che ho di me stessa e sulla mia autostima.

Allo stesso tempo, i miei limiti caratteriali non mi hanno permesso comunque di sfruttare a pieno la situazione per stravolgere completamente la mia vita.

Direi che non si può negare che siamo quello che siamo indipendentemente dagli altri, però per mia esperienza personale sono portata a dire che l'ambiente esterno può comunque far emergere i lati migliori o peggiori di noi, a seconda dei casi.
Ringraziamenti da
Milo (06-03-2022)
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