Trent

Immagino ci sia qualcuno su questo forum che abbia passato periodi più o meno lunghi senza lavorare per apatia,depressione o altro.

La domanda è:nel momento in cui affrontate un colloquio e dal CV traspaiono questi momenti di vuoto,come li giustificate?Inventate attività inesistenti?Le piazzate direttamente nel curriculum sperando che nessuno vada a controllare?
Aiutatemi

liuk76

Penso che dire la verità, senza scendere nei particolari, sia il miglior comportamento.

Altamekz

Eh se sono più d'uno diventa complicato, nel mio caso dissi che mi ero preso una sorta di anno sabbatico.

Inizia a mettermi l'anima in pace perchè sicuramente salterà all'occhio e ti domanderanno, ti consiglio di mentire ed inventare attività tipo volontariato, lavoro in nero, assistenza ad un parente malato ecc..

E poi per quialche buco puoi anche dire che eri in cerca del lavoro giusto.

Blur

io inventerei qualcosa..

scusate l'ignoranza ma il "libretto del lavoro" non esiste piu giusto? c'è qualche altro modo per vedere i lavori fatti da una persona?

Altamekz

non ti conviene se vuoi avere il lavoro, i pregiudizi sono una brutta cosa ma comunque quando ti trovi nella posizione di fare una selezione queste cose contano.

liuk76

Non so che dire... Personalmente il mentire per paura di discriminazioni lo vedo un po' come un effetto boomerang.

Se fossi un selezionatore io preferirei sentirmi dire la verità e mi limiterei a valutare nel PRESENTE e FUTURO se la fobia sociale, depressione, DEP, introversione, ecc. può impattare sull'attività lavorativa del candidato e, se si tratta di lavoro a contatto col pubblico o in team, se si può ripercuotere.

Invece se dovessi scoprire a posteriori, magari perché la persona manifesta disagio ed arriva a vuotare il sacco, mi sentirei "tradito" per la bugia dettami in fase di colloquio conoscitivo e potrei rivedere l'opinione lavorativa della persona.

Trent

La verità è che sono apatico e sfiduciato,non saprei come metterla in modo da risulare assumibile

Davidian

se proprio vuoi raccontarla puoi buttarla sul lavoro in nero,ovviamente non si riporta sul cv. Chiaro che devi inventarti anche il lavoro e le mansioni,una ditta ecc..è un po' complesso. Oppure potresti buttarla sulla pausa per studiare e poi hai cambiato idea..però non so quanto ti conviene alla fine. Dipende di quanto tempo stiamo parlando,se sono svariati anni forse diventa troppo impegnativo..

Altamekz

Se fossi un selezionatore saresti senza lavoro secondo me , un selezionatore non prenderebbe mai una persona con anche uno solo dei disturbi che hai elencato. ( eccezione fatta per l'introversione )

L'obiettivo è entrare, poi sta a te dare tutto il possibile per mantenere le aspettative.

Blur

ma dite lavoro in nero per quale motivo? come possono verificare se è vero o no? da dove si puo vedere?

liuk76

No.
Solitamente, s'indaga, contattando gli ex datori o committenti.
Di fatto, a meno di forti dubbi a lavoro iniziato, sulle competenze esperienze del neoimpiegato non si ricorrre mai a ciò.


Stesso discorso per il lavoro nero, non è verificabile da un nuovo datore.

Rasko

per giustificare la pausa tra triennale e magistrale, nonché i numerosi anni fuori corso, ho anche pensato di inventarmi problemi di salute miei o dei famigliari (grattata di palle,scusate), o pause di riflessione con viaggi per il mondo (ma non so quanto sia utile, magari ti prendono per fancazzista); oppure modificare leggermente le date per rendere le dimensioni del buco più umane; eviterei di inventarmi impieghi mai svolti se questi comportano competenze che non ho e che mi richiederanno.

Altamekz

se è un lavoro in nero come dio comanda non si vede da nessuna parte.

Who_by_fire

Aah, quel CV

Blur

se mandi il curriculum ad un'azienda di informatica dici che per un anno hai fatto il commesso. no?

Trent

Sì,assolutamente.Vorrei giusto evitare di essere preso per uno pigro che passa mesi a grattarsi le palle-come ho effettivamente fatto..

liuk76

Lavorando da anni nel settore io tenderei a scartare un candidato che ha quest'esperienza pregressa.
Motivo? Attività non pertinente ed approccio al lavoro potenzialmente orientato solo al portare a casa la pagnotta, a prescindere dall'attività.

Rasko

non ho capito se dici sul serio o è una provocazione, comunque sì, si può fare ma anche questo ha un lato negativo secondo me: certi datori di lavoro non rimangono favorevolmente colpiti da un percorso professionale incoerente, il messaggio che passa è che il candidato non ha le idee chiare sul suo futuro.
Poi, per carità, puoi dire che lo hai fatto perché cercavi un lavoro per guadagnare qualcosa mentre cercavi il lavoro "vero", diciamo che si può fare ma dipende.

mr.Nessuno

segui i consigli di Altamekz, dire la realtà dei fatti significa bruciarsi automaticamente, io rimarrei sul sempliciotto, ovvero lavoro in nero e per i periodi più brevi attesa nel trovare un nuovo lavoro

Miky

ma inventate qualche stronzata, del tipo: ho frequentato all'università.
Tanto ne raccontanto tante di balle pure le aziende.