Ok, un saluto in spagnolo, la lingua della fiesta per eccellenza, sembra cozzare molto con il tema di questo forum... però ho la testa piena di parole del genere perché sì, sono così pazza o autolesionista o non so da trovarmi in erasmus. Secondo giorno di erasmus. È mezzanotte, i miei coinquilini sono usciti, e io sono qui sul letto a piangere. Ma facciamo un passo indietro...
Ho venti-qualcosa anni, sono una studentessa universitaria di una facoltà tra le più impegnative e che per me è sempre risultata ancora più pesante perché ho quasi sempre dovuto affrontarla da sola. Ho un carattere particolare, non posso dirmi neanche solitaria perché in realtà quando mi trovo a mio agio sono anche molto spigliata e brillante, ma questo non accade molto spesso se non in qualche situazione diciamo molto controllata, come la presenza di una amica fidata accanto (fortunatamente, ne ho tre che mi porto dietro da una vita), quando si parla di qualcosa che conosco molto bene e su cui mi sento molto sicura (le mie passioni, che però sono anch'esse un po' particolari quindi non molto condivise) e, rullo di tamburi, il flirt. Ebbene sì, con i ragazzi non ho problemi (a parte quando mi piacciono proprio tantissimo, che divento una deficiente). Forse da questa descrizione un po' confusionaria non viene neanche fuori un quadro disastroso ma vi assicuro che il malessere è molto e aumenta sempre più. Le mie amiche fidate non ci sono sempre, e comunque stanno ahimè anche prendendo un po' strade diverse, delle volte non mi capiscono neanche loro (ma so di poterci contare) e beh, vorrei riuscire a farmi degli amici anziché portarmi a letto qualcuno che poi il mattino dopo sparirà.
Qui in erasmus sto sperimentando proprio il massimo del mio disagio. Sono sempre stata totalmente incapace di farmi notare in un gruppo, mentre nel rapporto a due riesco a valere di più (intendo rapporto a due in generale, stavolta, non necessariamente "amoroso"), in genere comincio a parlare con qualcuno dopo che ho passato una serata in disparte e questo si accorge che sono una persona interessante. Parlo di ciò che mi piace ed evidentemente lo faccio con una tale passione da riuscire a conquistare. Invece qui in Spagna col problema della lingua non riesco proprio ad esprimermi e sono già stata isolata in casa. Qui tutti pensano a divertirsi, a ballare, a fare festa; io non riesco a esprimere me stessa in questo contesto e in verità raramente riesco a farlo anche in Italia. Vorrei chiamare qualcuno per potermi sfogare ma non c'è nessuno che può capirmi, anche le mie amiche pensano che io stia facendo un'esperienza bellissima e che la sto sprecando perché ho questo carattere. Ho bisogno di trovare il mio posto, ma non so come fare, in quasi venticinque anni non l'ho trovato. Vorrei solo essere come sono gli altri, sono tutti così belli e felici assieme e io sono strana e silenziosa e non riuscirò a tirare fuori niente qui. Non so perché mi sia costretta a questa esperienza, forse più perché faceva curriculum nel mio corso di laurea, ma forse non fa per me, io ho bisogno di sicurezza e abitudine, il mio equilibrio è labile e mi scuso se questo sembra uno sproloquio ma lo lascerò così perché sono stanca di tentare di essere come la gente vuole e ciò che spero di trovare in questo forum è qualcuno che possa capirmi...
Se siete arrivati a leggere fin qui, vi ringrazio