Ciao a tutti,
E' già da qualche tempo ormai che mi capita di passare e ripassare su questo forum ma, fino ad ora, non avevo mai preso la decisione di iscrivermi. A dirla tutta non credo di avere problematiche gravi e insormontabili ma, in generale, ho sempre vissuto il rapporto con gli altri come difficile e problematico.
All'interno di un ambiente strutturato, come una scuola o un corso, presento una personalità che addirittura può essere considerata vincente e di risalto ma, al di fuori di un contesto del genere, nell'interagire con altre persone ho la sgradevole e opprimente sensazione di esserne preda. Sono sempre accompagnato da un timore ingiustificato (non sono molto alto ma non sono certo un mingherlino...) e dunque non posso fare a meno di notare, in base a questa considerazione, che è come avessi paura di un contrasto fisico, anche se logicamente non ha alcun senso; non nella maggior parte dei casi perlomeno.
Penso - adoro fantasticare - che se avessi una spada con me mi sentirei più sicuro di parlare con fermezza e farmi rispettare dagli altri. A detta di tutti quelli che mi conoscono sono infatti fin troppo buono ma, dentro di me, covo molta paura e, dato che non mi hanno insegnato a disperarmi ma a reagire, la paura si tramuta in rabbia. Io sono sempre molto attento a non dire o fare cose che possano ferire i sentimenti altrui (anche persone di cui non ho alcuna considerazione o stima) e sono molto addolorato perché percepisco il mondo, come popolato da persone estremamente insensibili e indelicate che non hanno, nei miei confronti e in quelli dei loro prossimi, il medesimo riguardo. Anzi, sono volgari, cinici, negativi, si insultano e si calpestano gli uni gli altri, senza apparente ragione se non il loro spietato egoismo. Come vedete non ho una buona visione del mondo.
La mia rabbia, poiché ne ho parlato, non si esprime tuttavia in modalità pericolose, almeno non lo ha fatto fino ad oggi. Tende infatti, nel rapporto con gli altri, a rimanere confinata dalla paura. Quando esce di solito la rivolgo contro me stesso, raramente ciò accade di fronte a qualcun altro. Al peggio posso esplodere in una grande violenza verbale diretta contro il responsabile, ma ciò capita solo se mi è stato fatto davvero molto male (quantificabile in mesi di sopportazione e sofferenza inascoltata).
Sembra infatti che anche le persone a me vicine fatichino a capire il mio disagio interiore, il mio modo di vedere le cose e il mio modo di comportarmi. Del resto esiste in me un connubio di idee molto particolare che a molti paiono ideologicamente contrastanti, anche se per me non lo sono. Sono una persona pacifica ma non pacifista, non ho alcun problema per immigrati e omosessuali (che per me potrebbero sposarsi domani mattina) ma sono molto rigoroso sui rapporti di coppia e le amicizie - baci, cuoricini e parole ormai inflazionate sui social non sono affatto privi di significato - pretendo dedizione e lealtà dal partner e c'è qualcosa in me che mi impedisce di credere nell'amicizia disinteressata uomo/donna. Rapporti di gentile cortesia vanno bene, appoggio nel momento del bisogno a persone (ex inclusi) che abbiamo incrociato nella nostra vita anche, ma va sempre mantenuta una certa ragionevole distanza.
Questi ultimi aspetti in particolare mi fanno sentire come se fossi nato nel secolo sbagliato. Non saprei con chi rapportarmi, perché anche volendomi inserire in un ambiente di destra, non riuscirei a sopportare determinate chiusure mentali. Così ho maturato l'idea di essere semplicemente molto diverso e fatico molto a trovare persone vicine al mio modo di pensare, che abbiano al contempo, la mia tolleranza e il mio rigore.
Il fatto è che, all'interno di una relazione (cosa che viene comunemente segnalata come problema ma che io non sento affatto come tale) è che mi lego molto all'altra persona al punto da voler stare sempre con lei. Certo, non è che non si possa uscire con gli amici, ma diciamo che ne sento poco il bisogno. Di conseguenza non capisco e temo quando l'altra persona continua a dimostrare un forte desiderio per tutto il resto. Poiché, come ho detto, non lo vedo come un problema, ma come un puro fattore di compatibilità, ho sempre desiderato trovare una persona che avesse le mie stesse caratteristiche (almeno sotto questo punto di vista) per poter vivere il rapporto più serenamente.
Sicuramente ci sarebbero moltre altre cose da dire ma, al momento, sarà che ho scritto tanto, non me ne vengono in mente altre e penso comunque d'aver già detto quelle più inerenti.
Concludo dicendo che spererei di poter trovare, in questo forum, persone con i miei stessi punti di vista per riuscire a tranuillizzarmi un po' e scambiare 4 chiacchiere. Vi invito a scrivermi anche in privato se volete, tanto ho visto che quì le cose girano alla vecchia internet maniera con Avatar e Nickname degni di questo nome, cosa che permette anche a me di raccontarmi e esprimermi più liberamente di quello che potrei fare su facebook ad esempio.
Un affettuoso saluto,
Gnar!