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10-11-2012, 20:30
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#21
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Intermedio
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 136
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Originariamente inviata da Jokerfs
Siamo più o meno coetanei
Anche se alcuni qui lo negano (nel senso, si sono arresi), continuo a ritenere che senza socialità non si viva. E chi ne ha paura è solo perchè vorrebbe ma non riesce, per inabitudine. Come me, puoi ritenerti apatica e indifferente: ma anche tu avrai prima o poi quei giorni in cui ti senti sola, e ti andrebbe bene qualsiasi contatto umano, anche fare qualcosa di stupido per far passare il pomeriggio.. quindi anche la dipendenza affettiva da uno che non hai mai visto, che hai incontrato una volta e che non ti comunica niente (o a cui non comunichi niente).
Ora, se il tuo problema è l'incapacità di relazionarti - ti si blocca il fiato, vai in tachicardia, arrossisci, ti senti stupida ecc.. - nonostante la voglia (che tu ne abbia la voglia non è cosa scontata, ma già è una cosa positiva) allora devi prepararti a una guerra lunga, durante la quale ci saranno momenti in cui ti sentirai più depressa di quanto ti sia mai sentita finora, ma alla fine della quale, se ne avrai la voglia, ne uscirai più forte, migliore, e con tante opportunità (non parlo di lavoro, carriera, affetti, ma anche opportunità mentali e aperture psicologiche) davanti.
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sono già fortunata a non aver particolari disagi fisici, come tachicardia e arrossire, se non molto raramente, solo blocchi mentali.
Una ragione in più per provarci a farcela, forse..
Quote:
certo, vai da una psicologa, alla asl. E parla. e quando sei tornata a casa pensa e scrivi a lungo, coltiva il dialogo interiore. E leggi qualcosa che ti aiuti a capire in fondo cosa stai sbagliando, nei tuoi schemi e ragionamenti mentali.
All'università quando i gruppetti sono belli e formati è difficile. Ma tu, se te la senti, perdi dieci minuti e scambia due parole. Senza elemosinare attenzione, ricorda che lo fai per te stessa, per capire se ti piace stare lontano o vicino agli altri. Forse capirai che ,senza avere grandi pretese, senza che succeda niente di strano durante le lezioni, alla fine sarà più bello passare quelle 4 -6 ore a parlare con qualcuno.
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è tutto nella lista delle cose-da-fare, ne ho parlato qui anche per trovare lo stimolo per cominciare a mettere in pratica qualcosa.
Grazie dei consigli.
Quote:
In generale, per uscire da una situazione senza senso come la tua, apriti delle opportunità di amicizia. Puoi fare palestra, corsi, trovare un lavoro per il pomeriggio e conoscere altra gente.. Il percorso è lungo, ma il fatto che trovi difficile farlo dovrebbe farti riflettere: siamo nati per essere sociali e in compagnia, solo che magari a volte incontriamo lungo la strada le persone sbagliate, e generalizziamo sbagliando.
Infine, non pensare mai "io sono fatta così". Perchè spesso quella non è la tua opinione, è quella di altri che pensano di conoscerti. Nemmeno tu sai come sei fatta, tanto vale testarsi fino in fondo. Fa niente se ti sbucci un ginocchio, poi passa...
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è forse uno dei miei errori principali il dire "sono fatta così" per giustificare il fatto di non agire...
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Originariamente inviata da Roy
Io credo che i problemi che tu hai siano emersi vedendo crescere le tue responsabilità e dovendo rispondere a pulsioni emotive che è normale manifestare. Mi sembra che tu non abbia molta fiducia negli altri, non credi nel corteggiamento perchè hai paura di essere ferita?
Secondo me la figura dello psicologo è fondamentale nella crescita della persona e ad aiutarla a capire sè stessa.
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in che senso non credo nel corteggiamento?
riguardo la paura di essere ferita non lo so, superata la paura iniziale del giudizio e del rifiuto degli altri, insomma se vedo che vengo ripetutamente cercata, mi convinco che posso davvero interessare a quella persona (anche in amicizia intendo), non ho molta paura di esser ferita perchè in quei casi mi espongo molto, offro la possibilità di ferirmi agli altri.
E ovviamente la figura dello psicologo, la sto prendendo sempre più seriamente in considerazione.
Ora dal seriamente devo passare al concretamente!
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10-11-2012, 22:17
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#22
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Principiante
Qui dal: Jan 2012
Messaggi: 11
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Ciao!Mi rivedo in molte delle cose che hai detto,sai?Sto vivendo un certo disagio emotivo in questo periodo.Ho perso molte delle mie vecchie amicizie e non sono ancora riuscita ad imparare a convivere con la solitudine.Questo ha quasi compromesso i miei studi.Inoltre,anche io ho un problema di dipendenza emotiva da un "soloamico",che continua a parlarmi con disinvoltura delle ragazze che gli piacciono,nonostante sappia che io provo "qualcosa di più" nei suoi confronti.Da settembre ho ripreso gli studi.Consiglio anche a te di fare altrettanto,in attesa che la situazione si sblocchi...Sto cercando di riversare tutte le mie energie sui libri,anche se non è facile,ma almeno superando gli esami potrò dire di aver fatto qualcosa di utile per me stessa.Per quanto riguarda lo specialista,a me era stato consigliato di andare,ma non l'ho fatto perché sapevo che non sarei stata in grado di "vuotare il sacco" davanti ad un estraneo.Forse in quel momento mi avrebbe potuto aiutare...chissà...io fortunatamente sto un po' meglio,ma toccare il fondo può essere pericoloso...valuta tu se ne senti il bisogno...
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10-11-2012, 22:37
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#23
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Esperto
Qui dal: Jan 2011
Ubicazione: Matera
Messaggi: 727
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Ciao Color, ho letto tutto, e mi ritrovo tantissimo nella tua storia. Ho 20 anch'io, ed anch'io sono sempre stato appassionato dalle materie scientifiche, soprattutto Biologia. Ma soprattutto ho vissuto come te, e lo vivo ancora, un periodo di vuoto affettivo ed emotivo. Non mi emoziona niente, niente mi smuove. Se prima mi fermavo ad ammirare un tramonto o un cielo stellato, adesso non vedo l'ora di tornare a casa nel mondo che mi sono costruito: videogames, libri, musica. Ovvero tutto ciò che mi faccia sentirmi parte di un mondo che non sia questo, un mondo dove io sia libero. Eppure è proprio quel mondo fittizio a tenermi prigioniero e non farmi vivere.
Dal punto di vista sentimentale, non ho mai sperimentato l'amore, ed è normale, quando non si ha nulla, soprattutto dal punto di vista affettivo, aggrapparsi al primo raggio di luce che piomba nella nostra vita. Solo chi ha vissuto l'inferno della solitudine, di non avere una persona accanto, che ti parli, che ti ascolti ,che ti capisca, qualcuno che ti ami, qualcuno su cui riversare l'amore accumulato in tanto tempo, può capire la fortuna di chi vive queste cose ogni giorno.
Ok, forse, sono lasciato un pò andare, ma quello che ti posso consigliare, è di non interrompere gli studi, perchè anche se non ti può sembrare, questi contribuiscono a tenerti viva. Io che li ho interrotti, mi sento peggio di prima, ora davvero niente mi spinge ad andare avanti. Inoltre si, consiglio di andare da uno psicologo, io ho fatto qualche passo avanti con la psicoterapia.
p.s. ma non è che ci siamo incontrati in qualche gilda, e io ti vedevo provarci in chat con le ragazze su che giochi bazzicavi?
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11-11-2012, 19:08
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#24
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Intermedio
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 136
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Ringrazio anche voi, che anche condividendo le vostre esperienze, mi aiutate a riflettere
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Originariamente inviata da Coccolina
Ciao!Mi rivedo in molte delle cose che hai detto,sai?Sto vivendo un certo disagio emotivo in questo periodo.Ho perso molte delle mie vecchie amicizie e non sono ancora riuscita ad imparare a convivere con la solitudine.Questo ha quasi compromesso i miei studi.Inoltre,anche io ho un problema di dipendenza emotiva da un "soloamico",che continua a parlarmi con disinvoltura delle ragazze che gli piacciono,nonostante sappia che io provo "qualcosa di più" nei suoi confronti.Da settembre ho ripreso gli studi.Consiglio anche a te di fare altrettanto,in attesa che la situazione si sblocchi...Sto cercando di riversare tutte le mie energie sui libri,anche se non è facile,ma almeno superando gli esami potrò dire di aver fatto qualcosa di utile per me stessa.Per quanto riguarda lo specialista,a me era stato consigliato di andare,ma non l'ho fatto perché sapevo che non sarei stata in grado di "vuotare il sacco" davanti ad un estraneo.Forse in quel momento mi avrebbe potuto aiutare...chissà...io fortunatamente sto un po' meglio,ma toccare il fondo può essere pericoloso...valuta tu se ne senti il bisogno...
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Penso che riversare le proprie energie sui libri, sia ciò che ho fatto in passato, se da una parte aiuta a distrarsi e a ottenere qualcosa, con l' assuefazione alla soddisfazione dopo i primi risultati, mi ha ammazzato emotivamente, so che la vivo sbagliata io, come nei rapporti umani, così nello studio per me è sempre "o tutto o niente".
riguardo al vuotare il sacco con gli psicologi rende perplessa anche me, ma di sicuro provando non ho molto da perdere.
Quote:
Originariamente inviata da Phoenix
Ciao Color, ho letto tutto, e mi ritrovo tantissimo nella tua storia. Ho 20 anch'io, ed anch'io sono sempre stato appassionato dalle materie scientifiche, soprattutto Biologia. Ma soprattutto ho vissuto come te, e lo vivo ancora, un periodo di vuoto affettivo ed emotivo. Non mi emoziona niente, niente mi smuove. Se prima mi fermavo ad ammirare un tramonto o un cielo stellato, adesso non vedo l'ora di tornare a casa nel mondo che mi sono costruito: videogames, libri, musica. Ovvero tutto ciò che mi faccia sentirmi parte di un mondo che non sia questo, un mondo dove io sia libero. Eppure è proprio quel mondo fittizio a tenermi prigioniero e non farmi vivere.
Dal punto di vista sentimentale, non ho mai sperimentato l'amore, ed è normale, quando non si ha nulla, soprattutto dal punto di vista affettivo, aggrapparsi al primo raggio di luce che piomba nella nostra vita. Solo chi ha vissuto l'inferno della solitudine, di non avere una persona accanto, che ti parli, che ti ascolti ,che ti capisca, qualcuno che ti ami, qualcuno su cui riversare l'amore accumulato in tanto tempo, può capire la fortuna di chi vive queste cose ogni giorno.
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ciao, sai, oltre che un modo per evadere, penso che videogames, libri e musica, così come tutte le passioni che si coltivano in solitudine siano un po' dei "simulatori di emozioni", ovviamente attenuate rispetto a quelle reali.
Per questo stesso motivo credo che non ci rendono prigionieri, ma siano una conseguenza della mancanza di emozioni, tanto è vero che io nel momento in cui mi sono risvegliata emotivamente, ho perso molte passioni che coltivavo in modo fin troppo intenso, ora le trovo interessanti, ma pensare di dedicarci la vita, non è più quello a cui aspiro.
Tra queste passioni c' erano la biologia (anche per me), l' astrofisica, i videogames, la musica e disegnare e scrivere.
Mi stupisco di come questi interessi mi abbiano lasciata... vuota.
Tendevo a pensare che chi coltiva più interessi si potesse nutrire di essi.
Sulla seconda parte, ovviamente concordo, solo che io queste cose nei periodi di assenza di emozioni, e da mai-innamorata, non le pensavo. Pensavo che chi vive normalmente e quotidianamente certe situazioni, fosse in realtà molto sfortunato perchè condannato a fingere emozioni che non prova.
Nel mio mondo funzionava così
Quote:
Ok, forse, sono lasciato un pò andare, ma quello che ti posso consigliare, è di non interrompere gli studi, perchè anche se non ti può sembrare, questi contribuiscono a tenerti viva. Io che li ho interrotti, mi sento peggio di prima, ora davvero niente mi spinge ad andare avanti. Inoltre si, consiglio di andare da uno psicologo, io ho fatto qualche passo avanti con la psicoterapia.
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Già, anche grazie alle vostre risposte ho avuto la conferma che lasciare gli studi non è per niente ovvio che sia la soluzione.
come ho detto anche in commenti precedenti, mi fa particolare piacere sapere da chi ha fatto psicoterapia se si sta meglio, visto che se voglio cambiare qualcosa, sarebbe la prima decisione che dovrei prendere...
Quote:
p.s. ma non è che ci siamo incontrati in qualche gilda, e io ti vedevo provarci in chat con le ragazze
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E in quel caso avrai pensato "il solito figoscemo che ci prova con tutte"
Cmq no, niente gilde in quei giochi
Quote:
Originariamente inviata da caratteriale
Ciao, io sono una ragazza di ventidue anni e ho letto tutto. Che dire, mi sembri molto intelligente, le tue parole sono piene di consapevolezza e autoironia...mi sembra che non ti manca proprio niente.
Devo dire che a vent'anni ero più o meno nella stessa tua situazione, e so che è incredibile e può suonare banale ma posso dire semplicemente che non devi demoralizzarti.....
in due anni ho fatto diverse esperienze e, anche se sono passata per periodi molto brutti, devo dire che a vent'anni non credevo che mi aspettassero tutte queste cose. Bisogna solo saper cercare delle situazioni.....neanche quelle giuste....ma basta che siano situazioni, con altra gente, in qualsiasi modo, basta che siano reali.
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Ho sottolineato la frase che mi ha colpito di più, perchè anche io in questo momento non mi aspetto molto dal futuro, ma sarebbe bellissimo poter dire così tra qualche anno!
Deve essere arrivato anche per me il momento di fare qualcosa per cercare queste situazioni...
Quote:
Fidati, sei ancora in tempo!!!
Mi piacerebbe molto parlare con te in privato per conoscerci meglio. purtroppo qua non si può dire molto e si perde tempo.
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si
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12-11-2012, 21:12
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#25
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Nella mia testa, e occasionalmente nel mondo reale.
Messaggi: 2,681
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Io mi senti esattamente come te. Non sono contenta della mia solitudine comunque, ma mi sento troppo aliena, troppo diversa dalle persone che ho intorno per interagirvi.
Ho fatto tutta la vita "quella che non agisce", come te, per via della paura del giudizio della gente, di una scarsa autostima, di tante delusioni, del non essere accettata dai miei per quella che sono (completamente diversa da loro)...
Mi sento un po' a un punto di non ritorno, penso che da qui potrò solo stare ferma (che è quello che non spero) o progredire...
Anche io odio l'università. La facoltà che faccio non era la mia prima scelta, mi è andata male e mi ritrovo qui... Avevo conosciuto delle persone che trovavo interessanti una volta... Poi pian piano mi sono scadute... Ho iniziato a sentire il baratro tra me e loro, a rendermi conto che io ero quella depressa in mezzo a chi ride, quella che si veste diversa, che ascolta musica diversa, che pensa cose diverse.
Sono un totale casino, ma ho una mente pura, un'anima buona e a me gli altri sembrano tutti così avvelenati... Ipocriti e falsi... Non mi trovo più bene, faccio fatica a stare in università per più di un certo numero di ore... Sono addirittura felice quando torno nella mia città (e io odio la mia città, quindi ho detto tutto)...
Mi sento molto rassegnata, con lo studio... Sono sempre stata abituata a essere brava, poi sono arrivata all'università e mi sono trovata mediocre, demotivata, affaticata...
A differenza tua io cercavo di parlare con mia mamma (solo con lei, e solo di cose che non riguardassero ragazzi, e mai di chi mi prendeva in giro)... Ma non trovavo conforto, perché lei ha troppe altre cose di cui pensare, troppi problemi ed è lei stessa delusa dalla vita... Ho smesso di raccontarle le cose che sento, se dico che mi sento triste mi dice che non devo esserlo e basta, se dico che non sto parlando con la tal compagna di corso lei si preoccupa. Mi fa "e le altre? Le vedi?" e poi (anche se dico di si) "non è che hanno capito che hai un carattere un po' troppo.. Che a loro non piace?"...
Mia madre ha paura che io rimanga sola... Ora, ora se ne preoccupa -.-
Quello che lei non sa è che sono veramente stanca di tutto, le amicizie dell'università non dureranno più di questi anni, nessuno mi conosce veramente, io mi sento sola in mezzo a tutti e nessuno di nuovo prova a conoscermi lì, mi sento come se fossi stata etichettata come "quella depressa"...
E non faccio nulla per rendermi più simpatica, ma non ci riesco, perché non sarei io...
A me piacerebbe andare da uno psicologo, non ho mai nessuno con cui confidarmi, e mi esplode il cuore, perché è troppo arido...
Non so bene che consigliarti, volevo solo farti sapere che mi ritrovo in te, e che ti auguro di uscire da questo stato, perché è come essere corrosi dall'interno...
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13-11-2012, 01:04
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#26
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Intermedio
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 136
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Quote:
Originariamente inviata da caratteriale
Sicuramente potrai dire proprio così tra qualche anno..la nostra vita è appena cominciata ed è piena di sorprese.....
L'unica cosa però, come ti ho detto....di cercare delle situazioni in cui tu abbia a che fare con delle persone...delle persone vere. Anche se ti trovi in mezzo a gente che non conosci e con cui non parli. Tipo, all'università ci sono i gruppi di studio...potresti provare a organizzarne uno se non riesci a inserirti in quelli già consolidati....magari conosci qualcuno che, come te, sta lì lì per lasciare gli studi e invece riuscite ad aiutarvi a vicenda, anche con gli appunti eccetera...così a fare le anime perdute per i vicoli del centro ci andate a turno, oppure insieme ahah
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so che è la via giusta, sarà una cosa che dovrò imparare a fare, forse gradualmente.
Pensare che prima di iniziare mi immaginavo di propormi fin dall' inizio in modo diverso e più positivo con gli altri, cambiando ambiente!
Quote:
La voce, neanche a me esce, credimi. ho però imparato, con il tempo, che tutto sta nel modo in cui vediamo gli altri. Io cerco sempre di vedere il lato positivo di qualsiasi persona. e quando faccio questo, anche se non parlo, con pochi segni non verbali (soprattutto sorridendo) riesco a comunicare un senso che non sia quello del rifiuto...al massimo possono vedermi tranquilla e di poche parole, ed è fatta. (poi quelli più scemi possono dire quello che vogliono, tanto giudicare è facile)
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sai, hai ragione, ho anche avuto modo di sperimentare quanto gesti semplici come il sorriso siano importanti nella comunicazione, io fino a poco tempo fa ero molto più sorridente, anche se molte volte erano sorrisi di imbarazzo, ma davo un impressione migliore di me.
Insomma sorridendo gli altri penseranno che sia piacevole parlare con loro e saranno più motivati anche loro a cercare occasioni di parlare.
Io stessa mi sento più a mio agio con le persone che sorridono, per gentilezza s' intende, non per forza per mostrare allegria.
Quote:
QUando uno si "impalla" troppo in queste storie virtuali, arriva il momento di prendere na boccata d'aria...è proprio quello che ti aspetta e che ti meriti. Essere costretti a cambiare dopo aver subito una sconfitta è una cosa che non fa bene per niente alla propria autostima....Devi essere tu a fare il primo piccolo passo, e non permettere che un momento di sconforto prenda le redini della tua vita e diventi la tua vita....
A volte nella nostra anima abbiamo dei buchi neri, che risucchiano tutta la luce...ma noi non siamo i buchi neri, anche se in quei momenti pensiamo proprio di esserlo.
Buona fortuna...e buon lavoro spero che le mie parole ti siano state di aiuto e siano arrivate al tuo cuore...
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Grazie davvero, penso che riesci a trasmettere qualcosa di positivo, la possibilità di cambiare le cose, che però, richiede impegno.
Ammetto che per me in questo momento è difficile accettarlo, e per questo il mio punto di vista non basta, perciò grazie di mostrarmi anche il tuo, lo apprezzo molto
Quote:
Originariamente inviata da evitante
Più ti isoli e più il tuo bisogno di affetto non riconosciuto diventa una forza incontrollabile.
A me è successo: sono rimasto da solo per anni e anni, e poi mi sono legato come un bimbo alla prima persona che si è dimostrata affettuosa e comprensiva con me.
Non sei l'unica che prova forti emozioni, forte attaccamento anche solo per una persona conosciuta in chat: la chat in quanto scrittura permette molta intimità, condividere la tua anima con qualcuno, che è il vero legame che unisce nel tempo.
Dovresti solo ricordarti che anche tu hai bisogno di affetto, e ritornare a riconoscere quando sei in carenza
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ciao evitante, ovviamente concordo sulla prima parte del tuo messaggio che ho omesso nel quote, i legami affettivi sono fondamentali, ma quando si arriva ad affezionarsi perchè ci si è sentiti soli, viene distorta la visione delle cose.
invece che un desiderio sano, diventa un bisogno, e si può arrivare a quasi tutto per ottenerlo.
E' così spiacevole dover vivere negativamente una delle cose che dovrebbe scaldare il cuore.
Concordo anche su ciò che dici sulla chat, nella realtà è raro poter vedere subito le emozioni di una persona, quindi proprio su internet dove è possibile fingere, tante persone tolgono la propria maschera.
Io ora so di aver bisogno di vivere anche la realtà, non voglio più una vita solo virtuale, ma credo di aver imparato molto in chat su alcune dinamiche sociali, su come si condividano le emozioni.
E sopratutto sul fatto che tutte le persone nascondono delle fragilità, e tante persone hanno bisogno di condividerle, sarebbe bello poterlo fare più apertamente anche nella realtà.
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13-11-2012, 01:05
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#27
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Intermedio
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 136
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Quote:
Originariamente inviata da Jupiter
A me piacerebbe andare da uno psicologo, non ho mai nessuno con cui confidarmi, e mi esplode il cuore, perché è troppo arido...
Non so bene che consigliarti, volevo solo farti sapere che mi ritrovo in te, e che ti auguro di uscire da questo stato, perché è come essere corrosi dall'interno...
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ciao Jupiter, non te l' ho mai scritto, ma sei una delle utenti che più mi ha colpito, perchè quando leggo le tue discussioni tutte le volte ho pensato "si sente come me".
Auguro anche a te di stare meglio e vorrei dirti che nel tuo cuore ci sono emozioni, solo che sono compresse. Non è arido davvero, ma so cosa vuole dire sentirlo arido.
Per motivi diversi, in molti qui siamo stati costretti a reprimere il nostro modo di essere, passando attraverso grande insoddisfazione e letargo emotivo, e ora ne paghiamo le conseguenze, anche se non sono situazioni che abbiamo scelto.
In ogni caso, visto che lo desideri, spero che anche tu possa superare gli eventuali ostacoli per cui non sei andata ancora dallo piscologo, potrebbe essere un inizio, o almeno un tentativo di non essere più "quelle che non agiscono".
è stato bello per una volta essere sincera, ammettere che le cose non vanno bene e ricevere i vostri commenti sinceri.
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13-11-2012, 01:57
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#28
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Esperto
Qui dal: Oct 2010
Messaggi: 668
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Quote:
Originariamente inviata da Jupiter
Io mi senti esattamente come te. Non sono contenta della mia solitudine comunque, ma mi sento troppo aliena, troppo diversa dalle persone che ho intorno per interagirvi.
Ho fatto tutta la vita "quella che non agisce", come te, per via della paura del giudizio della gente, di una scarsa autostima, di tante delusioni, del non essere accettata dai miei per quella che sono (completamente diversa da loro)...
Mi sento un po' a un punto di non ritorno, penso che da qui potrò solo stare ferma (che è quello che non spero) o progredire...
Anche io odio l'università. La facoltà che faccio non era la mia prima scelta, mi è andata male e mi ritrovo qui... Avevo conosciuto delle persone che trovavo interessanti una volta... Poi pian piano mi sono scadute... Ho iniziato a sentire il baratro tra me e loro, a rendermi conto che io ero quella depressa in mezzo a chi ride, quella che si veste diversa, che ascolta musica diversa, che pensa cose diverse.
Sono un totale casino, ma ho una mente pura, un'anima buona e a me gli altri sembrano tutti così avvelenati... Ipocriti e falsi... Non mi trovo più bene, faccio fatica a stare in università per più di un certo numero di ore... Sono addirittura felice quando torno nella mia città (e io odio la mia città, quindi ho detto tutto)...
Mi sento molto rassegnata, con lo studio... Sono sempre stata abituata a essere brava, poi sono arrivata all'università e mi sono trovata mediocre, demotivata, affaticata...
A differenza tua io cercavo di parlare con mia mamma (solo con lei, e solo di cose che non riguardassero ragazzi, e mai di chi mi prendeva in giro)... Ma non trovavo conforto, perché lei ha troppe altre cose di cui pensare, troppi problemi ed è lei stessa delusa dalla vita... Ho smesso di raccontarle le cose che sento, se dico che mi sento triste mi dice che non devo esserlo e basta, se dico che non sto parlando con la tal compagna di corso lei si preoccupa. Mi fa "e le altre? Le vedi?" e poi (anche se dico di si) "non è che hanno capito che hai un carattere un po' troppo.. Che a loro non piace?"...
Mia madre ha paura che io rimanga sola... Ora, ora se ne preoccupa -.-
Quello che lei non sa è che sono veramente stanca di tutto, le amicizie dell'università non dureranno più di questi anni, nessuno mi conosce veramente, io mi sento sola in mezzo a tutti e nessuno di nuovo prova a conoscermi lì, mi sento come se fossi stata etichettata come "quella depressa"...
E non faccio nulla per rendermi più simpatica, ma non ci riesco, perché non sarei io...
A me piacerebbe andare da uno psicologo, non ho mai nessuno con cui confidarmi, e mi esplode il cuore, perché è troppo arido...
Non so bene che consigliarti, volevo solo farti sapere che mi ritrovo in te, e che ti auguro di uscire da questo stato, perché è come essere corrosi dall'interno...
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LE tue riflessioni sull'università mi hanno fatto pensare.. io posso dirti che le amicizie universitarie, tipicamente con gente di paesi lontani, non tengono bene.. specie se ognuno ha già la propria comitiva.. Anche se le persone che incontri sono fantastiche e alcuni potrebbero addirittura essere "i migliori amici mancati" stare a più di qualche km pesa un pò... quindi non ti fissare più di tanto..
E' bello ritrovarsi una volta al mese, ma alla fine le persone che ti porti dietro nella vita ti capitano vicino per altri motivi, non SOLO perchè dividete un banco all'università...
Se non vedi niente di bello nello stare all'università, o con gli altri, o ti senti arida forse è solo perchè non guardi bene, non cerchi di capire chi ti sta vicino...
Dici che devi sforzarti per risultare simpatica, che se lo facessi non saresti te stessa... Sicura che la simpatia sia qualcosa di così obiettivo da valutare? Nessuno ti spinge a "fare la simpatica" o a svenderti, ma pensa se nel gruppo dell'università c'è un'altra persona esattamente come te: se continuate entrambe a tenere questo comportamento apatico ed evitante, pensi che scambierete mai qualche parola? eppure siete persone simili, che andreste magari d'accordo insieme... ma solo perchè pensate di non essere simpatica una all'altra, non vi sforzate di conoscervi...
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14-11-2012, 14:31
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#29
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Guest
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ne ho più di cinquanta ma le passioni le esperienze passate non sono diverse Mi è successo ogni volta che ho affrontato la vita e i suoi inevitabili continui cambiamenti. quando avevo 8 anni i miei mi mandano nelle famigerate colonie, al mare. Un disastro, urla e pianti per non staccarsi dalla mamma. Questo stato durava una settimana, poi iniziavano inevitabilmente i contatti (anche forzati se vuoi) ma che poi si rivelavano belli, ci si divertiva e poi finivano le vacanze e di nuovo pianti per gli amichetti (e le signorine) che abbandonavi. Ogni anno la scena si ripeteva e poi quando sono partito militare e quando mi sono sposato e quando sono diventato padre e quando ho deciso di iniziare un'attività in proprio. Due anni di rimpanti poi le cose sono andate meglio e poi bene ora benissimo. Ora mia figlia (19 anni primi mesi di università) si ritrova nelle stesse tue condizioni. Alla fine cosa voglio dirti? nulla che la vita è questa, che è tutto normale, che poi passa e le cose si sistemano da sole, "di mollare le menate e di metterti a ballare", di non pensarci troppo che tanto è uguale. Ma fregatene di tutto e di tutti e fai tutto quello che ti salta per la mente. auguri. sei grande...ma veramente in gamba. ti apprezzo
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20-11-2012, 23:55
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#30
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Intermedio
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 136
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grazie anche a voi, guest e FirsClass per aver condiviso le vostre esperienze.
Ho aperto questa discussione in uno slancio di voglia di uscire da questa situazione, ma ovviamente era destinata ad andarsene...
insomma, se il mio umore fosse stato il solito, questo thread non sarebbe mai stato aperto.
Ogni qualche mese di nero, ho qualche giorno di luce (fin troppo estrema), i prossimi giorni di luce vedrò di sfruttarli per agire, visto che stavolta almeno sono riuscita a parlarne...
intanto vedrò di provare a parlare con una psicologa/o
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21-11-2012, 01:08
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#31
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Esperto
Qui dal: Jun 2011
Messaggi: 1,024
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Dovresti assulutamente sfruttare questi momenti di euforia, Colorblind. E' come un forza limitata nel tempo, una specie di miracolo per noi di questa razza. Se la lasci sfumare senza colpo ferire è come se non l'avessi mai avuta e torni al punto di prima.
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27-01-2013, 11:50
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#32
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Esperto
Qui dal: Jun 2011
Messaggi: 1,024
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Quote:
Originariamente inviata da recluso
Dovresti assulutamente sfruttare questi momenti di euforia, Colorblind. E' come un forza limitata nel tempo, una specie di miracolo per noi di questa razza. Se la lasci sfumare senza colpo ferire è come se non l'avessi mai avuta e torni al punto di prima.
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Mi quoto con presunzione , chissà se l'autrice ha sfruttato questa euforia oppure hanno vinto le forze oscure.
Non lo sapremo mai, attualmente sembra rippata. Speriamo sia scappata alle Bahamas con l'amore della vita
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28-01-2013, 13:13
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#33
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Esperto
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 4,737
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Ti hanno già dato una marea di consigli dunque un mio intervento è irrito, ma c'è qualcosina che non posso trattenermi dal dirti.
Quote:
Originariamente inviata da ColorBlind
Vi siete mai trovati in qualche situazione così? all' università?
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Eccome, hai voglia!
Quote:
Originariamente inviata da ColorBlind
Secondo voi dovrei andare da una psicologa? potrebbe aiutarmi? dovrei prendere in considerazione questa idea? sono depressa?
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All'Asl costano poco, ti consiglio di andare lì, così nel caso non fossi soddisfatta avresti meno da perdere. Offrono pure la possibilità di fare psicoterapia a giovani entro i 22 anni (ma dopo che cominci puoi continuare fino ai 24) e io la sto facendo colà...insomma provaci
Quote:
Originariamente inviata da ColorBlind
Mi faccio una vita virtuale intensa, sto bene solo con gli amici online, dove divento l' anima della festa (a volte fingendomi maschio e flirto con le ragazze), rido un sacco
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Allora non sono l'unico che ha queste passioni insane , io mi fingo spesso femmina e flirto coi maschi. Mi viene detto continuamente che sono simpaticissima, ed effettivamente una ragazza che si intende di calcio e ne parla tanto, merita! XD
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