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Vecchio 23-02-2021, 19:26   #1
Intermedio
 

Sono tornato per dirvi come ho risolto la mia problematica: Nausea, stomaco chiuso e vomito quando devo uscire con le ragazze causato dalla paura del giudizio altrui e da un senso di inadeguatezza e inferiorità con gli altri (Causa di una protezione familiare troppo forte che mi ha portato a sentirmi troppo bambino rispetto agli altri).
La problematica, pur essendo sempre stata esistente, si è intensificata verso Luglio, quando sono stato mollato da una ragazza con la quale ho vissuto per 2 anni una "relazione" tossica (c'è stato solo qualche bacio, era una friendzone molto strana), da allora passavo le giornate a tormentarmi su come risolvere questo problema e a sentirmi inferiore perchè gli altri avevano avuto esperienze etc e io no. Tanto che, qualcuno di voi, mi aveva fatto notare di scrivere sempre le stesse cose. Torno per dirvi come ho risolto io il problema.
Grazie a qualcuno di voi che mi ha fatto notare che scrivessi sempre le stesse cose ho capito di essere intrappolato in un rimuginio e una ruminazione costante, che mi scaricava. Nonostante qualcuno di voi mi dicesse che potevo farcela, io cercavo sempre rassicurazioni perchè in testa mi nasceva sempre un nuovo problema. E ho capito una cosa, non è tanto il pensiero che noi abbiamo a disturbarci, ma è come noi ci rapportiamo ad esso. Mi sono svegliato una mattina e mi sono detto "Sono mesi che provo a uscire da questo circolo cercando di contrastare le paure, cosa succederebbe se invece le accogliessi e senza giudicarle proverei a lasciarle scorrere?" in pratica, ogni volta che una paura/pensiero negativo si presentava in testa "Es: la prima volta che farai sesso sarà terribile, sei uno sfigato hai 23 anni e non hai mai scopato, farai brutta figura" invece di provare a contraddire questo pensiero (cercando ad esempio rassicurazioni su google di persone che non hanno avuto problemi la prima volta che hanno fatto sesso) lo lasciavo scorrere e mi concentravo subito sul qui ed ora tramite tecniche di Mindfulness (Es descrivevo il colore di un oggetto, mi concentravo sui suoni della natura) e ho visto che stavo meglio. Di conseguenza, ho deciso di ampliare le tecniche di mindfulness alle situazioni sociali che mi generavano ansia, visto che con il rimuginio e la rimunazione avevano avuto effetto. E' da qualche settimana che esco con le ragazze e ogni volta che in testa mi arriva un pensiero negativo come ad esempio "Vedrà che sei inesperiente, farai brutta figura, farai la figura dello sfigato" io non tento più di contraddire questo pensiero, mi concentro sul qui ed e ora e lo lascio scorrere, senza giudicarlo. Ogni volta che focalizzo l'attenzione sul mio sintomo psicosomatico (Nausea, stomaco chiuso vomito etc visto che tipico di questi stati è quello di monitorarsi costantemente) sposto subito l'attenzione sul qui ed ora, così come se arriva il pensiero "Non stai parlando abbastanza, starà pensando che sei uno sfigato", subito sposto l'attenzione sul qui ed ora. In un libro lo dice chiaro questo concetto: dovete fare finta di essere degli alieni che non hanno mai visitato la terra, dovete descrivere ogni cosa del qui ed ora come se fosse la prima volta che la vedete. Contrastare i pensieri non serve, bisogna osservarli per quello che sono. Ogni volta che arriva un pensiero negativo non vi dovete identificare con esso, dovete dire "Sto notando di avere il pensiero X" e subito concentrarvi sul qui ed ora. E piano piano fate esposizione, l'esposizione vi aiuterà poi ad acquisire fiducia. Il mio problema sapevo qual era, così come voi sapete il vostro. Pensarci continuamente vi renderà solo depressi perchè la ruminazione produce altra ruminazione. Esporvi invece gradualmente alle situazioni sociali con questo approccio vi cambierà la vita. La mindfulness cambia la vita, ma deve essere fatta in modo pratico. Sono contro la mindfulness fatta 10 minuti al giorno mattina e sera, la mindfulness và usata in modo pratico quando la vostra mente sta vagando. Stare tutto il giorno su internet a fare ricerche sulla fobia sociale peggiorerà solo il vostro problema e vi renderà depressi. Un'altra cosa che mi ha cambiato la vita è il NoFap, non voglio approfondirlo su questo topic perchè non è la soluzione a tutti i mali, ma vi consiglio di approfondirlo tramite youtube e siti web, i benefici derivati dalla non masturbazione sono tantissimi, oggi sono a 30 giorni senza masturbarmi. Le ricerche su base neuroscientifica parlano chiaro, masturbarsi continuamente favorisce solo il rilascio di dopamina e prolattina, come nelle droghe. Non masturbarvi vi renderà più concentrati, diminuirà la vostra ansia sociale e migliorerà la vostra libido, rendendovi di conseguenza più propensi ad interagire con le ragazze. Se pensate che sia impossibile è perchè la masturbazione è una dipendenza a 360 gradi.
Due sono stati gli ingredienti quindi che mi hanno cambiato la vita da 2 mesi: Detached Mindfulness (Questo è quello che ho descritto nel primo punto ed è la base della Terapia Metacognitiva che focalizza l'attenzione non sul contenuto del pensiero a differenza della Terapia Cognitivo Comportamentale ma sul come noi ci rapportiamo ad esso) e NoFap. La mattina non mi sveglio più depresso e con mille problemi in testa perchè capisco che se comincio ad avere pensieri negativi non devo discuterli, bensì li devo accettare e concentrarmi sul qui ed ora senza discuterli. Perchè ricordatevi che la riflessione si concentra sulla soluzione, mentre la ruminazione e il rimuginio sul problema. Ed è risaputo che l'aspetto centrale della fobia sociale sia il rimuginio (Chissà cosa accadrà) mentre l'aspetto centrale della depressione sia la ruminazione (Perchè è accaduto questo?).
Mi sono dilungato già abbastanza, ritorno dopo circa 2 mesi perchè ho voluto aspettare un po' per dare testimonianza definitiva del fatto che questo approccio ha funzionato. Non aprirò più ulteriori post nè userò più questo forum come diario di bordo personale, d'ora in poi verrò per cercare di rispondere agli altri post per aiutare gli altri utenti. So anche che qualcuno sarà scettico su quello che ho detto, specie sul NoFap, ma non voglio convincere nessuno, ho semplicemente esposto quella che è stata la mia esperienza, spero che qualcuno di voi possa trarne beneficio

Ultima modifica di Luca97ct; 23-02-2021 a 19:30.
Ringraziamenti da
Atlas (24-02-2021), Daytona (23-02-2021), Vento (24-02-2021)
Vecchio 23-02-2021, 21:48   #2
XL
Esperto
L'avatar di XL
 

Quote:
Originariamente inviata da Luca97ct
sposto subito l'attenzione sul qui ed ora, così come se arriva il pensiero "Non stai parlando abbastanza, starà pensando che sei uno sfigato", subito sposto l'attenzione sul qui ed ora.
Ma che significa spostare l'attenzione sul qui e ora di preciso? Se nella situazione sociale in cui ti trovi ti viene chiesto di eseguire una certa performance e vai in ansia non tanto pensando che farai una brutta figura ma osservando proprio nel qui e ora che le cose si stanno mettendo male e stai facendo effettivamente una figura di merda... A cosa pensi?
Nell'immediato la situazione richiede una risposta, se il problema consiste nel fatto che non riesci ad elaborarne effettivamente una efficace, la mindfulness come può aiutarti?

La nave sta affondando e stai pensando al qui ed ora, ma non riesci a capire né come tenerla a galla, né come scappare e questa cosa ti fa andare in ansia, applichiamo la mindfulness... Torniamo a pensare al qui ed ora... Cosa sta succendendo adesso nel qui ed ora? La nave sta affondando e bisogna capire cosa fare... E si ripete questo ciclo... Come può passare l'ansia con questo sistema se la situazione presente non sta volgendo verso qualcosa di positivo ma sta andando a puttane e ci chiede in qualche modo di intervenire?

Se è proprio il pensare a quel che sta succedendo qui ed ora che mette ansia che si fa? Si pensa ad altro? Certo si può pensare ad altro e poi si sta tranquilli magari, io ci riesco benissimo, ma la nave comunque sta affondando.

Se c'è una qualche difficoltà a monte a tirar fuori una soluzione, la soluzione viene fuori per magia?

Ultima modifica di XL; 23-02-2021 a 22:08.
Ringraziamenti da
claire (24-02-2021), Masterplan92 (23-02-2021)
Vecchio 23-02-2021, 21:58   #3
Banned
 

Mi fa piacere per te non voglio essere indelicato,veramente..ma che risultati hai ottenuto in concreto?
Vecchio 23-02-2021, 22:01   #4
Esperto
 

Sono contento di sentire chi è riuscito a uscire da questo tunnel, perchè da speranza, ma non è detto che sia una strada valida per tutti.

Il principio di base può essere valido, ne sto iniziando a parlare anche con la terapeuta, però ho un dubbio. Tu parli di tensione negli incontri con le ragazze, questo vuol dire che riuscivi ad ottenere l'incontro ma poi l'ansia ti portava ad ottenere l'effetto di una profezia autoavverante.
Diverso è il caso se non si ottengono le occasioni che servirebbero per mostrare quello che si ha da offrire, e l'incontro quindi non lo si vede nemmeno col binocolo. E in questo caso la mindfulness non penso potrebbe avere effetto, perche concordo che l'unico risultato sarebbe il loop di cui parla XL.
Vecchio 23-02-2021, 22:06   #5
Esperto
L'avatar di gaucho
 

Sì, la mindfulness è molto utile e non costa, ciao psicologi
Vecchio 23-02-2021, 22:43   #6
Esperto
L'avatar di pokorny
 

Quote:
Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Ma che significa spostare l'attenzione sul qui e ora di preciso?
Assolutamente niente, la frase è un evergreen del Buddhismo Zen (ma non solo Zen) copiata e decontestualizzata. La mindfulness non ha fatto altro che "ispirarsi" a mani basse alla meditazione buddhista e il suo successo è stato staccarla dal suo contesto "ingombrante" (dato che la meditazione serve a non creare le cause della rinascita e questo è assolutamente indigesto per un occidentale) permettendo così una certa diffusione. Il risultato IMHO è che chiunque sia migliorato era già migliore e doveva solo essere sbloccato. Certo, si può essere meno vicini a questa situazione e dover fare un certo percorso, e la mindfulness assume una (minima) valenza terapeutica; ma resto convinto che resti in ogni caso qualcosa di non autentico. Meglio la nostra psicanalsi freudiano o adleriana o quel che vuoi, ma almeno sono metodiche nate nella civiltà europea e con essa si sono sviluppate.

Quote:
Se c'è una qualche difficoltà a monte a tirar fuori una soluzione, la soluzione viene fuori per magia?
Domanda retorica, quindi la risposta è comunque "no". Ma sentirai bellissime frasi tipo "accettare quel che viene e lavorarci sopra, eccetera". Come sopra, a mio parere queste frasi da biscottino della fortuna sono tutte stupidaggini e funzionano su chi era predisposto a cambiare in ogni caso e bastava un catalizzatore.

Se c'è una cosa che mi irrita sono proprio questo genere di operazioni; tradizioni lunghe 2500 anni e realmente efficaci ma con tutt'altro genere di problemi, prese e "spiegate", come se chi le ha create non ci capisse niente e si dovessero aspettare gli psicologi di turno per capire le cose.

Ultima modifica di pokorny; 23-02-2021 a 22:45.
Ringraziamenti da
Masterplan92 (24-02-2021), pure_truth2 (24-02-2021)
Vecchio 23-02-2021, 23:00   #7
Esperto
L'avatar di Blue Sky
 

Quote:
Originariamente inviata da pokorny Visualizza il messaggio
...
Certo, si può essere meno vicini a questa situazione e dover fare un certo percorso, e la mindfulness assume una (minima) valenza terapeutica; ma resto convinto che resti in ogni caso qualcosa di non autentico. Meglio la nostra psicanalsi freudiano o adleriana o quel che vuoi, ma almeno sono metodiche nate nella civiltà europea e con essa si sono sviluppate.

...
La riflessione è interessante, e certo io non ho nessun interesse a difendere questa o quella corrente, però non saprei quanto possa essere migliore, in termini di risultati, la psicanalisi. Ammetto di essere un po' scettico, mi capita persino quasi di pensare che sia preferibile la terapia cognitivo comportamentale.
Però, per quanto semplicistici, non bistratterei concetti come l'abitudine di concentrarsi sul momento presente e sul proprio corpo, sulla regolarità del respiro, lasciando fluire i pensieri senza farsene sopraffare. Agiscono su un piano completamente diverso e meno cerebrale rispetto alle riflessioni, più occidentali, della psicologia.
Vecchio 23-02-2021, 23:00   #8
Banned
 

La droga fa miracoli

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Vecchio 23-02-2021, 23:28   #9
Principiante
 

Ciao.
Ho letto con attenzione riguardo la tua esperienza,grazie mille per averla condivisa.Sono felice che tu abbia trovato la via per scavalcare questa ansia.Grazie ancora.
Vecchio 23-02-2021, 23:59   #10
Esperto
L'avatar di pokorny
 

Quote:
Originariamente inviata da Blue Sky Visualizza il messaggio
La riflessione è interessante, e certo io non ho nessun interesse a difendere questa o quella corrente, però non saprei quanto possa essere migliore, in termini di risultati, la psicanalisi. Ammetto di essere un po' scettico, mi capita persino quasi di pensare che sia preferibile la terapia cognitivo comportamentale.
Però, per quanto semplicistici, non bistratterei concetti come l'abitudine di concentrarsi sul momento presente e sul proprio corpo, sulla regolarità del respiro, lasciando fluire i pensieri senza farsene sopraffare. Agiscono su un piano completamente diverso e meno cerebrale rispetto alle riflessioni, più occidentali, della psicologia.
Ti dirò, non mi stupirei se fosse più efficace la mindfulness della psicanalisi, in piena contraddizione con il pistolotto che ho fatto prima Ci sono validi motivi del perché questa posizione sia sostenibile, ma del resto la TCC è un "saccheggio" ancora diverso e più interessante. Per esempio nella psicologia buddhista, le nostre idee secondo cui sarebbe meglio far sfogare la rabbia piuttosto che reprimerla sono considerate distruttive. Si pensa che la mente diventi quello a cui la facciamo abituare e cos'è questo se non l'esposizione controllata della TCC? Almeno su di me, in una forma ancora diversa, è la sola cosa che abbia prodotto un cambiamento piccolo e in pratica inutile, ma positivo e permanente. Sfogare la rabbia vuol solo dire essere sempre più predisposti ad arrabbiarsi sempre di più per sempre meno motivi, e anche questa è una TCC "al contrario".

Diciamo che adesso che mi è passato il momento di irritazione che vivo quando assisto a questo genere di "saccheggi" di altre tradizioni, credo che i tuoi argomenti siano ottimi e del tutto sostenibili. E difatti la meditazione buddhista (nello specifico quella Zen di cui stiamo parlando) è una tradizione vitale da 2500 anni; se non funzionasse molto probabilmente non sapremmo nemmeno che è esistita.
Vecchio 24-02-2021, 00:10   #11
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da gaucho Visualizza il messaggio
Sì, la mindfulness è molto utile e non costa, ciao psicologi
Sicuramente funziona meglio della psicoterpia...
Però meditare non è facile e non è per tutti. Richiede tempo, costanza, impegno... cose che in genere un depresso non ha.
Io ad esempio riesco a meditare solo quando sto relativamente già calmo, ma in un periodo nero non ce la faccio proprio.
E alla fine si sta male perchè non si medita, e non si riesce a meditare perchè si sta male.

La meditazione è per chi sta già bene e vuole stare ancora meglio.
Uno con la depressione maggiore e con attacchi di panico non ce la farà mai.
Ringraziamenti da
Masterplan92 (24-02-2021), pokorny (24-02-2021)
Vecchio 24-02-2021, 01:35   #12
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Ma che significa spostare l'attenzione sul qui e ora di preciso? Se nella situazione sociale in cui ti trovi ti viene chiesto di eseguire una certa performance e vai in ansia non tanto pensando che farai una brutta figura ma osservando proprio nel qui e ora che le cose si stanno mettendo male e stai facendo effettivamente una figura di merda... A cosa pensi?
Nell'immediato la situazione richiede una risposta, se il problema consiste nel fatto che non riesci ad elaborarne effettivamente una efficace, la mindfulness come può aiutarti?
Focalizzarsi sul pensiero è un modo per (non) affrontare non tanto la brutta figura, ma le sue conseguenze. Se ti permetti di percepirle in modo più "espanso", ti accorgi che sì, ti importa, ma in modo diverso da quello precedente. Ti accorgi che la brutta figura (o meglio, l'interazione negativa) può essere sì spiacevole, ma non mortale e inaffrontabile come ti costringi a pensare col rimuginio ossessivo. Nell'ansia, "mortale" è una parola chiave, anche se forse non del tutto propria: i corto circuiti avvengono perché si "crede" che certe cose non possano/debbano succedere.

Si parla, in ogni caso, di problemi "psi".
Ovviamente, se devi appendere un quadro e non hai né un chiodo né un martello, o se cerchi e non trovi lavoro, la mindfulness non ti serve a nulla, ma serve specificarlo?

Ultima modifica di Angus; 24-02-2021 a 01:38.
Vecchio 24-02-2021, 01:51   #13
Esperto
L'avatar di pure_truth2
 

Credo tu sia abbastanza nuovo rispetto a questo tipo di approccio,e pertanto in una fase di "honeymoon".
Lo capisco,ci sono passato anche io.
Se, tuttavia,il tuo problema con la socialità è seriamente radicato,ti accorgerai col tempo che servirà ben altro per affermare:
"addio fobia sociale e pensieri negativi".
Se, d'altra parte,il tuo era un problema limitato, circoscritto e circostanziale (come ho percepito) allora è anche possibile che tu sia effettivamente uscito dalla spirale.
Cosa che,per giunta,mi auguro.
Ringraziamenti da
pokorny (24-02-2021)
Vecchio 24-02-2021, 08:01   #14
Esperto
L'avatar di Black_Hole_Sun
 

Il come si vive qui e ora è diretta conseguenza del ieri altrove. Tutti i nostri mali sono conseguenza del male passato, delle ferite che sanguinano e non si rimarginano. Non vedo in tutto ciò come il focalizzarsi sul qui e ora possa essere una soluzione, purtroppo siamo il nostro passato non possiamo decidere un bel giorno di resettare tutto a nostro piacimento. Mi piacerebbe ma non può essere.
Vecchio 24-02-2021, 08:25   #15
XL
Esperto
L'avatar di XL
 

Quote:
Originariamente inviata da Blue Sky Visualizza il messaggio
Però, per quanto semplicistici, non bistratterei concetti come l'abitudine di concentrarsi sul momento presente e sul proprio corpo, sulla regolarità del respiro, lasciando fluire i pensieri senza farsene sopraffare. Agiscono su un piano completamente diverso e meno cerebrale rispetto alle riflessioni, più occidentali, della psicologia.
Diciamo che per me possono funzionare se sei a casa ( fuori da un contesto che ti chiede di agire) e inizi a pensare che verrà il terremoto o chissà cosa quando non ci sono segnali reali di pericolo.
Ma uno si può distrarre anche con altro e lasciare che qualcos'altro riempia la mente, musica, tv, libri, anche il contare le pecore prima di addormentarsi è un sistema analogo, concentrarsi sul corpo secondo me non è detto che sia una furbata. Se ad esempio hai certi dolori che magari prima non percepivi può essere che inizi a percepirli amplificati e peggiori la situazione, non pensi più al terremoto ma inizi a percepire fastidi amplificati che prima erano sullo sfondo, foruncoli, pruriti che andrai poi a stuzzicare e così via.
A me è capitato talvolta con le scarpe, non calzano mai perfettamente, se mi concentro su quel che sento con i miei piedi finireri col dover andare scalzo perché inizierei a percepire incalzabili calzature medio-normali.

Il tentativo è quello di concentrarsi su altro senza combattere i pensieri attivamente perché combattendoli si continuerà a pensare a questi. Capita quel che viene descritto sempre, l'auto ingiunzione "non pensare ad un'elefante" ti farà pensare ad un'elefante.

Ora sono concentrato a scrivere, non mi occupo di altro, i rumori di fondo spariscono e penso solo a quello che sto facendo, motivato però anche probabilmente dal mio interesse, perché senza questo secondo me non si può far fluttuare la mente dove ci pare, l'interesse magari resta sotto la soglia della coscienza anche a chi medita ma questo propulsore dovrà pur esserci.

Nel qui e ora capitano molte cose, alcune per noi però sono più rilevanti. Se sentissi un boato inaspettato smetterei di scrivere e cercherei di capire cosa succede.

Ad esempio se si ha a che fare con problemi reali e i pensieri non sono proprio campati in aria e hanno a che fare con cose la cui mancata soluzione poi ci disturba e disturberà, mi pare che resti tutto rotto comunque.

Se occupi il tempo a distrarti concentrandoti su altro, il respiro, come stirare una camicia, calcoli matematici, venire a scrivere nel forum fobia sociale, qualsiasi cosa, può essere che non riesci ad elaborare una soluzione, ma almeno elimini l'ansia e passi il tempo meglio e più tranquillamente, se invece resti in una condizione di disagio può darsi che col pepe al culo qualcosa la riesci ad escogitare, certo è che passerai un periodo di merda nel tentare di fare questa cosa qua sotto stress e non è affatto sicuro che riuscirari a risolvere qualcosa, è sempre tutto un'incognita, come fai a saperlo prima cosa è meglio fare?
L'ansia è una sensazione sgradevole però se non c è non ti impegni a risolvere niente, intanto però crea stress e anche strascichi, l'organismo ne risente comunque e certe volte è difficile valutare se conviene esporsi o no.
Io alla scuola, mio malgrado, sono stato esposto, ma la lunga esposizione non mi sembra che mi abbia fatto stare meglio.
Poi là tutti ti chiedono qualcosa sotto vari ricatti, e non è che sono cose che immagino, mi sarei concentrato volentieri sul respiro piuttosto che su un libro, ma poi nell'insieme quella situazione di merda chi la gestiva? Il saggio della montagna?

A me perciò tutte queste pratiche mi danno doppiamente sui nervi, già sopporto a stento la situazione reale nella quale sono stato schiaffato mio malgrado, viene il saggio dalla montagna con queste "soluzioni" qua e a me viene voglia di spaccargli un'accetta tra i coglioni dicendogli poi col sorriso di concentrarsi sul respiro.

Consegnatemi una persona e vi posso dimostrare che si può ridurre ad una larva inserendola in un ambiente di merda (studiato per rendere l'esistenza un'inferno) compreso il saggio della montagna, se io posso controllare il suo ambiente posso controllare anche materialmente il suo cervello, e il saggio non potrà fare un beneamato cavolo. La mente senza il cervello (e un corpo) non esiste, si rovesciano sempre ingenuamente queste cose, tolto il cervello la mente non potrà più eseguire le stesse operazioni, la meditazione un proiettile a spasso per il cervello non riesce di certo a spingerlo fuori e lo stesso non può fare se inietto certe sostanze nel corpo di una persona per annebbiarle la coscienza, farle perdere il controllo, e così via. L'idea che la mente sia un ente spirituale capace di influenzare tutto indipendentemente dal resto è falsa a monte, tutte queste pratiche sono pesantemente influenzate da una filosofia della mente scorretta e sbagliata per me, semplicemente falsa.

Ultima modifica di XL; 24-02-2021 a 10:44.
Ringraziamenti da
Masterplan92 (24-02-2021)
Vecchio 24-02-2021, 09:17   #16
XL
Esperto
L'avatar di XL
 

Quote:
Originariamente inviata da Angus Visualizza il messaggio
Si parla, in ogni caso, di problemi "psi".
Ovviamente, se devi appendere un quadro e non hai né un chiodo né un martello, o se cerchi e non trovi lavoro, la mindfulness non ti serve a nulla, ma serve specificarlo?
I problemi psi per me non sono affatto slegati dal resto perciò serve specificarlo perché poi si sottintende spesso che certi problemi che causano disagio mentale poi verranno risolti.
Se faccio una vita di merda (secondo certi miei valori) probabilmente questo influirà sulla mia salute mentale, se si vuol curare la mente bisognerà curare anche la vita di merda.
Non capisco chi è stato l idiota che in origine ha separato queste cose...
Probabilmente tutta la psichiatria è basata su questo fraintendimento di base, i disturbi mentali si pensa siano simili ad un raffreddore, sono ben localizzabili uniformi nelle cause e cosí via, insomma si suppone siano malattie vere e proprie mentre sono un qualcosa che secondo me è incistato in tutta l'ecologia mentale dell'individuo.
Per fare "guarire" qualcuno serviranno chiodi, quadro e un tizio che sappia appenderlo.

Ultima modifica di XL; 24-02-2021 a 09:58.
Vecchio 24-02-2021, 11:56   #17
Super Moderator
L'avatar di Daytona
 

Quote:
Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
I problemi psi per me non sono affatto slegati dal resto perciò serve specificarlo perché poi si sottintende spesso che certi problemi che causano disagio mentale poi verranno risolti.
Se faccio una vita di merda (secondo certi miei valori) probabilmente questo influirà sulla mia salute mentale, se si vuol curare la mente bisognerà curare anche la vita di merda.
Non capisco chi è stato l idiota che in origine ha separato queste cose...
Probabilmente tutta la psichiatria è basata su questo fraintendimento di base, i disturbi mentali si pensa siano simili ad un raffreddore, sono ben localizzabili uniformi nelle cause e cosí via, insomma si suppone siano malattie vere e proprie mentre sono un qualcosa che secondo me è incistato in tutta l'ecologia mentale dell'individuo.
Per fare "guarire" qualcuno serviranno chiodi, quadro e un tizio che sappia appenderlo.
Senza filosofeggiare troppo,ci sono evidenze chiare che somministrando la sostanza X a chi ha certi sintomi del disturbo che hanno etichettato come Y,questi sintomi migliorano. Se non ci fossero cause organiche in uno studio a doppio cieco dovresti avere risultati a cazzo su entrambi i gruppi. Oppure con un solo farmaco dovresti curare tutti per una sorta di effetto placebo,ma questo non avviene.
Lo psichiatra e in misura meno codificata lo psicoterapeuta si occupano appunto di disturbi mentali che portano a vite di merda,non di vite di merda e basta.

Oh,buon per Luca. Ebbasta sparare contro chi trova utile qualcosa che non é applicabile nel nostro caso. Siamo in un forum,sono spunti,non serve l'alzata di scudi ogni volta che qualcuno parla di miglioramenti o risoluzioni.

Ultima modifica di Daytona; 24-02-2021 a 11:59.
Vecchio 24-02-2021, 12:41   #18
Banned
 

Io sono più per ridurre, che eliminare del tutto.
Forum di questo tipo possono essere utilizzati (e io li interpreto così) come mezzo di sfogo, pensare di usarli a scopo terapeutico o per documentarsi sulla malattia (con tutte le stupidaggini e fake news che vi possono girare) è deleterio, sarebbe come discutere su cosa si prova ad avere la vista in una comunità di ciechi dalla nascita. La loro efficacia è la consolazione del "mal comune mezzo gaudio" ma purtroppo si ferma lì. E passarci diverse ore al giorno non fa che riempire la testa di pensieri negativi.
Anche sul nofap... sono in parte d'accordo, ho passato periodi in cui mi masturbavo in continuazione, e sono stati periodi di pura sofferenza umana, in cui non pensavo ad altro che al desiderio sessuale, un desiderio che non potevo in alcun modo soddisfare se non pagando (cosa di cui ho sommamente paura). Con un po' di autodisciplina sono rientrato nella normalità e oggi è diventato come un terzo bisogno da scaricare nei cessi quando il desiderio fa capolino, e nulla più.
Vecchio 24-02-2021, 18:41   #19
Avanzato
 

Ho fatto anche io cose simili, magari ti scrivo un messaggio che anche io ho sviluppato delle mie tecniche che mi hanno aiutato immensamente, adesso ho risolto l'ansia su moltissimi aspetti. Mi fa piacere vedere che non sono il solo

Io non ho utilizzato semplicemente la mindfulness, ho sviluppato una mia vera propria teoria filosofica con annessa tecnica e visione del mondo. Mal al di là della problematicità filosofica dell'angoscia, della paura, della melanconia ecc..., credo che una consapevolezza neuroscientifica sia fondamentale.

Non basta una semplice tecnica, serve una presa di coscienza che faccia traslare i principi e valori su cui si basano le nostre azioni, la presa di coscienza di una possibilità di salvezza dai mali dell'ansia.

In generale l'esposizione continua credo sia la vera e unica soluzione. Una esposizione volontaria e non forzata, ma motivata da una presa di coscienza forte della propria situazione. La presa di coscienza è fondamentale per continuarsi ad esporsi e credo che sia sicuramente più fondamentale delle tecniche

Ultima modifica di Vento; 24-02-2021 a 18:55.
Vecchio 24-02-2021, 18:52   #20
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Se faccio una vita di merda (secondo certi miei valori) probabilmente questo influirà sulla mia salute mentale, se si vuol curare la mente bisognerà curare anche la vita di merda.
Non capisco chi è stato l idiota che in origine ha separato queste cose...
Probabilmente tutta la psichiatria è basata su questo fraintendimento di base, i disturbi mentali si pensa siano simili ad un raffreddore, sono ben localizzabili uniformi nelle cause e cosí via, insomma si suppone siano malattie vere e proprie mentre sono un qualcosa che secondo me è incistato in tutta l'ecologia mentale dell'individuo.
Per fare "guarire" qualcuno serviranno chiodi, quadro e un tizio che sappia appenderlo.
Ti faccio due esempi. Prendi una persona con il sonno leggerissimo, che se si sveglia durante la notte non si riaddormenta.
Il fatto esterno è il rumore, ma l'ipersensibilità è invece (per alcuni, secondo alcuni...) un fatto mentale. A portare sia a svegliarsi che a non riaddormentarsi sono i pensieri automatici che si fanno in corrispondenza dell'evento.

Un mio familiare ha una forma lieve di doc, e se non brucia tutta la legna accatastata entro la fine dell'inverno, ci sta male. Fa pensieri del tipo "ci si annidano serpenti e topi", "è sporco e disordinato": previsioni ipotetiche che si tramutano in certezze, il cui verificarsi vive come intollerabile.
E' capace di litigare furiosamente con la compagna su questo.

Ne aggiungo un terzo: prendi il perfezionismo. Un tizio ha in testa l'idea che le azioni per appendere un quadro siano codificate, e che la performance debba essere impeccabile. Si prendono le misure in un certo modo, si usa un chiodo invece che un altro, il martello si usa così e non cosà... Alla sola idea di mettercisi, va in ansia, se la risparmia evitando e il quadro resta in soffitta per anni.

Esempi rozzi, ma puntano a qualcosa di reale.

Ultima modifica di Angus; 24-02-2021 a 19:12.
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