brio70

e devo ammettere che come al solito non niente di intelligente da dire.
o argomenti che possano interessare qualcuno.
un pò mi dispiace,ma vabbè ci sono abituato,quindo ho deciso di lasciare il forum.perchè questo messaggio?
perchè comunque in questi giorni è stato interessante e a volte divertente leggervi,in poche parole mi avete fatto compagnia.
e per questo vi ringrazio.
ciao.

Jeanne

E' un vero peccato, ho riletto i tuoi interventi, e non mi sono sembrati affatto noiosi, anzi, ho apprezzato anche un certo tuo modo maturo di porti.

Ti dico questo non per trattenerti, ma per farti capire che non è lo scrivere argomenti interessanti la cosa importante. Per riuscire a stare qui, in una comunità virtuale di persone tutte diverse tra loro, non serve l'intelligenza, o lo spiccare per doti particolari. Secondo me (e non solo) quello che serve è la costanza. In effetti, per noi, è facile "evitare" di procedere. Come dici tu, ci sei abituato, ma scrivi anche che ti dispiace. Un consiglio che vorrei dare a te, che sei intelligente e che ti sai comunque porre in discussione, è quello di continuare, con tempi e modalità che riterrai più idonee, ad "utilizzare" questo forum. In effetti, io credo che non esista un modo assoluto per farlo: siamo noi, per come siamo, per il nostro vissuto e per la nostra forza o debolezza, a doverlo "sfruttare" al meglio. Fai quello che ti senti di questo forum (sempre nel rispetto delle regole di convivenza, che hai già dimostrato di conoscere).

Viste le poche occasioni di confronto che ci capitano nel quotidiano, ti vorrei invitare a non scappare anche da qui. In soldoni: sfrutta il forum per quello che ti può essere utile e non preoccuparti di passare inosservato.

Ah, un'altra cosa: non possiamo piacere a tutti, impossibile. Quindi non pensiamo di stare qui dentro per ricevere solo riconoscimenti, elogi e pacche sulla spalla. Però, se si usa bene, è un buon modo per fare allenamento.

Forse ho scritto solo cazzate retoriche, ma tant'è, oggi è luna piena, fase della Madre, forza della natura e di espressione artistica e creativa, tutto si accelera.

Ciao

P.s: ho letto che sei di Pisa o di quelle parti, fortunato ad avere un raduno sotto casa, ce la farai?

calinero

ciao brio, avevi un nick simpatico!

Miky

Dice il saggio: meglio uno che dopo aver riflettuto molto, scopre di non aver niente da dire, piuttosto che uno che dice un sacco di cazzate ,senza riflettere nemmeno un minuto.
uauahahaahahah

brio70

vorrei non essere così vigliacco e codardo da non prendere una decisione
ma ho visto quando una persona diventa un oggetto inanimato,
è orribile e affascinante.
so che da li non si torna indietro
e questo è un momento di depressione che poi passa,
come tante altre volte in passato.
ma il vivere così,fingere al lavoro una allegria e una normalità che non ho,
poi tornare a casa,nella mia solità vita disgraziata,mi è sempre più insopportabile.

Jeanne

Lo sapevo che non eri una persona ordinaria, e dopo questa risposta, se ne ha la certezza.

Se ce la fai, torna ogni tanto a dire qualcosa.

Il passato può anche essere bellissimo, dipende da come lo si ricorda.
Ciao

brio70

quante foto e quanti ricordi su questo tavolo!
non esiste una mia fotografia degli ultimi 15 anni,se non quelle sui documenti.
nessun souvenir,nessuna cartolina.
farmi fotografare non mi è mai piaciuto e tantomeno vedermi in fotografie,
come se potessi vedere stampate quelle cose di me che non mi piacciono.
ma per cambiare da come si è bisogna prima accettarsi o è meglio anestetizzarsi,non pensare e aspettare che la "guarigione" venga da sola come una grazia dal Signore?
trovare questo forum è stato come sfondare quella porta dietro la quale mi nascondevo.
questo mi fa un pò paura.
ma non posso più rimandare,non mi posso nascondere più.

Jeanne

Anche per me è così.

Per cambiare da come si è penso che la cosa migliore sia capire che non c'è niente da cambiare. Poi accettarsi. Ma se vuoi ne sta discutendo anche qui http://www.fobiasociale.com/secessione-11094/

Immagino, è una brutta faccenda adesso, ma forse è meglio non vederla più tragica di quello che è, nella sua drammaticità il "riconoscersi" dà anche delle belle soddisfazioni! (credo).