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Vecchio 16-01-2025, 02:49   #1
Intermedio
 

Sono sempre stato abbastanza sfigato in amicizia, per farla breve ho sempre avuto pochi amici, poi verso i 20 anni ho iniziato ad avere un bel cerchio di amicizie…io sono evitante e timidissimo, ma mi faceva soffrire troppo non avere una vita sociale, quindi mi sono impegnato, spesso mettendomi anche in situazioni che non mi appagavano, ma ho comunque costruito una rete sociale. Però poi nel corso degli ultimi 10 anni ho perso praticamente quasi i contatti con tutti (quasi 10 persone), senza liti o motivi apparenti ma i rapporti si sono raffreddati quasi con tutti fino a sparire. L’unica amicizia rimasta in piedi era con un amica storica, praticamente mi ha fatto ghosting” senza darmi nessuna spiegazione, tra l’altro in un mio momento molto difficile a livello personale, oltre a non fornire nessun supporto ha deciso di sparire non rispondendo più a messaggi e chiamate. Una situazione simile era già accaduta, ma poi avevamo risolto, ora per vie traverse ho saputo che non vuole più parlarmi perché reputa che non mi sia comportato bene ultimamente, anche se fino a qualche mese fa andava tutto bene. Vorrei contattarla per parlare e chiedere dei chiarimenti, ma penso che dovrebbe esserci come minimo l’educazione dall’altra parte nel farlo. La verità è che non le faccio più comodo e ha deciso di disfarsi di me, la cosa che mi rende triste è il fatto che ho completamente perso tutti quelli che consideravo “amici”. Con alcuni l’ho voluto io perché mi ero circondato di gente solo per far numero, ma in linea di massima nessuno mi ha più cercato o richiamato. Non penso di essere una persona così sgradevole…non ho nemmeno mai fatto torti di nessun tipo a nessuno. A me questa situazione fa soffrire un po’, probabilmente sono io che non mi impegno abbastanza, ma vedo l’amicizia ai giorni d’oggi come un legame di comodo, le persone ti cercano solo per fare cose insieme, se si prendono strade diverse poi ciao e arrivederci. Io non sono così, ma mi rendo conto che la maggior parte della gente ragiona così. Mi sento di aver fallito sotto questo aspetto..
Vecchio 16-01-2025, 04:19   #2
idk
Esperto
L'avatar di idk
 

Escludendo il ghosting della tua amica storica, tutto il resto è nella norma. Non capisco perché a (35?) anni pensi sia normale avere lo stesso giro sociale che avevi da ventenne, poi ti sei risposto da solo quando dici che ti eri circondato di loro solo per fare numero. Con ste premesse pensavi pure che saresti arrivato alla pensione giocando a briscola insieme a loro?
Vecchio 16-01-2025, 13:54   #3
Esperto
L'avatar di Keith
 

Alla fine la tua storia è comune a molte persone, è molto simile anche alla mia.
Le colpe possono essere nostre, sia quelle dirette, ma soprattutto indirette. (siamo troppo timidi, poco interessanti, poco propositivi).
Per quanto riguarda la tua amica storica non mi dici niente di nuovo, mi è successo più volte.
Non da meno c'è la colpa della società individualista che non predilige una forma collettiva di vita in cui le persone collaborino.
Vecchio 17-01-2025, 13:36   #4
Super Moderator
 

Io con il passare del tempo ho rivalutato molto il tema dell'amicizia, nel senso che non ci attribuisco questo grande valore, sia osservando me stessa che varie altre persone, non credo di averne tanto bisogno, penso che sia una cosa sopravvalutata.

Un periodo uscivo tanto, conoscevo tante persone rispetto a come sono fatta io, ma dopo, riflettendoci, mi sono accorta che erano in gran parte rapporti di convenienza, che si tenevano in piedi solo grazie alla presenza di alcuni presupposti (ad es quando si inizia l'università solitamente si fa amicizia con tanta gente, perché le persone si sentono impaurite dal nuovo ambiente e hanno bisogno di un gruppo per sentirsi più sicure ma dopo, quando si finiscono gli studi, genericamente ognuno va per la sua strada e sono pochi i legami che resistono al cambio di scenario e condizioni).

A me l'idea di avere una rete sociale mi soffoca proprio, quando ne avevo una mi sentivo soffocare, come se venissi inghiottita dagli altri, che avevano modi invadenti, volevano occupare troppo spazio, troppo tempo e troppe energie. Poi devo dire che le dinamiche di gruppo mi confondono tanto, gli assetti che assume un gruppo nel passare del tempo mi creano molta ansia, al punto che a periodi avere tante amicizie mi generava ancora più stress che stare da sola, perché ci sono troppe cose da gestire, troppe variabili imprevedibili. Ed è anche complicato gestire cose come inviti e controinviti, regali e controregali, favori e controfavori, salamelecchi vari, dopo un po' per me diventa più che altro fonte di malessere e provo un forte senso di inadeguatezza con tutta questa recitazione sociale (a me le persone che hanno una rete sociale fittissima mi sono sempre sembrate quasi dei clown, nel senso che erano costrette ad indossare un numero di maschere eccessivo, umanamente impossibile).

Che poi l'amicizia non deve essere considerata quasi come uno sport, in cui bisogna "migliorarsi", misurare il proprio rendimento, in cui non bisogna "fallire". Io la penso così.
Ringraziamenti da
GioPonti (17-01-2025), Keith (17-01-2025), Mollusco (17-01-2025)
Vecchio 17-01-2025, 13:57   #5
Esperto
L'avatar di Konkurs
 

Friends solo per fare numero is good, losing all friends is better; but of course, the best thing would be to never have had friends at all ― Fobie Epistolari (2025, 2nd edition).
Vecchio 17-01-2025, 16:12   #6
Esperto
L'avatar di Ezp97
 

Mai avuti amici in 28 anni di vita. Solo gente che stava con me per doppi fini e per noia.
Ma andassero a fanculo va’.
Vecchio 17-01-2025, 16:26   #7
Esperto
L'avatar di Syd90
 

amico finché mi dai un motivo per esserlo e non superi il limite
Vecchio 17-01-2025, 17:01   #8
Esperto
L'avatar di cuginosmorfio
 

Premesso che tutto può succedere, secondo me le "amicizie vere" son quelle che ti crei da bambino e riesci a portarti nell'età adulta.
Perché son quelle che partono su basi meno di convenienza ma più sul trovarsi bene con quell'amico o amica.
Anche eventuali "scontri" di vedute con questi amici, saranno spesso mitigati dal fatto che siete legati da un'amicizia creata e vissuta da decenni.

Comunque, per fugare ogni dubbio, le amicizie più sincere e vere son quelle che si fanno sotto le armi (o in guerra ) (cit.)
Ringraziamenti da
SugarPhobic (18-01-2025)
Vecchio 17-01-2025, 17:07   #9
Esperto
L'avatar di Xchénnpossoreg?
 

Io non ho più amici dal 2002.
Fortunatamente, si vive comunque.

La maggior parte delle amicizie non è fatta per durare nel tempo, è triste ma funziona così. Cresciamo, prendiamo strade diverse, cambiamo. Le priorità diventano differenti e pian piano subentra una forma di reciproca estraneità.

Non è bello sentirsi abbandonati, messi all'angolo.
Lo so bene. All'inizio è doloroso e, spesso, scatta anche una certa rabbia. Personalmente, ho trascorso un periodo riflettendo sul motivo dell'allontanamento degli amici. Non mi sembrava di aver fatto chissà quale torto. Mi sono detta "probabilmente più che amicizie quelle erano delle situazioni di comodo".
Sbagliavo.

I miei erano dei legami reali, sinceri e lo sono stati fino alla fine. Poi, però, si sono scontrati con i cambiamenti. Le premesse che ci avevano unito si sono dissolte e pertanto il rapporto è naufragato. Non c'era più spazio per me nella loro vita. Avevamo orari diversi, impegni differenti, Caia conviveva, Sempronio lavorava, Maria studiava e faceva volontariato, ecc ecc.
Mancano gli incastri basilari.

Quello che mi dispiace è di non essermi protetta adeguatamente. Io ho sempre saputo che, prima o poi, sarebbe finita così. Eppure, non sono riuscita a mettere i paletti giusti e pertanto la "tranvata" è stata di grande impatto.

Ora sono molto più prudente e non mi aspetto niente da nessuno. Conosco le regole del gioco e so che tanto si va a parare sempre nella stessa direzione.
Il mio consiglio è proprio questo, d'ora in avanti cerca di tutelarti di più e ricordati che le cose, salvo rare e preziose eccezioni, hanno sempre un inizio e una fine.
Ringraziamenti da
Ezp97 (17-01-2025)
Vecchio 18-01-2025, 12:08   #10
Esperto
L'avatar di Keith
 

Quote:
Originariamente inviata da cuginosmorfio Visualizza il messaggio

Comunque, per fugare ogni dubbio, le amicizie più sincere e vere son quelle che si fanno sotto le armi (o in guerra ) (cit.)
Quindi fra un po' avremo un sacco di amici. E con il fascino della divisa militare anche un sacco di topa
Vecchio 18-01-2025, 12:13   #11
Esperto
L'avatar di Keith
 

La mia amica dell'università, quella con cui ho preparato la maggior parte degli esami e la tesi, ed eravamo amici anche al di fuori, dopo che è finita l'università mi ha detto "Addio, non mi servi più". Ovviamente pensavo che scherzasse, chiunque lo avrebbe pensato. Me ne sono andato via sorridendo, ho detto anch'io "Ok, addio".
Provo a richiamarla per vederci, per fare qualcosa anche con gli altri, ma non rispondeva, o rispondeva stizzita, a monosillabi.. alla fine ho rinunciato. Era vero, non gli servivo più.
E' successo anche con altre persone, in forme meno estreme ed esplicite, ma è successo, e succederà.
Così è la vita.
Vecchio 18-01-2025, 12:20   #12
Esperto
L'avatar di Xchénnpossoreg?
 

Quote:
Originariamente inviata da Keith Visualizza il messaggio
Provo a richiamarla per vederci, per fare qualcosa anche con gli altri, ma non rispondeva, o rispondeva stizzita, a monosillabi.. alla fine ho rinunciato. Era vero, non gli servivo più.
Siamo al limite del ghosting.
Comunque è un grande classico. Per alcune persone gli altri sono l'equivalente di un maglione da usare nella stagione fredda. Una volta finiti l'inverno ciaone..
Ringraziamenti da
Keith (18-01-2025)
Vecchio 18-01-2025, 12:21   #13
Esperto
L'avatar di SugarPhobic
 

Effettivamente se la situazione è di pericolo si attiva nel nostro cervello la modalità "gruppo" per sopravvivere, qualcosa che abbiamo resettato ma che era comunissima; poi che alla fine si possa chiamare amicizia non ha propriamente valore, di base c'era il mutuo aiuto e soccorso.

In realtà è un campo che mi vede così ignorante che non saprei precisamente cos'altro proporti, a parte questo.

Direi che l'intervento di ieri di Xché riassuma quello che era il mio pensiero, finchè conservavo la velleità di soffermarmici sopra cognitivamente.
Vecchio 18-01-2025, 12:42   #14
Esperto
 

Prova a fare un esperimento sociale con questa tua amica: sparisci del tutto senza inviarle alcun messaggio, e vedi se lei si farà viva. Otterrai due cose:
1) vedrai se veramente tiene a te;
2) le dimostri che non te ne frega niente del fatto che sia sparita.
Credimi, funziona
Vecchio 18-01-2025, 19:13   #15
Principiante
L'avatar di Escluso
 

Guarda ti capisco, purtroppo nella maggior parte dei casi i rapporti di oggi si basano soltanto sul comodo e non sullo scambio reciproco di empatia. Anche io sto attraversando un periodo di solitudine, mi era rimasto un solo "amico" che poi di punto in bianco ha smesso di cercarmi, alla fine ho saputo che è andato a convivere, neanche mi aveva detto nulla o chiesto di incontrarsi per salutarsi prima di partire. Ho rivalutato il rapporto con lui e rileggendo anche alcune situazioni passate mi rendo conto come abbia spesso pensato di più a se stesso: esempio le volte in cui andavamo nei locali era lui che cercava di rimorchiare nonostante fosse fidanzato, oppure non ha mai cercato di presentarmi qualche amica della sua fidanzata ad esempio, introducendomi nel circolo sociale ecc...ed era ben consapevole del mio stato di singletudine cronica e delle mie difficoltà a relazionarmi. Chiaramente non è che fosse obbligato a farlo ma un'amicizia vera per essere definita tale si dovrebbe basare anche sul supporto, invece vedo che nel mondo di oggi c'è molto egoismo, finché servi a loro per passare qualche ora in compagnia ti cercano, poi appena non hanno più bisogno ti mollano.
Vecchio 19-01-2025, 13:12   #16
Esperto
L'avatar di Teach83
 

Purtroppo con le amicizie non ho avuto fortuna nenche io... ma essendo evitante, la colpa è al 80% mia.
I periodi di disoccupazione prolungati e l'evitanza hanno segnato un solco profondo.

Non sono poi mai stato capace di coltivarle, di essere costante.
Come ha detto qualcuno prima, anche le scelte di vita portano le persone ad allontanarsi. Succede anche questo.

Però poi se uno ha le capacitá di reinserirsi e di far gruppo, può comunque cercare di ricrersi una cerchia, anche se avanzando oltre gli enta tutto si complica.

Adesso sono riuscito a rientrare in una cerchia di over 35 grazie all'aiuto di mio fratello e cerco più o meno di trovare una costanza, almeno una volta alla settimana o ogni due.

Ma sono entrato in sintonia (più o meno) solo con 4/5 persone. Il problema sono le tavolate grosse e con troppa gente...
Io prediligo un ambiene più ristretto, senza confusione, dove non devo cercare di capire cosa sta dicendo quello di fronte a me.

Se fanno le megatavolate, con gente che manco conosco, allora tendo a glissare l'invito... A capodanno ho glissato e me ne sono stato a casina ad esempio. A Natale idem.

Tutto si è smosso dopo il covid, col nuovo lavoro (non sono più chiuso in casa, ma obbligato ad uscire , interfacciarmi in ufficio con altri)
Questo ha generato una serie di eventi positivi a catena.
Però rimangono le criticità: l'ansia sociale, zero vita sentimentale, il non avere un mezzo di locomozione, l'aver passato gli anta.
Maschero la mia timidezza come posso, e vado avanti.
Ringraziamenti da
Ezp97 (19-01-2025)
Vecchio 19-01-2025, 13:42   #17
Esperto
L'avatar di Ezp97
 

Dopo i 25/26 anni se non hai capacità caratteriali e sociali elevate è difficile reinventarsi una vita sociale se come me poi stai fuori da tutto per anni e anni.
Anche perché se non fai sport, se non frequenti posti dove si tende a fare conoscenze è quasi impossibile conoscere e poi frequentare.
Forse se vai all’università, ma non credo, dipende più dall’aspetto fisico, dallo sport se lo fai ma ancor prima dal carattere e dal saperci fare, se già attrai gente fai un 80%, se ci sai fare pure superi il 100%, se sei uno normale ma che ci sa fare c’è la fai comunque ma se sei normale e non ci sai tanto fare non ti caga nessuno o quasi.
Però parti sempre dal presupposto che nessuno starà con te solo per quello che sei e nessuno ti accetterà mai solo per come sei ma anche per ciò che hai.
Anche indirettamente ragionano tutti così, ovvero razionalmente parlando la gente sta con te se hai qualcosa da offrire senno’ no, fossero anche delle battute, degli stimoli, del divertimento, tutti vogliono qualcosa in cambio.

Ultima modifica di Ezp97; 19-01-2025 a 13:45.
Vecchio 20-01-2025, 13:44   #18
Principiante
 

Io li ho persi che avevo 15 anni... storia vecchia ma che è ancora disegnata a colori vivaci nella mia mente dopo troppi anni, e a nessuno fotte nulla. Poi ho avuto conoscenze, compagni di corsi, compagni di merende... tutte amicizie improbabili destinate a morire, alcune volte anche per volontà mia, ma non avevo altra scelta. E' pesante a volte sapere di non poter contare su nessun amico all'occorrenza, che ne so, per andare a menare qualcuno ad esempio...
Vecchio 20-01-2025, 18:53   #19
Esperto
L'avatar di Xchénnpossoreg?
 

Certo che non avere amici (ma veramente, zero proprio) per anni è una bella palestra. E se aggiungiamo l'assenza di storielle/amicizie con benefici/fidanzamenti/convivenze e matrimoni si raggiungono vette auliche. Hai un problema, una difficoltà pratica? Ti arrangi o impari a convivere con la situazione per conto tuo. Sogni di passare una serata diversa, allegra? C'è YouTube. Senti il bisogno di condividere qualcosa, scambiare due parole? Lo specchio è sempre disponibile.
Capisco chi si ammala facendo una vita del genere. Poi per carità, c'è anche chi ce la fa e diventa sempre più quadrato. Tutto sommato la speranza è sempre quella, arrivare a vivere l'assenza con la serenità del saggio.
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