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16-01-2025, 02:49
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#1
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Intermedio
Qui dal: Apr 2016
Messaggi: 120
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Sono sempre stato abbastanza sfigato in amicizia, per farla breve ho sempre avuto pochi amici, poi verso i 20 anni ho iniziato ad avere un bel cerchio di amicizie…io sono evitante e timidissimo, ma mi faceva soffrire troppo non avere una vita sociale, quindi mi sono impegnato, spesso mettendomi anche in situazioni che non mi appagavano, ma ho comunque costruito una rete sociale. Però poi nel corso degli ultimi 10 anni ho perso praticamente quasi i contatti con tutti (quasi 10 persone), senza liti o motivi apparenti ma i rapporti si sono raffreddati quasi con tutti fino a sparire. L’unica amicizia rimasta in piedi era con un amica storica, praticamente mi ha fatto ghosting” senza darmi nessuna spiegazione, tra l’altro in un mio momento molto difficile a livello personale, oltre a non fornire nessun supporto ha deciso di sparire non rispondendo più a messaggi e chiamate. Una situazione simile era già accaduta, ma poi avevamo risolto, ora per vie traverse ho saputo che non vuole più parlarmi perché reputa che non mi sia comportato bene ultimamente, anche se fino a qualche mese fa andava tutto bene. Vorrei contattarla per parlare e chiedere dei chiarimenti, ma penso che dovrebbe esserci come minimo l’educazione dall’altra parte nel farlo. La verità è che non le faccio più comodo e ha deciso di disfarsi di me, la cosa che mi rende triste è il fatto che ho completamente perso tutti quelli che consideravo “amici”. Con alcuni l’ho voluto io perché mi ero circondato di gente solo per far numero, ma in linea di massima nessuno mi ha più cercato o richiamato. Non penso di essere una persona così sgradevole…non ho nemmeno mai fatto torti di nessun tipo a nessuno. A me questa situazione fa soffrire un po’, probabilmente sono io che non mi impegno abbastanza, ma vedo l’amicizia ai giorni d’oggi come un legame di comodo, le persone ti cercano solo per fare cose insieme, se si prendono strade diverse poi ciao e arrivederci. Io non sono così, ma mi rendo conto che la maggior parte della gente ragiona così. Mi sento di aver fallito sotto questo aspetto..
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16-01-2025, 04:19
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#2
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Esperto
Qui dal: May 2019
Messaggi: 2,254
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Escludendo il ghosting della tua amica storica, tutto il resto è nella norma. Non capisco perché a (35?) anni pensi sia normale avere lo stesso giro sociale che avevi da ventenne, poi ti sei risposto da solo quando dici che ti eri circondato di loro solo per fare numero. Con ste premesse pensavi pure che saresti arrivato alla pensione giocando a briscola insieme a loro?
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16-01-2025, 13:54
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#3
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,255
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Alla fine la tua storia è comune a molte persone, è molto simile anche alla mia.
Le colpe possono essere nostre, sia quelle dirette, ma soprattutto indirette. (siamo troppo timidi, poco interessanti, poco propositivi).
Per quanto riguarda la tua amica storica non mi dici niente di nuovo, mi è successo più volte.
Non da meno c'è la colpa della società individualista che non predilige una forma collettiva di vita in cui le persone collaborino.
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Ieri, 13:36
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#4
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Super Moderator
Qui dal: Jun 2018
Ubicazione: Divano
Messaggi: 4,960
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Io con il passare del tempo ho rivalutato molto il tema dell'amicizia, nel senso che non ci attribuisco questo grande valore, sia osservando me stessa che varie altre persone, non credo di averne tanto bisogno, penso che sia una cosa sopravvalutata.
Un periodo uscivo tanto, conoscevo tante persone rispetto a come sono fatta io, ma dopo, riflettendoci, mi sono accorta che erano in gran parte rapporti di convenienza, che si tenevano in piedi solo grazie alla presenza di alcuni presupposti (ad es quando si inizia l'università solitamente si fa amicizia con tanta gente, perché le persone si sentono impaurite dal nuovo ambiente e hanno bisogno di un gruppo per sentirsi più sicure ma dopo, quando si finiscono gli studi, genericamente ognuno va per la sua strada e sono pochi i legami che resistono al cambio di scenario e condizioni).
A me l'idea di avere una rete sociale mi soffoca proprio, quando ne avevo una mi sentivo soffocare, come se venissi inghiottita dagli altri, che avevano modi invadenti, volevano occupare troppo spazio, troppo tempo e troppe energie. Poi devo dire che le dinamiche di gruppo mi confondono tanto, gli assetti che assume un gruppo nel passare del tempo mi creano molta ansia, al punto che a periodi avere tante amicizie mi generava ancora più stress che stare da sola, perché ci sono troppe cose da gestire, troppe variabili imprevedibili. Ed è anche complicato gestire cose come inviti e controinviti, regali e controregali, favori e controfavori, salamelecchi vari, dopo un po' per me diventa più che altro fonte di malessere e provo un forte senso di inadeguatezza con tutta questa recitazione sociale (a me le persone che hanno una rete sociale fittissima mi sono sempre sembrate quasi dei clown, nel senso che erano costrette ad indossare un numero di maschere eccessivo, umanamente impossibile).
Che poi l'amicizia non deve essere considerata quasi come uno sport, in cui bisogna "migliorarsi", misurare il proprio rendimento, in cui non bisogna "fallire". Io la penso così.
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Ieri, 13:57
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#5
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Fucktardia
Messaggi: 2,090
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Friends solo per fare numero is good, losing all friends is better; but of course, the best thing would be to never have had friends at all ― Fobie Epistolari (2025, 2nd edition).
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Ieri, 16:12
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#6
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Esperto
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,607
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Mai avuti amici in 28 anni di vita. Solo gente che stava con me per doppi fini e per noia.
Ma andassero a fanculo va’.
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Ieri, 16:26
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#7
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Esperto
Qui dal: Feb 2023
Ubicazione: genova
Messaggi: 1,517
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amico finché mi dai un motivo per esserlo e non superi il limite
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Ieri, 17:01
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#8
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Esperto
Qui dal: Aug 2022
Messaggi: 3,960
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Premesso che tutto può succedere, secondo me le "amicizie vere" son quelle che ti crei da bambino e riesci a portarti nell'età adulta.
Perché son quelle che partono su basi meno di convenienza ma più sul trovarsi bene con quell'amico o amica.
Anche eventuali "scontri" di vedute con questi amici, saranno spesso mitigati dal fatto che siete legati da un'amicizia creata e vissuta da decenni.
Comunque, per fugare ogni dubbio, le amicizie più sincere e vere son quelle che si fanno sotto le armi (o in guerra ) (cit.)
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Ieri, 17:07
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#9
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 7,806
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Io non ho più amici dal 2002.
Fortunatamente, si vive comunque.
La maggior parte delle amicizie non è fatta per durare nel tempo, è triste ma funziona così. Cresciamo, prendiamo strade diverse, cambiamo. Le priorità diventano differenti e pian piano subentra una forma di reciproca estraneità.
Non è bello sentirsi abbandonati, messi all'angolo.
Lo so bene. All'inizio è doloroso e, spesso, scatta anche una certa rabbia. Personalmente, ho trascorso un periodo riflettendo sul motivo dell'allontanamento degli amici. Non mi sembrava di aver fatto chissà quale torto. Mi sono detta "probabilmente più che amicizie quelle erano delle situazioni di comodo".
Sbagliavo.
I miei erano dei legami reali, sinceri e lo sono stati fino alla fine. Poi, però, si sono scontrati con i cambiamenti. Le premesse che ci avevano unito si sono dissolte e pertanto il rapporto è naufragato. Non c'era più spazio per me nella loro vita. Avevamo orari diversi, impegni differenti, Caia conviveva, Sempronio lavorava, Maria studiava e faceva volontariato, ecc ecc.
Mancano gli incastri basilari.
Quello che mi dispiace è di non essermi protetta adeguatamente. Io ho sempre saputo che, prima o poi, sarebbe finita così. Eppure, non sono riuscita a mettere i paletti giusti e pertanto la "tranvata" è stata di grande impatto.
Ora sono molto più prudente e non mi aspetto niente da nessuno. Conosco le regole del gioco e so che tanto si va a parare sempre nella stessa direzione.
Il mio consiglio è proprio questo, d'ora in avanti cerca di tutelarti di più e ricordati che le cose, salvo rare e preziose eccezioni, hanno sempre un inizio e una fine.
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