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29-07-2018, 11:32
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#1
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Avanzato
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Tra persone orribili.
Messaggi: 328
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Il problema dell'aver vissuto da solo per ormai undici anni (ed è destinato ad aumentare...) è che sono arrivato a un punto della vita dove mi viene da mettere i remi in barca e cogliere quanto di ottenuto fino ad ora a livello amicale. Cioè zero. Se in erasmus mi sono impegnato a utilizzare fino in fondo quell'ombra di normalità che mi rimaneva per cercare di mantenere i contatti...adesso si è spento tutto. Non mi viene da contattare o scrivere a nessuno. E seppur un po' me ne dispiaccia, non me ne faccio nemmeno troppo un problema. Nemmeno per scelta consapevole, è diventato un meccanismo inconscio secondo cui sono "quasi" tranquillo nella mia solitudine. Anche nei rari casi in cui qualcuno mi scrive mi prendo il mio tempo per rispondere e non so nemmeno più il perchè. Quando iniziai l'università volevo solo uscire dal brutto giro di persone che mi ritrovavo per mancanza di considerazione. Maturare, fare esperienze....qualcosa, al costo di immensi sforzi c'è stato. Ma non ho voglia di perseverare. Mi manca proprio l'entusiasmo. Si è spenta in me ogni genere di curiosità. Ho provato ad andare da uno MOLTO bravo, che secondo lui mi ha detto di non ritenere il mio caso depressione anche se mi ha comunque prescritto un farmaco che sto temporeggiando a prendere. Però sembrerebbe più un qualcosa di rilassante che di antidepressivo vero e proprio. Forse mi sono spiegato male io e l'ho fatto girare intorno al problema. Oppure sono solo cambiato in peggio con una chiusura estrema verso il mondo. Non è che mi sto a inventare solo scuse razionali per giustificare la situazione in cui sono, quando provo a "tuffarmi" nel mondo finisco sempre per stancarmi dopo breve e necessito di lunghi periodi di calma. Che magari diventano permanenti, spezzano il ciclo di attività "costruttive" e mi ritrovo di nuovo in questa situazione.
Vorrei uscirne, davvero. Almeno per evitare di continuare a vivere in solitudine come faccio già ora per il resto dei miei giorni.
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29-07-2018, 11:56
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#2
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,053
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non ho soluzioni per il momento.
tutta la gente che conosco è:
- più depressa e problematica di me (sono una minoranza).
- La maggior parte sono troppo vitaloni e viaggiosi e vorrebbero costringermi a fare cose che non rientrano nella mia indole.
Il risultato sono le domeniche di fine luglio davanti al pc. E va bene pure così, un po' di tristezza c'è, ma potrebbe andare pure peggio.
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29-07-2018, 12:02
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#3
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Banned
Qui dal: Apr 2015
Ubicazione: Ovunque ma non qui
Messaggi: 14,396
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Stessa cosa..
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29-07-2018, 12:33
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#4
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Principiante
Qui dal: Jul 2018
Ubicazione: Dove non rompono le scatole.
Messaggi: 54
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Ti capisco.Io pure appena arrivato qui già sono perplesso sul quanto vi sia veramente voglia di uscire dal nostro isolamento.Vien da considerare però che "il male oscuro", visto come volere opposto, vince proprio pigiando su quel"divide et impera" grazie al quale può schiacciare separatamente ogni componente di quest'esercito di timidi idealisti.Persone delicate, che migliorerebbero le persone circostanti..se ne avessero(!)Io mi ritengo tale e presumo molti qui siano lo stesso.Ho constatato come in mia compagnia,senza far nulla di che,le persone prendono coscienza e si guardano dentro,proprio per la nostra attitudine introflessiva,il barbaro si mitiga,il cinico comincia a ragionare più umanamente,la libertina mondana si raffredda.Voglio dire..a conti fatti siamo un esercito di risorse sprecate,sia per noi stessi,che per le situazioni interattive in sé,la "vita"stessa che potrebbe scaturirne. Personalmente non sono una persona negativa, mi trovo in un luogo che non è più mio,ove regna la cultura dell'invadenza barbarica,l'ostilità all' altrui riservatezza,che è percepita come una bestemmia(privacy:cos'è..?!!)Le persone appena un po' riservate divengono oggetto di elucubrazioni ed ostilità.Alieni da cui guardarsi!
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29-07-2018, 15:51
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#5
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Esperto
Qui dal: May 2018
Ubicazione: Genova
Messaggi: 2,704
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Capita anche a me il fatto che abbia poca voglia e interesse a contattare altre persone ma per motivi diversi:
La motivazione per fare uscite e andare a vedere dei posti nuovi non mi manca di certo....tuttavia attualmente ho poca voglia di organizzare....di convincere altra gente...di trovare qualcosa che possa andare bene a tutti e magari pure.......sì perché capita anche questo...di sentirmi rinfacciare che ho fatto qualcosa che non andava bene...etc.
La soluzione quindi è quella di andare da solo e gestirmi in totale autonomia.
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29-07-2018, 19:28
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#6
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Intermedio
Qui dal: Aug 2017
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 259
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Quote:
Originariamente inviata da Drecks
sono arrivato a un punto della vita dove mi viene da mettere i remi in barca e cogliere quanto di ottenuto fino ad ora a livello amicale.
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ti capisco benissimo , hai usato un espressione che mi è utilissima per descrivere il mio momento ,ci sono momenti in cui si ha l entusiasmo e la voglia di conoscere gente nuova e momenti in cui no, sembra che manca la motivazione , secondo me è il momento di ritirare i remi in barca e starsene tranquilli quel che si è seminato si è seminato anche se fosse niente ,perche' non si puo' fare altrimenti , se ci sentiamo scarichi e abbiamo voglia di non cercare piu' niente è così che bisogna fare .
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26-10-2018, 02:07
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#7
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Esperto
Qui dal: Sep 2018
Messaggi: 2,474
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Sono in questa situazione ormai da anni e anni, si ho avuto qualche frequentazione, qualche conoscente e qualche relazione per brevi periodi ma alla fine non dico che sia impossibile ma quasi trovare persone affini a me nel lungo periodo, tutti vogliono il gruppetto e io no, mi basterebbe una persona ma qualsiasi persona vuole il gruppetto non posso pretendere che qualsivoglia persona rinunci alla socialità per stare sola soletta con me. E a parte questo, scovo sempre qualcosa, qualche aspetto degli altri che non digerisco e tempo al tempo io e la persona di turno ci allontaniamo simultaneamente l'uno dall'altra, e quindi dopo il solito inizio incoraggiante tutto va scemando, tutti perdono interesse nella frequentazione, io per primo e poi mi ritrovo la notte a chiedermi perché in questo mondo non ci sia spazio per me, ma è molto semplice… io di questo mondo non voglio fare parte, mi fa ribrezzo in ogni sua molecola.
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26-10-2018, 02:58
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#8
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Avanzato
Qui dal: Dec 2017
Ubicazione: Roma
Messaggi: 424
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Quote:
Originariamente inviata da Il sottoscritto
Ti capisco.Io pure appena arrivato qui già sono perplesso sul quanto vi sia veramente voglia di uscire dal nostro isolamento.Vien da considerare però che "il male oscuro", visto come volere opposto, vince proprio pigiando su quel"divide et impera" grazie al quale può schiacciare separatamente ogni componente di quest'esercito di timidi idealisti.Persone delicate, che migliorerebbero le persone circostanti..se ne avessero(!)Io mi ritengo tale e presumo molti qui siano lo stesso.Ho constatato come in mia compagnia,senza far nulla di che,le persone prendono coscienza e si guardano dentro,proprio per la nostra attitudine introflessiva,il barbaro si mitiga,il cinico comincia a ragionare più umanamente,la libertina mondana si raffredda.Voglio dire..a conti fatti siamo un esercito di risorse sprecate,sia per noi stessi,che per le situazioni interattive in sé,la "vita"stessa che potrebbe scaturirne. Personalmente non sono una persona negativa, mi trovo in un luogo che non è più mio,ove regna la cultura dell'invadenza barbarica,l'ostilità all' altrui riservatezza,che è percepita come una bestemmia(privacy:cos'è..?!!)Le persone appena un po' riservate divengono oggetto di elucubrazioni ed ostilità.Alieni da cui guardarsi!
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Molto bello quello che hai scritto e lo condivido pienamente.
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26-10-2018, 18:10
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#9
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Esperto
Qui dal: Jan 2018
Messaggi: 4,114
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Quote:
Originariamente inviata da Drecks
Il problema dell'aver vissuto da solo per ormai undici anni (ed è destinato ad aumentare...) è che sono arrivato a un punto della vita dove mi viene da mettere i remi in barca e cogliere quanto di ottenuto fino ad ora a livello amicale. Cioè zero. Se in erasmus mi sono impegnato a utilizzare fino in fondo quell'ombra di normalità che mi rimaneva per cercare di mantenere i contatti...adesso si è spento tutto. Non mi viene da contattare o scrivere a nessuno. E seppur un po' me ne dispiaccia, non me ne faccio nemmeno troppo un problema. Nemmeno per scelta consapevole, è diventato un meccanismo inconscio secondo cui sono "quasi" tranquillo nella mia solitudine. Anche nei rari casi in cui qualcuno mi scrive mi prendo il mio tempo per rispondere e non so nemmeno più il perchè. Quando iniziai l'università volevo solo uscire dal brutto giro di persone che mi ritrovavo per mancanza di considerazione. Maturare, fare esperienze....qualcosa, al costo di immensi sforzi c'è stato. Ma non ho voglia di perseverare. Mi manca proprio l'entusiasmo. Si è spenta in me ogni genere di curiosità. Ho provato ad andare da uno MOLTO bravo, che secondo lui mi ha detto di non ritenere il mio caso depressione anche se mi ha comunque prescritto un farmaco che sto temporeggiando a prendere. Però sembrerebbe più un qualcosa di rilassante che di antidepressivo vero e proprio. Forse mi sono spiegato male io e l'ho fatto girare intorno al problema. Oppure sono solo cambiato in peggio con una chiusura estrema verso il mondo. Non è che mi sto a inventare solo scuse razionali per giustificare la situazione in cui sono, quando provo a "tuffarmi" nel mondo finisco sempre per stancarmi dopo breve e necessito di lunghi periodi di calma. Che magari diventano permanenti, spezzano il ciclo di attività "costruttive" e mi ritrovo di nuovo in questa situazione.
Vorrei uscirne, davvero. Almeno per evitare di continuare a vivere in solitudine come faccio già ora per il resto dei miei giorni.
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Apatia, depressione, ma potrebbe essere anche disturbo schizoide di personalità. Se non ti pesa non avere contatti sociali e li vedi quasi sempre come un disturbo, come un fastidio per la tua tranquillità, potrebbe essere disturbo schizoide
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