E niente, ho deciso di mollare l'università.
Come gli utenti più attenti sapranno(?) ho già una laurea, e questa seconda la stavo facendo 1) un po' per sport (mi interessa l'argomento di studio, e se non ho scadenze esterne come gli esami da solo riuscirei studiare poco o niente), 2) un po' (o forse dovrei dire soprattutto) per tentare di socializzare, visto che attualmente i miei rapporti umani si contano nel numero di zero.
Per il punto 1: non mi ha soddisfatto molto il livello di trattazione dell'argomento di studio da parte della classe docente... ma questo, qui, non ci interessa.
Per il punto 2, pertinente al forum: fallimento completo. In più di due anni di frequentazione di corsi non sono riuscito a stringere alcun rapporto. Non "alcun rapporto significativo", ma "alcun rapporto" e basta. In ogni corso mi limitavo a starmene seduto nel mio angolino di dove seguivo le lezioni, e quando qualcuno/a temerariamente tentava di parlarmi, rispondevo a monosillabi. Ciò mentre dentro di me sentivo divorarmi la voglia di contatti umani. Ad ogni lezione uscivo dicendomi quanto ero stato stupido (stupido! stupido!) a non essere riuscito, ancora una volta, a sfruttare qualche occasione per socializzare come si deve. Ogni volta era un'oscillazione lacerante tra la necessità di apertura agli altri e la paura e l'incapacità di rapportarmi. Lungo i mesi ho tentato di migliorare la cosa parlandone con la mia terapeuta, ma senza beneficio alcuno.
Alla fine ho deciso di lasciar perdere, di dichiarare la disfatta, di annunciare la sconfitta.
Sì, vivo il ritiro dall'università come sconfitta, e non può essere altrimenti.
È anche vero che non potevo più permettermi di sostenerla economicamente, non essendo le mie entrate mirabolanti. Ci sono state considerazioni pratiche che mi hanno spinto al ritiro.
Ma la sconfitta è tutta sociale. È possibile, in più di due anni, pur desiderandolo ardentemente, non riuscire a socializzare in aule universitarie folte di gente? Indubbiamente ci vogliono delle (in)capacità molto speciali...
Tutto qui. Martedì darò l'ultimo esame, e magari riuscirò a scambiare qualche parola cogli altri studenti presenti.
Poi resteranno solo la solitudine, la noia del quotidiano, la depressione... almeno finché non capirò definitivamente che, forse, vivere una vita del genere non vale la pena.