Quintuplo

Non voglio fare il presuntuoso, ma visto che picchio ed insegno a picchiare per passione/professione, mi sento in dovere di dire che quello che dici è facile in teoria, ma nella pratica non sai mai quello che può succedere.
Magari quelli sono abituati e non si stupiscono per niente e ti rovinano di botte, magari si stupiscono al punto che uno cade per terra da solo e si fa un danno più grave di quello che vorresti...
Per dirlo con una massima: "se accetti di combattere, la tua vita non è più nelle tue mani". L'importante è averlo ben chiaro.

Amy96

che centrano loro con l'istituto tecnico? Mamma mia quanto odio questi pregiudizi!!! Io lo frequento e nella mia scuola non ci sono persone così, ok qualche bulletto c'è ma sappi che le teste di cazzo ci sono dappertutto! Non è che solo perchè un frequenta il liceo fighetto allora è santo! Bha che nervoso che mi fate venire con questi pensieri inutili

Halastor

Quello che dici è vero però oggettivamente... non è un motivo bastevole per non reagire. Perchè se non reagissi rimarrebbe l'onta subita e la vergogna di non aver fatto niente.
L'importante secondo me è non commettere mai ingiustizie, non attaccare senza motivo, non calcare la mano, non andare a cercare lo scontro se non necessario ecc..
Poi gli imprevisti possono capitare ma alla fine se avessimo voluto andare sul certo non nascevamo proprio.
Non so quanti casi ci sono di persone che sono morte per qualche pugno o perchè cadute male in una rissa ma oggettivamente sono casi abbastanza rari che secondo me non possono indurre di per sé a non reagire del tutto.
E' come se ,siccome ogni tanto qualcuno si schianta in auto, decidessimo di non guidare più... non mi sembra molto logico.

Marco Russo

condivido.
inoltre in caso di aggressioni bisogna sempre distinguere quelle legate da dinamiche di dominanza a quelle invece di tipo predatorio. Nel primo caso si combatte per la gerarchia, nel secondo per la vita.
Nel primo caso può aver senso lasciar perdere la sfida, ma in certi casi lo stigma sociale che ne consegue condiziona pesantemente le dinamiche sociali successive: "un uomo senza onore non è un uomo". Non ero l'unico ragazzo bullato, alle medie, ma ero uno dei pochi, se non l'unico, che reagiva e le ho anche date in certe circostanze, oppure ho messo in chiaro davanti a tutti che avrei potuto darle.
Questo ha fatto sì che non crescessi eccessivamente insicuro, e che non venissi bullato troppo.

Ad esempio tre ragazzini quando ero in vacanza a 17 anni volevano fottermi il cellulare, ma sono stato in grado di non cedere alle loro minacce e a farli spaventare più di quanto non siano riusciti loro a spaventare me.

Tornassi indietro nel tempo reagirei ancora di più, specialmente in quegli episodi dove lo stupore per la gratuità degli atti mi ha paralizzato molto più della paura.

Nel secondo caso invece la via preferibile è la fuga, ma non sempre è applicabile, e quando non lo è bisogna assolutamente incapacitare gli aggressori ad ogni costo, compreso quello di una denuncia per eccesso di difesa personale.

Ichnos

Rifiuti umani, esseri del tutto inutili che per autoconvincersi di valere qualcosa cercano di sfruttare la loro prevalenza fisica e caratteriale (la parte più merdosa) sui più "deboli" (odio usare questo aggettivo in un contesto simile). Meriterebbero di essere sorpresi da soli singolarmente (nel momento in cui diventano degli agnellini) ed essere alla mercè della loro vittima abituale, ma so che questo è piuttosto improbabile perchè essendo le vittime scelte tra i ragazzi piú tranquilli e "buoni", questi difficilmente si approfitterebbero di una situazione di inferiorità del bullo per fargliela pagare una volta per tutte!

lupo-solitario

io alle superiori menai un bullo.....usciti da scuola lo aspettai alla fermata dell' autobus......due pugni secchi in pancia il giorno dopo mi implorava per offrirmi la colazione poi crescendo cambia tutto ho molti amici che sono stati in galera.....strana la vita

Joseph91

Non li ho mai sopportati. Qualche battutina me la son spesso beccata, specie al liceo, ma non parlerei affatto di bullismo, che è un'altra cosa.
Penso che sia gente che è vuota, ha insicurezze anche maggiori delle loro vittime, e sotto la loro corazza nascondono una forte debolezza.

Ansiaboy

no scusate ragazzi..

io frequento unn istituto tecnico industriale e non ho mai ricevuto bullismo vero e proprio anche quando prendevo tutti i giorni l'autobus.. solitamente me ne stavo in disparte ad ascolate la musica e nesssuno mi ha mai rotto i coj.. anche se il casino lo facevano..

poi a scuola per il mio carattere indipendente, orgoglioso e conto-corrente ho sempre avuto qualcuno che provava a rompermi le balle ma visto che io li consideravo meno di zero non ho mai subito niente.
magari questi qualcuno per un paio di minuti mi sfòttevano ma poi perdevano sempre subito l'interesse.. senza che io insultassi o agissi o me ne stavo tutto intimidito a piagnucolare..

mentre un mio compagno reagiva sempre.. insultava e altro.. risultato ?
io dopo 2 minuti magari mi facevo una risata.. il mio compagno stava tutta la giornata o magari i giorni successivi ad inkazzarsi per nulla..

comunque è capitato che mi sono picchiato o meglio ho picchiato qualcuno in seconda superiore.. ma allora non potevo non reagire visto che ero con le spalle al muro e di fronte a me mi dava un paio di boffette..
poi sto tizio non ha più osato parlarmi minimamente

quindi voglio dare un consiglio.. se avete veramente di questi problemi non dovete in nessun modo agire, non dovete mostrarvi intimiditi nè inkazzosi
dovete essere UN MURO e vi lasceranno subito in pace..

The_Sleeper

Dunque, alle medie in classe il bullismo era fra le ragazze, noi maschi eravamo abbastanza uniti e per la maggior parte tutti bollati come sfigati quindi..
In quegli anni i bulli erano quelli di paese ma dopo qualche scazzottata personalmente a livello fisico mi han lasciato stare, sicuramente mi avranno sputtanato in paese e oggi ne vedo i risultati ma pazienza.

Alle superiori ( itis ) nel biennio ho ricevuto giusto qualche presa in giro e l'unico bullo che rompeva le balle nel giro di qualche settimana divenne poi mio "amico" visto che pure lui era sostanzialmente emarginato poiché ripetente. Al triennio nessun tipo di bullismo rilevante.

Quindi riassumendo son sempre stato etichettato ed escluso ma mai attivamente perseguitato.

Per quanto riguarda l'intervenire : l' ho fatto e lo faccio ancora se vedo che la cosa degenera in violenza fisica, qualche volta le ho prese pure dato che fisicamente non sono un problema per la maggioranza dei bulli.
Feci anche da testimone per un caso di bullismo nei confronti di un ragazzo disabile con tutti i casini che ne derivano.

tersite

invece i due bulli che mi davano noia al liceo , uno è giornalista sportivo
l'altro ha una agenzia di pratice automobiliste ora anche scuola guida
una vita normale la loro , chi ha problemi è il sottoscritto che al liceo li sopravanzavo
intellettualmente , insegnavo la matematica a tutti
l'altra sera ho avuto un colpo , quando ho visto il nome di un mio compagno di scuola
nel board dei professori della università di Pisa , ma ho fatto delle ricerche è un omonimo

Gummo

C'era un bulletto nella mia classe alle medie che era un figlio di papà, la sua famiglia aveva un'azienda famosa in città per produrre abbigliamenti sportivi o cose del genere (l'azienda si chiama come il suo cognome), ed era pieno di soldi; aveva il culo parato perchè era ricco e nessuno aveva le palle di dirgli qualcosa, anzi, era pieno di amici falsi che gli andavano dietro solo per i soldi. Questo è il tipico soggetto che nella vita non avrà mai i problemi, questa è la società.

Il tipo in autobus ha avuto le palle a sbraitare così essendo oltretutto da solo, e se ha detto qualcosa di eccessivo posso capirlo: sul momento, quando si schizza, si fa di tutto!!
alla fine della terza media essendo uno solitario mi ero inimicato metà classe, in molti mi tiravano gomme e cartacce o mi davano coppini sulla nuca molto forti, uno addirittura mi ha tirato una grossa gomma in un occhio facendomelo lacrimare. Sul momento non ho fatto niente se non lamentarmi, ma poi al cambio d'ora mentre era seduto per i fatti suoi gli sono arrivato alle spalle e gli ho dato una sberla così forte sulla testa che era un po' la somma di tutto ciò che mi aveva fatto lungo l'anno, così forte da fargli sbattere il naso sul banco, e fra i sussulti dei suoi amichetti me ne sono tornato silenzioso a sedere al mio posto. è stato tutto il giorno con la nuca rossa, e nelle ore seguenti, tipo quando eravamo in fila per cambiare aula, mi ero accanito ridandogli altre piccole sberle e lui non reagiva... insomma mi aveva preso male. per i giorni a seguire non mi ha più fatto nulla, peccato che io non abbia reagito prima, ormai era finita la scuola! ripensandoci ora è stata forse una cosa da "squilibrato", ma quando uno subisce offese fisiche e psicologiche per molto tempo può arrivare a fare di tutto, anche se è una persona tranquillissima e buona.

Arrivato alle superiori e continuando ad avere bulletti che mi rompevano ogni tanto reagivo per istinto, ma erano troppo più grandi di me e non potevo far nulla, ecco questi sono i casi veramente critici, quando sono in tanti e tu sei solo... io alla fine mi sono chiuso in me stesso e ho lasciato la scuola, forse i bulli non capiscono quanto le loro azioni, anche se a loro sembrano insignificanti, abbiano effetto su chi è troppo sensibile. E' anche grazie a loro se oggi sono così insomma sono uno che per la strada del bullismo purtroppo c'è passato, e se sei solo e hai già dei problemi di tuo, può davvero cambiarti.

tersite

Vero il mio compagno di scuola il giornalista era figlio di un direttore di giornale
cacciato dal liceo dopo essere bocciato due volte , si diplomò in un isituto privato a Catanzaro prima di noi 'regolari' , questo la dice lunga su quanto contino i soldi nella ns. società

utopia?

uhm, tu che hai fatto?

la reazione del ragazzo "tranquillo ed educato" non m'è parsa granchè
dire parolacce, passare dalla difensiva all'offensiva, minacciare di aver già chiesto l'intervento di qualcun altro
non ha fatto altro che dimostrare, anzi, sottolineare, la propria "debolezza"

cancellato11788

io nulla di nulla, ho solo osservato la scena

utopia?

in ogni caso, non è che qualcuno avrebbe potuto fare granchè, soprattutto se ci son state solo parole/minacce/intimidazioni e niente "mazzate"
la situazione, se placata lì, sarebbe ripresa altrove

al limite, qualcuno avrebbe potuto seguire il "gruppo" di nascosto e intervenire quando "le minacce" si sarebbero concretizzate
like a spy

cancellato11788

che cosa ci potevo fare io-mingherlino e quasi scheletrico all'epoca dei fatti-contro 3-4 armadi palestrati ?

EDIT: eh appunto....