cancellato21736

E invece in Italia questo termine va di pari passo con gli otaku, non c'è alcuna distinzione.

Quelli che si considerano hikikomori e hanno alimentato tutta la community intorno a Crepaldi, i suoi gruppi tossici di telegram e la sua inutile pseudo-associazione sono proprio loro.
Dai ragazzini delle medie ai 50enni weeb che si consideravano tali giusto perché stavano a casa il sabato e la domenica sera a leggere manga e parlarne sui gruppi di "hikikomori-italia" o le imitazioni (che erano e sono anche peggio) dove si rifugiavano gli utenti bannati dai gruppi ufficiali.

Lo so perché purtroppo ne facevo parte pensando ingenuamente (mi sono imbattuto in questa cloaca da giovane) di trovare gente con i miei problemi e le mie patologie ma sono fuggito dopo poco tempo.

Pure i miei genitori, preoccupati per la mia situazione, si erano imbattuti nel termine e in tutto il sensazionalismo mediatico che ne facevano e avevano addirittura mandato una mail all'associazione di hikikomori-italia per chiedere informazioni e aiuto.
Mai ricevuto alcuna risposta.


Basta con questa storia degli hikikomori.
Anche io sono stato isolato in casa per 10 anni senza neanche uscire sul terrazzo di casa per paura che la gente mi vedesse dalle case vicino a dalla strada, ma non mi sono mai definito hikikomori.
Si chiama, nel mio caso, autismo di livello 2, che ha portato a depressione, fobia sociale, disturbo evitante, d.o.c; conseguenza nell'insieme > ritiro sociale, isolamento ed alienazione totale.
Hikikomori qua è sempre stata solo una moda per gli otaku e terreno fertile per giornalisti in stile "Iene" che ne hanno scritte di tutti i colori.

Itachi

Un hikikomori è una persona che ha scelto di scappare fisicamente dalla vita sociale, spesso ricorrendo a livelli estremi di isolamento e confinamento, stando a wikipedia; poco importa se sia a causa dell’autismo, della fobia sociale o della depressione. Perché non ti riconosci in questa descrizione? A me i tuoi sembrano meccanismi di autosvalutazione tipici della depressione, anche il fatto che parli dei tuoi problemi nominandoli “patologie” come fossero malattie fisiche, ma non sono patologie, nè la depressione, nè la fobia sociale e nè l’autismo.

gaucho

Ma per essere hikikomori devi avere i tuoi che ti mantengono se no come fai a vivere.
Io vorrei chiudermi in casa per sempre ma come faccio.

cancellato21736

Fino a prova contraria depressione, fobia sociale ecc. sono patologie psichiatriche e l'autismo è un disturbo del neurosviluppo.
E sì, importa molto la causa scatenante dell'isolamento.

Più che a wikipedia sarebbe meglio chiedere ad un medico competente.
Ed uno dei problemi principali è proprio questo; quelli che ho sempre incontrato su gruppi, community, forum e simili si definiscono e riconosco come hikikomori dopo aver letto il primo risultato che esce cercando la parola su Google...

Io non mi riconosco in questa descrizione perché per me l'isolamento sociale e la reclusione non sono mai stati una condizione da ostentare nei gruppi di otaku.

gaucho

Scrooge io ti voglio bene ma sono vecchia e devo mettere gli occhiali con la catenella al collo per leggerti

Itachi

Intendevo la parola “patologia” in senso stretto, che significa malattia del corpo. Decontestualizzando quello che ti ho visto scrivere spesso, ovvero “le mie patologie” uno penserebbe che hai qualche problema dell’organismo, parlarne in questo modo mi sembra un modo di autosvalutarsi e accettare l’immutabilità dei propri problemi come fossero malattie incurabili. Se una persona diventa hikkikomori qualche disturbo mentale deve averlo, non credo sia il fatto di soffrire di depressione o fobia sociale a differenziarti da loro.

Sugli hikkikomori ho riportato l’esatta definizione per capire il motivo per il quale non ti riconoscessi ma non mi è un argomento nuovo, tempo fa vidi una live di Crepaldi, che ora dici essere persona cardine di una community tossica e fondatore di una pseudoassociazione quindi forse ho una visione distorta sull’argomento. Ma gli otaku sono un gruppo un gruppo italiano o è qualcosa di internazionale in cui si riconoscono tutti gli hikkikomori? Se è la seconda opzione comprendo, ma se è la prima non capisco perché non ti ci riconosca dato che la descrizione corrisponde. Perché dici che sarebbe meglio chiedere ad un medico piuttosto che cercare la definizione su Wikipedia, dici che non è corretta?

edward00767

Appunto il termine hikikomori si intende solo stare recluso in casa e non soltanto isolamento sociale, perchè se si parla di isolamento sociale mi ci metto anche io in parte, dato che non frequento la società per adesso.
Hikikomori lo vedo più come un coping legato al ritiro e non una problematica a se stante, come diceva un utente sopra bisogna indagare il disturbo del pensiero che ci sta dietro ad una scelta del genere, e non dare un etichetta giapponese solo per dare gruppo di appartenenza a persone che non si sentono di appartenere a niente, si rischia di far adagiare la gente col dire "eh io ormai sono hikikomori" e non se ne esce più, perchè a parole son tutti bravi a fare daydreaming e immaginarsi come un esercito di reclusi tutti felici che leggono i manga, ma poi là fuori ti si mangiano vivo, nella realtà vera e quotidiana.

cancellato21736

Anche basandosi su ciò che riporta wikipedia la depressione è una patologia, e ad esempio anche l'ansia è considerata patologica quando, come nel mio caso, "disturba in maniera più o meno notevole il funzionamento psichico, determinando una limitazione delle capacità di adattamento dell'individuo".



Otaku è un termine internazionale che indica in generale individui fissati col mondo dei manga e degli anime, e (per quelli che non sono direttamente giapponesi) con la cultura giapponese che gira attorno a queste tematiche.
Di conseguenza si sono attaccati pure al termine hikikomori senza neanche essere consapevoli delle cause e delle conseguenze.


Io non sono hikikomori, sono affetto da patologie neuropsichiatriche che tra le varie conseguenze mi hanno portato all'isolamento sociale e alla totale reclusione in casa.