Sono un ragazzo di 29 anni e sto affrontando un percorso psicoterapico da circa tre mesi, a causa di una situazione che ho creato io stesso. Negli ultimi cinque anni ho mentito sulla mia vita ai miei genitori, alla mia ormai ex ragazza, agli amici più cari. A fine 2010 sono stato licenziato per ridimensionamento del personale e da allora è iniziato tutto. Un circolo vizioso che mi ha portato a non dirlo alla mia ex ragazza, ai miei amici. Non avevo particolare vergogna o timore dei loro giudizi, mi sono sentito semplicemente svuotato e ho cominciato a mentire per creare uno scudo attorno a me. Entrare nei dettagli è un po' complicato, ma spero di aver reso un pochino l'idea. Ho perso la stima dei miei genitori, già avendo in casa una situazione molto delicata, ho perso la stima della mia ex ragazza che nonostante tutto ha cercato di starmi accanto in questi mesi, che continua a non lasciarmi solo in qualche modo. Facendo dei test di personalità prima di cominciare il percorso con la terapeuta, non sono risultati disturbi di personalità particolari, ma che sono un soggetto evitante. Cerco in questo forum un confronto con persone che abbiano avuto esperienze simili, un piccolo stimolo per proseguire il mio percorso in un momento di enorme fragilità, perché senza il "falso me" creato sono decisamente più sollevato e fiero di vivere davvero alla luce del sole, ma anche disorientato e purtroppo un po' solo, a causa della perdita di fiducia e stima delle persone vicine a me più care. Grazie per l'attenzione.
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