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Vecchio 24-08-2012, 20:03   #1
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Oggi me ne stavo trasognato e cupo nella mia camera - pensando alla commessa del panificio dietro casa che inorridisce ogni qual volta mi vede apprestarmi ad entrare nel negozio - quando d’un tratto piomba nella stanza mia madre che euforica mi annuncia la presenza in casa di Teresa, “vieni, vieni c’è la figlia della Rita con in braccio la creatura”, la quale stamane era stata dimessa dall'ospedale e adesso era venuta a farci visita per mostrarci (a noi come a tutti gli inquilini della scalinata) il nascituro. Ebbene sì, la Teresa aveva messo al mondo un bambino: ora era pronta ad aggredire e corrispondere a chiunque l’eccitazione e la gioia per il lieto evento. Tant’è che nemmeno io potei sottrarmi al supplizio.

Scocciato dunque mi reco in soggiorno e qui trovo Teresa e mia madre mentre attorniano della propria attenzione il marmocchio e fremono di contentezza nel vederlo seduto sul tavolo e sporgersi in avanti in cerca della madre. Allora Teresa gli va incontro e lui stupefatto spalanca le sue piccole dita rosse per toccarla. E felicità, felicità, felicità, incontra la meraviglia a mezz'aria ed a metà spazio trova la dolcezza del volto materno. Apre e chiude le piccole dita con gioia, ride di una risata meravigliosa, ride per aver trovato tutto il suo tesoro, toccandolo a tentoni e trovandolo al buio. Spalanca i suoi occhioni da bimbo per vedere e vedere. Ma non può vedere. Si stupisce, corruga il visino. Però quando Teresa avvicina il suo volto, ride e gli mormora dolcemente, allora il bambino trema di estasi e amore. Sotto una specie di incantesimo mi avvicino anch’io nei pressi del tavolo confidando in una reazione entusiasta da parte del frugoletto, ma questi appena avverte la mia presenza diventa bordeaux e prorompe in un pianto disperato. Subito vengo rimproverato da mia madre, “vattene tu, ché fai piangere i bambini, mostro”, quindi mi allontano dal tavolo e mi congedo dalla stanza con la coda tra le gambe. Per riguadagnare l’accesso della mia camera. Qui poco dopo, in virtù di intense e febbrili circonvoluzioni mentali, conclusi che mettere al mondo un bambino è sbagliato. E' sbagliato perché... perché... perché sì, ecco quanto.

Ora dovrei proprio tornare dabbasso e imbeccare la Teresa in un sonoro rabbuffo. Gridargli: “Disgraziata! Che hai fatto! Hai messo al mondo un bambino!”. E dopo sputargli in bocca mentre che sospira di gioia. In effetti, dovrei convocare tutte le donne del forum e imporre loro un severo rimbrotto al fin di dissuaderle dall’inconsulto intento di voler avere la prole.

“Pasquale durante la gravidanza era diventato pazzo di gioia, nove mesi di totale euforia”, continua a dire Teresa , mentre starnazza e parlotta insieme a mia madre nel vano di sotto, chiamando in causa financo suo marito. A parte che già uno che si chiama Pasquale ha ben poco da festeggiare. Ma poi, ci credo che era contento: mica ce l’aveva lui un intruso nelle visceri che mangiava il suo cibo. Ecco, io il feto lo vedo alla stregua di un mendicante.

“Oh, la gravidanza è un’esperienza meravigliosa” seguita impunita la Teresa dabbasso. Eh, altroché, dalle vomitate celestiali e dalle minzioni niagariche e dalle sciolte emorragiche. Oddio, aspe’, le sciolte emorragiche mi pare di no. Ad ogni modo lo stato interessante non è affatto un’esperienza idilliaca. Insisto: il corpo si sforma, sopraggiungono le nausee, questa massa (il feto che cresce) che preme sulla vescica, su tutti gli organi, i piedi che si gonfiano, le vene che deflagano, la pelle che si smaglia. Voglio dire, la gravidanza non mi sembra per niente una cosa piacevole, piuttosto un’aberrazione, una mutazione assurda.

Oltretutto, - gentilissima tra le utenti -, nonostante sia difficile per te crederlo, durante la gestazione il tuo già poco soave carattere subirà un peggioramento e tu non sarai più in grado di stringere relazioni con qualsivoglia essere senziente.

Che poi io mi chiedo: perché dovreste prendervela tanto se uno preferirebbe risparmiarvi una panza innaturale?
Ah, dovete prendere dieci chili per poter meglio calzare il costume da bagno? Ma friggete un po’ di più, abbuffatevi di cibo spazzatura: un po’ di grasso non vale una vita di colloqui con i docenti. E che diamine.

“Devi scusare mio figlio per prima; sai, ha la sensibilità di un elefante. Alle volte stento a credere che abbia un cuore. Eheheh”
Spesso mi viene detto, sia da parte di mia madre sia da parte di conoscenti, che sono un mostro. Vuoi perché non mi suscitano emozione gli esseri umani, vuoi perché odio gli animali in generale.

“Di chi sei tu? Di chi sei tu? Della mamma!”, “Ngueeeee, Ngueeeee”, “Oh, che amore! E’ proprio un bel bambino. E’ proprio un bel bambino.”
I bambini invece mi sono del tutto indifferenti. Ecco, perché non capirò mai l’entusiasmo affettato in presenza di un bambino. Tutti che si accalcano l’uno sull’altro in preda a raptus di dolcezza(nonché lapsus di bon ton) per dimostrare il loro amore al marmocchio attraverso coccole e attenzioni di dubbio gusto. E poi quando qualcuno di questi esagitati tenta di attirare la mia attenzione sulla presunta meraviglia dell’infante mi viene da pensare: “Oh, incredibile, un essere umano. Ce ne sono altri sette miliardi nel mondo, mica pochi.”
Vecchio 24-08-2012, 20:20   #2
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Quote:
Originariamente inviata da Complessato Visualizza il messaggio
“Oh, incredibile, un essere umano. Ce ne sono altri sette miliardi nel mondo, mica pochi.”

ma che c'entra
quello è il suo, nato da lei, mica uno adottato preso per strada.
chiunque sarebbe felice per aver terminato un'opera durata 9 mesi, che sia 1 bimbo, un quadro o sarcazzo
Vecchio 24-08-2012, 20:23   #3
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Uomini, ora mi rivolgo a voi: quando la vostra partner vi incalza con la disarmante proposta: “dai, amore, facciamo un bambino?” voi opponete un reciso e beffardo: “Ma sì, amore, dai, generiamo un altro essere umano che un giorno si masturberà di fronte al porno di Sara Tommasi”. Così facendo dissuaderete la vostra compagna dall’infausto intento ed eviterete a voi stessi e a chi vi circonda inutili grattacapi.
Inoltre, quando fate sesso mettete sempre il preservativo: non dovete temere tanto l’AIDS, quanto il concepimento di un figlio. Già, perché l’AIDS quantomeno ti stende in tempi relativamente brevi. Mentre, invece, con un figlio l’agonia si protrae per una vita.

“Come mi sarebbe piaciuto avere una famiglia numerosa, invece ho avuto solo Complessato che poi è venuto su pure male”, “Oh, mio marito Pasquale invece sogna di avere tanti figli al nostro seguito. ehehe”, “Uhm, no, mio marito, al contrario del tuo, non è mai stato amante dei bambini. Ho sempre pensato che fosse un immaturo.”
Già, la maturità misurata con l’inseminazione. Come se crearsi dei problemi da risolvere e delle responsabilità evitabilissime fosse una cosa da adulti invece che semplicemente da fessi. Ma va là!

“Ma perché prima hai detto che Complessato è venuto su male?”, “Bah. Un figlio ho messo al mondo, pure sbagliato. Mannaggia a me e quando mi è venuto il capriccio avere un figlio!”, “Ma perché? Ti dà motivo di dispiacere?”, “La sera non esce mai, praticamente non ha vita sociale. Se ne sta recluso nella sua camera e lì spende la sua vita senza darle ricambio. Io lo riprendo, gli dico 'esci, divertiti, frequenta gente, fatti un ragazza, la vita è una sola', ma niente, non mi si fila”, “Madonna che brutta situazione. No, però ora non fare così. Su, fatte forza Concetti’, alla fine troverà anche lui il suo equilibrio.”

Ma ora veniamo a noi, amici evitanti. Siamo seri: sono proprio quelli come noi che dovrebbero fare dei figli, ed è per questo che evitiamo di farli. Il miglior padre possibile infatti è colui che è affetto dal Disturbo Evitante di Personalità. Il motivo è presto detto: quelli come noi sono pochi mentre i bifolchi molesti che importunano le ragazze per strada sono tanti. Quantunque noi ci mettessimo a figliare con ritmi di dodici pezzi a cucciolata, non riusciremmo comunque ad ammortizzare le migliaia di nidiate di figli di bifolchi molesti che erediteranno dai padri i valori di insolenza ed estroversione. Ragion per cui, preferisco evitare a mia figlia di essere importunata per strada. Ed evitare a mio figlio di fare i conti con l’inspiegabile ed assurda realtà che c’è qualcuno sulla Terra che soffre del Disturbo Evitante di Personalità.

E poi per strada incroci sempre le madri e le senti mugugnare con sdegno: “Saranno i nostri figli a dover pagare il debito”, “Non è giusto che i nostri figli paghino gli aiuti alle banche” “I nostri figli pagheranno la crisi finanziaria”. Ma Sant’Iddio, dico io: non fateli, non fateli questi benedetti figli! In tal senso, attuate delle valide contromisure: la contraccezione oppure, se il danno è stato già fatto, l’aborto. Così nessuno paga niente e siamo tutti contenti, no? Ehi, che fai, metti al mondo qualcuno affinché appiani i tuoi debiti? metti al mondo qualcuno di modo che rattoppi le tue finanze? Ma allora lo vedi che ho ragione io? sei un farabutto! Nondimeno, crescere un figlio comporta ulteriori spese, quindi i tuoi problemi economici si aggravano. Ma allora non sei un farabutto, sei uno stupido!
Non fateli, non fateli. Vi scongiuro.
Vecchio 24-08-2012, 20:24   #4
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Sentire parlare di bambini mi provoca l'orticaria, averne vicino mi crea fastidio. Ma gli animali no, quelli sono sacri.
Vecchio 24-08-2012, 20:26   #5
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Io ero l'anno scorso a questo livello, anche s enon ho letto il post per intero, presumo che sei antinatalista perchè dopo aver vissuto la tua esperienza di vita negativa ora non sopporti l'esistenza.






Io ora dopo un anno più o meno sono arrivato a un passo successivo: pensare di togliere la mia di vita cambia modo di pensare prima che sia troppo tardi.
Vecchio 24-08-2012, 20:27   #6
Esperto
L'avatar di clanghetto
 

Minkia e se il bambino ti vomitava addosso che facevi?
Vecchio 24-08-2012, 20:29   #7
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Dannazione, Belindo ha letto. Pensavo la lunghezza eccessiva del predicozzo fosse un buon deterrente in tal senso. Invece, macché.

Infine, alle utenti che non hanno letto dico: chi vuole fare un bambino con me?
No, è che la visione dell'infante mi ha infuso il senso di paternità
Vecchio 24-08-2012, 20:31   #8
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ah ma quindi stavi scherzando?^^


e io che mi ero preoccupato che esistesse un mio simile, meno male
Vecchio 24-08-2012, 21:09   #9
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Sì, Sverso stavo scherzando. Più o meno.
Tranquillo.

Telos però ho come la sensazione che non scherzasse.

E Clang Hetto perché infierisce? se l'è forse dovuta sopportare lui la Teresa in casa con mia madre sino a poc'anzi?
Vecchio 24-08-2012, 21:11   #10
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Tuttavia, sono sicuro che molti hanno abbandonato la lettura anzitempo a causa della fiumana di parole. Tra questi anche molte gentili utenti.
A queste rinnovo il mio appello: "dai, facciamo un bambino insieme". Da solo faccio fatica
Vecchio 24-08-2012, 22:46   #11
Esperto
L'avatar di Fallitoperenne
 

capisco,i bambini sono una pena inviata da qualche entità poco benevola nei nostri confronti per ricordarci che la vita è una punizione crudele.
Bei tempi quelli di Sparta,probabilmente molti di noi sarebbero stati abbandonati sul Taigeto e avremmo posto fine alle nostre sofferenze.
comunque lo stile di complessato mi ricorda quello di un altro utente,ora non ricordo il nick,ma lo stile era molto simile
Vecchio 24-08-2012, 22:49   #12
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Quote:
Originariamente inviata da Complessato Visualizza il messaggio
Oggi me ne stavo trasognato e cupo nella mia camera - pensando alla commessa del panificio dietro casa che inorridisce ogni qual volta mi vede apprestarmi ad entrare nel negozio - quando d’un tratto piomba nella stanza mia madre che euforica mi annuncia la presenza in casa di Teresa, “vieni, vieni c’è la figlia della Rita con in braccio la creatura”, la quale stamane era stata dimessa dall'ospedale e adesso era venuta a farci visita per mostrarci (a noi come a tutti gli inquilini della scalinata) il nascituro. Ebbene sì, la Teresa aveva messo al mondo un bambino: ora era pronta ad aggredire e corrispondere a chiunque l’eccitazione e la gioia per il lieto evento. Tant’è che nemmeno io potei sottrarmi al supplizio.

Scocciato dunque mi reco in soggiorno e qui trovo Teresa e mia madre mentre attorniano della propria attenzione il marmocchio e fremono di contentezza nel vederlo seduto sul tavolo e sporgersi in avanti in cerca della madre. Allora Teresa gli va incontro e lui stupefatto spalanca le sue piccole dita rosse per toccarla. E felicità, felicità, felicità, incontra la meraviglia a mezz'aria ed a metà spazio trova la dolcezza del volto materno. Apre e chiude le piccole dita con gioia, ride di una risata meravigliosa, ride per aver trovato tutto il suo tesoro, toccandolo a tentoni e trovandolo al buio. Spalanca i suoi occhioni da bimbo per vedere e vedere. Ma non può vedere. Si stupisce, corruga il visino. Però quando Teresa avvicina il suo volto, ride e gli mormora dolcemente, allora il bambino trema di estasi e amore. Sotto una specie di incantesimo mi avvicino anch’io nei pressi del tavolo confidando in una reazione entusiasta da parte del frugoletto, ma questi appena avverte la mia presenza diventa bordeaux e prorompe in un pianto disperato. Subito vengo rimproverato da mia madre, “vattene tu, ché fai piangere i bambini, mostro”, quindi mi allontano dal tavolo e mi congedo dalla stanza con la coda tra le gambe. Per riguadagnare l’accesso della mia camera. Qui poco dopo, in virtù di intense e febbrili circonvoluzioni mentali, conclusi che mettere al mondo un bambino è sbagliato. E' sbagliato perché... perché... perché sì, ecco quanto.

Ora dovrei proprio tornare dabbasso e imbeccare la Teresa in un sonoro rabbuffo. Gridargli: “Disgraziata! Che hai fatto! Hai messo al mondo un bambino!”. E dopo sputargli in bocca mentre che sospira di gioia. In effetti, dovrei convocare tutte le donne del forum e imporre loro un severo rimbrotto al fin di dissuaderle dall’inconsulto intento di voler avere la prole.

“Pasquale durante la gravidanza era diventato pazzo di gioia, nove mesi di totale euforia”, continua a dire Teresa , mentre starnazza e parlotta insieme a mia madre nel vano di sotto, chiamando in causa financo suo marito. A parte che già uno che si chiama Pasquale ha ben poco da festeggiare. Ma poi, ci credo che era contento: mica ce l’aveva lui un intruso nelle visceri che mangiava il suo cibo. Ecco, io il feto lo vedo alla stregua di un mendicante.

“Oh, la gravidanza è un’esperienza meravigliosa” seguita impunita la Teresa dabbasso. Eh, altroché, dalle vomitate celestiali e dalle minzioni niagariche e dalle sciolte emorragiche. Oddio, aspe’, le sciolte emorragiche mi pare di no. Ad ogni modo lo stato interessante non è affatto un’esperienza idilliaca. Insisto: il corpo si sforma, sopraggiungono le nausee, questa massa (il feto che cresce) che preme sulla vescica, su tutti gli organi, i piedi che si gonfiano, le vene che deflagano, la pelle che si smaglia. Voglio dire, la gravidanza non mi sembra per niente una cosa piacevole, piuttosto un’aberrazione, una mutazione assurda.

Oltretutto, - gentilissima tra le utenti -, nonostante sia difficile per te crederlo, durante la gestazione il tuo già poco soave carattere subirà un peggioramento e tu non sarai più in grado di stringere relazioni con qualsivoglia essere senziente.

Che poi io mi chiedo: perché dovreste prendervela tanto se uno preferirebbe risparmiarvi una panza innaturale?
Ah, dovete prendere dieci chili per poter meglio calzare il costume da bagno? Ma friggete un po’ di più, abbuffatevi di cibo spazzatura: un po’ di grasso non vale una vita di colloqui con i docenti. E che diamine.

“Devi scusare mio figlio per prima; sai, ha la sensibilità di un elefante. Alle volte stento a credere che abbia un cuore. Eheheh”
Spesso mi viene detto, sia da parte di mia madre sia da parte di conoscenti, che sono un mostro. Vuoi perché non mi suscitano emozione gli esseri umani, vuoi perché odio gli animali in generale.

“Di chi sei tu? Di chi sei tu? Della mamma!”, “Ngueeeee, Ngueeeee”, “Oh, che amore! E’ proprio un bel bambino. E’ proprio un bel bambino.”
I bambini invece mi sono del tutto indifferenti. Ecco, perché non capirò mai l’entusiasmo affettato in presenza di un bambino. Tutti che si accalcano l’uno sull’altro in preda a raptus di dolcezza(nonché lapsus di bon ton) per dimostrare il loro amore al marmocchio attraverso coccole e attenzioni di dubbio gusto. E poi quando qualcuno di questi esagitati tenta di attirare la mia attenzione sulla presunta meraviglia dell’infante mi viene da pensare: “Oh, incredibile, un essere umano. Ce ne sono altri sette miliardi nel mondo, mica pochi.”


non ho finito di leggere...
tua madre ha detto veramente :" Subito vengo rimproverato da mia madre, “vattene tu, ché fai piangere i bambini, mostro”...........
spero tu stai scherzando.......
Vecchio 24-08-2012, 22:54   #13
Banned
 

Più che con Teresa e con i bambini in generale dovresti prendertela con tua madre. Si è comportata in maniera ignobile nei tuoi confronti
Vecchio 24-08-2012, 23:37   #14
Esperto
L'avatar di Trent
 

Quote:
Originariamente inviata da Complessato Visualizza il messaggio
Già, la maturità misurata con l’inseminazione. Come se crearsi dei problemi da risolvere e delle responsabilità evitabilissime fosse una cosa da adulti invece che semplicemente da fessi. Ma va là!

Questo l'ho sempre pensato
Vecchio 24-08-2012, 23:56   #15
Principiante
L'avatar di mile426
 

1) adoro come scrivi

2) anche io faccio piangere i bambini. Non è che abbiamo qualche problema, noi che facciamo piangere i bambini, è che siamo fobici. I bambini hanno uno straordinario sesto senso per captare le emozioni di chi sta loro intorno, perciò in un fobico percepiscono ansia repressa, ansia perché c'è qualcuno che lo sta guardando, ansia perché ha paura della reazione del bambino, eccetera eccetera. E' normale che con tutta quest'ansia si mettano a piangere.

3) chiunque dica che sei un mostro, a mio avviso, è uno stronzo. E' da ignoranti dire che una persone chiusa, timida, poco socievole, sia un mostro. E' da stronzi dirlo di qualunque persona. (spero che non ti senta offeso per tua mamma che ti dice ciò)

4) la gravidanza secondo me è una delle pochissime cose belle dell'essere umano. Sarà che sono una ragazza, perciò ho in me un'innato amore verso la nascita di un bambino. Ecco, forse dovresti vederla da un altro punto di vista. Hai elencato un sacco di elementi negativi della gravidanza, ma prova a vedere anche quelli positivi. Sentire una vita che nasce dal tuo stesso corpo, sapere che un giorno quell'esserino minuscolo sarà grande e grosso come te, rendersi conto dell'enorme innocenza e purezza di quella creatura.

5) Se pensi veramente quello che hai detto, ringrazia di non essere una donna!
Vecchio 25-08-2012, 00:21   #16
Esperto
L'avatar di wallis
 

Anch'io ho letto tutto scrivi veramente bene sono stato catturato dal tuo modo di scrivere.
Per quanto riguarda il tema trattato i bambini finche sono piccoli non fingono
come ha scritto mile426 tutto quello che percepiscono lo esprimono
anche a me la prova bambino crea problemini perchè al bambino non è facile sviare l'attenzione facendosi vedere interessante come può succedere con un adulto.
Consiglio a tutti di mostrarsi e rapportarsi con bambini per vedere che reazioni hanno, per capire cosa trasmettiamo spesso involontariamente.
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