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27-01-2014, 01:55
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#41
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Banned
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Circolo dei matti
Messaggi: 1,734
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Quote:
Originariamente inviata da Kody
La butto lì: Ha senso questo thread?
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Ha senso questo forum?
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27-01-2014, 02:38
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#42
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Banned
Qui dal: May 2012
Ubicazione: Südtirol
Messaggi: 6,826
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Secondo me il thread potenzialmente ha senso.
E anche il forum ne ha, a me personalmente ha suscitato riflessioni importanti a cui non sarei arrivato senza, e che un pochino mi hanno cambiato.
Ha senso vivere infelici? No evidentemente. Ma questo dovrebbe essere uno stimolo per arrivare a capire davvero perchè si è infelici: e per farlo bisogna rimettere in discussione tutto, ma proprio tutto, comprese le proprie spiegazioni riguardo alle cause della propria infelicità. L' aiuto di un terapeuta potrebbe rivelarsi indispensabile in questo percorso.
Ma c'è poco da fare, finchè si continua a vivere da infelici, significa che non si è arrivati ancora a quel punto critico in cui la sofferenza diventa così insostenibile da obbligare un cambiamento di rotta, a prescindere dalla forza di carattere o dalle difficoltà di ogni sorta.
Purtroppo può sempre andare peggio, anche quando pensiamo che peggio di così non possa andare ( e però in qualche maniera è proprio così che andiamo avanti, quindi la situazione non è così insostenibile ... ), la sofferenza è potenzialmente un abisso senza fondo, mentre un' apatia piatta, per quanto pesante, non è ancora il fondo.
In realtà non c'è alcun fondo, è terribile.
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27-01-2014, 11:04
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#43
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Esperto
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 1,112
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Ho spesso chiesto di essere felice. Ma era chiedere troppo
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27-01-2014, 12:43
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#44
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Banned
Qui dal: Dec 2013
Ubicazione: toscanaccio
Messaggi: 14,248
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Quote:
Originariamente inviata da Qwerty
certo pero' che incoraggiare suicidio e farlo passare come una cosa buona e' molto peggio.magari qualcuno che ha sto dubbio legge qui e pensera' che passa per eroe se lo fa -.-
riguardo alla domanda del titolo ha senso di vivere sperando e cercando di essere felici. come si fa sapere al 100% che non lo si sara' mai?
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Qwerty non credo fose quello il senso delle risposte
cmq no! il suicidio non è certo una risposta
bisogna tendere alla felicità , so che non è affatto facile
a volte il pessimismo prende anceh me ed è durissima uscire da quella sensazione
ci sono delle cose che ci renderebbero felici ma per qualche ragione ci sono precluse
e magari non sono le stesse cose per tutti ...
Ora verrano i soliti a dire che basta crederci e le cose si raggiungono
che siamo noi a limitarci ...ma in verità lo sapete bene che non è così
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27-01-2014, 12:56
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#45
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Ubicazione: Nord
Messaggi: 1,686
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Non ha senso, ma la morte é una via troppo definitiva.
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27-01-2014, 13:12
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#46
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Banned
Qui dal: Dec 2012
Messaggi: 2,958
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Quote:
Originariamente inviata da Architeuthis
L'apatia piatta ti trascina lentamente verso il fondo più nero che esista,ma senza che tu te ne accorga se non quando il fondo abissale lo tocchi davvero,e lì ti accorgi che è finita ed è davvero troppo tardi,
e nessuna terapia può essere utile perchè sai che solo una macchina del tempo potrebbe risolvere le cose.
L'apatia ti priva del futuro quando non si è ancora vecchi,e ti tocca quindi vivere ancora molti anni di non vita,come una persona in stato vegetativo ma sveglia e cosciente,basta pochissimo per ritrovarti così,nemmeno te ne accorgi,
gli anni ti scivolano addosso come goccioline d'acqua che poi evaporano in un batter d'occhio,e cosa rimane?
infelicità eterna non risolvibile..
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Secondo me dipende se ne sei cosciente o meno. Infatti secondo me molti estroversi conducono una vita piatta e senza squilli, solo che non ci pensano, credono di essere felici e realizzati, e quindi vivono anche loro come vegetali ma stanno comunque bene con se stessi, ho l'esempio di un mio amico che a 20 anni si comporta come un 40 enne, non ha un briciolo di futuro eppure sta bene con se stesso, perchè non è in grado di farsi chissà quali domande, per sua fortuna....io per esempio sono in un periodo in cui più che svegliarmi vorrei solo stare tranquillo, se mi dicessero domani trovi un lavoro a tempo indeterminato e fra qualche tempo andrai a vivere con qualche coinquilino, farai la solita routine e il massimo divertimento sarà la play, io sinceramente accetterei, meglio vegetale ma tranquillo che intraprendente ma con il rischio di cadere
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27-01-2014, 13:22
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#47
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Esperto
Qui dal: Jun 2013
Messaggi: 653
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Quote:
Originariamente inviata da Heisenberg
Ok, tutti sono più o meno infelici.
Ok, il suicidio è da codardi.
Ma veramente, che senso ha vivere sapendo di essere condannati all'infelcità?
Non voglio sentir palle del tipo "ci vuole ottimismo" o robe del genere, siamo (spero il minor numero possibile) destinati ad essere infelici, è il nostro modus cogitandi
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Allora sii felice, se vivere infelice ti turba tanto. Forse la vera domanda che ti fai è: come faccio ad essere felice?
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27-01-2014, 14:34
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#48
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Banned
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Circolo dei matti
Messaggi: 1,734
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Quote:
Originariamente inviata da Architeuthis
a 20 anni si può ancora essere ottimisti verso la vita e il futuro,non è ancora tempo di pensare all'infelicità cronica per fortuna (ma non è il mio caso),a patto di avere la giusta consapevolezza in tempo..
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Io a 20 anni ero già laureato con lode in pessimismo cronico e disfattismo imperante. Tutt'oggi vanto ottimi voti: in pochi mi battono.
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27-01-2014, 14:43
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#49
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Banned
Qui dal: May 2012
Ubicazione: Südtirol
Messaggi: 6,826
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Quote:
Originariamente inviata da Architeuthis
L'apatia piatta ti trascina lentamente verso il fondo più nero che esista,ma senza che tu te ne accorga se non quando il fondo abissale lo tocchi davvero,e lì ti accorgi che è finita ed è davvero troppo tardi,
e nessuna terapia può essere utile perchè sai che solo una macchina del tempo potrebbe risolvere le cose.
L'apatia ti priva del futuro quando non si è ancora vecchi,e ti tocca quindi vivere ancora molti anni di non vita,come una persona in stato vegetativo ma sveglia e cosciente,basta pochissimo per ritrovarti così,nemmeno te ne accorgi,
gli anni ti scivolano addosso come goccioline d'acqua che poi evaporano in un batter d'occhio,e cosa rimane?
infelicità eterna non risolvibile..
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No, chi si accorge che è "davvero finita" è chi, senza proclami, si convince che "davvero" non può andare avanti e agisce di conseguenza.
Ma se non si arriva a quella condizione, se si ha la fortuna di poter tirare avanti in una qualche pur deprimente maniera (è sempre una fortuna, per quanto assurdo possa essere), è perchè si sa di avere ancora qualche carta da giocare, solo che si ha paura di dover compiere scelte azzardate e rischiose, che razionalmente si preferirebbe evitare. E allora si procrastina, rimanendo nello stato vegetativo nel quale si continua a restare bloccati finchè non ci si decide a buttare all' aria tutto.
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27-01-2014, 16:58
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#50
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Banned
Messaggi: 18,111
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Quote:
Originariamente inviata da Heisenberg
Ok, tutti sono più o meno infelici.
Ok, il suicidio è da codardi.
Ma veramente, che senso ha vivere sapendo di essere condannati all'infelcità?
Non voglio sentir palle del tipo "ci vuole ottimismo" o robe del genere, siamo (spero il minor numero possibile) destinati ad essere infelici, è il nostro modus cogitandi
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ha senso si, sei ancora vivo.
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27-01-2014, 20:37
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#51
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,902
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Certe volte me lo chiedo anche io. In questi mi caso mi dico che se entro 5 anni non sara cambiato nulla in meglio , smettero di vivere.
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27-01-2014, 20:54
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#52
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Esperto
Qui dal: Nov 2013
Ubicazione: Emilia Romagna
Messaggi: 1,302
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Ha senso se glielo attribuisci.
Se soffri devi considerarla una fase d passaggio, anche se dura da una vita, allora il senso è superare questa fase.
Tutto il gionro siamo con noi stessi, ci sono anche gli altri, ma ci siamo soprattutto noi, il senso dlela vita è per me trovare qualcosa in noi che ci piace e con cui stiamo bene.
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27-01-2014, 22:47
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#53
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Esperto
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Infinitamente nel tuo pensiero.
Messaggi: 3,181
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Quote:
Originariamente inviata da Epsilonzero
Il problema vero o effetto collaterale nasce quando l'infelicità diventa così pesante ed insostenibile da soverchiare il proprio io come un macigno, cioè quando da incentivo per andare avanti si trasforma in deterrente per la vita... Questa è la condizione di molti di noi (me compreso): crogiolarsi nell'insoddisfazione perdendo la speranza di poter migliorare, ma al contrario constatando di sprofondare ogni giorno di più in un burrone di irrecuperabilità. Il fatto più frustrante è poi sapere che il motivo di una simile arrendevolezza è da ricercare quasi completamente nella debolezza del proprio carattere, perché come è vero che molti sono più fortunati di noi, è altrettanto sicuro che altri sono ben più sfigati, ma nonostante questo riescono a vedere il sole nella propria esistenza.
In ogni caso io ribadisco questo concetto: il problema non è l'infelicità, ma come ci si pone nei confronti di essa...
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Nessuno si crogiola nello stare male.
E' vero dipende dal carattere dalla fragilità ma non dalla debolezza.
La caduta in un burrone di non ritorno si chiama depressione e non è una infelicità esistenziale, sommersa e soffocata, ma una condizione di grave disagio.
Allora il problema come dici tu, non è l'infelicità, ma come la si affronta e la si combatte, questo però in persone sufficientemente "equilibrate".
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27-01-2014, 22:52
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#54
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Esperto
Qui dal: Nov 2013
Ubicazione: Emilia Romagna
Messaggi: 1,302
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Ti voglio bene Noriko, un gionro vengo ad aiutarti, te aspettami, faccio una comunità di gatti mancati nell'esistenza, per ora ci siamo io, te e Aliah.
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28-01-2014, 05:29
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#55
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 3,952
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Più che avere o non avere senso (irrilevante) vivere infelici è inutile e superfluo. Non vivi niente.
E' solo un supplizio inutile.
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28-01-2014, 09:48
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#56
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Principiante
Qui dal: Jul 2013
Ubicazione: Sardegna
Messaggi: 72
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Penso che vivere infelici sia come non vivere.
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28-01-2014, 11:05
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#57
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Banned
Qui dal: Dec 2013
Ubicazione: toscanaccio
Messaggi: 14,248
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Quote:
Originariamente inviata da LaFleur
Penso che vivere infelici sia come non vivere.
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mica tanto d'accordo la infelicità fa parte della vita...
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28-01-2014, 11:09
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#58
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Banned
Qui dal: Dec 2013
Ubicazione: Torino
Messaggi: 824
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Quote:
Originariamente inviata da Noriko
Nessuno si crogiola nello stare male.
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Questo è vero, da una parte. Lo è altrettanto, però, il fatto che alcune persone "usino" la malattia per paura di fare delle scelte perchè una scelta comporta, inevitabilmente, una rinuncia, piccola o grande che sia.
Secondo me, la chiave è nel dilemma "Vivere felici o vivere infelici": in entrambe le situazioni, c'è il verbo vivere.
Non è che perchè noi stiamo male, il mondo si ferma a soccorrerci ed anche se stiamo male, non moriremo domani quindi è così tanto costoso, non dico ricercare la felicità, ma lavorare per provare qualcosa di diverso dalla solita infelicità?
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28-01-2014, 11:10
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#59
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Banned
Qui dal: Dec 2013
Ubicazione: Torino
Messaggi: 824
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Quote:
Originariamente inviata da ANTIMATERIA
Ti voglio bene Noriko, un gionro vengo ad aiutarti, te aspettami, faccio una comunità di gatti mancati nell'esistenza, per ora ci siamo io, te e Aliah.
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Mi associo alla comunità di gatti mancati
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28-01-2014, 11:27
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#60
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Banned
Qui dal: Dec 2013
Ubicazione: toscanaccio
Messaggi: 14,248
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Quote:
Originariamente inviata da pesca
Questo è vero, da una parte. Lo è altrettanto, però, il fatto che alcune persone "usino" la malattia per paura di fare delle scelte perchè una scelta comporta, inevitabilmente, una rinuncia, piccola o grande che sia.
Secondo me, la chiave è nel dilemma "Vivere felici o vivere infelici": in entrambe le situazioni, c'è il verbo vivere.
Non è che perchè noi stiamo male, il mondo si ferma a soccorrerci ed anche se stiamo male, non moriremo domani quindi è così tanto costoso, non dico ricercare la felicità, ma lavorare per provare qualcosa di diverso dalla solita infelicità?
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dipende cosa intendi per "felicità" alcuni intendono
una famiglia moglie/marito dei bambini un lavoro sicuro
io dubito molto che questo che comunque la vita mi ha negato
mi darebbe la 'felicità'
poi ci sono alcuni dati di fondo , dati dalla 'realtà' , come
chi nasce tondo non può ,morire quadrato
rendersi conto del proprio destino e accettarlo non ci darà certo la felicità
m a aiuta perlomeno a non fomentare illusioni...
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