tersite

non ti hanno detto che non servono a nulla?
io sono stato curato più volte per depressione , ma se la depressione
è un fatto psicologico una "visione della vita"
tipo sono depresso perchè non c'ho una compagna (te l'ho messo in una forma soft )
non ha senso "curare" la tua depressione

Keith

non ha senso vivere infelici, ma non ha molto senso neanche buttarsi dal 7° piano. Che fare? Fare finta di nulla e prendere la vita alla leggera? Giocare al videopoker e drogarsi/bere come fanno tutte le persone normali infelici? Si accettano suggerimenti

Epsilonzero

Concordo pienamente sul fatto che l'infelicità sia una componente strutturale non eliminabile della vita umana (Leopardi docet, eheh) e accomuna bene o male qualsiasi individuo, perché è un perfetto motore dell'evoluzione e dell'adattamento (cioè vale l'implicazione: sono insoddisfatto di me stesso e della mia condizione, dunque agisco per migliorare le cose).
In questo senso l'infelicità é per certi versi 'sana' poiché costituisce il contraltare per poter apprezzare i momenti in cui viene superata e si raggiunge un pezzetto di serenità, sebbene tale serenità sia effimera e destinata a tramutarsi in nuova infelicità: è la vecchia storia per cui non si può vivere senza obiettivi e qualora ne si raggiunga uno si è portati a volere di più evitando come la peste lo stato di apatia (la natura funziona così, non c'è niente da fare...).
Il problema vero o effetto collaterale nasce quando l'infelicità diventa così pesante ed insostenibile da soverchiare il proprio io come un macigno, cioè quando da incentivo per andare avanti si trasforma in deterrente per la vita... Questa è la condizione di molti di noi (me compreso): crogiolarsi nell'insoddisfazione perdendo la speranza di poter migliorare, ma al contrario constatando di sprofondare ogni giorno di più in un burrone di irrecuperabilità. Il fatto più frustrante è poi sapere che il motivo di una simile arrendevolezza è da ricercare quasi completamente nella debolezza del proprio carattere, perché come è vero che molti sono più fortunati di noi, è altrettanto sicuro che altri sono ben più sfigati, ma nonostante questo riescono a vedere il sole nella propria esistenza.
In ogni caso io ribadisco questo concetto: il problema non è l'infelicità, ma come ci si pone nei confronti di essa...

badwolf

se mai un giorno dovesse mancare una persona a me cara e la mia situazione non sarà cambiata bè credo che non avrei più i requisiti minimi per restare

che senso ha vivere così?

io non lo trovo

IO&EVELYN

gia appunto non ha senso la vita in generale (anche fosse felice o ''normale'' con alti e bassi) e tutta l'esistenza (Multiverso),figuriamoci vivere infelice. i desideri di ognuno di noi non si possono sopprimere o cambiare, perche vorremmo sempre quella cosa li, anche se cambiano visione. non c'è via d'uscita in effetti. e ''rassegnarsi'' non è possibile.

Kody

Questo, questo tutta la vita.

out of mind

Non ha senso vivere se non c'è dignità. "Tutto si sistemerà" l'ho sentito dire tante volte e tante volte ho dovuto rassegnarmi.
Forse non ha senso neanche suicidarsi. Boh?

Simon653

Questi farmaci a volte sono di grande aiuto, ma molto spesso sono inefficaci e possono provocare ottundimento emotivo e disfunzioni sessuali, sicuramente nel tuo caso sono stati molto utili, ma certamente gli SSRI come il citalopram e il prozac non possono essere considerati pillole della felicità e sono di bassa efficacia per la cura della depressione e della fobia sociale.

Heisenberg

E che dovrei fare? desiderare di avere meno amici?

Quale?

cuore_spezzato

Heisenberg sono nella tua stessa identica situazione....io desidero qualcuno che mi voglia bene...che ci tenga a me. Vorrei una persona con cui poter condividere qualcosa, non tenere sempre tutto per me....lo desidero tantissimo....

tersite

ti auguro di trovarlo/a

L. Lovegood

Non si può vivere nell'infelicità realmente continua. Si può vivere nell'infelicità nell'ipotesi di una stanza temporale felice, in un futuro prossimo. Questo corrisponde all'attuazione di determinati desideri che ruotano l'asse umorale nella direzione del benessere psicofisico.

L. Lovegood

Non si può vivere nell'infelicità realmente continua. Si può vivere nell'infelicità nell'ipotesi di una stanza temporale felice, in un futuro prossimo. Questo corrisponde all'attuazione di determinati desideri che ruotano l'asse umorale nella direzione del benessere psicofisico.

Mi correggo: non si può vivere veramente in una infelicità realmente continua. Si può attraversare lo scorrere del tempo come una statua immobile oppure farsi ricoverare in qualche istituto psichiatrico. Un'altra alternativa plausibile consiste nell'autodegenerazione dovuta a stupefacenti e abuso di alcool. Questi sono tutti passaggi percorribili e alternativi alla retta via che viene chiamata ''vita'' nella società del XXI secolo.

Qwerty

certo pero' che incoraggiare suicidio e farlo passare come una cosa buona e' molto peggio.magari qualcuno che ha sto dubbio legge qui e pensera' che passa per eroe se lo fa -.-

riguardo alla domanda del titolo ha senso di vivere sperando e cercando di essere felici. come si fa sapere al 100% che non lo si sara' mai?

Oda Nobunaga

è proprio quello che hanno detto

ildiavolo

ha senso vivere infelici, o meglio, ha senso vivere? l'uomo si domanda questo da molto tempo, da quando ha avuto la ragione. la ragione ti porta dei vanttaggi rispetto d altri esseri viventi, ma anche degli svantaggi. e da qui le religioni e i vari ideali che ti inducono a vivere. ma la ragione non e' tutto: perche' esiste il mondo e perche e' in questo modo. per quanto si sforzi l'uomo, sono convinto che non trovera' mai una risposta definitiva, perche' e' questo il succo della vita, il cercare risposte, avere speranza in un futuro migliore, che poi e' definibile anche fede in senso cristiano, e' anche speranza che i nostri mali possano, se non finire, ma comunque diminuire.

Skyl

"Ha senso giocare una mano di poker quando non si ha nessun punto in mano?"

Lo so che è una metafora azzardata ma io l'ho sempre trovata calzante calzante....

Qualcuno mi ha risposto: "Se sei bravo a bluffare e nessuno ha un punteggio alto la mano la puoi vincere lo stesso."

Personalmente la mia risposta è: "Io non son bravo a bluffare quindi per me non ha senso."

Lo avrei fatto, se non ci avesse pensato prima qualcun'altro in famiglia, so come si sente chi resta e non mi sento di farlo riprovare a nessuno....

Alchemist

Quoto tutto, anche se per fortuna io non ho subito la tua stessa esperienza, ma mi rifiuto comunque di farla provare ad altri.

ildiavolo

chi lo decide che non hai nessun punto in mano?

Kody

La butto lì: Ha senso questo thread?