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15-01-2024, 13:20
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#21
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Esperto
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,598
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15-01-2024, 13:34
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#22
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Esperto
Qui dal: Aug 2022
Messaggi: 3,900
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C'è un Nonno Joe dentro ognuno di noi
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15-01-2024, 13:59
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#23
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,213
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Quote:
Originariamente inviata da Barracrudo
E poi se abiti vicino a cingalesi o pakistani devi sempre chiudere le finestre e le porte delle cere xké altrimenti ti puzzano la camera da letto... Il divano... I vestiti
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Si, lo so c'è poco da ridere. Però fa capire come sia diventato difficile anche il semplice starsene a casa propria.. neanche lì stai in pace.
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15-01-2024, 14:04
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#24
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,213
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Anche fare sport aiuta, andare a prendere la birra con l'amico anche. E' sicuramente meglio fare queste cose piuttosto che non farle, però rimane sempre quel senso di vuoto esistenziale di rientrare nel proprio appartamento in un quartiere grigio post-sovietico... è quel grigiore esistenziale di non avere nella propria vita il bello, la bellezza, lo sprint, il vivere per qualcosa, che per alcuni può essere la famiglia, per altri il lavoro, per altri ancora fare il volontariato per aiutare i poveri. Il fatto è che quando non stai bene come fai a presentarti al volontariato, ai corsi, alle riunioni di persone.. pensi anche di dare fastidio, perché non solo il tuo palazzo è grigio, ma lo diventa anche il tuo viso, il tuo sguardo..
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15-01-2024, 15:10
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#25
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Esperto
Qui dal: Aug 2020
Ubicazione: Verona
Messaggi: 6,280
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Quote:
Originariamente inviata da Warlordmaniac
Non potrebbero essere semplicemente i feedback negativi?
Perché utilizzare energie se non si riceve in cambio quello che ci si aspetta?
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Son d'accordo
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15-01-2024, 17:31
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#26
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 12,789
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Quote:
Originariamente inviata da Keith
Anche fare sport aiuta, andare a prendere la birra con l'amico anche. E' sicuramente meglio fare queste cose piuttosto che non farle, però rimane sempre quel senso di vuoto esistenziale di rientrare nel proprio appartamento in un quartiere grigio post-sovietico... è quel grigiore esistenziale di non avere nella propria vita il bello, la bellezza, lo sprint, il vivere per qualcosa, che per alcuni può essere la famiglia, per altri il lavoro, per altri ancora fare il volontariato per aiutare i poveri. Il fatto è che quando non stai bene come fai a presentarti al volontariato, ai corsi, alle riunioni di persone.. pensi anche di dare fastidio, perché non solo il tuo palazzo è grigio, ma lo diventa anche il tuo viso, il tuo sguardo..
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Mi sa che bisogna farlo (presentarsi).
Ho paura di andare fuori tema, ma sto pensando a compilare uno schema a diagramma cartesiano con due o anche tre dimensioni, per fare un po' di ordine, il problema è che l'ordine non ce l'ho nemmeno io in testa. Il disordine è dovuta all'incoerenza delle persone che ti consigliano tutto e il contrario di tutto. In pratica ti dicono "hai questo problemi e dovresti avere più autostima"; oppure ti dicono "devi reagire alle prese in giro e non farti mettere sotto, però non puoi essere così selettivo". Anche molti thread vanno a finire che si dice tutto e il contrario di tutto, invece sarebbe ora che individuassimo degli errori acclarati oppure dei dogmi su cui appoggiarci.
Quando ha senso reagire? In questo caso sembra di sì, cioè quando non ti tiri mai su dal letto e devi cercare di dare al corpo il messaggio che ti stai attivando per fare delle cose.
In generale dovremmo valutare i limiti dell'accettazione e avere idee chiare sulla zona comfort.
Di una cosa mi sono stancato: nel bicchiere sempre mezzo vuoto.
Ieri ho avuto una conversazione di ore con un mio amico, non ha fatto altro che alludere alla mia inferiorità rispetto alle persone comuni. Lui pensa che io sia tremendamente negativo, io penso che lui sia tremendamente negativo.
La differenza tra me e lui è il solito liquidismo: siamo liquidi, non abbiamo forma, possiamo cambiare come ci pare. Invece per me sarebbe meglio accettare accettare accettare.
Come fare ad accertarci? Di questo dobbiamo parlare qui. Perché magari cambiamo pure, in meglio, ma se non succede??
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15-01-2024, 17:35
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#27
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 12,789
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Quote:
Originariamente inviata da Keith
Si, lo so c'è poco da ridere. Però fa capire come sia diventato difficile anche il semplice starsene a casa propria.. neanche lì stai in pace.
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Pensa che la maggior parte della gente convive con chi la esamina
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15-01-2024, 18:04
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#28
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,213
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Quote:
Originariamente inviata da Warlordmaniac
Mi sa che bisogna farlo (presentarsi).
Ho paura di andare fuori tema, ma sto pensando a compilare uno schema a diagramma cartesiano con due o anche tre dimensioni, per fare un po' di ordine, il problema è che l'ordine non ce l'ho nemmeno io in testa. Il disordine è dovuta all'incoerenza delle persone che ti consigliano tutto e il contrario di tutto. In pratica ti dicono "hai questo problemi e dovresti avere più autostima"; oppure ti dicono "devi reagire alle prese in giro e non farti mettere sotto, però non puoi essere così selettivo". Anche molti thread vanno a finire che si dice tutto e il contrario di tutto, invece sarebbe ora che individuassimo degli errori acclarati oppure dei dogmi su cui appoggiarci.
Quando ha senso reagire? In questo caso sembra di sì, cioè quando non ti tiri mai su dal letto e devi cercare di dare al corpo il messaggio che ti stai attivando per fare delle cose.
In generale dovremmo valutare i limiti dell'accettazione e avere idee chiare sulla zona comfort.
Di una cosa mi sono stancato: nel bicchiere sempre mezzo vuoto.
Ieri ho avuto una conversazione di ore con un mio amico, non ha fatto altro che alludere alla mia inferiorità rispetto alle persone comuni. Lui pensa che io sia tremendamente negativo, io penso che lui sia tremendamente negativo.
La differenza tra me e lui è il solito liquidismo: siamo liquidi, non abbiamo forma, possiamo cambiare come ci pare. Invece per me sarebbe meglio accettare accettare accettare.
Come fare ad accertarci? Di questo dobbiamo parlare qui. Perché magari cambiamo pure, in meglio, ma se non succede??
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Il tuo amico non ti è stato per niente di aiuto..
Si, bisognerebbe fare qualcosa di organizzato per migliorare la situazione.
Di tentativi ne faccio. Se capita chiedo a qualche persona che conta se ha un lavoro migliore per me.
Il problema è che già si vive in uno stato che non da molte opportunità, inoltre si è arrivati anche ad un'età in cui la gente non vuole più scommettere su di te. Ti scontri sempre contro un muro.
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15-01-2024, 18:28
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#29
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 14,136
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E incredibile come in questa città non sia riuscito a entrare in connessione col tessuto sociale
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16-01-2024, 00:28
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#30
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Banned
Qui dal: Dec 2006
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 2,491
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Anche io casa lavoro, da qualche anno faccio l'eremita in campagna e quando abiti in campagna lavoretti per tenere impegnato il tempo libero ne trovi sempre come curare l'orto le piante i terreni... Ma non è tutto ballo come sembra, bisogna esserci portati
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