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22-03-2017, 13:47
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#1
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Messaggi: 15,355
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Ciao, abbiamo visto ormai tante volte le varie vignette che trattano degli introversi che stando con gli altri consumano tutte le loro energie, mentre per gli estroversi sarebbe il contrario.
Al di là delle vignette o delle definizioni psicologiche credo sia una cosa che sentiamo in tanti, ma esattamente perché?
Mi piacerebbe che analizzassimo e parlassimo delle nostre motivazioni che ci portano a sentire andar via le nostre energie, o a sentirci risucchiati, o sommersi, o negati dagli altri.
Che analizzassimo queste sensazioni anche quando magari capita di stare con persone per noi piacevoli, o amiche, o con cui siamo in confidenza e con cui ci piace stare.
Per quanto mi riguarda solitamente mi sento troppo travolta e coinvolta, oppure semplicemente dopo un po' “scado” e devo allontanarmi.
Non è detto che sia sempre la regola, soprattutto negli incontri occasionali od estemporanei, anche se non ho molte occasioni di “studiarmi”.
La sensazione più comune dopo un incontro stancante è il bisogno forte di stare da sola con me stessa.
Di recuperare il rapporto con me, il mio mondo interiore, come fosse stato spazzato via e dovessi piano piano ricostruirlo.
Come la palla con la neve dentro che una volta scossa deve ridepositarsi sul fondo, con calma.
A voi la parola : )
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22-03-2017, 13:56
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#2
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Esperto
Qui dal: Apr 2012
Ubicazione: Mulholland dr.(Roma)
Messaggi: 16,085
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Si anche io faccio differenza. Con persone poco piacevoli o estranee o in situazioni formali, rapidamente mi esaurisco.
Se ho la possibilità di estraniarmi lo faccio. Spesso ne ho bisogno, non riesco più a seguire le conversazioni, devo proprio mettere una barriera e pensare ad altro.
Se non posso estraniarmi e devo essere vigile ( esempio, al lavoro o durante un colloquio etc) torno a casa davvero esausta.
Con persone piacevoli posso durare anche ore, ma anche in questo caso, dopo le prime ore di tranquillità, tendo comunque a dovermi estraniare. In questo caso vivo la cosa con meno disagio, perchè spesso può capitare con persone che non si fanno problemi e sanno questo lato di me, quindi non fanno domande se durante dei discorsi evito di partecipare/guardo nel vuoto/annuisco senza aver sentito/etc.
Tornata a casa mi sento a volte priva di energie. Anche fisiche. Spesso voglio solo mettermi al pc, rilassarmi, senza parlare. Anche per parecchie ore di fila.
Di norma dopo un evento sociale o stressante, cerco il giorno seguente di stare a casa e non prendere impegni.
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22-03-2017, 14:00
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#3
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Messaggi: 15,355
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Non riesco a capire esattamente perché succede, cos'è che viene intaccato, messo in discussione, messo sotto sforzo?
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22-03-2017, 14:17
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#4
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Esperto
Qui dal: Dec 2012
Ubicazione: Emilia-Romagna
Messaggi: 8,317
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Secondo me il semplice fatto di stare continuamente all'erta quando si è insieme agli altri, tipico degli stati ansiosi, comporta un consumo di energie notevole che non è predisposto per essere mantenuto a lungo; una specie di continua attivazione del sistema simpatico.
O forse è anche una sorta di effetto rebound, che una volta finito lo stimolo eccitatorio rappresentato dagli altri ritorna quello depressivo in maniera preponderante rispetto alla normalità di base.
A me capita sia con persone con cui sto bene che con persone con cui sono molto a disagio, però anche con le persone con cui sto bene avverto di essere un po' più agitato rispetto al solito.
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22-03-2017, 14:24
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#5
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Esperto
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 13,447
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Io mi reputo introverso - seppur venga visto da molti come estroverso - e passo 12 ore al giorno fuori di casa.
Tolte le necessarie 8 ore di sonno, mi rimangono meno di 4 ore al giorno per ricaricarmi.
Con questo voglio dire che l'abitudine aiuta molto a sopportare le circostanze esterne e anche un introverso può raggiungere una sorta di equilibrio con il mondo esterno.
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22-03-2017, 14:37
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#6
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 4,420
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Mi scarico abbastanza facilmente perché esco molto poco. Più ci si abitua a stare in casa più sopportare il mondo esterno diventa difficile. Se mi trovo bene con le altre persone reggo abbastanza, altrimenti smetto di parlare ed è come se non ci fossi. Pur stando in compagnia ho sempre questa sensazione di sentirmi comunque sola, estranea, diversa. A volte sono fuori da poco e già penso che non vedo l'ora di tornare a casa, mi annoio e sembra che nessun discorso attiri la mia attenzione.
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22-03-2017, 15:07
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#7
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,205
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Quote:
Originariamente inviata da An.dream
Secondo me il semplice fatto di stare continuamente all'erta quando si è insieme agli altri, tipico degli stati ansiosi, comporta un consumo di energie notevole che non è predisposto per essere mantenuto a lungo;
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credo proprio sia così, per spiegarlo ai normaloni si può dire che quello che noi viviamo in compagnia è quello che un normalone vive i primi 5 minuti del primo appuntamento galante con la ragazza di cui è follemente innamorato
concentrazione, senso di irreparabilità di qualsiasi errore (se sbaglio una mossa mi vedranno così) attenzione totale verso l'altro con conseguente annullamento di qualsiasi propria pretesa
Quote:
una specie di continua attivazione del sistema simpatico.
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beh, sì, capisco molto bene ciò che intendi, anche io sforno battute di alto livello in continuazione ò_ò
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22-03-2017, 15:31
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#8
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Banned
Qui dal: Dec 2016
Ubicazione: nebbia
Messaggi: 2,265
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A me serve tempo per abituarmi ad una situazione
nuova. In fase esplorativa mi sento aggredito da tutte le
novita'; non solo persone, ma anche ambienti, spazi
e colori a cui non ho fatto l'abitudine. La novita'
stressa e stanca. A mano a mano che prendo
confidenza con il luogo o la persona, sempre
che mi piaccia, avverto molto meno il bisogno
di staccare e andarmene a ricaricare le batterie.
La conseguenza e' che mi trovo facilmente
ad essere un tipo abitudinario, non tanto
perche' non mi piacciono le persone o le
situazioni nuove. Ma perche' mi affatico
nel periodo di adattamento; quindi le novita'
vanno bene, ma a piccoli dosi controllate.
Non ho notato disagio nel permanere
a lungo in contatto con persone con cui ho
confidenza, e mi sono felicemente adattato.
Il problema mio e' il trauma conseguente
all'affrontare situazioni e persone mai viste
prima in vita mia. La routine per me non e' noia,
e' rassicurante e riposante.
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22-03-2017, 17:27
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#9
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,197
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Discussione molto interessante.
Come No-Body ho difficoltà con persone e situazioni nuove, però anche là dove mi sono abituato ad una persona, non provo timore o ansia nel frequentarla, lo stesso non riesco a vederla tanto spesso comunque.
Devo proprio limitare le interazioni, perché se troppo frequenti mi stancano, però poi se le elimino del tutto, la persona inizia a mancarmi. Quindi non è comunque vero che preferisco star da solo.
Ho ipotizzato che psicologicamente cerco certe cose nella misura in cui ne ho bisogno.
Forse queste cose dentro di me funzionano come l'appetito o il desiderio sessuale. C'è chi mangerebbe e farebbe sesso praticamente sempre e chi ne ha meno voglia. Una volta sazi si dovrebbe smettere di mangiare altrimenti si ottiene l'effetto opposto, si diventa più insoddisfatti e irritati e questa cosa forse poi dà un senso di stanchezza e appesantimento.
I problemi sorgono quando si deve avere a che fare con persone che magari ci piacerebbe frequentare ma non hanno la stessa voglia e desidererebbero vederci più spesso: se si abbassa la frequenza delle interazioni poi magari queste si sentono trascurate o iniziano ad annoiarsi. Di rimando inizio a star male anche io.
Io per questo credo di essere contemporaneamente sia evitante (per il mio timore del nuovo, il mio sentirmi inadeguato in molte situazioni e così via) che introverso (per una voglia più limitata di interagire in certi modi).
Parlo solo per me ovviamente, le persone risultano tutte diverse ed è difficile trovare motivazioni generali che coprano ogni caso.
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Ultima modifica di XL; 22-03-2017 a 17:48.
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08-10-2017, 22:00
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#10
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Intermedio
Qui dal: Aug 2017
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 255
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nella maggior parte dei casi per me gli incontri sociali sono solo uno scaricaricarmi di energie però 2 volte su 5 mi va bene e l'incontro mi trasmette energia , vale la pena provare e non arrendersi prima o poi si cerca man mano di eliminare i contesti che scaricano oppure si arriva a un punto che si ha più consapevolezza e si riesce a gestire i vampiri energetici a nostro favore , per il momento non è bello subire l'energia negativa degli altri , però mettersi in gioco prevede anche questo , e credo che sia anche questo l'altro verso della medaglia soffrire un po' per poi trovare i rapporti giusti e fortificarsi
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08-10-2017, 23:03
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#11
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Esperto
Qui dal: Oct 2016
Messaggi: 2,413
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una persona normale non si stressa mentre noi anche se non ce ne rendiamo conto ci stressiamo tantissimo cercando di apparire normali e non far emergere i nostri difetti e più passa il tempo e più abbiamo paura di essere scoperti
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08-10-2017, 23:07
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#12
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Via da qui
Messaggi: 1,688
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Quote:
Originariamente inviata da sparatemi
una persona normale non si stressa mentre noi anche se non ce ne rendiamo conto ci stressiamo tantissimo cercando di apparire normali e non far emergere i nostri difetti e più passa il tempo e più abbiamo paura di essere scoperti
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Esatto, andiamo sempre fuori giri per riuscire a fare questa benedetta salita, immagina dover lavorare tutti i giorni a contatto con la gente.
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08-10-2017, 23:27
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#13
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Banned
Qui dal: Jun 2014
Ubicazione: Via Lattea
Messaggi: 18,394
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Io mi scarico anche a sentire il telegiornale, introversione estrema.
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08-10-2017, 23:33
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#14
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Banned
Messaggi: 18,111
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Quote:
Originariamente inviata da ~~~
Non riesco a capire esattamente perché succede, cos'è che viene intaccato, messo in discussione, messo sotto sforzo?
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se ti piace la compagnia , se veramente ti piace , non che è piacevole e basta , nessuno si scarica .
il fatto che è più facile scaricarsi è per via del fatto che è piu difficile trovare una bella compagnia .
chi nn si scarica mai fondamentalmente è perchè sta bene un po con tutti .
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09-10-2017, 01:21
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#15
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,449
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Io mi sono accorto che succede quando manco di spontaneità. E' stancante doversi sempre controllare.
Se sono "in vena" riesco ad essere allegro e partecipativo senza grandi difficoltà. Viceversa, devo faticare per non perdermi nei miei pensieri e seguire le dinamiche sociali, ed è questo che mi stanca.
Inoltre se sono in vena e mi capita la battutaccia che non fa ridere (o che fa scendere il gelo ) difficilmente ci perdo troppo tempo su, magari mi imbarazzo ma dura poco. Se sono già giù di mio qualsiasi minimo responso negativo è un'ulteriore mazzata che mi causa ulteriore stanchezza e desiderio di isolarmi.
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