Suky86

ho deciso di inziare questa discussione,perchè meno di un ora fà ho risentito il mio ex dopo diversi mesi.
siamo stati insieme per quasi 2 anni,lui era più grande di me di 10.In realtà non sono tanto sicura di essere stata innamorata di lui,però ero sicuramente molto presa.Siamo andati a vivere insieme quasi subito,sbaglio gigantesco,e da subito sono iniziati i problemi.Lui era molto geloso e paranoico,soprattutto dei miei amici maschi,tutti ovviamente miei coetanei e quindi più giovani di lui.Ho anche lasciato l'università perchè era geloso dei miei proessori e dei miei colleghi.L'ho assecondato incondizionatamente fino a farmi il vuoto intorno,stupidamente.Mentre stavamo insieme ho inziato ad avere gli attacchi di panico,la fobia di uscire(soprattutto perchè uscire con lui era una tortura a causa della sua gelosia).Poi un anno fà ho scoperto che mi tradiva e che sentiva altre ragazze di nascosto,mi è crollato il mondo addosso perchè ero totalmente dipendente da questa persona e l'idea di perderlo mi uccideva,ma non sono riuscita a sopportare l'idea che mi avesse mentito e tradito e così l'ho lasciato. Finalmente ero libera da quella relazione così esclusiva e opprimente,ma non riuscivo a comportarmi in maniera normale,a uscire,a divertirmi come avrebbe fatto qualunque single felice dopo una relazione così difficile.dopo 6 mesi ho incontrato un altro mio ex (molto importante perchè siamo stati insieme 3 anni,gli anni più belli e folli della mia vita,forse anche troppo folli )ma dopo 3 mesi che ci ri-frequentavamo ho deciso di allontanarmi perchè ancora non mi sentivo pronta.adesso vivo con la paura di incontrare entrambi e mi rendo conto che il mio evitare le uscite (soprattutto serali) è dovuto anche a questo. Mi sento debole ,e ho paura di non reggere la tensione nel rivederli.è mai possibile che gli ex diventino come dei fantasmi da cui fuggire? cè qualcuno che ha un esperienza simile?

Nemo978

Hai lasciato l'università perchè qualcun altro ti ha ordinato di farlo? Poi l'hai ripresa, spero..

recluso

Si vede che sei novella. Ancora non sai che qui la maggior parte degli utenti non ti può rispondere perché non ha mai avuto lo straccio di una relazione. Soprattutto i maschi. Di solito questo è il punto di partenza per disgressioni misogene, ma non è mia intenzione.
Però è statisticamente provato che le ragazze hanno qualcosa in più da raccontare.
Tra l'altro i topic a sfondo sentimental-sessuale stanno aumentando esponenzialmente.
Cosa volevo dire con questo intervento? Niente

Suky86

Non me l'ha ordinato,è che avevamo sempre discussioni sui miei colleghi e su un professore molto afascinante in particolare,io non ero tanto convinta della facoltà che avevo scelto,per cui l'ho lasciata.Lo so sono un idiota.

Martello

Assolutamente, ho una ossessione verso le ex allucinante, prima di tutto butto tutti gli oggetti che le riguardano.

In seconda battuta evito tutti i posti dove abitano, le vie dove risiedono, i luoghi dove vanno abitualmente, i posti di lavoro.

Questo evitamento decresce col passare del tempo e dei sentimenti verso queste persone, ma rimane in alcune cose, tipo passare per le vie dove queste persone abitano, mi dà un brivido di sofferenza per qualche momento.

D'altra parte , per quanto mi riguarda, le esperienze e le emozioni vissute con una persona, è come se si trasmettessero ai posti, alle cose, ai luoghi legati a quelle persone, in me questo travaso è frequentissimo, anche al positivo, un oggetto o un luogo dove abita una persona a cui sono legato in quel momento mi rende all'istante + felice.

Suky86

forse hai ragione.ho toppato nell'argomento.

LatrinLover

vabbè dai però chissenefrega che tanti non hanno avuto relazioni, ognuno qui racconta il proprio malessere, non ti devi scusare proprio di nulla secondo me.

Who_by_fire

Macché, non hai toppato niente!

Abbi pazienza e qualche utente più "vissuto" (le virgolette sono d'obbligo, visto il sito su cui siamo ) ti darà dei consigli si spera appropriati!

recluso

No, ci sta, se per te è importante ci sta. Diciamo che era quello che mi passava per la mente, ma non era un giudizio nè positivo nè negativo.

NoSurrender

Eh già..ahimè!
Con questo però non voglio dire che hai fatto male ad aprira il post, sia chiaro!
Anzi io lo trovo interessante e attendo risposte da chi può dartele.

Suky86

è che io non sono una tipa smielata che di solito parla di amore e sentimenti,piùchealtro era uno sfogo.mi odio abbastanza perchè non solo ho lasciato che queste persone condizionassero in qualche modo la mia vita quando stavamo insieme,ma che ci riescano tutt'oggi a distanza di tempo.ecco.
volevo sapere se c'era qualcuno con un esperienza simile alla mia.

rainy

vado d'accordo solo con due delle mie ex: con la prima perchè siamo stati amici per molto tempo, la seconda perchè siamo legati da un vincolo di parentela.
Per le altre è come se fossi morto, vorrei poter dire la stessa cosa a loro proposito. Ma purtroppo non è così

juhi

Oddio, ho letto la tua storia e mi son venuti i brividi, sembra proprio la mia
Anche io sono stata due anni (quasi 3) con un ragazzo un pochino più grande e anche io ero andata a convivere con lui quasi subito
Forse è stato questo lo sbaglio. Le persone, anche se siamo prese, bisogna conoscerle meglio prima di buttarci così a capofitto in una cosa del genere, soprattutto bisogna imparare a non annullarci perché nessuno lo farà mai davvero per Noi. Diventano così rapporti sbilanciati, l'amore deve essere una relazione equilibrata, altrimenti non andrà molto lontano la storia, non si può essere succubi dell'altro, prima di amare gli altri, credo che, bisogna portare rispetto per sé stessi. E se qualcosa o qualcuno ci fa agire come se non avessimo rispetto e amore per noi, allora è un legame sbagliato, impari, dannoso.
L'amore credo sia un "percorso" da fare insieme, senza correre dietro all'altro per cercare di stare al suo passo. Bisogna capire che, una persona che ti ama davvero ha fiducia in Noi senza essere manipolata dalla sua paura di essere tradito o di perderti, le persone che ci amano davvero ci accettano così come siamo e non che ci vogliono tagliare i contatti con il resto del mondo, perché questo non è amore ma possesso.
Poi vedi cosa è successo? Hai scoperto che ti tradiva, ed è una cosa bruttissima, mi dispiace sempre quando sento storie del genere, penso che la gelosia e la paura di perderti per un altro, c'era perché lui ti stava tradendo e vicino non voleva una persona come sé stesso. Le persone che non riescono a fidarsi credo siano le prime di cui non bisogna aver fiducia noi, perché per la maggior parte dei casi saranno proprio loro che ci faranno star male e ci faranno le cose che, fino al momento prima, ci dicono che hanno paura che noi faremo.
Anche io adesso che son single non riesco a sentirmi libera e felice, penso sia normale, perché darsi totalmente ad una persona in quel modo, ci toglie ogni energia, ci lascia un vuoto dentro immenso, soprattutto quando si va a convivere e dura anni la storia, quella persona alla fine era tutto per noi, ed è difficile tornare ad una quotidianità senza quella presenza perché anche se hai sofferto comunque era sempre lì, vicino a te, condividendo speranze e anni.
Dici che dopo sei mesi sei uscita con un altro, ma prima di imbattersi nuovamente in storie si dovrebbe veramente tornare a stare bene da sole, e nessuno ci può aiutare a colmare quel vuoto che si è creato, per dimenticare una persona non si può semplicemente "usarne" un'altra, perché in questo modo non si supera ma si cerca di nascondere, quando arriviamo a capire che non è il modo giusto, torniamo indietro, lasciamo quella persona e ci sentiamo ancora peggio di prima. Poi è normale avere paura di rincontrarli, semplicemente perché non abbiamo superato il passato, non l'abbiamo accettato e siamo sempre lì, ferme a tremare tra un fantasma e l'altro.
Questo è semplicemente il mio pensiero

Halastor

Non so mi da l'idea che quando ci si trova in quelle situazioni é perché in fondo in fondo le si va a cercare.

Markos

Sono d'accordo in pieno...
Io mi astengo dal risponderti Suky perchè non ho esperienze ma ti esorto a non farti alcun tipo di problema in proposito...

liuk76

Beh, io continuo a sentire la mia (ultima) ex quotidianamente e, quando possibile, la frequento anche.

Io ho avuto qualche relazione ma, in 16 anni ca., ho amato solo una volta.
Credo che l'importante in una relazione sia che il sentimento sia NON amicale e non d'affetto riconoscente.
Se poi non è amore ma si avvicina può lo stesso andar bene.

Su questo concordo.
La convivenza è un passo che va ponderato MOLTO poiché è troppo importante, troppo di responsabilità, con implicazioni economiche e che "chiude" un cerchio (quello del fidanzamento "spensierato") che, secondo me, va vissuto appieno e per un tempo LUNGO.

Per come la vedo io è un passo da rimandare sempre se si hanno gli studi in corso, un lavoro precario, pochi risparmi da parte e non c'è stato un periodo di qualche anno di relazione vissuta, appunto, "spensierata".

Errore madornale: mai fare scelte così importanti per persone che hanno PATOLOGIE (perché è ossessivo questo comportamento) se non le si condividono.
Io con l'università ho fatto l'esatto contrario: la mia ex aveva posto come "ultimatum" la conclusione degli studi entro breve proprio per poter gettare basi materiali per un futuro insieme.
Io l'ho assecondata ma è stato un passo fatto più perché io per primo volevo chiudere il capitolo laurea e proprio la sua presenza nella mia vita mi ha dato obiettivi e motivazione per riprendere e chiudere gli studi che negli anni precedenti avevo mandato alla deriva.

Ti sei mai chiesta il perché di questo tradimento?
Talvolta è utile capirne, anche a posteriori, il perché: molte persone, spesso, non si rendono conto che magari il tradimento nasce per disagi di natura sessuale o sentimentale o per un'eccessiva routine (insieme alla codardia e poco rispetto del traditore di non tentare di risolvere il problema con l'altra persona).
In futuro, almeno, si evita di trovarsi in situazioni del genere.
E' anche vero che in rari casi il tradimento è nel DNA del fedifrago e l'altra persona non ha "colpe".

Comunque se non hai voluto perdonare ed avevi disagio hai fatto bene a lasciare.

Beh, non è assolutamente detto che l'uscire da questa situazione dia la felicità.
Forse libera dall'oppressione ma l'essere single apre scenari d'infelicità assai più provanti ed impattanti nel quotidiano.
Personalmente è sempre stato così, nonostante mi sia trovato solo una volta in una situazione vagamente simile alla tua (intendo come stress all'interno della relazione).

Io ti consiglio di affontare in un'ottica razionale e cinica la cosa: nessuno può darti garanzie al 100% in una relazione e non si può nemmeno non vivere la vita relazionale per le paure.
Il tempo passato a negarti relazioni non l'avrai più indietro: oggi hai 25 anni ed è un'età dove ci si può ancora permettere di "buttar via" il tempo ma più andrai avanti, più ti renderai conto che superate certe soglie d'età una certo gruppo di persone e di modi di vivere una relazione ti saranno negati per via del becero conformismo e del modo di pensare della società.
Senza contare che, secondo me, una vita priva della componente sessuale e sentimentale è fortemente invalidante e limitata.
Senza esagerare nel "carpe diem" si può benissimo PONDERARE bene le scelte nelle relazioni ma non negarsi di viverle.
Nessuno obbliga due persone a convivere fin da subito, a costruire una famiglia o a "provare" a vivere un sentimento e/o una passione, magari con qualche riserva e col rischio concreto che a distanza di settimane, mesi o anni ci si possa lasciare ma rimane sempre un vissuto più sensato, secondo me, del vivere SOLI per anni per poi accorgersi che bisogna rincorrere un treno che sta scappando.

Non precluderti la possibilità di vedere nuove persone per il rischio d'incrociare gli ex: il certo che hai è quello di evitare attacchi d'ansia e di panico MA è anche certo che, così, facendo ti precludi una certa certa vita.
E' giusto condannarsi così?
Riguardo gli attacchi... Ne hai parlato con uno specialista? La psicoterapia e, con i gusti paletti, una terapia farmacologica su base sintomatica (ad es. il bromazepam ed alcune benzodiazepine) possono aiutarti a vincere il problema e a farti vivere meglio il quotidiano.
Io personalmente ti suggerirei di lavorare su te stessa per cambiare visione degli ex: gli ex non sono altro che persone con le quali c'è stato "qualcosa" che, razionalmente, non ci potrà più essere.
O una persona vuole vivere relazioni platoniche e crogiolarsi nei ricordi oppure, vive in modo materialista le relazioni, e conclude che DEVE voltar pagina.

Buona fortuna.

zoe666

le mie ex, chi subito chi nel tempo, hanno decisi di non volermi sentire mai più
mai saputo il perchè, anche considerando che son quasi sempre stata mollata io e che mollandomi mi hanno detto che sono una persona meravigliosa

barclay

AAARGH!!!
Solo a me mi mollano perché sono troppo vecchio?!

flavia

non ho avute molte esperienze in tutto tre ma solo una davvero importante. riguardo i primi due non avrei problemi a rivederli o sentirli forse perchè non hanno significato molto nella mia vita. riguardo il terzo spero ci sia ancora una possibilità di stare insieme e se non fosse così soffrirei troppo a rivederlo risentirlo e sapere della sua nuova vita.

giuly92

purtroppo ci sono casi in cui una persona è talmente attaccata all'altra da non potersene poi separare, anche se si litiga, ci sono delle cose che non ti piaciono, alla fine sei accecata e continui ad andare avanti così... finchè poi inevitabilmente ci si lascia (a te è durato 2 anni, ma ho sentito gente anche che è arrivata a 6) e si sta veramente male... anche se era la cosa giusta da fare