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03-12-2015, 22:14
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#1
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: Nervenleben.
Messaggi: 2,958
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Di due serie di tracce è composta la vita dell'amore, in tutti: delle amanti celebri, e di quelle segrete. Come di amanti celebri e amanti segreti. Le storie palesi le conosciamo, c'è un prima e c'è un dopo; quelle clandestine le nutriamo di silenzio.
Un'attenta ricognizione psicologica, o meglio archeologica, può scoprire nel corpo di ognuno, di ognuna, nei gesti, nelle parole, nelle abitudini, le stratificazioni che ogni amore ha lasciato.
Questo thread è per gli amori segreti; quelli rimasti dentro come una spina o un fiore secco, quelli morti troppo presto, quelli fantasticati in una sala d'attesa, quelli che hanno avuto soltanto il tempo di mutarci profondamente.—Per chiunque abbia amato segretamente una persona; amato senza strategie, con speranza.
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Ultima modifica di Dedalus; 03-12-2015 a 23:12.
Motivo: Errore.
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03-12-2015, 22:57
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#2
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Banned
Qui dal: Apr 2014
Messaggi: 2,165
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Compagna di classe del liceo.
Buon feeling iniziale, mancato primo passo per insicurezza, inesperienza e distrazione - causata da un'altra tipa -, feeling morto in poco tempo e 3 anni passati a sospirare e sperare. Lei, nel frattempo, si prende una cotta per il mio unico amico ed ha una storiella con un altro mio compagno di classe, per poi averne una più profonda(?) e duratura con quel mio amico. Nel corso di questi tre anni, però, la cotta è uscita fuori, senza rimanere segreta, un po' perchè mi confidai con quel mio amico ed un po' perché mi tradivo facilmente di fronte...quindi finiva per capirsi.
Storie concrete completamente segrete mi sa proprio che non riuscirei ad averne. Alla fine sento sempre il bisogno di confidarmi con persone intime e, talvolta, farmi consigliare da loro.
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04-12-2015, 01:13
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#3
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 7,102
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non so se era amore, ma già provare un sentimento forte per una persona è stato importante per me.
La prima volta che la vidi ricordo che quando incrociai il suo sguardo fece un gesto che sembrava di vergogna ma forse era più di compassione, abbassò lo sguardo e sembrava un po' in difficoltà. E il timido lì ero io, non certo lei, persona molto aperta caratterialmente, estroversa.
Ero molto in difficoltà in quel periodo per via di forzature sociali a cui dovevo far fronte e qualche volta, involontariamente, mi sono trovato a seguirla, nel senso che mi trovavo più vicino a lei che ad altri, come se la cercassi, ma non capivo bene, non ero consapevole. Lei era spesso infastidita.
Le dava fastidio, a quanto pare, il mio carattere e non lo nascondeva.
Non ho mai capito cosa lei pensasse veramente di me, e cosa, eventualmente, provasse. Verso di lei avevo una forte sensazione di dipendenza, cercavo la sua approvazione o la sua comprensione, ma allo stesso tempo non facevo granchè per averla, deliberatamente.
Si mostrava in genere non molto ben disposta nei miei confronti, ma ci sono stati momenti in cui ho avuto l'impressione che ci fosse un legame.
Ha provato a farmi aprire gli occhi su determinati aspetti e in parte c'è riuscita. Ci siamo salutati formalmente (freddamente), senza esser riusciti neanche a scambiarci un gesto di affetto e neanche un contatto per poter risentirci.
Non ho mai avuto una storia, una relazione di nessun tipo, quindi in teoria non dovrei conoscere cos'è il senso di mancanza, di perdita, che si prova per l'altra persona, eppure un sentimento di questo tipo ce l'ho avuto e ce l'ho ancora verso di lei.
Vorrei reincontrarla e guardarla nei suoi occhi profondi e dirle che mi ha aiutato, nonostante tutto, e che è stato bello conoscerla.
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05-12-2015, 01:24
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#4
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Esperto
Qui dal: Feb 2015
Messaggi: 493
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Se lo sto vivendo adesso vale lo stesso
E' capitato tutto per sbaglio, un maledetto(?) errore del destino, un folle scherzo del fato. E' nato lentamente e poi si è espando lentamente coprendo tutto me stesso con una forza e un'irruenza che mai avrei pensato di provare. Sinceramente ancora non ne capisco il perché. Perché capitano certe cose? Cos'è che spinge a tale irrazionale follia?
So solo che questo interno dolore dell'anima che mi avvolge e tende a soffocarmi e a impedirmi di agire, d'altra parte è come se avesse risvegliato qualcosa in me, una piccola fiamma che col tempo s'era persa. Una fiamma in una valle di lacrime.
Mi ha altresì permesso di conoscere me stesso meglio, come se non avessi più una luce a guidare il mio cammino e mo, anche se solo per qualche attimo, l'avessi ritrovata. Peccato solo che vorrei un sole intero, non una piccola candela a guidare il mio cammino. Pur avendo intravisto qualcosa di me permangono ancora mille domande e mille interrogativi su me stesso, su cosa voglia, su chi voglia: Chi sono io?
E poi ho capito, ho capito gli struggenti amori non corrisposti, le lacrime di amanti mai divenuti tali, di quell'arido e insensato destino che coglie quegli sfortunati passanti che possono vedere solo in terza persona l'amore che a altri è concesso in prima persona; mi s'è rivelata la struggente malinconia dovuta a un abbandono e la sublime euforia di un incontro e di un momento passato insieme a un'altra persona, che basta stia lì perché tutto sembri unico e perfetto.
Tutto così vicino, ma anche tutto così lontano.
La volontà e il disperato tentativo di poter sfiorare un ebrezza che colga i sensi, e dall'altra parte un impossibile distacco.
Un abbraccio che duri un' eternità d'amore.
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Ultima modifica di Etairos; 05-12-2015 a 01:27.
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09-12-2015, 16:00
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#5
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Banned
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Milano
Messaggi: 14,714
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Il mio caso può sembrare un classico e banale transfert, però mi sono innamorata un paio di anni fa del mio psichiatra. Cioè non è successo subito ma dopo qualche seduta, era quasi mio coetaneo e abbastanza carino, poi aveva anche il profilo fb quasi pubblico e che dire ovviamente mi si è sviluppato qualcosa dentro. Lo amavo veramente da star male, poi ci sentivamo per mail e io gli chiedevo consigli su qualsiasi cosa, mi sfogavo con lui, poi una volta mi sono aperta totalmente e mi sono messa a piangere davanti a lui in seduta. Per me è stato un momento catartico, quasi sempre era così, me lo sentivo proprio dentro. Sarà che lo vedevo come una persona che sapeva tutto di me e mi conosceva e poteva risolvere tutti i miei problemi, sentivo proprio di essere nelle sue mani e questa cosa un po mi emozionava, non faceva che dare quel qualcosa in più. Cercavo di rendermi il più carina possibile quando avevo la seduta con lui, e cercavo di guardarlo in maniera particolare, di fargli capire ma allo stesso tempo non volevo fargli capire nulla per paura di perderlo. Poi alla fine mi dice, secondo me hai bisogno di un fidanzato. E poco tempo dopo ho saputo che si trasferiva in un altro ospedale. Beh ovviamente è finito tutto, però è sempre rimasto quel bel ricordo di lui, è sempre una cosa che porterò con me
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10-12-2015, 22:25
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#6
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,205
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vabbè ma gli amori segreti sono il non plus ultra del platonico, il collocamento nella sez. pugnette non lo trovo consono
o forse sì
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23-12-2015, 01:18
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#7
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Esperto
Qui dal: Feb 2010
Messaggi: 9,731
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Uno ai tempi delle medie, uno al tempo delle superiori, uno post diploma.
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25-12-2015, 11:29
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#8
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 2,410
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lo sto vivendo adesso (anche se segreto fino ad un certo punto)
lei è una ragazza che è gravitata più volte nella mia vita, prima a scuola, poi incontri fortuiti, e io non l'ho mai notata, non in quel modo almeno, e ora invece penso sempre a lei
che stupido che sono...
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25-12-2015, 11:33
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#9
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 10,850
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non è proprio un amore segreto (a qualcuno poi l'avrò detto)
però un mio ex compagno delle superiori che a pensarci mi dura ancora oggi
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03-01-2016, 23:57
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#10
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 6,117
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Quote:
Originariamente inviata da Dedalus
con speranza.
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Con speranza, la vedo dura.
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