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Vecchio 08-09-2016, 00:02   #1
Avanzato
L'avatar di Walla
 

Ciao,

il tema amicizia mi incuriosisce molto perché è ciò che più mi manca tra tutto quello che la fobia ha rubato alla mia vita. Mi stupisce sentire di fobici che scrivono qui e hanno amici ma si vede che non tutte le sociofobie sono uguali.
Venendo al dunque: spesso sento normaloni lamentarsi dei loro amici, anzi pare quasi più frequente delle belle e storiche amicizie, poiché: "quello lo credevo un amico ma quando ho avuto bisogno non c'è stato".
Mi domando io (dal basso della mia ignoranza in fatto di amici e relazioni umane): gli amici non si vedono nel momento del bisogno? Una persona non diventa tuo amico proprio perché c'è stato quando avevi bisogno? Prima cosa era, un tale con cui ti piaceva chiacchierare e condividevi degli hobby. Poteva avere valori positivi, un modo simile al tuo di vedere la vita ma mica per questo deve essere tuo amico! Voglio dire, io non definirei un amico tale finché non c'è nel momento del bisogno, mica lo chiamo subito amico e poi...puff!...scompare quando le cose vanno male. Ma davvero la gente si aspetta di ricevere aiuto da qualcuno solo perché questo qualcuno è gentile e simpatico?
Vecchio 08-09-2016, 07:23   #2
Esperto
L'avatar di redone
 

Gli amici non scompaiono dal giorno alla notte,è un lento e graduale allontanamento,io per esempio dopo il diploma non sono riuscita a trovare lavoro sono rimasta a vegetare per 3 anni questo mi ha procurato un forte imbarazzo nei confronti degli amici del liceo loro andavano avanti ed io no,alla fine uno si stanca di starti appresso!
Vecchio 08-09-2016, 07:24   #3
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Walla Visualizza il messaggio
...
Quindi finche' uno non e' nel bisogno, deve parlare solo di conoscenti ? E un fidanzato lo si puo' definire tale fin da quando ci si mette insieme o bisogna aspettare che succeda chissa' che?

Se esci per anni tutte le settimane con qualcuno, si scherza, magari ha un periodo di difficolta' e gli stai vicino ci sta considerarlo amico e presumere che se stai male anche lui ti starebbe vicino e rimanerci male se non e' cosi'.
Che poi magari nelle piccole difficolta' tali amici ci sono, poi pero' per qualcosa di piu' grosso senza che sia ben chiaro il perche' spariscono (o quantomeno non han voglia di sbattersi, magari neanche riescono a capire che sei cosi' in difficolta')
Vecchio 08-09-2016, 07:55   #4
Esperto
L'avatar di Milo
 

L'amicizia in linea di massima è un sentimento debole e superficiale basato fondamentalmente dal darsi dei "vantaggi"a vicenda quando uno dei 2 non ha più niente da dare all'altro ecco che nella maggior parte dei casi l'amicizia finisce.

Il tipo di amicizia di cui parli credo sia rarissima e per quel che ho visto nella mia vita credo non esista neanche.
Ringraziamenti da
dotrue (09-09-2016), Mike Patton (08-09-2016)
Vecchio 08-09-2016, 08:06   #5
Banned
 

..Una cosa credo di averla capita durante tutti questi anni : Gli amici sono a cazzi loro!!
Vecchio 08-09-2016, 08:37   #6
Esperto
L'avatar di Inosservato
 

secondo me sì, dovrebbe essere così
non ho esperienza in merito, ma non penso si possa definire amico uno con il quale si condividono solamente momenti di svago
Vecchio 08-09-2016, 08:58   #7
XL
Esperto
L'avatar di XL
 

Quote:
Originariamente inviata da Walla Visualizza il messaggio
Ciao,

il tema amicizia mi incuriosisce molto perché è ciò che più mi manca tra tutto quello che la fobia ha rubato alla mia vita. Mi stupisce sentire di fobici che scrivono qui e hanno amici ma si vede che non tutte le sociofobie sono uguali.
Venendo al dunque: spesso sento normaloni lamentarsi dei loro amici, anzi pare quasi più frequente delle belle e storiche amicizie, poiché: "quello lo credevo un amico ma quando ho avuto bisogno non c'è stato".
Mi domando io (dal basso della mia ignoranza in fatto di amici e relazioni umane): gli amici non si vedono nel momento del bisogno? Una persona non diventa tuo amico proprio perché c'è stato quando avevi bisogno? Prima cosa era, un tale con cui ti piaceva chiacchierare e condividevi degli hobby. Poteva avere valori positivi, un modo simile al tuo di vedere la vita ma mica per questo deve essere tuo amico! Voglio dire, io non definirei un amico tale finché non c'è nel momento del bisogno, mica lo chiamo subito amico e poi...puff!...scompare quando le cose vanno male. Ma davvero la gente si aspetta di ricevere aiuto da qualcuno solo perché questo qualcuno è gentile e simpatico?
Io ho amici che hanno difficoltà sociali simili alle mie, forse per questo non si allenta il rapporto, cerca in quest'ambito o tra le persone magari anche più disagiate di te e vedi che di amici ne trovi.
Per me essere amici significa condividere esperienze, farsi compagnia e talvolta confidarsi (tenendo presente e rispettando anche i valori dell'altro). Un aiuto si può chiedere a un amico, ma non bisogna aspettarsi chissà cosa secondo me. A volte ci diranno di sì, spesso magari no, ma non bisogna prendersela secondo me, anzi bisogna esser grati in quei rari casi in cui questo aiuto arriva perché non è che siamo sposati, parenti o cose del genere (visto che questo aiuto spesso non arriva neanche in questi altri casi).

La presenza ovviamente magari non verrà a mancare nel caso in cui stai male, ma se siamo sempre depressi, ad esempio, non possiamo pretendere da un amico che ci faccia da psicoterapeuta e che vada a sostituire presenze affettive più importanti, se questo poi si defila in casi del genere a causa di certe pressioni a cui lo sottoponiamo io alla fine lo comprendo anche.

Si può condividere un po' del proprio male con un amico, ma non aspettarsi che lo sopporti sempre, si può chiedere aiuto una tantum e sperare che ci venga dato ma non pretenderlo.

Certi problemi dobbiamo risolverli comunque per conto nostro o chiedere aiuto a persone competenti secondo me (o lasciarli semplicemente irrisolti), aspettarsi che lo facciano degli amici quando magari non sono stati motivati a risolverli e dare aiuti più concreti neanche i tuoi genitori non è una buona idea.

I momenti di bisogno non devono esser molti secondo me ed i bisogni stessi che si desidera vengano soddisfatti dagli amici non devono esser gravosi. Faccio degli esempi.

Se una persona ha difficoltà economiche, e sta male in un certo senso, ed inizia a pretendere che gli amici la aiutino concretamente a sopravvivere, perché adesso ha bisogno di queste cose, ha fraiteso tutto secondo me.
Se una persona è sempre depressa e spacca tutto e scarica i suoi malumori sugli altri e desidera che questi non si allontanino a causa del fatto che sta male, ha frainteso nuovamente le cose.
E così via...

Se stai male qualche volta quando li vedi, gli amici son capaci di comprendere la situazione e non spariscono, questi bisogni qua mediamente son capaci di soddisfarli.
Ma il grado di pazienza e sostegno che bisogna pretendere da un amico per me non deve essere alto. Anzi là dove un amico sopporta più del dovuto bisogna esser grati a questa persona perché la natura del rapporto non lo prevede affatto.


Se si ha questa pretesa si sta cercando un fidanzato paterno o un genitore o qualcuno che ti faccia da balia o magari un assistente sociale, ed è probabile perciò che amici di questo tipo non li si troverà da nessuna parte perché gli amici, in genere, non soddisfano questi bisogni qua.

Ultima modifica di XL; 08-09-2016 a 10:00.
Vecchio 08-09-2016, 09:42   #8
Esperto
L'avatar di Ansiaboy
 

sta cosa "gli amici si vedono nel momento del bisogno"
mi sembra uno sfruttamento

io non pretendo le amicizie come degli psicologi aggratis e su cui riversare le proprie frustrazioni

poi se uno mi contatta soprattutto per scaricare le sue frustrazioni pensarei proprio che si tratta di un mega sfruttatore e con poca dignità
e se pretende pure.....

detto ciò, son sempre disponibile ad aiutare il prossimo se ne ho la possibilità
ma chiunque, anche uno sconosciuto
questo perché son una persona gentile

Ultima modifica di Ansiaboy; 08-09-2016 a 09:44.
Vecchio 08-09-2016, 10:03   #9
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Per me essere amici significa condividere esperienze, farsi compagnia e talvolta confidarsi
E c'e differenza fra amici e conoscenti? Quand'e' che un presunto amico si comporta male? (escludendo casi ovvi come che ti rubi la ragazza) In amicizia non vi e' nessuno nessuno obbligo morale, si puo' sempre fare come piu' aggrada? Sparire e ricomparire come si ha voglia, che sia perche' l'altro ha difficolta' o meno?
Vecchio 08-09-2016, 10:07   #10
XL
Esperto
L'avatar di XL
 

Quote:
Originariamente inviata da ila82 Visualizza il messaggio
E c'e differenza fra amici e conoscenti? Quand'e' che un presunto amico si comporta male? (escludendo casi ovvi come che ti rubi la ragazza) In amicizia non vi e' nessuno nessuno obbligo morale, si puo' sempre fare come piu' aggrada? Sparire e ricomparire come si ha voglia, che sia perche' l'altro ha difficolta' o meno?
Sparire e ricomparire quando si ha voglia è ben diverso da sparire quando una persona inizia a divenire pressante e cerca di scaricarti i suoi problemi addosso. Qua tutto dipende da "momento del bisogno" cosa si intende, se si tratta di confidarsi in un momento difficile è un conto, se si pretende uno psicoterapeuta a tempo pieno che non abbia mai voglia di fare altro, un altro. Il momento di bisogno non dev'essere molto gravoso secondo me, io questo volevo dire, anche perché poi non è nemmeno detto che l'altro sia davvero capace di far fronte a cose del genere.

Ultima modifica di XL; 08-09-2016 a 10:35.
Ringraziamenti da
Ansiaboy (08-09-2016)
Vecchio 08-09-2016, 10:16   #11
Esperto
L'avatar di Ansiaboy
 

Quote:
Originariamente inviata da Tobia Asociale Visualizza il messaggio
Siete troppo pessimistici, gli amici veri esistono e conosco molti casi di amicizie fortissime e gruppi di amici che fanno di tutto per aiutarsi a vicenda. Io amici non ne ho più da anni purtroppo, evidentemente se noi fobici non riusciamo a farcene la """"colpa"""" è nostra , non è che la nostra esperienza deve essere assolutizzata (l'amicizia non esiste, sono tuti cattivi e malvagi ecc tranne noi che simao buoni e bravi ecc ecc ecc ecc)
maddai tra i casi di normaloni ho molto più presente litigi vari che altro.....
poi meglio non fermarsi solo alla superficie....
magari in pubblico si fanno complimenti a vicenda e dietro le quinte si scannano per la minima cosa
Vecchio 08-09-2016, 14:50   #12
Esperto
L'avatar di illumi
 

Gli amici si vedono sempre, in tutti i vari momenti. Credo.
Ringraziamenti da
cancellato17629 (08-09-2016), Joseph (08-09-2016)
Vecchio 08-09-2016, 17:00   #13
Banned
 

La pensavo anche io così.
E' uno dei classici pensieri di chi vive troppo a lungo senza avere soddisfacenti relazioni di amicizia. Si arriva a idealizzare ed estremizzare concetti di per sè validi, ma non naturali.
Io sono disposto a offrire il mio aiuto incondizionato agli amici, ma di fatto non ho riscontri validi per affermare che loro sarebbero disposti a fare altrettanto.
Eppure li ho promossi da conoscenti ad amici, perchè l'amicizia è un rapporto di fiducia tra due persone.
Ringraziamenti da
cancellato17629 (08-09-2016)
Vecchio 08-09-2016, 18:27   #14
Esperto
L'avatar di Svalvolato
 

Amicizia è una parola ormai molto inflazionata e "annacquata". Ormai si considerano amicizie le semplici conoscenze o poco più; ovviamente ci può stare che si abbiano delusioni da veri amici storici, ma spesso se ci soffermiamo ad analizzare la situazione con un po' di lucidità e oggettività, ci rendiamo conto che quelli che consideravamo amici erano al massimo conoscenti, compagni, colleghi, nulla di più. L'amicizia vera è ben altra cosa, e va coltivata quanto l'amore. Voi considerereste un amore vero una storiella di 2 settimane in prima superiore? Non penso.
Vecchio 08-09-2016, 21:26   #15
Banned
 

..Racconto la mia..
Qualche anno fà un amico, che tuttora frequento (quando fa comodo a lui naturalmente) è caduto in depressione.. Era andato molto sotto, infatti aveva perso peso, per un pò non è andato a lavorare, non usciva più di casa, bianco cadaverico.. Insomma ho reso l'idea..
Avevo intuito quali potessero essere i motivi, ma naturalmente non gliel'ho detto, nè gliel'ho chiesto.. ovviamente!!
Sono convinto che la causa principale fosse la sua morosa decisamente troppa immatura, ma a lui piace.. e so affari suoi!!
Durante quella fase concitata sono andato a trovarlo un paio di volte a casa, c'era anche la madre che conosco..
Ogni tanto gli inviavo un sms, e qualche volta l'ho anche chiamato, più che altro per fargli sapere che non era solo ed anche per proporgli di fare due passi nel caso se lo sentisse, senza però insistere naturalmente..
Lui comunque devo dire che apprezzava..
Poi pian pianino, per sua fortuna, è riuscito a riprendere in mano la sua vita.. A mio parere anche grazie alle persone che gli sono state vicino.. E adesso sta abbastanza bene..
Il caso però ha voluto ( il caso sempre lui) che dopo qualche tempo a finire sotto sono stato io.. E siccome non mi faccio mancare mai niente ho subito anche un lutto.. Ma vabbè.. certe cose capitano a tutti ( Ed anche a Totti).. mica solo a me, giusto??
Quel periodo ci frequentavamo più o meno assiduamente ( sempre per cazzi naturalmente).. Il suo terapeuta infatti gli aveva consigliato di fare sport ma in compagnia..
Cosi per 3 volte a settimana la sera andavamo al parco a fare la camminata per un'oretta circa e chiacchieravamo..
Una sera mi sentivo parecchio provato.. ero un periodo che piangevo spesso.. ogni tanto mi capitano questi periodi..
Sono sempre stato un libro chiuso, non amo raccontare di me, nè mi piace affliggere gli altri con i miei problemi.. Ma quella sera avevo proprio bisogno di dire a qualcuno che stavo male.. e dubito che non si vedesse.. cosi' l'ho buttata li'.. e ad un certo punto mentre si parlava gli ho detto : Ti confesso che sto vivendo un periodo un pò particolare.. mi sento parecchio giù di corda.. Volete sapere come mi ha risposto.. riporto testualmente : Ah! guarda!! A chi lo dici!! Non ne parliamo proprio!..
Nei giorni a seguire gli ho confidato che stavo andando da uno psicoterapeuta anch'io, e poco tempo fa gli ho anche detto che stavo andando dallo psichiatra..
Mi avesse chiesto una sola volta come sto..

Sarei tentato di raccontare un altro episodio, decisamente più datato.. che risale a 16 anni fà, anno in cui , tra l'altro venne a mancare mio padre.. All'epoca avevo la comitiva.. tanti "amici"..
Ma non lo faccio.. non penso abbia molto senso far sapere quanto schifo ho subito nell'arco della mia esistenza.. Infatti non avrebbe alcun senso...
Ma ragazzi miei cosa c'è da scandalizzarsi???
La gente è cosi', l'essere umano è cosi..
Quando vai sotto hai bisogno delle persone ( anche se non tutti bisogna dirlo), di quelle specifiche persone.. Ossia di chi ti comprende, ti rassicura, condivide con te il tuo stato di malessere..
Finchè non vai di nuovo sù.. a quel punto non hai più voglia di quelle persone "tristi"!
l'umore è cambiato quindi ci vogliono persone "adatte" intorno..
Ma è anche giusto riflettendo..
Però almeno un minimo di riconoscenza penso sia dovuto, o no? Eccheccazz!!
Se non altro per il tempo che gli altri ci dedicano.. Invece per alcuni ( per tanti direi) sembra che tutto sia dovuto..
Al contrario di me che provo riconoscenza per chiunque mi dedica ( o mi ha dedicato) un solo istante del suo prezioso tempo..
Mi avvio verso i 50 ( anche se ancora ce ne vuole..) e se mi mettessi a raccontare tutti i torti che ho subito veramente non la finirei più.. Ne ho talmente pieni i coglioni ( scusate ma l'argomento mi tocca e non poco)!!!...
Mi sento decisamente disgustato, alla luce anche degli ultimi eventi che mi hanno coinvolto che, in certo senso, confermano pienamente quanto ho raccontato..
Chi trova un amico trova un tesoro.. Non so voi ma io quel tesoro non l'ho ancora trovato.. e francamente nemmeno lo voglio più trovare.. Anche perchè dopo avrei anche il problema di come spenderli tutti quei soldi....

Ultima modifica di cancellato17738; 08-09-2016 a 22:35.
Ringraziamenti da
cancellato17598 (08-09-2016)
Vecchio 08-09-2016, 23:07   #16
Esperto
L'avatar di dentromeashita
 

appunto
Vecchio 08-09-2016, 23:37   #17
Intermedio
L'avatar di bhoo
 

Io avevo degli amici, ma forse ero solo io a definirli tali.

Vi parlo di persone con cui ho passato tutta l'adolescenza, conosciuti circa a 12 anni e abbandonati a 20, non di qualche conoscente con cui scambiavo 2 parole.

Li avevo sempre ritenuti amici fidati ma nel momento in cui avevo bisogno di essere compreso, in pratica appena sono affiorati doc e fobia sociale, ci hanno messo 2 secondi a girare la faccia. Non pretendevo chi sa ché da loro, non cercavo aiuto ma solo un po' di comprensione e puntualmente venivo ricambiato con sfottò e derisioni mettendomi in cattiva luce anche con gente sconosciuta (o appena conosciuta), rafforzando il senso di inadeguatezza che stavo iniziando a provare (durante quel periodo non sapevo cosa fossero la fobia sociale o il doc, ne accusavo i sintomi inconsapevole di cosa mi stava succedendo). Ho finito con l'abbandonare quegli "amici", li ho allontanati gradualmente finendo con l'isolarmi del tutto.

E credo che quest'esperienza abbia influito molto sul mio carattere, ormai tendo a non fidarmi di nessuno ed a pensare che gli Amici non esistono, ma esistono solo persone disposte a passare del tempo con te solo fino a quando gli fa comodo.

Dentro di me spero di sbagliarmi, ma più vado avanti più mi convinco che ho ragione.

Ultima modifica di bhoo; 09-09-2016 a 00:01.
Vecchio 08-09-2016, 23:47   #18
Intermedio
L'avatar di bhoo
 

Quote:
Originariamente inviata da Ansiaboy Visualizza il messaggio
sta cosa "gli amici si vedono nel momento del bisogno"
mi sembra uno sfruttamento

io non pretendo le amicizie come degli psicologi aggratis e su cui riversare le proprie frustrazioni

poi se uno mi contatta soprattutto per scaricare le sue frustrazioni pensarei proprio che si tratta di un mega sfruttatore e con poca dignità
e se pretende pure.....

detto ciò, son sempre disponibile ad aiutare il prossimo se ne ho la possibilità
ma chiunque, anche uno sconosciuto
questo perché son una persona gentile
Un amico non é una persona a cui chiedere aiuto.

Un amico é una persona che ti offre il suo aiuto senza bisogno di chiederlo, perché sa che tu faresti altrettanto per lui.
Vecchio 09-09-2016, 02:04   #19
Avanzato
L'avatar di Walla
 

Io sarò forse troppo severa o disillusa ma aspetterei la reazione di una persona quando le cose vanno male per definirla amica. Poi se questa ha problemi più gravi capisco non possa badare a me, oppure è il mio problema ad essere troppo grave. Ma non riuscirei a considerare amico uno solo perché si esce ed è simpatico, magari io sì perché mi attaccherei a chiunque e mi illuderei subito, però un estroverso mi pare dovrebbe attendere a giudicare.
Vecchio 09-09-2016, 08:45   #20
XL
Esperto
L'avatar di XL
 

Però scusate, se qua già ci sono un bel po' persone che si dovrebbero comportare bene da amiche, in base a quel che dicono, non è possibile che queste persone beccano sempre le altre, a meno che non sono attirate da queste altre per certi motivi (comunque vantaggiosi).
I conti se no non tornano. Di buoni ne esistono diversi... E si beccano solo i cattivi?


Io la penso diversamente. Penso che in certi casi non si riesca a capirsi e non si è in sintonia, e non si può proprio sfruttare l'amicizia di certe persone, non necessariamente perché sono cattive o moralmente inadatte. Insomma credo che bisogna cercare di capire gli altri, non è che siccome tu hai bisogno di una certa cosa allora bisogna presupporre che anche l'altro ha bisogno dello stesso.

Delle persone si sforzano di far certe cose per un'altra persona quando questa persona magari non ha affatto bisogno di queste cose, anzi le creano disagio perché deve sopportare queste attenzioni non richieste.

Poi quando questa persona non dimostra riconoscenza - perché in fin dei conti dal suo punto di vista nulla ha ricevuto, anzi ha dovuto sopportare - poi si incazzano.
Ma l'altra persona ha espresso chiaramente che voleva queste cose, avete provato qualche volta a chiederglielo se voleva in questo o quel momento la vostra compagnia? Se vi dovete sforzare a far certe cose almeno assicuratevi bene che all'altro faccia piacere.

Per aiutare qualcuno bisogna impegnarsi davvero a comprendere di cosa ha bisogno, essere in sintonia, là dove non si è capaci, conviene comunicare e chiedere, non fare e dare supponendo di aver capito tutto e poi incazzarsi quando l'altro non ricambia in modo opportuno o non dimostra la riconoscenza che ci aspettavamo.
Regali a qualcuno una cosa inutile che non gli serve, anzi gli crea magari disagio questo modo di fare, e poi ti incazzi con la persona se questa non ricambia in modo adeguato?

Dal punto di vista del generoso questo ha dato tanto all'altro, ma secondo il punto di vista dell'altra persona magari si è sopportato soltanto un atteggiamento molesto come quello di certi venditori che ti mettono in mano qualcosa (l'elefantino di plastica) e poi in modo velato pretendono che questo regalo gli venga pagato, quando magari in quel momento di tutto avevi bisogno ma non di un elefantino di plastica.

Capita anche questo e più volte ho osservato che capita. Ognuno spesso ha bisogno di cose diverse e spesso molte persone non riescono a capirlo, si proiettano sull'altro i propri bisogni, si fa un macello, e poi si inizia a credere di esser circondati da persone ingrate che magari hanno avuto lo stesso ed identico atteggiamento.

Ultima modifica di XL; 09-09-2016 a 09:18.
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