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05-09-2020, 00:17
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#1
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Intermedio
Qui dal: Jan 2019
Ubicazione: Puglia-Calabria-Veneto
Messaggi: 119
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Perché queste inutili distorsioni del pensiero che capitano quando ci si rende conto magari di attraversare una frase critica? Del tipo: questa sera non esco perché sono eccessivamente ansioso e sto per avere un attacco di panico, evito di uscire così almeno per un po’ mi placo anche se non serve a nulla e poi.. poi.. mi capitano quei pipponi mentali dai quali scaturiscono tutte quelle odiosissime fantasie sugli altri, sugli altri che riescono a spassarsela, sugli altri che escono tranquillamente, sugli altri che si divertono, sugli altri che hanno relazioni, sugli altri che si fanno la loro vita senza rimpianti.. non capisco perché la mia mente troppo distorta vada subito a parare sugli altri, come se gli altri avessero sempre la strada spianata e tutto quanto più o meno liscio e tranquillo... riuscite voi a dire alla vostra mente “ma chissene degli altri, chissene dei paragoni, chissene dei loro divertimenti”? scusate lo sfogo.. ma non ne posso più di paragonarmi sempre agli altri come se loro fossero sempre favoriti in tutto.. il discorso sarebbe lungo su queste patologiche ed inutili rappresentazioni dell’altro pensato sempre come “sano” “normale” “superiore” ecc.. sono così deluso dalle mie crisi che domani appena sveglio vorrei tirare fuori tutte le energie per dichiarare guerra alla fobia, tanto non c’è più nulla da perdere se non le proprie energie nervose.
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Ultima modifica di Raffaele; 05-09-2020 a 00:21.
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05-09-2020, 00:53
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#2
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Esperto
Qui dal: Aug 2020
Ubicazione: Lombardia orientale
Messaggi: 805
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Anche a me capita di pensare che gli altri abbiano la strada spianata in tutto rispetto a me, ma in realtà non é così e tutti hanno i loro problemi. La differenza è che loro hanno anche soddisfazioni nella vita e hanno qualcuno che li apprezza mentre io non ho nessuna che mi pensa prima di andare a dormire
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05-09-2020, 06:05
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#3
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Principiante
Qui dal: Jul 2020
Messaggi: 86
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"Per quanto possa sembrare inconcepibile al senso comune, voi, e tutti gli altri senzienti, costituite un tutto indivisibile." (Schroedinger)
Ecco perché gli altri sono così ricorrenti.
Il problema che la nostra sociocultura, pone da tempo la nostra mente in una visione egoico bellica: "io sto male, gli altri stanno bene; io perdono, gli altri vincono; io sono io , gli altri non sono un c...; io fuggo, gli altri mi tormentano" e viceversa.
L'io e il tu dell "I"phone, del "I"pad, dello "You"tube", del "Self"ie, sta facendo acqua da un pezzo. Percepirci come entità in contrapposizione e separate, banalizzare le relazioni con con likes e disliles, haters and lovers, in lotta o in fuga, ci porta ad alienarci e stare male.
Quel che possiamo fare, è imparare un atteggiamento di serena e benevola apertura verso noi stessi e di conseguenza verso gli altri. Ritrovare nel nostro io la considerazione dell'altro. Riscoprire un io libero proprio in quanto correlato al resto del mondo.
"Je est un autre" diceva Rimbaud.
Io è un altro.
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Ultima modifica di SisifoFelice; 05-09-2020 a 07:00.
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05-09-2020, 07:15
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#4
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Banned
Qui dal: Apr 2015
Ubicazione: Ovunque ma non qui
Messaggi: 14,396
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Certo questa cosa mi ha fatto soffrire per anni e ancora adesso..purtroppo sono un rosicone
Anche gli altri hanno problemi forse anche grandi..però magari sanno reagire non abbattendosi subito come facciamo noi
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05-09-2020, 08:27
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#5
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,989
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Mi accodo alla tesi "i problemi li hanno anche i fighi, solo che almeno qualche soddisfazione da paragonarci ce l'hanno. Io zero assoluto su tutti i fronti".
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05-09-2020, 08:41
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#6
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Esperto
Qui dal: Sep 2020
Ubicazione: In una città lombarda
Messaggi: 680
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Si, anche a me capita.
Soprattutto quando apro un social e vedo che sono letteralmente tutti in giro e mi rincuoro se tra 20 persone, una fa vedere che è a casa.
Però poi mi fermo e penso che non ha senso quello che provo, perché tanto se fossi uscita anch'io tanto per uscire sarei stata peggio.
Sto cercando di iniziare a pensarla in questo modo: le uscite che hanno senso per me sono quelle che portano benefici alla mia persona, altrimenti è solo perdita di tempo e di soldi.
A casa mia posso fare mille cose che mi divertono di più che sentire discorsi sulla vita degli altri.
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Ultima modifica di tsubaki; 05-09-2020 a 09:52.
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05-09-2020, 08:53
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#7
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Trani
Messaggi: 9,521
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05-09-2020, 09:09
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#8
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Principiante
Qui dal: Aug 2020
Messaggi: 19
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In effetti usare gli altri e dipingerli nella propria immaginazione come sempre Felici, vincenti e senza problemi, aiuta soltanto a confermare a se stessi uno stato di disagio.
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05-09-2020, 09:22
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#9
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Esperto
Qui dal: May 2020
Messaggi: 4,251
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A 17/18 anni lo facevo continuamente, da quando ho finito le superiori decisamente di meno
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05-09-2020, 12:33
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#10
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Banned
Qui dal: Apr 2015
Ubicazione: Ovunque ma non qui
Messaggi: 14,396
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La società è una giungla ipercompetitiva e vige ancora la legge del più forte quindi il confrontarsi è quasi obbligatoruo e fa molto male.. bisogna cercare in tutti i modi di non paragonarsi a nessuno..nessuno può sapere cosa abbiamo dovuto passare..vite difficile attraversano tanti problemi e guai
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05-09-2020, 15:16
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#11
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Esperto
Qui dal: Jan 2014
Messaggi: 1,850
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Quote:
Originariamente inviata da nell'ombra
In effetti usare gli altri e dipingerli nella propria immaginazione come sempre Felici, vincenti e senza problemi, aiuta soltanto a confermare a se stessi uno stato di disagio.
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i problemi ce li hanno tutti e di questo si è consapevoli.... una vita di merda/una non vita pochi però! è questo il discorso!
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05-09-2020, 15:51
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#12
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Esperto
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,560
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Boh per dirvi, per me è stato emozionante quando a 18 anni mi hanno regalato una bella mtb, invece ai tempi i 18enni erano contenti perché andavano a figa a ibizia o formentera.
Il divario è ormai già troppo ampio. E poi ho interessi diversi dagli altri quindi è finita.
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05-09-2020, 18:06
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#13
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Esperto
Qui dal: Jan 2014
Messaggi: 2,982
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Anni fa forse lo facevo anche io, poi mi sono reso conto che sono davvero troppo diverso e le cose che alcuni hanno per me non significano molto, quindi mi viene da essere invidioso in rari casi.
Ad esempio a me nemmeno andrebbe di fare una vita "di successo", così come viene concepita di solito, ovvero uscite continue con amici, fidanzata, lavoro, pensare a far più soldi possibili e ben poco tempo per se stessi, sempre a star fuori a far cosa poi? Lo trovo superficiale.
Questo di solito è il concetto di vita ideale, che a me non piace per niente, anzi.
Essendo introverso ho bisogno di pause, di tempo per me, quindi una vita così non mi piacerebbe. Mi serve il giusto equilibrio tra tempo passato con me stesso e con gli altri. Poi comunque soprattutto i social mostrano lati fuorvianti, che ci possono far pensare a quanto sia "interessante" e piena di gente e attività la vita degli altri, ma se si guarda bene alla fine quanto sarà realmente interessante e profonda la loro vita? Secondo me neanche tanto.
Riguardo gli amici, meglio pochi ma buoni, i rapporti devono essere significativi e conta la qualità e non la quantità. Quindi in definitiva 9 volte su 10 mi viene da pensare che tanto al loro posto non mi troverei bene/non mi divertirebbe quello che fanno durante le giornate quindi l'invidia passa velocemente. Più che altro mi viene da invidiare chi ha situazioni familiari da benestante, quindi hanno accesso più facilmente a varie opportunità, oppure ogni tanto verso chi non ha problemi psicologici, ma la loro vita in sé non mi viene da invidiarla granché.
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05-09-2020, 18:09
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#14
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Esperto
Qui dal: Jan 2014
Messaggi: 2,982
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Quote:
Originariamente inviata da tsubaki
Si, anche a me capita.
Soprattutto quando apro un social e vedo che sono letteralmente tutti in giro e mi rincuoro se tra 20 persone, una fa vedere che è a casa.
Però poi mi fermo e penso che non ha senso quello che provo, perché tanto se fossi uscita anch'io tanto per uscire sarei stata peggio.
Sto cercando di iniziare a pensarla in questo modo: le uscite che hanno senso per me sono quelle che portano benefici alla mia persona, altrimenti è solo perdita di tempo e di soldi.
A casa mia posso fare mille cose che mi divertono di più che sentire discorsi sulla vita degli altri.
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Condivido in pieno, è la mia stessa visione
Anziché uscire coi normie è molto più divertente stare a casa e dedicarsi ai propri hobby piuttosto che sentire vuote parole su discorsi per niente interessanti ed annoiarsi.
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05-09-2020, 18:43
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#15
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Esperto
Qui dal: Aug 2020
Ubicazione: Lombardia orientale
Messaggi: 805
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Io sono (sempre stato) talmente messo male, che quando ancora uscivo e guardavo gli altri vivere mi immaginavo una mia vita parallela, nel senso che nella mia mente fingevo di essere normale e di avere caratteristiche (sia fisiche che caratteriali) completamente all'opposto delle mie e di conseguenza immaginavo di essere quello che viveva meglio e con 0 problemi
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05-09-2020, 21:40
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#16
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Principiante
Qui dal: Aug 2020
Messaggi: 36
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A me non frega nulla del paragone con gli altri.
È vero, mi sento diversa e in molti contesti sono a disagio, ma non ho mai pensato che "gli altri" possano essere migliori o più fortunati di me, né che il mio modo di essere o i miei interessi, per quanto distanti dalla media, siano da meno.
Non so nulla degli altri, della loro interiorità, del loro senso di appagamento o dei loro disagi e non è il fatto che gli altri vivano meglio o peggio di me che può cambiare il mio stato
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05-09-2020, 21:42
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#17
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Esperto
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,560
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Quote:
Originariamente inviata da tsubaki
Si, anche a me capita.
Soprattutto quando apro un social e vedo che sono letteralmente tutti in giro e mi rincuoro se tra 20 persone, una fa vedere che è a casa.
Però poi mi fermo e penso che non ha senso quello che provo, perché tanto se fossi uscita anch'io tanto per uscire sarei stata peggio.
Sto cercando di iniziare a pensarla in questo modo: le uscite che hanno senso per me sono quelle che portano benefici alla mia persona, altrimenti è solo perdita di tempo e di soldi.
A casa mia posso fare mille cose che mi divertono di più che sentire discorsi sulla vita degli altri.
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Hai detto tutto. Sono tutti ipocriti e falsi.
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06-09-2020, 09:40
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#18
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Quote:
Originariamente inviata da Ezp97
Hai detto tutto. Sono tutti ipocriti e falsi.
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Deve essere dura essere gli unici perbene in un mondo di persone di merda, vero?
Però ci si può consolare con il senso di superiorità morale che ne deriva, vuoi mettere la soddisfazione di raccontarsela...
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06-09-2020, 10:31
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#19
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Esperto
Qui dal: Dec 2019
Ubicazione: Monsters in the parasol
Messaggi: 2,706
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Sinceramente non me ne po fregare di meno che tutti hanno problemi, questo la sanno anche i sassi. Vivere vuol dire risolvere problemi, le persone normali sono strutturate di natura a risolvere problemi e ottenere risultati da determinate azioni. Sapere che le persone apparentemente a posto hanno ugualmente una vita dura cosa mi cambia a livello di meccanismi di pensiero? Comunque sono persone nate per il problem solving come tutti, ma li risolvono e trovano sempre la chiave di volta in ogni situazione. Si svegliano tutte le mattine e sanno che dovranno risolvere problemi. Ora sta qui la differenza. O ci si sveglia carichi con grande determinazione ad affrontare tutto quello che la giornata ci pone davanti oppure si vorrebbe restare a letto e morire perchè quello che abbiamo davanti e solo un lungo incubo prima che arriva di nuovo la sera a portare il distacco dalla realtà.
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07-09-2020, 10:33
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#20
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,037
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Quote:
Originariamente inviata da Raffaele
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Che ci sia gente che fa una vita migliore della nostra è assodato, è lampante, non è una distorsione del pensiero. Poi ci sarà gente che vivrà in modo uguale o anche peggio.
Sto smettendo da paragonarmi agli altri, anche perché io allo stato attuale sono lontano millenni luce dagli uomini brillanti e anche da quelli normali.
Se non c'è sfida è inutile continuare. Il pugile debole ma furbo alla terza ripresa dopo aver preso un po' di belle botte se ne rimane giù al tappeto e se ne esce con i lividi ma sano, mica si fa ammazzare.. per dimostrare cosa.. niente.
Mi faccio la mia vita, inevitabilmente senza donne, ma possibilmente con tranquillità e con qualche buona amicizia che mi piacerebbe coltivare.
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