Rivolta ad Amiens. Almeno 16 gli agenti feriti nella notte di scontri. Il ministro dell'Interno: «Rispettare la legge»
Auto incendiate. Un asilo bruciato, così come un centro culturale e una scuola elementare. Sedici poliziotti feriti. E centinaia di giovani in rivolta con le pistole in mano. Succede ad Amiens, nel Nord della Francia, dove per la seconda notte consecutiva si sono verificati forti scontri con le forze dell'ordine. Preoccupato il ministro dell'Interno francese, in visita, martedì pomeriggio: «La legge, l'ordine repubblicano devono ritrovare il loro posto qui, ad Amiens».
LA CRISI- Da mesi la tensione è alle stelle. Secondo gli agenti, le difficoltà economiche potrebbero essere dietro alla rivolta. Così come è successo a Londra lo scorso anno. La disoccupazione nella regione è altissima, tanto che il governo, già del 2005, ha stanziato nuovi fondi. Una realtà confermata anche dal sindaco di Amiens Gilles Dumailly: «Molte persone hanno grandi difficoltà».
I DISORDINI- E così gli scontri sono cominciati lunedì sera intorno alle nove. E sono andati avanti fino alle quattro del mattino. Il bilancio è pesantissimo: decine di auto bruciate. Due scuole incendiate. Giovani che sparano contro la polizia. E 16 agenti feriti. Senza che le forze dell'ordine fossero in grado di fermare la rivolta. Dura la condanna del presidente Hollande: «La sicurezza non è una priorità e un obbligo». E martedì è arrivato anche Manuel Valls, ministro dell'Interno: «Niente può giustificare che si spari su dei poliziotti, che si prendano come bersagli le forze dell'ordine e che si brucino delle strutture pubbliche». Così ha mandato rinforzi. In molti credono che la rivolta non si fermerà qui.
Fonte:
http://www.corriere.it/esteri/12_ago...6ab6a873.shtml