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Vecchio 29-10-2009, 21:20   #1
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Tutti pensieri scritti in questi giorni

rispetto a prima cosa è cambiato? ora sento meno il disagio...cioè? ora riesco addirittura a stare in mezzo a tante persone in silenzio senza provare più di tanto disagio (quasi x nulla se non in situazioni in cui è quasi "obbligatorio" parlare e se non mi viene nulla...).

Il mio problema è sempre maledettamente questo...in fondo quelle volte in cui apro la bocca lo faccio per fare una battuta...e quando apro la bocca non ho timore di dire la mia, di fare un'allusione ad una persona....il problema principale che dannatamente mentre sono a lezione, seduto al pub, in poltrona con altre persone, a tavola non trovo nulla da dire...

ora riesco a concentrarmi di più sull'esterno e ho eliminato il problema disagio proprio x questo...prima nei momenti di silenzio pensavo "oddio ecco il silenzio"...ora più che pensare questo spesso mi limito ad osservare il mondo esterno...così facendo il disagio spesso viene eliminato o per lo meno attenuato ai minimi termini, ma sempre non so CONVERSARE...

e' davvero un peccato...è un problema che sembra così semplice e banale, ma è una cosa che in realtà "rivoluziona" completamente il mio carattere...
quelle volte in cui mi viene la battuta sono spiritoso, provocatorio e parlo senza problemi...
ma il non avere poi nulla da dire mi rende evitante, solitario, freddo...indifferente...

e la cosa poi mi fa sentire estraniato e un "estraneo" nei confronti degli altri...
magari certa gente la vorrei conoscere di più, la vorrei avvicinare parlando così tanto per parlare...ma...NON SO MINIMAMENTE CHE DIRE...se ho una battuta la faccio, ma non so che dire...E' QUESTA LA APRTE MALEDETTAMENTE FRUSTRANTE...la battuta (che dovrebbe essere la parte più difficile perchè richiede intimità e un certo "rischio")/ mi viene...se devo iniziare a creare un discorso per parlare tanto per durante una pausa, a tavola, alla macchinetta del caffè,prima dell'inizio delle lezioni non so che dire...

Cervello atrofizzato

il problema principale noto che è questo...
quel disagio che provo in mezzo alla gente è fondamentalmente x questo...
so che dovrei interagire in qualche modo...anche solo per creare un clima sereno, amichevole...è così normale voglio dire...dirsi 2 parole in amicizia...eppure percepisco questo "problema" in me...
l'unica differenza delle ultime settimane? 1 anno fa la questione mi creava un disagio immenso (quasi da non riuscire a stare in aula x seguire le lezioni...)...ora? ora posso relativamente stare in quasi ogni luogo...e riesco ad essere indifferente...non appena percepisco un disagio mi dico "beh sono così...che voglio farci...se non mi viene...comunque sono IO e se devo farmi valere mi faccio valere in una discussione....mi isolo e non ho nulla da dire...pazienza"...la cosa "positiva" (non so quanto) è questa...ho imparato ad annullare quasi il disagio andando comunque sempre fiero di me...

e ciò cosa significa? sono abbastanza sicuro di me e quindi se mi sopraggiunge una battuta la dico senza problemi...

ma la questione è tutto lì...mi sono abituato a tenere il cervello in questo torpore...e quindi non so dargli quella continuità nell'ELABORARE...
voglio dire? che le battute ad esempio che mi escono sono brillanti...e scherzare in fondo è una cosa positiva...però...però ad esempio non mi viene da elaborare molte cose spiritose...cioè...voglio dire spesso non sono io ad elaborrle....ma le dico semplicemente perchè mi compaiono come flash in testa...questo è un motivo per cui vivo di pochi e brevi istanti...la gente "normale" prende spunto da qualsiasi cosa e se non ce l'ha se lo crea (anche da uno starnuto) e inizia ad "ELABORARE"...io non ELABORO a comando...ma piuttosto esplico quello che fa parte di me...

e il problema è proprio QUI. Chiuso in me la mia quantità di interazioni umane è limitata (o indietro nel tempo o proprio poco vissuta...anche la semplice abitudine di commentare un film e da lì prendere 1000 spunti ---> a pensaric bene è una banalità...ma io l'ho vissuto negli ultimi mesi/anni - ad eccezione degli ultimi mesi in cui mi adoperò di più a stare con gli altri - talmente raramente che non sono abituato a farlo).

Cioè....quello che x una persona "normale" è appunto "NORMALE"...è abitudine...cioè non è richiede uno sforzo x elaborarlo...il commento al film esce spontaneo e non c'è il pensiero "ok ora cerco e dò il mio commento" appunto perchè sono stati educati a rendere l'elaborazione spontanea e istintiva...beh x me è frutto invece di un'elaborazione razionale....

e credo sia una cosa scontata...cioè...se una persona è abituata ad un gesto beh lo rende meccanico...come chi impara a nuotare...se sai nuotare (cosa che tra l'altro io non so fare...giusto so fare 20 metri a stile libero in mare --> già in piscina le gambe non mi stanno su tongue.gif)...quando impari pensi ai gesti che fai..."tengo su le gambe...alterno la bracciata...respiro..."....ma...quando osno 3-4 anni che nuoti ormai come un pesce ecco che non ci pensi più....e così quando impari ad andare in bici...
o ancora...la lingua...io con l'inglese sono proprio negato...proprio perchè vuoi la mia scarsa voglia sempre avuta di memorizzare i termini, vuoi lo scarso uso fatto non ne ho mai fatto "un'esperienza adeguata".
Dunque? dunque io traduco parola x parola...penso al corrispettivo italiano e traduco la parola in inglese...ovvio dire che quindi anche solo x dire "Oggi vado al negozio di fronte per compare del pane e salutare la commessa" dovendo pensare parola per parola il mio parlato risulta "spezzato".
Se fossi stato un madrelingua inglese o un bimbo abituato fin da piccolo a parlare entrambe le lingue sicuramente avrei acquisito già da un pezzo la capacità di pensare in inglese...e dunque saprei esporre un concetto in inglese scorrevole.

Quindi trasportando questi esempio nel mio caso del cervello e parlando di educazione in generale...beh...ecco che io non avendo mai abituato il mio cervello (se non da ragazzino) ad elaborare conversazioni, abituarlo alla spontaneità e creatività del dialogo (perchè in fondo si tratta di questo....CREATIVITà nel prendere spunti nella conversazione...se impari da una caccola a parlare della cacca del tuo cane hai fatto già un buon lavoro...se x te la caccola resta solo la caccola...beh ovvio dire che difficilmente saprai conversare su di essa x un tempo durevole) lo trovo "atrofizzato".
E come posso notare tale cosa? semplice...spesso quando vivo un'esperienza...beh successivamente il mio pensiero crea un gruppo di variabili che avrei potuto adottare....esempio?
oggi esco e vado a mangiare al bar di fronte...la barista mentre pulisce per terra fa un commento sui suoi capelli dovuto al freddo...
lì per lì magari non mi viene molto da dire o viceversa mi viene una reazione....
ottimo...da lì in poi prendo in considerazione tutta una serie di variabili...."avrei potuto fare questa battuta...avrei potuto dirle questo complimento...fare questa osservazione...approfittarne e dire questo...ecc...ecc...".
Ottimo...spesso e volentieri se la stessa situazione si ripete similmente in un altro luogo il mio cervello ha già quella serie di variabili sotto mano...e di conseguenza avendo una sorta di autoconsapevolezza ampliata e avendo il cervello educato già in quella situazione so scegliere una variabile con spontaneità o anche solo x pura curiosità personale...

Ecco la conversazione umana e le interazioni si basano su questo...ed io non ho il cervello adeguatamente "allenato" x tenerlo attivo x tratti così lunghi...
nell'ultimo periodo mi rendo conto che il singolo commento o battuta o punzecchiatura x provocare una reazione nell'altro mi può venire...solo che non essendo allenato non ho ancora quella spontaneità non avendo mai vissuto prima certe situazioni che richiedono un'interazione/conversazione....
io non converso semplicemente perchè sono costretto ancora a sforzarmi di elaborare razionalmente cose che dovrebbero uscire spontanee....x il semplice fatto che io non ho imparato a "nuotare come gli altri"...
Vecchio 29-10-2009, 21:20   #2
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non vivo x nessuno...
...pensando alle tante cose che penso...
non vivo x nessuno...posso affermare che non c'è nessuna persona che dipende dalla mia persona e che sentirebbe la mia mancanza (intendo non solo amore...anche semplice amicizia...eccetto forse un amico di vecchia data)...allo stesso modo io sento di non dipendere da alcuna persona...anche le persone con cui esco nei week-end e/o durante la settimana...ci esco per passare giusto il tempo...per abituarmi a stare in mezzo alla gente e a parlare di più...ci scherzo anche volendo...ma...in fondo da domani potrei ripartire da 0 (se ce la facessi) senza problemi....gente nuova...e altro giro di persone...
già...gli altri li vedo dipendere così tanto dalle amicizie (che sono anche durature...)...io? io ho le conoscenze delle medie...liceo...che sono felice di reincontrare qualche volta in giro (ma giusto x fare 4 chiacchiere e ricordando di come eravamo amiconi quando eravamo più piccoli)...la gente con cui esco nei week-end...la gente che viene a lezione con me...che si vede nei corridoi...ma...non mi lego a nessuno...non sono legato a niente e a nessuno...

e a pensarci bene...il problema non è tanto non essere legato a nessuno (nemmeno quell'amicone o qualche altra conoscenza)...è che x come la vedo ora non sento nemmeno tanto il bisogno di legarmi....legarmi a troppa gente significherebbe poi uscire con essa spesso, condividere tante cose...battute...parole...esperienze...ed io non lo faccio...non ho niente da dire e dare all'altra persona...

sono in un certo senso "egoista" da sto punto di vista...ma non x cattiveria...è che sono "asciutto"...glaciale...distaccato nella mia estraniazione...

quindi non mi ci vedrei nemmeno più in mezzo a troppa gente (anzi già ora non mi ci vedo a star esempre ad uscire ogni santa sera quasi con tutte ste conoscenze e amicizie varie)...x come mi sento ora non mi sento nemmeno in grado di mettermi in condivisione x una persona...in vista di un'amore...l'amore richiede condivisione...mettersi in relazione e collegarsi all'altra...io non posso farlo...mi richiede uno sforzo eccessivo farlo...ed è una cosa che ora faccio quando esco con gli altri x mostrarmi più socievole e meno indifferente...ma avere una persona a fianco richiederebbe saperlo fare x tanto tempo...sempre...e...quindi no...

e non vivo sicuramente x altra gente al di fuori....mi fa piacere...enorme piacere...

x come sono fatto sono felicissimo se a lezione sono invitato a mangiare una pizza, se conoscenze varie mi dicono "giova vieni?"...e infatti alla fine esco spesso negli ultimi tempi....ma...mi rendo conto che lo faccio semplicemente perchè è una sensazione piacevole stare in mezzo agli altri (se non ci si deve sforzare di interagire)...ma non perchè sono legato aprticolarmente a qualcuno tra loro...

Tra "afasia" Mentale,estraniamento E Asocialità, come ti senti immerso nella quotidianità
Ormai non so più come defininirla...anzi non mi va nemmeno più di farlo...non mi resta che prenderne atto..ogni giorno prendere atto del fatto che ci proverò e del fatto che le mie risposte saranno determinate...

avere la consapevolezza che il proprio cervello si è formato seguendo tutta una serie di riferimenti e il mio essere ora è inevitabilmente legato a ciò.

Il mio cervello in mezzo agli altri è "afatico"...è questo un primo problema insormontabile...
la gente è abituata a guardare l'esterno più che il proprio interno e da ciò nè derivano una facilità nel fare commenti, prendere spunti x interaginre ecc...ecc...
io questo passo l'ho sto imparando a fare...guardare più all'esterno e meno il contenuto dei miei pensieri/seghe mentali...
il problema? è l'afasia che è immane ad esso...

posso provare a guardare fuori...ma mi rendo conto che un cervello "normale" così facendo elabora opinioni, commenti, domande su cui conversare...
il mio cervello rimane in stand-by...
è difficile spiegarlo...qualche rara volta parte (ma propria rarissimissima) e magare qualche minuto d'autonomia ce l'ha...ma è proprio di suo del tutto incapace a creare spunti x conversare...è disabituato e incapace nel rapportarsi all'altra persona...a creare un botta e risposta continuo...da ciò nè deriva un primo segno di estraniazione/asocialità...

in secondo luogo c'è la presenza di un altro problema (che in parte deriva anche da esso)...il senso di estraniazione/disagio...non comunichi non interagisci...senti una mancanza...e senti di essere disadattato e quindi provi disagio....anche questa è una cosa che ho imparato a limitare...
ora salvo casi clamorosi (in cui sarebbe richiesto parlare e invece mi viene spontaneo lo stato di afasia/torpore mentale) riesco a mantenere delle fasi di semplice freddezza/ passività...come sono estraniato dalle interazioni ho imparato ad estraniarmi dai miei pensieri/emozioni fino ad eliminarli....se faccio ciò è scontato dire che viene eliminato anche il problema del disagio (perchè semplicemente spegni il cervello totalmente o lo lasci attivo semplicemente x osservare l'esterno ---> in questo caso è importante il primo esercizio che porta l'attenzione dal proprio interno all'esterno).

Lo stato di afasia/torpore consiste proprio in ciò...a ricordarmi bene a 13-14 anni il mio cervello era alquanto attivo...abituandomi a mettere dei muri tra me e il mondo ho imparato a tenerlo passivo...ciò cosa comporta? ora fatico a metterlo attivo...
cioè? fare commenti, fare battute, interagire anche solo con scemenze richiede di mantenere uno stato attivo/creativo del cervello...
io ho abituato il mio cervello semplicemente a ricevere imput senza elaborarli --> scontato dire che questa situazione deriva dal disabituamento ad interagire con gli altri e all'isolamento --> in questo stato non hai bisogno di creare imput, ma ti basta riceverli...ecco spiegato questa difficoltà.

La parola in tutto ciò e il discorrere è visto dalla mia mente come sforzo...come qualcosa che deve essere creato...inutile dire che è troppo complicato epr me...e se a volte c'è la voglia di farlo...beh manca "la materia prima"...non so da dove partire per "creare" pensieri/discorsi...

L'estraniamento dall'interazione e dalla conversazione è inutile dire che porta ad un estraniamento dalle altre persone che restano così sempre estranee...

insomma una cosa è collegata all'altra e insieme formano un grosso problema...e la soluzione nonostante possa continuare a cercarla non mi sembra di poterla afferrare...si tratterebbe di rieducare totalmente una mente umana...di resettarlo/formattarlo come fosse un pc e reinsere i dati con il giusto ordine...ma non so nemmeno se ciò sia totalmente possibile...
Vecchio 29-10-2009, 21:21   #3
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Progressivamente.. Tra Volontà E Disabitudine, si migliora... ---> c'è da dire che con il senno dle poi è stata un'illusione....c'è da lavorare un tot)
sto vedendo passi in avanti più netti in questi giorni...poca roba vista da fuori...tanto visto da dentro...
non ho molto da dire e su cui conversare, per parlare tanto per...per fare amicizia, conoscersi, tenersi compagnia...
però...un tempo il tutto lo vedevo con disagio enorme...al punto di dover evitare certe situazioni, persone e isolarmi dovunque...
oggi posso dire che ogni giorno mi sento sempre più sicuro in mezzo agli altri...magari tante volte non ho nulla da dire...ma al max resto lì in silenzio...ma sereno internamente...e sereno internamente di conseguenza significa più predisposto a guardare l'esterno e quindi itneragire con gli altri...
e accettando questa parte di sè poco conversativa alla fine ci si riscopre più aperti di altri...
di fatto io non sono più pudico di altri...anzi ho notato che molte volte sono gli altri ad essere più pudici e imbarazzati di me...che magari provano disagio più di me quando si accorgono che con me è difficile parlare a volte e quindi sono intimoriti non sapendo come comportarsi...
e quando sono sereno magari sto più in silenzio di altri mediamente, ma so anche aprirmi come gli altri (scherzando, parlando di qualche banalità)...
addirittura negli ultimi giorni mi è venuto in qualche situazione spontaneo di parlare di banalità...del + e del -...non tanto perchè fossì interessato....ma perchè una carica mi diceva "parlando di queste banalità ti verrà facile scherzare e interagire"...e si sono magari in certi ambienti e situazioni molto più chiuso di altri...ma so aprirmi anche più di alti...
sostanzialmente AMO la mia mente...è la cosa che amo di più di me...i miei pensieri...i labirinti che vado a scrutare...anche il mio modo di rapportarmi agli altri non mi dispiace (devo solo continuare a riabituarmi ad aprirmi di più e magari parlare di più)...

Impossibilità Di Amicizie E Disagio Con Gli Altri

oggi...tutti i passi fatti mi sembrano una nullità...sono qui davanti al pc e mi rendo conto che in teoria stasera dovrei uscire come ogni sabato...ma...mi rendo conto che nonostante sia 1 anno e mezzo che provo ad uscire ed è oltre un anno che sto uscendo con questa gente...beh x me è come fosse "IL PRIMO GIORNO" ogni volta...ho il pensiero "tanto non so cosa dire...dopo 2 secondi ad inizio serata già starò in silenzio...e mi sentirò estraneo..."...e non è solo un pensiero...è come mi sentirò...e solo a pensarci mi viene voglia di prendere e buttarmi dalal finestra per rompermi tutte le ossa pur di avere una scusa x non uscire...

E'....PATETICO...oserei dire...un ragazzo che invece di trovare la gioia di avere qualcuno con cui uscire...invece si sente con quelle persone addirittura più a disagio che con totali estrani (--> con un estraneo almeno non mi sento obbligato a dire almeno qualcosa e a farmi i fatti miei)...

io non posso socializzare...non ho i mezzi comunicativi e tantomeno mi faccio coinvolgere...per me gli altri sono solo "estranei" e pertanto qualcosa da rifiutare in un misto di timore e indifferenza...potrei anche morire all'istante...sta cosa mi fa venire la nausea solo a parlarne...so che è così...anche se so benissimo che non dovrebbe esserlo...e so che ogni sforzo va a cozzare inevitabilmente con le sensazioni che percepisco...
Vecchio 29-10-2009, 21:23   #4
Esperto
L'avatar di JohnReds
 

Oh rieccolo, quanto ci hai messo a inventarti un nick non sgamabile?

Ovviamente non ho letto quello che hai scritto, ma sondiamo i tuoi miglioramenti. Anzi ho letto i tioli, e tanto mi basta per avere l'ennesima conferma che abbiamo problemi simili.

L'hai capito che innanzitutto tutto passa per

-accettarti per quello che sei diventato (l'accettazione non è facile e automatica, è un'esercizio che devi fare nel tempo in numerosi ambiti e situazioni diverse)
-cominciare a vivere una vita dove l'ossessione non sia estroversare, magari dandoti ad attività utili o passioni interessanti (sei sempre alle superiori?)
-andare da uno specialista

o no?

ps: se la risposta è troppo lunga non la leggerò

Ultima modifica di JohnReds; 29-10-2009 a 21:27.
Vecchio 29-10-2009, 21:26   #5
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ma infatti non dovevate leggere...era un sunto dei miei post tra questo forum e altri...

john sarò conciso...una cosa dipende dall'altra...le cose si intersecano...mi devo accettare...ma non posso accettarmi dal momento che il mio problema è proprio essere in disagio x non saper interagire con gli altri....non posso accettarlo perchè sono 2 tendenze che coesistono nello stesso essere....presente il disturbo evitante?....ottimo...il trucco del disturbo evitante non è accettarsi (al massimo è migliorare la propria autostima se viene a mancare) --> il "trucco" dell'evitante è imparare a costringersi a mettersi in gioco anzichè evitare...
Vecchio 29-10-2009, 21:27   #6
Avanzato
 

riassunto? gh
Vecchio 29-10-2009, 21:28   #7
Esperto
L'avatar di Milo
 

Breve e conciso.....
Vecchio 29-10-2009, 21:28   #8
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arghhh..shino torna a sclerare in chat :P
Vecchio 29-10-2009, 21:30   #9
Esperto
L'avatar di Redman
 

tanto duri poco
Vecchio 29-10-2009, 21:31   #10
Esperto
L'avatar di JohnReds
 

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Originariamente inviata da l'operatore Visualizza il messaggio
ma infatti non dovevate leggere...era un sunto dei miei post tra questo forum e altri...

john sarò conciso...una cosa dipende dall'altra...le cose si intersecano...mi devo accettare...ma non posso accettarmi dal momento che il mio problema è proprio essere in disagio x non saper interagire con gli altri....non posso accettarlo perchè sono 2 tendenze che coesistono nello stesso essere....presente il disturbo evitante?....ottimo...il trucco del disturbo evitante non è accettarsi (al massimo è migliorare la propria autostima se viene a mancare) --> il "trucco" dell'evitante è imparare a costringersi a mettersi in gioco anzichè evitare...
ma te l'hanno diagnosticato il disturbo evitante? se non l'hanno fatto non puoi dirlo

cmq sono avanti a te, io aprii un post dove ipotizzavo di averlo 8 mesi fa, ma cambiai idea dopo poco

l'accettazione ci deve essere e devi fartene una ragione che non sei come vorresti, perché è quello che sei. Cioé non puoi costruire una casa sull'acqua, te sei una persona silenziosa, e tale rimani, almeno per ora

Starai sempre più male male se continuerai a voler rivestire ruoli che non ti appartengono più

Guarda che il concetto dell'accettazione non è facile, io ci ho messo anni per capirlo, e mi ci è voluto anzi una persona esterna per farmelo assimilare in modo definitivo, credo che aprire la tua mente ad altri sia un passo necessario anche se non sufficiente.

no quote
Vecchio 29-10-2009, 21:37   #11
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Originariamente inviata da Redman Visualizza il messaggio
tanto duri poco
oh...ma che 2 balls che fai venire...ma prenditi 'na boccata d'aria ogni tanto...sempre a sparare frecciatine quando nessuno ne parla...
Vecchio 29-10-2009, 21:39   #12
Esperto
L'avatar di Blur
 

penso di essere l'unico ad aver letto tutto

ma la cosa mi riguarda in prima persona, quel del non saper piu cosa dire è la mia fobia piu grande, quella che mi condiziona la vita.

Mi sono ritrovato in tutto quello che hai detto, sembrano pensieri che faccio io. La penso in maniera diversa solo nel fatto di sentirsi tranquilli se non si ha niente da dire. Forse qui ho dei dubbi. Certo se mi agito al pensiero di non avere niente da dire il cervello si spegne e addio. Ma pur se mi mettessi tranquillo e sereno adeguerei il mio cervello a rimanere in stand by. Mi sa che ci vorrebbe una via di mezzo.
Vecchio 29-10-2009, 21:44   #13
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Originariamente inviata da JohnReds Visualizza il messaggio
ma te l'hanno diagnosticato il disturbo evitante? se non l'hanno fatto non puoi dirlo

cmq sono avanti a te, io aprii un post dove ipotizzavo di averlo 8 mesi fa, ma cambiai idea dopo poco

l'accettazione ci deve essere e devi fartene una ragione che non sei come vorresti, perché è quello che sei. Cioé non puoi costruire una casa sull'acqua, te sei una persona silenziosa, e tale rimani, almeno per ora

Starai sempre più male male se continuerai a voler rivestire ruoli che non ti appartengono più

Guarda che il concetto dell'accettazione non è facile, io ci ho messo anni per capirlo, e mi ci è voluto anzi una persona esterna per farmelo assimilare in modo definitivo, credo che aprire la tua mente ad altri sia un passo necessario anche se non sufficiente.

no quote
lo sai...io psicologi non li frequento...quindi mai mi diagnosticheranno nulla....non amo farmi etichettare....e la mia psiche la curo da solo....

io dico di averla..ma in parte...sta lì la differenza x migliorarsi e non cadere nella malattia....sta qui la differenza con molti di st oforum....qui ci si etichetta...ed una volta etichettati si arrende...
io sono consapevole che potrei avere certe etichette...ma dal momento che lo so lotto più che posso x togliermele di dosso...il mio obiettivo è proprio quello di non averle...

non si parla di ruoli...affatto....

non significa nulla "sei una persona silenziosa"...o "sei una persona troppo loquace"....entrambe le cose sono simbolo di un Io non del tutto controllato...tu Sei quando controlli te stesso...quando sei tu a scegliere di essere silenzioso o parlare...il carattere è formato da tanti piccole abitudini e microtraumi...tu esisti x davver oquando sai andare al di là di essi...

Io non cerco di ricoprire alcun ruolo...semplicemente cerco di eliminare qualsiasi etichetta dalla mia vita...

io non mi lamento del fatto che io sia silenzioso...se è una mia scelte ben venga...io mi lamento se il silenzio deriva da un'inibizione e non una scelta...se sono silenzioso perchè stop bene nel silenzio e non mi va di rapportarmi agli altri ben venga....se il silenzio e il fatto di non rapportarmi agli altri deriva da un disagio che mi porta ad evitare invece no....io combatto questo secondo aspetto non il prim....anzi...quando sto in mezzo agli altri e mi va di starmene x fatti miei freddamente e con superiorità me ne compiaccio...perchè comprendo di aver dominato me stesso e sono io a scegliere di starmene in disparte...

e la differenza è netta...
Vecchio 29-10-2009, 21:45   #14
Esperto
L'avatar di Redman
 

Quote:
Originariamente inviata da l'operatore Visualizza il messaggio
oh...ma che 2 balls che fai venire...ma prenditi 'na boccata d'aria ogni tanto...sempre a sparare frecciatine quando nessuno ne parla...
nessuno ne parla perchè ne hanno le balls piene ed anche io le ho di te, fra 7 giorni dirai che lasci il forum per andare a vivere e sarà solo la 35esima volta. stupiscimi questa volta
Vecchio 29-10-2009, 21:46   #15
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Quote:
Originariamente inviata da Blur Visualizza il messaggio
penso di essere l'unico ad aver letto tutto

ma la cosa mi riguarda in prima persona, quel del non saper piu cosa dire è la mia fobia piu grande, quella che mi condiziona la vita.

Mi sono ritrovato in tutto quello che hai detto, sembrano pensieri che faccio io. La penso in maniera diversa solo nel fatto di sentirsi tranquilli se non si ha niente da dire. Forse qui ho dei dubbi. Certo se mi agito al pensiero di non avere niente da dire il cervello si spegne e addio. Ma pur se mi mettessi tranquillo e sereno adeguerei il mio cervello a rimanere in stand by. Mi sa che ci vorrebbe una via di mezzo.
io spero x il tuo bene che tu non abbia letto davvero tutto...altrimenti saresti un folle

cmq si...a anche a mecondiziona la vita il non sapere mai che dire, parlare del + e del -...a causa di ciò evito tutto e tutti...dall'ambito familiare fino all' esterno....
Vecchio 29-10-2009, 21:47   #16
Banned
 

Allenamento, pazienza e soprattutto terapeuta..

Nel tuo caso penso non serva altro, Giova..
Vecchio 29-10-2009, 21:48   #17
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Redman Visualizza il messaggio
nessuno ne parla perchè ne hanno le balls piene ed anche io le ho di te, fra 7 giorni dirai che lasci il forum per andare a vivere e sarà solo la 35esima volta. stupiscimi questa volta
guarda che io non ho più detto che lasciavo il forum da....vediamo..da...?....aprile...dal primo ban della solfa...poi avete fatto tutto voi...quindi...vedete x lo meno di parlare chiaramente senza inventare tante storie...se hai le balls piene problemi tuoi....ma inventare storielle perchè ti fa antipatia che qualcuno stia qui è un altro paio di maniche...ed io non lo accetto...se poi vi piace rigirare le frittate fatti vostri...io nemmeno vi considero più...anzi mai più l'ho fatto da allora e mi sono limitato semplicemente ogni volta a riregistrami....
Vecchio 29-10-2009, 21:50   #18
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Sentenza Visualizza il messaggio
Allenamento, pazienza e soprattutto terapeuta..

Nel tuo caso penso non serva altro, Giova..
sentenza...posso assicurarti che da solo "lavoro" più che bene...solo che la pazienza dopo un po' se ne va...ed è x questo che scrivo qui su sto forum e altri da tempo...x il semplice fatti che x risolvere certi problemi x quanto si sia forte la gente a volte ci passa dietro una vita...almeno degli anni...e quindi x quanto io mi ritenga forte sono consapevole che ci metterò ancora tempo...
Vecchio 29-10-2009, 22:00   #19
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Quote:
Originariamente inviata da l'operatore Visualizza il messaggio
sentenza...posso assicurarti che da solo "lavoro" più che bene...solo che la pazienza dopo un po' se ne va...ed è x questo che scrivo qui su sto forum e altri da tempo...x il semplice fatti che x risolvere certi problemi x quanto si sia forte la gente a volte ci passa dietro una vita...almeno degli anni...e quindi x quanto io mi ritenga forte sono consapevole che ci metterò ancora tempo...
Ma perchè vuoi metterci degli anni? Giova, tu di episodi ansiosi non ne hai, un terapeuta ti raddrizza senza farmaci e secondo me in poco tempo (puoi utilizzare una terapia cognitiva-comportamentale veloce, a differenza mia..).
E poi, cerca di fidarti, se potessi evitare di dire che la psicoterapia non serve te lo direi, ma mi sembri ossessionato dal tuo modo di ragionare e dal modo in cui ti poni contro i problemi della vita..Se pensi di farcela da solo con questo andamento rischi di mettere troppa carne al fuoco e di non riuscire a ragionare.
Poi, naturalmente, la scelta è la tua
Vecchio 29-10-2009, 22:03   #20
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felice di rileggerti , per le prime 10 righe ...
ti supplico, io che non supplico mai nessuno, ascolta chi ti consiglia un terapeuta, subito!!!!! e torna da noi vincitore
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