Iac80

Non so voi ma io è innanzitutto nei giorni di festa che mi sento di m. Sarà che il lavoro un po' mi distrae e mi fa pensare ad altro ma è proprio nei giorni festivi che sento il mio malessere al massimo. Soprattutto quando trovi parenti che ti chiedono "Insomma come va? che ci racconti di bello??" e te vorresti dire "male, non c'è un cazzo di bello da raccontare" ma siccome non vuoi portare/creare negatività in famiglia, ti arrampichi sugli specchi con risposte vaghe, quasi inventate, ostentando sorrisi forzatissimi

Iac80

Il fatto è che io vivo da me, tutta la settimana praticamente sono solo e a volte la domenica mi invitano i miei. Ovviamente mi fa piacere vedere i miei genitori ma al tempo stesso come ho scritto ho quel malessere enorme di quello che quasi deve rendere conto della sua vita e al tempo stesso ho la paura di portare ulteriore tristezza e negatività a loro e dunque inizio con una sorta di recita di "quasi allegria"

Jacksparrow

Quando si esce dalla propria comfort zone , e' dura abituarsi ai contatti sociali , quelli buoni e inconsciamente ci mancano.
Spesso invece sono irritanti, con persone che giudicano e pensano sei strano, timido, asociale..nella migliore delle ipotesi.
I giorni di festa sono da sfruttare x riposarsi , diversamente sono le festivita' natalizie , visto il periodo c'e' da impazzire se si fanno troppi confronti o aspettative.

Iac80

Quindi secondo te quando i miei genitori mi invitano da loro dovrei dirgli di no?

Iac80

intendo la domenica

SamueleMitomane

I giorni di festa mi ricordano che non ho nessuno con cui godermeli.