Equilibrium

Che giochi facevate da bambini? Sia soli che in compagnia...

Io ricordo che giocavo alle macchinine, ricordo che mi piaceva giocare con i regoli, fare i progetti di ville, ero anche sadico e mi piaceva giocare ad ammazzare gli insetti in vari modi

In compagnia invece ricordo il ciucciolungo, la stella cometa, nascondino, fare trappole con la ciaciacca (fango misto ad acqua), fare la guerra con le pietre e altre cose ai limiti della illegalità che non posso scrivere

Blue Sky

Io giocavo molto con gli omini, pupazzetti vari. Anche con le macchinine, ma meno.
Una delle cose che mi piacevano di più era giocare utilizzando i vari mobili e spazi della casa, dove ambientavo le varie storie. Ad esempio, sotto al letto immaginavo che i miei omini fossero in un enorme parcheggio sotterraneo buio, tipo quelli dei supermercati. Oppure l'albero di Natale era come un'enorme albero alla cui base si muovevano i miei personaggi e ci si arrampicavano... non ero un bambino che giocava in un punto fisso, stando fermo, sul tappeto o sul tavolo.
In generale penso di essermi sempre mosso molto, anche fare i compiti non mi piaceva farlo al tavolino. Ho sempre avuto allergia per la "scrivania" , da ragazzo mio padre mi diceva "ti abbiamo comprato un tavolo da tenere in stanza, e studi in soggiorno sul divano!".

Poi va bé, a partire da una certa età ho iniziato ad avere il pallone sempre ai piedi. Quelli di gommapiuma (uno in casa lo uso ancora) oppure quelli gonfiabili morbidi.

Con altri bambini facevo giochi sempre incentrati sull'immaginazione, ad esempio gli indiani, la famiglia, queste cose qui.

alien boy

Non c'erano i cellulari del cavolo, non si era assorbiti dal virtuale già da bambini.
I giochi erano vari: da quelli che si facevano fuori, di movimento, ai giochi da tavolo, ai giochi di immaginazione, a quelli che usavano le figurine; poi avevo il commodore, quindi potevo giocare anche al computer; capitava qualche piccolo atto "teppistico" nei dintorni della mia abitazione; e qualche esperimento sulle lucertole (colpirle con i sassi per studiare il comportamento delle parti separate). Avevo anche uno skateboard ma non lo sapevo "guidare".

Ruoppolo

Mi piaceva giocare "a vendere": praticamente si facevano delle finte bancarelle con roba che si raccattava in giro e faceva finta di vendere e comprare. Non so cosa ci trovassi di bello, non è un gioco che mi sono inventato io perché lo facevano anche gli altri.

Poi nascondino, acchiapparella, "color-color", il telefono senza fili...
Non amavo i giochi sportivi tipo calcio o robe simili, li ho sempre odiati.
Andava molto in voga il gioco dell'elastico ma io ero troppo impedito e non riuscivo a saltare per cui non ci giocavo mai.

Non é esattamente un gioco ma si usava andare a raccogliere raganelle, coccinelle e cose del genere e mi piaceva.

Fare battaglie usando questi "salsicciotti" come spade




Che ridere!

Poi c'era roba al limite del vandalismo come lanciare arance sui muri o sulle finestre della scuola finché non era tutta piena di arance spiaccicate
O far esplodere oggetti con i petardi (tipo le arance ).

Da'at

Quando eravamo piccoli e andavamo al mare, io e mia sorella facevamo questo gioco, in cui, stando in acque poco profonde raccoglievamo un po' di sabbia e fingevamo di essere venditori ambulanti di "merda fresca". Ci sgolavamo a urlare "merda, merda fresca, merda per tutti! Venite a comprare la merda!" e via dicendo, e solitamente bastava poco per farci scoppiare a ridere

cancellato21736

Io essendo rimasto sempre a casa con i miei nonni che erano super protettivi, i miei lavoravano sempre e non c'erano i soldi per tanti giochi materiali, passavo le giornate a guardare i cartoni animati e poi giocare con l'immaginazione impersonando i personaggi che mi piacevano e mescolandoli con qualcosa di mia fantasia facendo venir fuori cose del tutto nuove che spesso mi divertivo anche a disegnare (eh quella volta non c'erano di mezzo il d.o.c. e le manie di perfezionismo).

Oppure vedevo i miei zii andare via con i camion e osservavo i cantieri che vedevo dalle finestre di casa, ogni singolo camion, escavatore, gru o qualsiasi altra macchina movimento terra o mezzo pesante che passasse, io ero lì esattamente come i vecchietti che si fermano a guardare i cantieri per strada (ho iniziato presto ).
Qualche rara volta riuscivo pure a convincere mio nonno ad uscire e andare lì sul posto di persona per vederli, sentire il sound dei motori e l'odore di gasolio bruciato nell'aria. Ogni tanto mi facevano pure salire sui mezzi parcheggiati.

Era una grande passione.
A casa disegnavo anche quelli mentre li osservavo, oppure giocavo d'immaginazione facendo finta di guidarli e lavorare.

Pakku

Ho trascorso buona parte del mio tempo da bambino (un po' asociale) fra i mattoncini LEGO.

Fra l'altro, a distanza di decenni, ho recentemente comprato un paio dei nuovi set technic... XD
Manca la magia dell'epoca, ma li trovo un buon antistress.

Kitsune

Non avevo molti giocattoli, le ore di gioco si passavano in cortile coi miei fratelli e coetanei del quartiere.
Abitavo in periferia vicino un fiume e vicino un contadino, si esplorava molto il letto di questo fiume e si facevano giri in bicicletta nelle campagne vicine come una sorta di avventura (l'esplorazione era una sorta di attività ludica) si pescava molto.. per noi era un gioco.
Avevamo costruito due fortini con tronchi e arbusti, quando si era in tanti si giocava ai quattro cantoni, telefono senza fili, strega comanda colore, il lupo mangiafrutta, il gioco del mimo e simili.
Si commetteva il genocidio di formiche bruciando i pennarelli scarichi.
Si tirava con archi e frecce rudimentali.
Ricordo che c'era molta fauna quando ero piccolo in quella zona (il fiume attirava di tutto e non c'era l'inquinamento e la densità di popolazione di oggi)
adottavamo ogni sorta di animaletto o insetto.
I giocattoli che avevo erano comunque giocattoli da usare principalmente all'esterno come la pistola a molla, super liquidator e gavettoni, pallone da calcio, pallone da pallavolo, miccette e miniciccioli, puntatore laser, macchinina telecomandata.
Avevo giochi di società come hotel, monopoli, forza quattro, indovina chi, la pulce, carte(si giocava molto a carte).
Poi è arrivato il Nintendo NES che ha assorbito tantissimo tempo di gioco e progressivamente fatto diventare le ore di gioco passate casa e i giochi in cortile una noia.

claire

Cos'è il ciucciolungo

Equilibrium

Lo chiamavamo cosi da bambini

cancellato22544

Dentro casa si giocava con le bambole o pupazzetti. In realtà il vero gioco era costruire delle mega case. Ricordo che quando ero piccola, prima ancora di entrare a scuola, costruimmo una mega casa delle barbie in cucina, con le scatole di cartone. Con il cartone facevamo pure tutti i mobili, avevamo fatto pure l'ascensore.
Dopo la casa delle barbie venne la casa dei pippottini, come li chiamavamo noi. In realtà si chiamano sylvanian family o una roba così. La costruivamo unendo due cartoni dell'acqua (un tempo c'era l'acqua nel tetrapack), ci facevamo le varie stanze, costruivamo tutti i mobili. Facevamo i loro vistitini son le buste di plastica, ritagliandole. Con il Das facevamo tutti i vari utensili (piatti bicchieri e roba del genere).
Sempre un gioco simile era fatto con i regoli: il 5 era il papà, il 4 la mamma, e 3 2 e 1 i bimbi. Con gli altri regoli si costruiva la casa.
Sempre con le buste della spesa costruivamo dei nastri per giocare a fare ginnastica ritmica.
Poi facevamo le bamboline di carta. Le disegnavamo noi e poi le plastificavamo con lo scotch perché non si rompessero. Il primo cassetto del comodino della camera da letto era la loro casa (per buona pace di mia mamma che doveva lasciarlo vuoto). Essendo bamboline di carta avevano tutto di carta: vestiti, mobili, stoviglie, cibo. Avevamo credo preso lo spunto dai quadernoni che avevano degli orsetti da ritagliare (orsetto e vestiti).
La domenica, invece, mio cugino portava la pista elettrica da mia nonna. C'erano due macchinine, ed era una lotta per avere il controllo.

I miei giochi in solitaria, invece, consistevano nei puzzle (già prima di entrare a scuola) oppure un computerino che faceva dei giochi di matematica, credo regalatomi intorno ai 4 anni.

Quando si giocava all'aperto, invece, direi che i giochi erano i soliti: nascondino, un due tre stella (che in realtà sarebbe stai là, ma tutti lo conoscevamo come stella anche se non ha senso), ad acchiapparci, a saltare la corda da soli o insieme, e dai nonni a giocare con i cani (entrambi i nonni avevano i cani, Pierino i materni e Stella i paterni). I nonni paterni avevano anche la tartaruga, che però non giocava granché, e un mucchio di gatti forastici che non si facevano avvicinare da noi branco di bambini scalmanati (e chissà come mai).
Da mia nonna materna c'era l'altalena. Facevamo delle robe allucinanti e mi chiedo com'è che nessuno di noi s'è mai rotto qualcosa, visto i voli che ci siam fatti. La prima altalena l'ha costruita mio nonno attaccandola all'albero dei limoni. Poi mio zio ne costruì una in metallo, ben più solida.
Per noi era un gioco pure quando ci schiavizzavano a pulire l'orto, per togliere le erbacce. I bambini si fanno fregare facilmente. Oppure quando ci portavano in campagna a raccogliere asparagi, funghi o lumache (e il muschio per il presepe di Natale).
C'erano poi i vari giochi con la palla, sia calcio che pallavolo. C'era anche una filostrocca con delle prove da fare mentre si palleggiava a pallavolo contro al muro (tipo fare una giravolta mentre la palla rimbalza contro al muro, toccare terra, etc).

In generale avevamo ben pochi giochi comprati. Eravamo molto poveri per cui toccava arrangiarsi con quello che potevamo costruirci noi.

claire

Spiega

edward00767

Da bambino giocavo solo con mio cugino, giocavamo con le macchinine, al gba con il link cable, alla ps2 a gta san andreas e burnout 3, poi fingevamo di guidare in casa col volante del pc. Ogni volta che mi proponevano giochi di gruppo (dove bisognava muoversi) ai campi solari o a scuola, mi rifiutavo di farli e piangevo, ricordo già il senso di essere diverso. Posso aver giocato qualche volta a nascondino e 123stella a qualche compleanno, ma a volte mi prendevano in giro, e smisi già a 9 anni

edward00767

Mi hai sbloccato un ricordo, io avevo un computer giocattolo che si chiamava discovery computer bit, e c'erano tanti giochi di logica, matematica, grammatica e anche se io a scuola ero incapace, mi divertivo sopratutto in quelli di logica erano molto carini.

cancellato22544

Il mio non so come si chiamasse. So solo che era un bagaglio giallo, grande tipo un foglio a4, con la maniglia per portarlo in giro. Che ridere

Ruoppolo

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Comunque i giochi che ho elencato erano quelli che si facevano in compagnia ma la maggior parte del tempo la passavo da solo quindi le occasioni di giocare con altri bambini erano poco frequenti.

Mi piaceva tantissimo disegnare, consumavo decine di album all'anno.
Disegnavo anche prototipi di automobili (Pininfarina e Giugiaro levateve proprio ) solo che mi vergognavo, li ho bruciati tutti quegli album.
Infatti una volta i miei compagni di classe videro un mio disegno di una macchina, che trovarono molto bello ma io dissi che l'aveva disegnata "mio cugino" perché ero terrorizzato dal giudizio altrui, che stupido.

Questo lo adoravo, ne avevo alcuni:

Che poi scoprii che si riusciva a farlo suonare anche appoggiando il pirulino sui denti.

Equilibrium

No è troppo lungo da spiegare

Ok ho trovato questi più grandicelli che ancora lo praticavano

Xchénnpossoreg?

Bellissimi i set Technic, da piccoletta ne andavo pazza

A proposito di Lego, ti faccio vedere cosa mi sono regalata un paio di anni fa

_dharma_

che figata!

_dharma_

io ho la ecto 1 dei ghostbusters