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19-09-2016, 09:36
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#1
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Come da titolo, qualcuno di voi ha provato a sperimentare dei metodi per gestire la rabbia e la frustrazione accumulate quando le cose, nonostante i vostri sforzi, vi vanno sempre contro? Quando vi trattano male o vi danno torto anche se non ve lo meritate o non riconoscono i vostri meriti o il vostro impegno?
In particolare vorrei chiedervi come fate (e dove) a incanalare la vostra reazione quando non c'è modo di rispondere in maniera diretta alla persona o al contesto che la provoca.
Grazie a tutti coloro che vorranno dare un contributo.
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19-09-2016, 09:42
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#2
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Banned
Qui dal: Dec 2015
Messaggi: 1,319
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Senza l'abuso di alcol e droghe a quest'ora avrei già fatto una strage ma a parte questo la cosa che mi fa tirare avanti è avere un amica che mi capisce con cui sfogarmi.
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19-09-2016, 09:49
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#3
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Intermedio
Qui dal: Jan 2012
Ubicazione: Napoli
Messaggi: 275
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Eh, bella domanda! Io tendo a reprimere sempre tutto, che sia rabbia o frustrazione. Già vedere qualcuno che si arrabbia e alza la voce mi da fastidio. L'ultima volta che alzai la voce per sfogare un po di rabbia ero un ragazzino e urlai contro mio padre che mi assillava. Risultato: lui mi chiese scusa ed io andai nella mai stanza, piangendo.
Forse l'unico modo che ho è sfogare sui videogiochi, almeno quello.
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19-09-2016, 09:50
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#4
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,146
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A livello fisico direi che un po' di attività aiuta, una corsetta serale quando il sole é già calato, aiuta a riconciliarsi col sublime essere (cit.), e dopo alcuni allenamenti già non senti più lo sforzo.
Quanto all'aspetto mentale, io suggerisco sempre di capire le ragioni della propria rabbia: non tutti si arrabbiano per le stesse cose, e la ragione risiede nel vissuto che tutti ci portiamo dietro. A me ad esempio dava fastidio essere interrotto nei discorsi (perché mia madre aveva questo vizio), e così bisognerebbe fare quando saltano i nervi: domandarsi sempre prima perché...
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19-09-2016, 10:09
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#5
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 646
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..Generalmente cerco di reprimere perché temo molto le mie reazioni..
Non sempre ci riesco e quando succede faccio danni..
Ciclicamente sfogo attraverso il pianto..
Ci sono giorni che devo scappare piu volte in bagno durante il lavoro per improvvise crisi di pianto.. Mi sciacquo la faccia ed esco come se niente fosse..
Credo quella fase sia vicina perché avverto che il sacco si è nuovamente riempito..
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19-09-2016, 10:24
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#6
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 2,564
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Quando ero (più) giovane, mi sfogavo un po' in famiglia. Non ho mai accumulato troppa rabbia, a dire il vero, ma ogni tanto qualche sfogo lo facevo.
Poi ho capito che quel modo di comportarmi non avrebbe portato a nulla. La rabbia non fa parte di me e del mio modo di vivere, e mi sono reso conto che per trovare un buon equilibrio interiore avrei dovuto percorrere altre strade.
Ciò che mi permette di star bene con me stesso è riassumibile in due punti cardine:
1. comportarmi in modo sempre positivo, cortese e gentile con gli altri e cercare di essere d'aiuto, per quanto possibile.
2. metterci sempre il massimo impegno in ciò che faccio.
Naturalmente, non sempre ci riesco. Sono umano e commetto errori, leggerezze... ma, in generale, la mia attitudine è sempre stata piuttosto in linea con questi punti, per cui seguirli non significa snaturarmi o sforzarmi eccessivamente.
Inoltre, credo nelle persone, nella buona fede, nell'onestà, nel riconoscimento dei meriti. Sono convinto che il più delle volte, quando si fa del bene, poi lo si riceva anche.
Chiaro, può sembrare un ragionamento ingenuo, ma ormai è da anni che "sperimento" questo stile di vita (anche in contesti molto differenti) e, almeno per ora, sta funzionando.
Non rinnego l'esistenza della cattiveria gratuita, dell'inganno...ma penso che riguardi la minoranza delle persone.
Non è di certo la soluzione a tutte le difficoltà e delusioni della vità, ma mi consente almeno di vivere con pace interiore.
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19-09-2016, 13:14
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#7
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,459
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Non mi sfogo.
Sono sempre stato educato a reprimere tutto e a vivere nel silenzio, senza la possibilità di gestire in maniera sana i conflitti. Questo è, attualmente, credo il mio più grande problema.
Non faccio altro che accumulare rabbia e frustrazione senza che abbiano un canale in cui liberarsi.
Anche per questo ho una pessima capacità di gestire i rapporti umani: appena sorge un conflitto invece di elaborarlo, affrontarlo, dipanarlo in qualche modo, tendo a fuggire, a chiudermi, a tagliare la comunicazione.
Vorrei imparare a gestire la rabbia, a gestire i conflitti, ma non ho la minima idea nemmeno del punto da cui cominciare.
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19-09-2016, 15:45
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#8
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,151
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Prima avevo tanta rabbia, verso tutto: lavoro, società, automobilisti.. la lista è lunga, poi ho capito che non serviva a niente e l'ho repressa.. ma non è stata una felice idea, infatti poi è sopraggiunta la quieta disperazione e la depressione.
Piangere non piango, roba non ne rompo, scenate non ne faccio, perchè se poi le faccio sono toste. A parte sfogarla con l'attività fisica, non saprei cos'altro fare
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19-09-2016, 15:53
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#9
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 3,392
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Niente, prendo a pugni il muro sfondandomi le mani dopo aver distrutto tutte le porte di casa
Altri metodi non funzionano, dovrei provare con l'alcol ma ho paura che possa fare peggio.
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19-09-2016, 16:00
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#10
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Banned
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: Genova
Messaggi: 5,664
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Per gestire la rabbia e la frustrazione e sopportare gli ambienti che la suscitano (lavoro in primis) di solito penso agli aspetti positivi di quello ce sto facendo. Lo spiego meglio: per fare un esempio il lavoro non è un granchè e alcuni colleghi spesso si comportano da veri/e stronzi/e. Cerco di sopportare la situazione e far buon viso a cattivo gioco pensando che cmq poi c'è sempre il lato positivo nel senso che ad esempio cmi posso permettere alcune attività che mi gratificano come una gita fuoriporta, una passeggiata tra i boschi con il gruppo escursionistico, un concerto in qualche altra città...insomma anche un minimo di rabbia e frustrazione è gestibile se poi potrai dedicarti ad attività che ti danno soddisfazione. il vero guaio è quando non ci sono queste attività che ti soddisfano e allora gestire la rabbia e la frustrazione diventa davvero un'impresa molto dura.
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19-09-2016, 16:34
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#11
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,449
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Come da titolo, qualcuno di voi ha provato a sperimentare dei metodi per gestire la rabbia e la frustrazione accumulate quando le cose, nonostante i vostri sforzi, vi vanno sempre contro? Quando vi trattano male o vi danno torto anche se non ve lo meritate o non riconoscono i vostri meriti o il vostro impegno?
In particolare vorrei chiedervi come fate (e dove) a incanalare la vostra reazione quando non c'è modo di rispondere in maniera diretta alla persona o al contesto che la provoca.
Grazie a tutti coloro che vorranno dare un contributo.
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Personalmente realizzo che buona parte della frustrazione deriva da un senso di insicurezza più o meno profonda.
Perché, se ci pensi, non avrei bisogno di dimostrar nulla se fossi sicuro.
Tipo, immagina che a Tiger Woods gli dicano "uè pirla, dove vai vestito come una signorina???".
Lui se ne scatafotte. Ma se l'utente medio di fs decidesse di giocare a golf e viene perculato in questo modo, se ne risente.
Quindi io mi concentro sul cercare di far parlare le mie azioni. I fatti parlano più forte delle parole.
Se davvero stai dando il meglio, questo meglio produrrà un risultato. Lascia che sia il risultato a difenderti.
La ricerca di approvazione altrui lasciamola ai cagnolini che si allenano nell'agility
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19-09-2016, 16:39
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#12
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Esperto
Qui dal: May 2012
Ubicazione: Torino
Messaggi: 3,421
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La frustrazione e quindi la rabbia sono stati d'animo umani, come gioia o dolore.
Penso bisognerebbe gestirli secondo natura, lasciare queste emozioni libere di uscire nel momento in cui si manifestano (nel rispetto delle leggi in vigore :p) e cercando di motivare le proprie ragioni.
Ovviamente nella società in cui viviamo molte volte questo non è possibile, spesso si preferisce nasconderle o reprimerle. Per paura di esporsi, credo
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19-09-2016, 16:57
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#13
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,270
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Non va bene stare sempre zitti
E non va bene neanche urlare sempre.
La cosa migliore è abituarci a dire con chiarezza, con calma e fermezza, quello che non ci va.
Non serve smuovere l'altro, ma mostrare la nostra inamovibilità.
Perché il nostro scopo non è di suscitare un conflitto (che poi può anche degenerare), ma di far valere le nostre ragioni.
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19-09-2016, 16:59
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#14
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Intermedio
Qui dal: Sep 2015
Messaggi: 219
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Semplicemente (si fa per dire) reprimo ogni cosa. Come dice mia zia sono " ccresciuta in silenzio", persino i miei genitori non mi conoscono fino in fondo. Il problema è che ho anche difficoltà a piangere, non riesco a sfogarmi piangendo perché il pianto per me è rappresentato da qualche lacrima silenziosa, per assurdo riesco a piangere di più quando le cose succedono ad altri e piango quando piangono gli altri (si, proprio non capisco -.-).
A volte ricorro al dolore fisico per esternare quello psicologico.
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19-09-2016, 18:21
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#15
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Esperto
Qui dal: Aug 2016
Messaggi: 2,260
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Non mi arrabbio, non piango, reprimo tutto (anche se non ho molti motivi per arrabbiarmi a dire il vero). Sono come Ned Flanders dopo 1 anno di sculacciate da piccolo come terapia per calmarlo, che lo portarono ad essere un mollaccione senza carattere.
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Ultima modifica di Svalvolato; 19-09-2016 a 19:20.
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19-09-2016, 19:11
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#16
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Esperto
Qui dal: Nov 2012
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 4,900
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Io la reprimo solitamente, ed è una cosa sbagliata, ma sono stato educato a controllare le mie emozioni. In questo ha inciso molto anche il carattere irascibile di mio padre, era spesso arrabbiato e nervoso a casa e la cosa mi dava fastidio, per cui istintivamente mi sono abituato a reprimerle.
La dimostrazione che non so gestire questo tipo di emozioni ce l'ho quelle rare volte che gli do libero sfogo, non riesco a farlo in maniera efficace per rivendicare le mie ragioni e difendermi.
Soluzione valide in ogni situazione non ne ho trovate, a volte funzionano i tentativi di razionalizzare depotenziando l'evento scatenante, altre volte aiuta l'attività fisica come ti hanno già consigliato.
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20-09-2016, 09:53
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#17
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Grazie a tutti.
Personalmente ammetto di non riuscire a trovare serenità se non si modificano le cause che hanno contribuito a farmela perdere.
Per tornare all'esempio iniziale, se mi trattano male o mi danno torto anche se non me lo merito o non riconoscono i miei meriti o il mio impegno, non riesco a passarci sopra se non viene fatta giustizia.
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20-09-2016, 10:17
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#18
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,146
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Un esempio di mancanza di rispetto o torto subito?
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20-09-2016, 10:19
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#19
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Un esempio di mancanza di rispetto o torto subito?
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Non eri tu quello che proclamava la sua fiducia nel genere umano (mentre qui ci sarebbe il covo di diffidentoni e paranoici)?
Embè, non ti fidi di me quando ti parlo di mancanze di rispetto o di torti subìti?
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20-09-2016, 10:21
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#20
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,146
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Ma siccome siamo tutti diversi, vivremo tutti diversamente il concetto di torto, nevvero?
Ad esempio io stasera avrei dovuto uscire con un amico che aveva spergiurato sulla sua presenza, poi proprio pochi minuti fa si é dato alla macchia...non me la prendo perché l'ho fatto anch'io diverse volte ma so che certa gente se la prenderebbe a morte.
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