sato

ogni volta che nei miei confronti viene fatto un gesto di gratitudine, un dono o un favore non richiesto... mi confondo... non so capire il perché, non riesco a giudicare le persone, viene fatto per pena, per calcolo o è semplicemente affetto nei miei confronti, non so capirlo e quando mi succede vado in paranoia...

come si fa a capire le reali motivazioni di questi gesti?

pokorny

Lo puoi sapere con ragionevole sicurezza solo se conosci la persona.

In caso che no, i motivi possono essere mille. Ma il peggiore di tutti è già un'ottima cosa. Vuol dire che se anche hai a che fare con una persona di scarso spessore globale, costui o costei sa che il gesto di gratitudine è un buon investimento, quindi almeno è intelligente o comunque non completamente stupida.

Poi ci sono scenari migliori, che credo siano la maggioranza, ovvero una certa sincerità di fondo. Oggi viviamo in tempi in cui l'educazione è veramente sottozero, quindi ci sono buone probabilità che chi sta attento a certi dettagli sia un po' sopra la media.

In sintesi, è vero che l'umanità è sostanzialmente indifferente se non ostile, ma manco sono tutti/e così.

alleny82

Gesti di gratitudine? Credo siano molto rari... a me al massimo mi dicono grazie... ma a te fanno anche i regali? Comunque ti porto 2 esempi; ho una cugina che fa regalini e piaceri a tutti coloro che li fanno anche a lei o che glieli faranno prima o poi(questo è il suo calcolo).. e una volta mi ha detto che lei si tiene"buona" la gente che in futuro puo' farle dei favori(da quando l'ho saputo cerco di non accettare piu' niente da lei perché la cosa mi deprime) Poi ci sono io, per esempio, che una volta avevo un'amica che mi stava simpatica e cosi',un paio di volte le feci dei regali senza un motivo preciso,solo per simpatia. Pero' mi comportavo cosi' solo con lei,non con tutti.. forse è questo che devi scoprire: se questi gesti vengono fatti a tantissime persone o soltanto a te

sato

Io in particolare parlo di una mia parente, sinceramente non so più che pensare, potrebbe essere solo la mia paranoia che in questo periodo è a 1000

Weltschmerz

Se non riesci a capirlo a naso ti suggerirei un approccio più razionale.
1) come reagisci ai gesti di gratitudine in generale,
2) rapporto che hai con le persone in generale ed esperienze passate particolarmente memorabili che possono condizionare,
3) rapporto che hai con la persona che ti mostra gratitudine,
4) modo di pensare e compensazioni che attua la persona e, se riesci, anche i tuoi,
5) possibile motivo, derivante per lo più dal punto 4,
e infine...
6) reazioni fisiche tue e della persona (rossore, evitamento, attaccamento, ecc),
7) reazioni mentali tue.

Ma forse sono io che mi faccio troppe seghe mentali eh

cancellato2824

Anch'io la penso così.

Da considerare in positivo visto che quello vuole essere, senza farsi troppe paranoie nè illusioni.

sato

credo di non conoscerla più come una volta...

sato

1) dipende di solito resto n po così... non me li aspetto ecco

2) non ho particolari esperienze memorabili, e riguardo alle persone sopratutto se sono parenti ultimamente sono piuttosto sospettoso

3) questo caso è un po particolare, nei miei confronti si è sempre comportata bene anche se ha delle evidenti preferenze per altri componenti della famiglia (vedi post del cuginominkia)
ma non gliene faccio una colpa, tuttavia ho avuto delle conferme su determinate cose che mi hanno fatto cadere la stima che avevo di questa persona, sono cose sue ma che ai miei occhi, la fanno cadere in basso. (su questo punto devo necessariamente aprire un post e cercare di razionalizzare meglio la situazione)

4) perdonami ma non ho capito cosa intendi dire

5) è legata alla 4

6) nessuna in particolare, o meglio per un po l'ho evitata

7) quelle nel post sostanzialmente...

non riesco a capire perchè lo fa se lo fa per pena nei miei confronti, o magari per farsi perdonare qualcosa...

Wolferstein

E' capitato ultimamente che delle persone abbiano avuto dei gesti di gratitudine nei miei confronti: non essendo assolutamente abituato a questi gesti, io inizialmente li avevo un po' fraintesi pensando che l'avessero fatto per scarsa fiducia nei miei confronti ovvero per il fatto che da solo non sarei riuscito a cavarmela.....poi però ho capito che queste persone l'avevano fatto per cortesia e gratitudine e quindi sono stato più che felice che abbiano fatto quel gesto nei miei confronti e le ho ringraziate per tali gesti..

Weltschmerz

Intendevo in particolare anche esperienze dove hanno tradito la tua fiducia.


Figurati non c'è problema magari mi sono espressa male.
Con "modo di pensare e compensazioni" intendo come reagisce in certe situazioni con ottimismo/pessimismo, apertura/chiusura, flessibile/rigido, ideali e valori che danno un quadro generale di che risposta ti puoi aspettare da una persona.

Faccio un esempio: una madre con determinati valori famiglia/chiesa/ecc talmente insoddisfatta che compensa cercando di prendersi cura dei suoi figli finendo per essere troppo invadente.
Se le si ponesse un problema si finirebbe per essere coinvolti nei suoi problemi perché di solito sono più gravi e prevalgono.

Nel caso di una crocerossina e/o delle persone che aiutano perché qualcuno gli "fa pena" potrebbe esserci la voglia di soddisfare le aspettative altrui o cercare nell'aiutare il "più debole" per sentirsi superiori, un'altra compensazione.

Dall'altra parte c'è la tendenza, almeno per me, di non fidarsi di nessuno e quindi i gesti di gratitudine o comunque positivi si gestiscono con diffidenza e razionalità, cercando di capire piuttosto che sentire.
Questa percezione potrebbe confondere la situazione, ingigantire i problemi e i gesti o anche deformare il concetto di "gesto di gratitudine".

Scusa per il papiro, non saprei come spiegarlo in altri termini.

sato

rispondo adesso perché non sono stato molto libero in questi giorni

2) no niente di strano, è che sono convinto non so se per davvero o per via della mia paranoia che mi reputino la pecora nera, io vedo gli sguardi i sorrisetti possibile che sia solo frutto della mia mente?


4) purtroppo non posso conoscere le loro motivazioni, se cercano di compensare o sentirsi superiori, posso parlare solo di me stesso, io non mi fido non riesco a fidarmi non so il perché... non so se è un atteggiamento viziato dalla mia distima o semplicemente mi accorgo di essere considerato lo stupido della famiglia... non dico che non ci sia affetto da parte loro, ma non avverto stima nei miei confronti, percepisco un affetto dettato dal ruolo familiare, non altro.

Xchénnpossoreg?

Ti faccio alcune domande per comprendere meglio la situazione.

. I regali sono stati fatti senza un motivo apparente (ricorrenza, ecc)?
. si tratta di oggetti pensati oppure di cose che proprio non hanno nulla a che fare con te?.

sato

L' altro giorno si è interessata presso una sua amica per un eventuale lavoro, l'altro giorno invece mi ha "retribuito" quando non era necessario...

Xchénnpossoreg?

Secondo me è semplice affetto nei tuoi confronti (o comunque della tua famiglia).
Se fosse pena si limiterebbe a dire "povero" ma non vedresti il becco di un quattrino (soprattutto di questi tempi) :P .

Poi per carità, tu la conosci e puoi di certo fare valutazioni più precise delle mie .

sato

già... probabilmente è frutto della mia paranoia...

Weltschmerz

Hai provato a parlarne a qualcuno della tua famiglia?
Succede di tenersi tutto dentro e poi sentirsi male, per dire, a me succede spesso.

Comunque non mi sembra solo paranoia.
C'è sempre un motivo per un'impressione, per farti un esempio: io non accetterei un gesto di gratitudine perché per me vorrebbe dire espormi.
Questa paura deriva da esperienze passate, con genitori inaffidabili, rifiuti e incertezze (se ci penso mi vengono in mente piccoli episodi) che poco a poco ha creato una specie di campo minato che non mi permette di fidarmi.

sato

non saprei, non porlo molto con la mia famiglia, la comunicazione è ridotta al minimo ed indispensabile...

Weltschmerz

Non è solo una tua paranoia allora, se la comunicazione è ridotta al minimo non è proprio rilassata l'atmosfera in casa.
Si può nascondere un gesto anche per paura del rifiuto comunque, l'ideale per capire la motivazione sarebbe chiederlo (in modo delicato e alla persona giusta se c'è).
Chiedere a volte leva anche la paura

sato

già sarebbe l'ideale, anche de difficilmente fattibile... :-)

varykino

se sei cosi imparanoiato , l'unico modo è chiederlo esplicitamente ... poi bisogna vedere quanto vuoi saperlo o quanto ti piace sguazzare nelle paranoie . inutile farsi dei film in testa che nn puoi verificare .... quindi chiedi .

ps: secondo me eh magari me sbaglio nn è un consiglio è un punto di vista .