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23-02-2013, 13:03
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#1
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Avanzato
Qui dal: Sep 2011
Messaggi: 422
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Ciao a tutti!
Non so se esista già un topic sull'argomento e, se così fosse, mi scuso.
Vorrei affrontare un argomento che per me è abbastanza "caldo": il rapporto con i propri genitori.
Anche voi avete con loro rapporti molto conflittuali? Avete anche voi genitori insopportabili che non fanno che intromettersi nella vostra vita? Come vivete tutto questo? Come fate a "respirare" pur essendo costretti a conviverci?
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23-02-2013, 13:24
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#2
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
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Ho lo stesso problema. La soluzione è cercare persone che hanno lo stesso problema e con cui si possa condividere una casa. E' probabile trovarle, perchè nessuno si sceglie la famiglia, quindi la probabilità che ci siano persone che vogliono lasciare casa per antipatia verso i genitori è alta. E' l'idea adolescenziale di "scappare di casa" resa adulta.
Questo per esempio è un tentativo fatto da me e TheMask:
http://www.fobiasociale.com/cercasi-...abitare-33816/, potrebbe interessarti, o se no cerca in altro modo.
Andarsene di casa non è possibile da soli, ma mettendosi in società con persone che vogliono andarsene di casa si trova un modo concreto di risolvere il problema al di là del lamentarsi di esso.
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Ultima modifica di HurryUp; 23-02-2013 a 13:58.
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23-02-2013, 14:06
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#3
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Esperto
Qui dal: Jan 2013
Messaggi: 736
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Presente. Sempre avuti problemi coi genitori, e sono fortunato perché ormai da tre anni convivo con la mia ragazza e li vedo il meno possibile.
Mio padre soffre di fobia sociale a livelli molto più alti di me (in entrambi i casi comunque i disturbi sembrano avere anche una causa organica in quanto derivano da squilibri tiroidei, che io ho purtroppo ereditato da lui).
Mio padre mostra moltissimi comportamenti evitanti, per esempio:
- non esce di casa se non si è assicurato che non ci sia nessuno nelle scale, controllando dallo spioncino;
- evita tutti i locali, negozi eccetera di qualsiasi quartiere/paese dove sa che abita qualcuno che conosce, per non incontrarlo;
- parcheggia l'auto in un altro quartiere e si fa il resto della strada a piedi, perché nessuno che conosce gliela veda;
- non attraversa mai la strada davanti casa quando esce, perché non lo vedano dalle finestre;
- non va nemmeno a trovare i parenti: accompagna mia madre, ma lui aspetta fuori in macchina;
- in 5 anni che sto con la mia ragazza, l'ha incontrata di persona un'unica volta;
- tiene sempre le finestre chiuse per paura che dalla strada vedano in casa;
- quando va alla casa di campagna, fa sempre in modo di arrivare all'ora di pranzo, quando tutti i vicini sono a tavola, per non incontrare nessuno.
Questi sono solo alcuni degli innumerevoli comportamenti evitanti di mio padre, che per forza di cosa hanno influito veramente di brutto sui miei rapporti con gli altri (oltre a valermi la nomea di vivere "in una casa di pazzi" quando ero al liceo, perché quando incrociavamo i miei compagni lui invece di salutarli si girava dall'altra parte, e non solo non li lasciava salire in casa ma nemmeno voleva che mi aspettassero nel portone quando avevamo un appuntamento).
Per fortuna sono andato a vivere con la mia ragazza, e devo dire che stando lontano da casa dei miei sono migliorato un bel po'.
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23-02-2013, 14:20
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#4
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Avanzato
Qui dal: Sep 2011
Messaggi: 422
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Io penso che l'allontanamento fisico possa giovare indubbiamente, ma penso che la questione sia un po' più complessa ed articolata. Cioè, un conto è trovare qualcuno e andarsene di casa, un conto è l'aver prodotto un reale distacco dalla propria famiglia d'origine.
A breve termine l'andarsene di casa può sembrare la soluzione migliore e auspicabile...ma poi vedi gente che va a vivere per conto proprio e non riesce a risolvere comunque i propri problemi e continua a rimanere in qualche modo succube della famiglia.
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23-02-2013, 14:24
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#5
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Avanzato
Qui dal: Sep 2011
Messaggi: 422
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Quote:
Originariamente inviata da Evandro Flores
Presente. Sempre avuti problemi coi genitori, e sono fortunato perché ormai da tre anni convivo con la mia ragazza e li vedo il meno possibile.
Mio padre soffre di fobia sociale a livelli molto più alti di me (in entrambi i casi comunque i disturbi sembrano avere anche una causa organica in quanto derivano da squilibri tiroidei, che io ho purtroppo ereditato da lui).
Mio padre mostra moltissimi comportamenti evitanti, per esempio:
- non esce di casa se non si è assicurato che non ci sia nessuno nelle scale, controllando dallo spioncino;
- evita tutti i locali, negozi eccetera di qualsiasi quartiere/paese dove sa che abita qualcuno che conosce, per non incontrarlo;
- parcheggia l'auto in un altro quartiere e si fa il resto della strada a piedi, perché nessuno che conosce gliela veda;
- non attraversa mai la strada davanti casa quando esce, perché non lo vedano dalle finestre;
- non va nemmeno a trovare i parenti: accompagna mia madre, ma lui aspetta fuori in macchina;
- in 5 anni che sto con la mia ragazza, l'ha incontrata di persona un'unica volta;
- tiene sempre le finestre chiuse per paura che dalla strada vedano in casa;
- quando va alla casa di campagna, fa sempre in modo di arrivare all'ora di pranzo, quando tutti i vicini sono a tavola, per non incontrare nessuno.
Questi sono solo alcuni degli innumerevoli comportamenti evitanti di mio padre, che per forza di cosa hanno influito veramente di brutto sui miei rapporti con gli altri (oltre a valermi la nomea di vivere "in una casa di pazzi" quando ero al liceo, perché quando incrociavamo i miei compagni lui invece di salutarli si girava dall'altra parte, e non solo non li lasciava salire in casa ma nemmeno voleva che mi aspettassero nel portone quando avevamo un appuntamento).
Per fortuna sono andato a vivere con la mia ragazza, e devo dire che stando lontano da casa dei miei sono migliorato un bel po'.
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Sì, ma come ho detto anche io sono d'accordo che l'allontanamento fisico possa giovare...ma siamo sicuri che sia sufficiente? Io conosco persone che pur abitando a migliaia di Km dalla propria famiglia continuano a subirne l'influenza in tutto e per tutto, pur avendo un minimo di libertà d'azione visto che non ci convivono.
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23-02-2013, 14:26
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#6
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Esperto
Qui dal: Jan 2013
Messaggi: 736
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Quote:
Originariamente inviata da Satiah
Sì, ma come ho detto anche io sono d'accordo che l'allontanamento fisico possa giovare...ma siamo sicuri che sia sufficiente? Io conosco persone che pur abitando a migliaia di Km dalla propria famiglia continuano a subirne l'influenza in tutto e per tutto, pur avendo un minimo di libertà d'azione visto che non ci convivono.
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I miei, o meglio mio padre (mia madre va di riflesso) sono talmente evitanti che da quando me ne sono andato la loro influenza si è ridotta pressappoco a zero. Nemmeno mai venuti a casa mia.
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23-02-2013, 14:34
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#7
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Avanzato
Qui dal: Sep 2011
Messaggi: 422
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Quote:
Originariamente inviata da Evandro Flores
I miei, o meglio mio padre (mia madre va di riflesso) sono talmente evitanti che da quando me ne sono andato la loro influenza si è ridotta pressappoco a zero. Nemmeno mai venuti a casa mia.
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Beh, ma ovviamente dipende dalle situazioni. Nel tuo caso, magari, può essere andata bene così. Io ho una madre di un'invadenza spaventosa, che non mi ha mai permesso di decidere nulla della mia vita e mi è sempre passata sopra come un tir...per poi lamentarsi sistematicamente del fatto che non so decidere, non mi so assumere responsabilità, ecc.
Nel mio caso la sua influenza è stata deleteria ( e lo è tutt'ora ), ma andarmene di casa così, su due piedi, per me sarebbe un problema. Non per niente su questi aspetti ci sto lavorando in terapia. Sto iniziando gradualmente ad imparare a gestirmi e a dipendere meno dai miei...ma non è per niente facile quando per quasi 30 anni sei stata succube di una famiglia soffocante.
Inoltre con mia madre siamo sempre più ai ferri corti visto che ora sto iniziando a rivendicare la mia volontà di scelta.
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23-02-2013, 14:47
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#8
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Esperto
Qui dal: Jan 2013
Messaggi: 736
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Quote:
Originariamente inviata da Satiah
Non per niente su questi aspetti ci sto lavorando in terapia.
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Lei sa nulla della terapia che stai seguendo?
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23-02-2013, 14:53
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#9
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
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Quote:
Originariamente inviata da Satiah
Io penso che l'allontanamento fisico possa giovare indubbiamente, ma penso che la questione sia un po' più complessa ed articolata. Cioè, un conto è trovare qualcuno e andarsene di casa, un conto è l'aver prodotto un reale distacco dalla propria famiglia d'origine.
A breve termine l'andarsene di casa può sembrare la soluzione migliore e auspicabile...ma poi vedi gente che va a vivere per conto proprio e non riesce a risolvere comunque i propri problemi e continua a rimanere in qualche modo succube della famiglia.
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Ma nella mia idea non c'è solo l'allontanamento fisico, ma anche il distacco dalle influenze familgliari. Non sei solo, la nuova famiglia diventa quella delle persone con cui vai a convivere, con loro si affrontano le vicende pratiche della vita quotidiana, l'influenza della famiglia biologica non c'è più.
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23-02-2013, 14:54
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#10
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Avanzato
Qui dal: Sep 2011
Messaggi: 422
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Quote:
Originariamente inviata da Evandro Flores
Lei sa nulla della terapia che stai seguendo?
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Sì, sa che sono in terapia, ma non sa ovviamente cosa mi dico con lo psicologo o che tipo di percorso sto seguendo.
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23-02-2013, 15:00
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#11
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Avanzato
Qui dal: Sep 2011
Messaggi: 422
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Quote:
Originariamente inviata da HurryUp
Ma nella mia idea non c'è solo l'allontanamento fisico, ma anche il distacco dalle influenze familgliari. Non sei solo, la nuova famiglia diventa quella delle persone con cui vai a convivere, con loro si affrontano le vicende pratiche della vita quotidiana, l'influenza della famiglia biologica non c'è più.
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Sono inparte d'accordo. Io la pensavo così ma l'idea era di andare a convivere con un partner. Oggi so che per garantire un rapporto paritario è doveroso aver risolto alla base le proprie questioni, altrimenti si finisce solo per trasferirle da una situazione all'altra. Quindi, magari, uno non ha più alle spalle la famiglia biologica, ma finisce per scaricare sull'eventuale partner o convivente una serie di cose che la vecchia situazione familiare gli ha lasciato addosso e così facendo non migliora la propria situazione, ma crea altri problemi.
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23-02-2013, 15:08
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#12
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
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Quote:
Originariamente inviata da Satiah
Sono inparte d'accordo. Io la pensavo così ma l'idea era di andare a convivere con un partner. Oggi so che per garantire un rapporto paritario è doveroso aver risolto alla base le proprie questioni, altrimenti si finisce solo per trasferirle da una situazione all'altra. Quindi, magari, uno non ha più alle spalle la famiglia biologica, ma finisce per scaricare sull'eventuale partner o convivente una serie di cose che la vecchia situazione familiare gli ha lasciato addosso e così facendo non migliora la propria situazione, ma crea altri problemi.
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Ma non riuscire a convivere con qualcuno non è necessariamente indice di un problema tuo. Se è mia madre che è invadente e molesta io non sono moralmente tenuto a sopportarla, a sentirmi in colpa se non riesco a sopportarla, a sentirmi come uno che scappa se voglio cambiare ambiente. L'ambiente è importante, e non tutti sono adatti a me, e se è palese che un ambiente non è adatto a me io capisco che la priorità è cambiare ambiente. Quando dici "crea altri problemi" non capisco se ti riferisci ai problemi economici o a problemi interiori. Che cosa intendi?
Ah, per chiarire, io sto parlando per me, non voglio convincerti che una soluzione mia sia meglio di una tua!
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23-02-2013, 15:17
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#13
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Esperto
Qui dal: Jun 2011
Messaggi: 1,024
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I miei genitori non sono piu' invadenti della media, sono io che
ho una ipersensibilita' verso la questione privacy. Sogno di vivere solo, non vedo alternative, ma ancora non e' tempo.
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23-02-2013, 15:22
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#14
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Avanzato
Qui dal: Sep 2011
Messaggi: 422
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Quote:
Originariamente inviata da HurryUp
Ma non riuscire a convivere con qualcuno non è necessariamente indice di un problema tuo. Se è mia madre che è invadente e molesta io non sono moralmente tenuto a sopportarla, a sentirmi in colpa se non riesco a sopportarla, a sentirmi come uno che scappa se voglio cambiare ambiente. L'ambiente è importante, e non tutti sono adatti a me, e se è palese che un ambiente non è adatto a me io capisco che la priorità è cambiare ambiente. Quando dici "crea altri problemi" non capisco se ti riferisci ai problemi economici o a problemi interiori. Che cosa intendi?
Ah, per chiarire, io sto parlando per me, non voglio convincerti che una soluzione mia sia meglio di una tua!
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No, ma come ho già detto ogni situazione è a sé stante, quindi non penso esista una soluzione universalmente valida.
Io non dico che uno si debba sentire in colpa se non va d'accordo coi genitori o non riesce a conviverci, ecc. Quello che voglio dire è che talvolta l'andarsene fisicamente di casa sembra essere la soluzione più immediata e semplice, ma non sempre è la vera soluzione che instaura un distacco effettivo dalla famiglia o dalla situazione precendete.
Come dicevo c'è gente che se ne va di casa ma continua a non essere realmente autonoma, non perché non abbia un lavoro, ma perché continua a rimanere in un certo senso legata alla famiglia d'origine, condizionata dalla mentalità di quest'ultima e magari si trascina problemi che sono rimasti irrisolti. Questi problemi, di conseguenza, non si risolvono ma possono ampliarsi, ripercuotendosi in altre situazioni relazionali.
Quindi la persona, magari, si lascia alle spalle una situazione soffocante e finisce in un'altra uguale o peggio.
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23-02-2013, 16:18
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#15
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Napoli
Messaggi: 1,298
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Eschilo scrive che le colpe dei padri (e delle madri) cadono sui figli poiché questi ultimi decidono di prolungare a loro volta la genìa, così instaurando un ciclo perenne di responsabilità e punizione da tramandarsi in capo al nome.
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23-02-2013, 21:45
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#16
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
Ubicazione: Near Rome
Messaggi: 11,492
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Quote:
Originariamente inviata da Satiah
Beh, ma ovviamente dipende dalle situazioni. Nel tuo caso, magari, può essere andata bene così. Io ho una madre di un'invadenza spaventosa, che non mi ha mai permesso di decidere nulla della mia vita e mi è sempre passata sopra come un tir...per poi lamentarsi sistematicamente del fatto che non so decidere, non mi so assumere responsabilità, ecc.
Nel mio caso la sua influenza è stata deleteria ( e lo è tutt'ora ), ma andarmene di casa così, su due piedi, per me sarebbe un problema. Non per niente su questi aspetti ci sto lavorando in terapia. Sto iniziando gradualmente ad imparare a gestirmi e a dipendere meno dai miei...ma non è per niente facile quando per quasi 30 anni sei stata succube di una famiglia soffocante.
Inoltre con mia madre siamo sempre più ai ferri corti visto che ora sto iniziando a rivendicare la mia volontà di scelta.
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Quoto...o te en vai da adolescente, ma dopo 20-30 anni se non te li levi dal cervello, non superi i condizionamenti puoi andare anche in nuova zelanda manon è detto che la cosa si rsolva, molti sono ancora succubi di genitori morti da decenni.....
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01-03-2013, 23:25
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#17
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Esperto
Qui dal: Oct 2012
Ubicazione: Nel tempo
Messaggi: 1,186
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Mi limiterò a dire, riguardo ai miei genitori, che il solo fatto di non essere ancora stato rinchiuso in un'ospedale psichiatrico è da non credere.
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02-03-2013, 00:34
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#18
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Esperto
Qui dal: Dec 2010
Messaggi: 2,643
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Quel mezzo genitore che ho è deviato mentalmente..
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02-03-2013, 00:46
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#19
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Banned
Qui dal: Oct 2012
Ubicazione: ilikefreedom.org
Messaggi: 880
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mio padre è ancora vivo, ma essendo per lo più indifferente non mi ha fatto danni né mi infastidisce, a parte il fatto di essere fatto di chiacchere, di cartapesta, una maschera senza un volto dietro
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03-03-2013, 18:58
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#20
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Esperto
Qui dal: Jan 2013
Ubicazione: Hogwarst
Messaggi: 549
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Mio padre mi osserva ma sta per i fatti suoi e non parla, silenziosamente si preoccupa.
Mia mamma mi sta attaccata tipo con l'attack, sempre a giudicare cosa faccio, a non credermi capace di badare a me stessa, e a credermi sempre nel mondo dei sogni.
Ah e ovviamente non si risparmia giorni di silenzio , o sguardi freddi quando faccio qualcosa che non approva.
Inutile dire che ripago con la stessa moneta. Buongiorno e buonanotte , rispondo a monosillabi e quando non ho niente da fare sto in camera. Chissene, anche se ci sto un po' male.
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