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01-09-2008, 17:37
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#21
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Esperto
Qui dal: Mar 2006
Messaggi: 827
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Una volta i miei mostravano interesse e a volte inquietudine verso un figlio che svolgeva una vita molto solitaria ed abitudinaria.
Oggi non mi dicono più nulla, temo si siano rassegnati....
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11-09-2008, 19:14
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#22
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 14,136
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I MIEI GENITORI MI DICONO DI USCIRE MA SE NON CIO VOGLIA NON POSSONO COSTRINGERMI,ALMENO ERA COSI QUANDO MI CHIUDEVO IN CASA,PERO A MIA MADRE NON E MAI DISPIACIUTO CHE STESSI TANTO TEMPO IN CASA COSI NON CERANO PERICOLI PER ME :lol:
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11-09-2008, 19:23
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#23
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Esperto
Qui dal: Jul 2008
Messaggi: 4,959
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Bittersweet life, si meriterebbero un bel vaffa i tuoi genitori, anche se capisco che non si può sempre dire quel che si vorrebbe...i miei invece non sono assolutamente così...anzi ogni tanto mi stressano perchè esco poco...anche se forse un pò di pungolo ad uscire ci vuole per evitare di rinchiudersi troppo
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11-09-2008, 19:34
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#24
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Banned
Qui dal: May 2008
Messaggi: 554
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Quote:
Originariamente inviata da A_Bittersweet_Life_83
Scusate se riesumo questo post ma mi va di raccontare cosa è successo oggi.
Ci sono persino dei risvolti comici... la cosa tragica è che ho 24 anni.
Uno di questi giorni sono andato in università a parlare con un prof, ma non c’era. Uscito dall’uni faccio due passi in attesa del treno e noto che a poca distanza c’è il palco di MTV TRL. Ero indeciso se fermarmi o meno, quel genere di musica non mi attira granché, non seguo il programma, alla fine (lo ammetto, un pochino a malincuore) sono tornato a casa.
E ho passato il pomeriggio davanti al pc. Come da abitudine.
Oggi il prof c’era. Avevo già previsto di fermarmi, per passare una giornata diversa dalle altre.
Le lamentele sono iniziate già ieri: “domani è l’11 settembre, combineranno qualcosa, vai venerdì che è meglio”. Bah...
Uscito dall’uni verso le 10:30 mi incammino per passeggiare due orette in attesa di andare a mangiare.
Il telefono è squillato due volte. Mia mamma.
“Ma ti fermi lì davvero?”
“Certo”.
“Non puoi venire a casa?”
“No, oggi faccio il turista”.
“Mmm… stai attento”.
(ma a cosa ???)
Fine della telefonata.
Vado a pranzare verso l’una e vedo la chiamata di mio papà (lui non mi chiama mai, facciamo già fatica a parlarci dal vivo).
“Non vieni a casa?”.
“No”.
“Perché?” .
“Qui vicino registrano un programma, resto a dare un’occhiata”.
“Embé? E a te cosa ti interessa?”.
“Sto qui e basta. Buonappetito”.
Mentre mangio il cell squilla ancora una volta. Sempre mia mamma, con un tono da funerale. “Allora ti fermi proprio lì?”.
Come se fosse una colpa cercare per una stramaledetta volta di evadere dalla monotonia.
Sono le due, inizia lo “spettacolo”.
Ero in mezzo a persone di tutte le età (la stragrande parte ovviamente adolescenti e coetanei) e, cosa strana, per una volta guardando le compagnie di amici e le coppiette non ho pensato “quanto sono solo”, niente, per un’ora (anzi per tutto il giorno) ho staccato la spina che alimenta i pensieri negativi e mi sono distratto, quasi lasciandomi coinvolgere da quella musica che non ascolto quasi mai. Direi che mi sono divertito.
Una giornata da salvare. Quasi da ricordare, considerati i miei standard.
Credo di essere una persona semplice, ci vuole davvero poco per accontentarmi e farmi passare una bella giornata.
Peccato che questi genitori vogliano mettermi i bastoni tra le ruote anche x togliermi quel poco.
Perché il divertimento, lo sapete tutti, è il Male.
Tornato a casa la discussione è ripresa.
Le solite facce arrabbiate/tristi per farmi sentire in colpa (ma di cosa poi???)
“Domani penso di andare di nuovo”.
“E perché? Non ti basta già oggi?”.
“E vabbè… c’è Max Pezzali, è bravo, mi piacciono le sue canzoni, poi oggi sono stato davvero bene. E domani non ho nulla da fare...”.
“Non puoi ascoltarle sull’ipod?”
“Ma…”
“Te sei rimbambito, qualcuno ti ha plagiato, ti hanno drogato”.
Non aggiungo oltre. Meglio chiudere qui.
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mandali a fare in culo se lo meritano!!! e digli che non sei più un bambino..
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11-09-2008, 19:48
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#25
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Intermedio
Qui dal: May 2008
Messaggi: 130
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Quote:
Originariamente inviata da A_Bittersweet_Life_83
Scusate se riesumo questo post ma mi va di raccontare cosa è successo oggi.
Ci sono persino dei risvolti comici... la cosa tragica è che ho 24 anni.
Non aggiungo oltre. Meglio chiudere qui.
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spesso sono vittima anche io delle ansie dei miei.
(ora che sto cercando lavoro non ti dico...)
l'unica cosa è ripetersi il ritornello: "è un problema loro, non mio".
dire che sono paranoici è poco.
"colpa" tua perchè li hai abituati bene, magari uscendo poco-nulla e quindi devi comprendere il loro terrore nel vedere il loro "piccino" stare fuori casa.
so bene che è difficile non arrabbiarsi, ma devi continuare così: esci esci esci, anche senza meta, prima o poi si stuferanno di assillarti.
e non rispondere a tutte le loro chiamate!
devi abituarli MALE.
devi far capire che non sono loro a comandare la TUA vita.
(ci sono dentro pure io eh...per questo mi permetto di parlarti così :wink: )
buona fortuna.
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12-09-2008, 14:29
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#26
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Ubicazione: Bari
Messaggi: 636
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A_Bittersweet_Life, hai tutta la mia solidarietà, leggendo le tue esperienze ho pensato che si stesse parlando dei miei genitori...Io, dopo tante volte in cui ho visto quel briciolo di volitività nel fare le cose di cui stentatamente dispongo stroncato da commenti e osservazioni a dir poco inopportuni ho capito che non si tratta di cattiveria verso il figlio, quanto di un'oggettiva incapacità di capire i suoi bisogni e le sue aspirazioni, che possono essere soddisfatte anche spronandolo e incentivandolo dall'esterno, come hai scritto tu.
Da dove deriva questa incapacità?Da un iperprotettivismo e da una errata percezione del mondo esterno, visto come ricettacolo di tutti i mali del mondo...A me i miei hanno esplicitamente detto: "Ti abbiamo cresciuto nella bambagia", a sottolineare l'isolamento da tutte le situazioni potenzialmente pericolose che però forgiano il carattere di una persona...Ma intanto...Non è che io sia venuto fuori "a regola d'arte", però!
Non ci resta che cercare di diventare autonomi quanto prima e dare un approccio completamente diverso all'educazione dei nostri figli, per evitare che soffrano come soffriamo noi, cercando di infondere fiducia e sicurezza in loro. Nulla di più.
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12-09-2008, 18:06
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#27
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Principiante
Qui dal: Sep 2008
Ubicazione: Provincia di Lecco
Messaggi: 51
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Le storie che ho letto su questa discussione parlano di genitori apprensivi.
I miei non sono stati mai apprensivi a livelli astronomici, però è come se fossero mancati gli stimoli positivi dall'esterno.
Mi chiudevo in casa volontariamente, e loro non hanno mai insistito molto, quand'ero solo un ragazzino, per farmi uscire.
Mi hanno però quasi costretto a frequentare l'oratorio feriale, un anno: non è stato così orribile, però...mi sentivo al solito un pesce fuor d'acqua.
Ma forse è proprio il loro stile di vita, che ho fatto mio: poca vita sociale, pochi amici, poche uscite, pochi viaggi, poche attività. Poco osare, in fondo in fondo. Ma a 40 anni ci sta (in parte), a 15 anni?! è spegnersi.
Non ho preso da loro la passione per la tv, invece. Stavo in casa come loro (e ci sto ancora) ma non ho mai adorato la tv, almeno dai 15 anni in poi.
Ho preso anche dei loro difetti, sia in senso di trascurare cose, sia al contrario di ipercontrollarle. Questi sono veramente evidenti e li riconosco perfettamente. Purtroppo non mi aiuta a superarli.
Per me, è mancato l'apporto dall'esterno, e continua ad essere scarso.
Maledico internet a volte: mi apre la mente sul globo intero, ma spengo questo computer e non so niente di com'è la vita "reale". Sin dalle cose più piccole.
Ho vissuto troppo tempo da solo, e coi miei genitori. Della vita altrui so poco o nulla, ne percepisco però macroscopicamente la diversità.
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12-09-2008, 19:18
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#28
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Ubicazione: Bari
Messaggi: 636
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Quote:
Originariamente inviata da A_Bittersweet_Life_83
Io sono davvero cresciuto pensando che il mondo fosse il concentrato di tutti i mali, e purtroppo avendo incontrato qualche persona "sbagliata" sulla mia strada la mia convinzione si è rafforzata. Una convinzione che per fortuna ora è crollata, anche se abbastanza tardi, il tempo perduto è molto, l'inesperienza tanta.
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Non posso che quotare.
Quote:
Originariamente inviata da A_Bittersweet_Life_83
Ovviamente loro non sono d'accordo: sono fieri di me (solo per un pezzo di carta chiamato laurea) e mi vantano pure in giro sbandierando la mia non-vita come segnale di superiorità rispetto ai miei coetanei, tutti brutti sporchi e cattivi. Mi coprono pure di ridicolo.
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Non tutto il male viene sempre per nuocere, qualche piccolo aspetto positivo c'è, aldilà del ridicolo: siamo persone semplici, dei "bravi ragazzi" e non abbiamo grilli per la testa...Ma in questo caso la mancanza di divertimenti sani e non sproporzionati resta un grande problema, specie se dovuto al fatto di aver perso i treni adolescenziali, con la conseguente mancanza di esperienza che ne deriva.
P.S: Anche i miei andavano fieri dei miei voti a scuola e vanno fieri quando prendo voti alti all'uni...Ma perchè sono gli unici "fatti concludenti" con cui, generalmente, ci facciamo vivi!
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13-09-2008, 12:45
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#29
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Esperto
Qui dal: Jul 2007
Messaggi: 1,953
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@A_Bittersweet_Life_83
Hai capito come non vorresti essere e questo è gia' un traguardo.Adesso devi cercare di capire chi sei e come vorresti vivere.
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13-09-2008, 12:54
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#30
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Intermedio
Qui dal: May 2008
Messaggi: 130
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Quote:
Originariamente inviata da A_Bittersweet_Life_83
Io sono davvero cresciuto pensando che il mondo fosse il concentrato di tutti i mali, e purtroppo avendo incontrato qualche persona "sbagliata" sulla mia strada la mia convinzione si è rafforzata. Una convinzione che per fortuna ora è crollata, anche se abbastanza tardi, il tempo perduto è molto, l'inesperienza tanta.
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wow.
hai riassunto il mio problema in una riga.
ho paura praticamente di tutto e non so fare nulla senza un "appoggio esterno".
i miei mi hanno esortato ad esempio a stare sempre con le stesse persone, di cui conoscevano i genitori i nonni gli zii etc etc, piuttosto che fare nuove esperienze sociali.
ora che sono 'sola' sono andati in panico.
l'altra sera a mezzanotte mi si era spento il cellulare e il bus era in ritardo: arrivata a casa mi hanno cazziata e stavano x chiamare la polizia.
non riescono a vedermi indipendente perchè non lo sono mai stata.
idem per la macchina o i viaggi...
insomma.
li abbiamo abituati bene e ora ne paghiamo le conseguenze.
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13-09-2008, 12:54
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#31
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Esperto
Qui dal: May 2006
Ubicazione: Sud Lazio
Messaggi: 1,784
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Non sai quanto ti quoto, amico mio!
Avremmo bisogno davvero di essere incentivati... anche un minimo gesto di approvazione andrebbe bene... Eppure... ci viene negato.
E parlo di minimi gesti perchè in molti casi loro (i genitori) credono di trasmettere con sguardi, grugniti e mezze parole uno sprone... o magari delegandolo all'altro genitore, salvo poi sentirli dire che non ci hanno mai negato nulla.
E ciò può anche essere vero... però abbiamo bisogno di solleciti chiari e forti....
Ma non vogliono capirlo!
Quote:
Originariamente inviata da Alucard
Non c'è cosa più frustrante dell'avere qualcuno che non ti incentiva, anzi ti fa passare la voglia di fare le cose.
Beh parliamoci chiaro, la voglia in realtà già è poca, io so che se non faccio certe cose è anche perchè non ne ho il coraggio ed è diventato quasi un alibi il fatto che "tanto non me lo lasceranno fare".
Solo che è triste non sapersi imporre e dover battere in ritirata, imbarazzato perchè ti senti come se avessi proposto qualcosa di illegale.
Mia madre scommetto che questo lo sa, lo sa che se mi sento imbarazzato batto in ritirata, e se ne approfitta.
Ti spiazza con le sue osservazioni del cazzo.
Ricordo una volta, da adolescente, dissi che volevo andare ad un concerto con gli amici.
Avrebbe potuto dirmi: "chi vi accompagna?" oppure "non lo so, può essere pericoloso" insomma, robe che dicono le madri.
No. Lei mi chiese, con faccia tra l'indagatorio e lo sdegnato "E che vai a fare?"
Ma che domanda del cazzo è? Un concerto, c-o-n-c-e-r-t-o, cosa cazzo si fa ad un concerto, cosa CAZZO si fa, si va ad assistere ad un balletto classico?
Io rinunciai, mi sentii come avessi fatto una proposta oscena.
Ancora, altro esempio.
Questa estate, finito di studiare e non avendo un cazzo da fare, passavo le giornate stravaccato sul letto o davanti al pc. Siccome temevo che questo mi avrebbe portato all'atrofizzazione delle gambe, pensai che sarebbe stata buona cosa andare a correre la mattina nel parco.
Un genitore normale l'avrebbe presa come una cosa buona, cazzo c'è tuo figlio 24h su 24 dentro casa, se vuole uscire e fare movimento è una cosa buona, io un figlio così lo prenderei e lo getterei in strada, con l'obbligo di non tornare prima di 2-3 ore.
Lo dico alla satrapa.
"E che vai a fare?"
e aggiunse
"Ma se vai poi devi andare la mattina presto, perchè alle 8-9 già fa caldo, come fai..."
Ok mà lascia stare.
Preferisco rincitrullirmi davanti al pc che sentire le tue osservazioni del cazzo.
Altro problema: io per marzo 2009 conto di laurearmi. Per settembre vorrei poi continuare, nel frattempo cosa faccio? L'università era l'unica cosa che mi costringesse a far qualcosa, finita quella, veramente diventerò tutt'uno col letto e il pc.
Quindi pensavo fosse una cosa buona trovarmi un lavoretto, qualcosa di non impegnativo e che non mi porti troppo ad avere contatti (quindi niente cameriere in un pub, cosa classica che fanno tutti gli universitari, giammai).
Un genitore normale incentiverebbe la voglia di fare del figlio.
Mi immagino mia madre invece
"E che vai a fare"
La prossima volta le proporrò di andare a rapinare una banca. Magari mi darà una risposta più sensata.
Diciamoci la verità, mi fa comodo non venire incentivato, perchè sto bene protetto tra 4 mura, perchè se uno c'ha voglia di fare le cose, se ne fotte di una madre che qualunque cosa le dici pare sempre hai detto una cosa oscena, la fa e basta.
Solo che chi è debole avrebbe bisogno di esser spinto avanti, non indietro, avrei bisogno di qualcuno che mi dica "si, e che cazzo, non fai mai niente, vai a fare qualcosa!".
Invece mia madre casca dalle nuvole, mio padre figuriamoci se ne fotte altamente.
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14-09-2008, 00:36
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#32
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Esperto
Qui dal: Jul 2007
Messaggi: 1,953
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Adesso devi farti forte e andare per la tua strada.
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