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10-07-2014, 16:58
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#21
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Banned
Qui dal: May 2013
Ubicazione: Nagual
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a lavorare
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Ultima modifica di suicida; 13-10-2014 a 14:22.
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10-07-2014, 17:03
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#22
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: nel pozzo senza fondo del relativismo
Messaggi: 3,525
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Quote:
Originariamente inviata da Odradek
Non partecipo, la vostra sapienza mi umilia
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sapienza?
prendi me, sono un ignorante in materia, se mi parli di rock ti rispondo paper
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10-07-2014, 17:06
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#23
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Banned
Qui dal: May 2013
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ucci ucci
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Ultima modifica di suicida; 13-10-2014 a 14:22.
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10-07-2014, 17:07
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#24
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
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Bè, i Joy Division sono stati probabilmente il gruppo post-punk più influente di sempre. Dubito per esempio che sarebbe mai potuta nascere la coldwave senza di loro (vedasi il gruppo qua sotto). Ma anche i Cure sono stati fondamentali per il genere.
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Ultima modifica di Bluevelvet93; 10-07-2014 a 17:13.
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11-07-2014, 18:49
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#25
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
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Quote:
Originariamente inviata da suicida
Comunque a caldo ci piazzerei questa. Dico sui Cure. Ma anche tutto Saucerful. L'ho sempre considerato un disco super-dark.
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Quel tono solenne, mistico, psichedelico e imponente (quasi inqueitante) mi fa venire in mente questa:
La quale mi fa venire in mente questa degli Stooges:
Che a sua volta mi ricorda alcune intuizioni di Cale dei Velvet Underground:
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Ultima modifica di Bluevelvet93; 11-07-2014 a 19:02.
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12-07-2014, 16:14
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#26
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Qui dal: May 2013
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w la diga
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Ultima modifica di suicida; 13-10-2014 a 14:22.
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12-07-2014, 16:17
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#27
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
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Anche io ave o pensato a Nico, ma a quella di Desert Shore. Comunque mi sa che posterò mercoledì.
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15-07-2014, 01:08
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#28
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Banned
Qui dal: Mar 2011
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The Cure grandi davvero, da un certo punto di vista restano il mio gruppo preferito, perché a 15 anni mi traghettarono verso le rive della cosiddetta musica alternativa schiudendomi più vasti orizzonti, e poi anche oggi un loro concerto ha pochi rivali, con durate pantagrueliche paragonabili solo a quelle dei Grateful Dead di Santa Claus-Garcia buonanima.
Certo dal punto di vista discografico, dopo il 92 creativamente si sono parecchio sdraiati... Qualche vampata di genio qua e là , ma poco altro. Le loro influenze sono certo eterogenee, e ci sento anch'io un po' dei Pink Floyd più introversi, ma non avevo mai pensato a Wyatt & Canterbury né tantomeno alle passacaglie ieratiche e ai funebri madrigali dell'algida valchiria della notte Nico (se non in Cold?), mentre i Velvet Underground sono stati la buia e malsana scaturigine di tutto il post punk, quindi mi pare quasi banale citarli. 17 seconds, nel suono, su ammissione dello stesso Bob, si ispira al nitore minimalista del Low berlinese di Bowie .Nel loro pop più strambo, nel periodo delle sperimentazioni lisergiche, ci trovo a volte tracce di Xtc e degli acidi e dadaisti Dukes of Stratosphear. Forse i Joy Division hanno avuto una maggiore importanza per il loro valore sorgivo: Robert Smith, alla maniera di certo Bowie, è sempre stato anche un discreto vampiro sempre pronto, con le sue labbra cariche di rossetto estroflesse in fallica proboscide, a suggere avidamente idee altrui: all'inizio il loro era un pop punk essenziale ispirato ai Buzzcocks e a Costello, poi Smith sentì Wire, Banshees, Joy Division e sterzò bruscamente in direzione di una poetica sonora molto più austera, rarefatta, espressionista, ieratica ed intensa, salvo poi tornare al pop in modo più lussuoso e stratificato, con esiti a tratti maiuscoli . Insomma affettivamente preferisco i Cure ma riconosco l'importanza seminale dei Joy Division e la grandezza di molti brani dei New Order...
Bella al riguardo questa osservazione di Mauro Roma su Ondarock: “Accanto a Ian Curtis, Robert Smith è l'altro grande "spirito guida" della cosiddetta "dark-wave" britannica. I due erano uniti dalle stesse ansie, paranoie e depressioni, ed entrambi in ogni loro opera davano l'impressione di stare soccombendo sotto il peso di un'immane tragedia esistenziale. Ma la differenza fondamentale tra i due sta proprio nel fatto che, mentre Curtis alla sua personale tragedia si arrese senza nemmeno tentare di combattere, Smith ha invece sempre lottato con tutte le sue forze per uscirne. Da qui anche la differente impostazione musicale dei rispettivi gruppi: laddove la musica dei Joy Division era gelida, inerte e di precisione geometrica, quella dei Cure è invece in costante, nevrotico tumulto: Ian Curtis cantava come un robot privato di qualsiasi emotività, il tono di Robert Smith invece era quello di un condannato a morte prossimo all'esecuzione, che cerca ansiosamente una possibile via di fuga. Smith non ha mai avuto la sconvolgente, folle lucidità e la capacità riflessiva di Ian Curtis, ma ha sempre potuto vantare un talento lirico che ha avuto pochi rivali nel rock inglese degli ultimi due decenni: i suoi flussi di coscienza così romantici (nel senso "letterario" del termine), commossi e sconsolati, hanno segnato in profondità le sensibilità di stuoli di "dark-kids".
In particolare i percorsi paralleli di Cure e New Order narrano una storia di rivalità e di furti incrociati ... Peter Hook, da poco rancoroso transfuga dai New Order, ha spesso usato uno sprezzante sarcasmo al riguardo... Nel suo memoir Unknown pleasures:inside Joy Division, riferendosi ad un concerto all'università di Canterbury dove i JD fecero da gruppo spalla ai Cure (fatto che mi colpisce, in quanto ero convinto che i Cure fossero all'epoca meno popolari dei JD), Hook scrive: “Non penso che piacessimo ai Cure, penso anzi che in un certo senso ci odiassero, perché noi siamo riusciti a rimanere fighi, credibili ed indipendenti e loro, beh, si sono svenduti un bel po'. Immagino che pensassero Vorremmo essere come i Joy Division.
In realtà è difficile stabilire chi abbia drenato più sangue all'altro o viceversa, così come dire quale sia il migliore bassista fra Hook e Gallup, visto che entrambi sono, a pari merito, coloro che hanno più innovato l'uso del basso scarno che disegna sinuosamente la struttura melodica del pezzo, anziché limitarsi alla funzione di pompante motore ritmico... ma pur ribadendo la mia massima ammirazione per entrambe le formazioni, provo ad elencare alcuni casi eclatanti...
il più smaccato:
e
(qui Robert si è lasciato un po' andare diciamolo, ha rippato quasi tutto come un figlio di mignotta senza neppure prendersi la briga di dissimulare la cosa...)
altra coincidenza clamorosa, dove però è difficile individuare il subdolo vampiro trattandosi di due pezzi electro usciti lo stesso anno , è quella di
e
ci sono poi echi meno identificabili, simmetrie e consonanze più sfumate come quelle tra
e
(la magniloquenza sinfonica, le cascate di tintinnii iridescenti) o quelle fra gli arpeggi scintillanti de
e quelli di
e
(il clamoroso frangersi di vetri, i synth, il nero claustrofobico)
e
(l'ossessiva tregenda tribale, la chitarra deragliante)
altra similitudine non troppo acclarata quella fra
e
(il ritmo, il riff acido e lancinante che si staglia in primo piano)
E per converso, veniamo alle appropriazioni indebite dei New Order ai danni degli odiati Cure
la più madornale, dolce vendetta di Sumner, Hook & company nei confronti del pingue miagolatore per la sua oltraggiosa Inbetween days:
riecheggia in modo esilarante dentro
(uno a uno, pareggio)
E poi, arriviamo al caso più singolare, alle frondose ombre della
che si allungano desolate sulle note di ben due brani dei NO.... A Forest è brano anticipatore come pochi di quel periodo, penso che sia stato indirettamente citato da centinaia di band, ma si faccia caso alla linea di basso gallupiana di
, e anche alla plumbea coda di
... difficile pensare a un riverbero casuale.
Se qualcuno volesse provare a snidare altri casi simili, si accomodi pure...
Due anni fa,a Rho, vedere gli attempati ma ancora prestanti New Order e Cure insieme nella stessa sera mi è parso una sorta di coronamento, di simbolica chiusura di un cerchio per me...
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Ultima modifica di Odradek; 26-07-2014 a 04:11.
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15-07-2014, 02:11
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#29
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Sempre in ambito The Cure - Joy Division, dico un'eresia se mi sembra che ci sia qualcosa di simile in sottofondo nelle due big hits?
Il 1979 è stato proprio l'anno dei capolavori
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15-07-2014, 02:44
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#30
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Ubicazione: Paris, Rue de la Merde
Messaggi: 4,562
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
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Si c'è un vago legame, d'altronde Love will tear us apart i Cure l'hanno anche rieseguita dal vivo, mentre mai i New Order hanno ripreso pezzi dei Cure. Ma quella appunto era un'epoca incredibilmente feconda, non farei graduatorie, erano entrambi mirabili.
PS link fixati
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15-07-2014, 08:51
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#31
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Banned
Qui dal: May 2013
Ubicazione: Nagual
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delicious
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Ultima modifica di suicida; 13-10-2014 a 14:23.
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