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20-11-2022, 23:56
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#1
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Esperto
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,552
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Chi è uscito fuori dal guscio e si è rifatto una vita sociale ; come ne siete usciti? Che vita fate oggi? Come sono stati i primi approcci parlando di conoscenza fino ad uscire con le persone dopo il passato di solitudine?
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21-11-2022, 00:02
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#2
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 2,688
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Processo inverso, mi sono ritirato nel guscio, bisognerebbe uscire nnaggia, lo dice bene questo signore:
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21-11-2022, 00:46
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#3
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 2,688
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Quote:
Originariamente inviata da Artemis_90
Beh in realtà questo signore parla di come le difficoltà e il dolore aiutino a evolversi e non bisogna silenziarle (parla degli psicofarmaci infatti "come silenziatori" del dolore)...per quanto riguarda uscire dal guscio, prendendo come spunto questo video, appunto attraverso il dolore si esce dal guscio, sopportando tutto lo schifo che succede quando si esce dal guscio, i rifiuti, le umiliazioni, il dispiacere che derivano dall'esporsi al mondo, si deve sopportare tutto questo, senza paura, non c'è nientaltro da fare. Il mondo la fuori è una ciofeca, questo è appurato e bisogna imparare a sopportare pazientemente le mazzate che ci arrivano, cosa che io ad esempio non riesco a fare... mi sono messa una corazza, un'armatura, addosso che non riesco ad abbandonare.
Tra l'altro stavo guardando un video prima che calza a pennello con questo tema... "uscire dal guscio", guarda un pò la sincronicità.
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Infatti ha ragione lui, il processo inverso era riferito a me che sono passato da avere una vita sociale ad essere solo casa e lavoro.
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21-11-2022, 00:46
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#4
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Esperto
Qui dal: Sep 2020
Messaggi: 1,927
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Sono entrato nel guscio di un altra persona
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21-11-2022, 00:55
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#5
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 2,688
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Quote:
Originariamente inviata da niubi
Sono entrato nel guscio di un altra persona
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Se era consenziente tanta roba
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21-11-2022, 07:58
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#6
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Esperto
Qui dal: Dec 2019
Ubicazione: Monsters in the parasol
Messaggi: 2,695
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Sono entrato e uscito dal guscio per quasi tutta la vita, come un criminale recidivo che entra e esce di galera. Poi arriva il giorno in cui la combina grossa e si becca l'ergastolo, e quel giorno è arrivato poco più di due anni fa. Adesso è ormai irreversibile vista anche l'età che avanza e l'umore sempre più depresso oltre che numerosi problemi di salute fisica.
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21-11-2022, 08:46
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#7
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Esperto
Qui dal: Jan 2018
Messaggi: 4,072
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Non sono mai riuscito ad uscire da questa situazione
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21-11-2022, 10:11
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#8
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Esperto
Qui dal: Sep 2022
Ubicazione: Babilonia
Messaggi: 1,375
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Mi sento in bilico tra una condizione che dura da una vita e qualcosa di ancora oscuro che potrebbe essere l'uscita dal tunnel/guscio. Di fatto non è cambiato ancora niente nella mia vita, ma il mio psic (ci vado da giugno) dice che l'ansia a secchiate che mi piove addosso costantemente è sintomo di questo. In realtà stare sul filo mi fa pensare che basta un niente e ricado nell'ombra/guscio, magari stavolta per sempre.
Comunque, me la sto facendo sotto. Spesso letteralmente.
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21-11-2022, 10:33
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#9
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 14,136
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Ma io quando faccio troppa vita sociale mi stanco ieri sono uscito con 2 persone,se devo uscire un paio di volte a settimana fino alla pandemia lho sempre fatto,il problema è che mancato quel minimo di socialitàgli ultimi anni di cui lintroverso ha bisogno seppur meno degli estro,non si può fare gli eremiti totali a 25 30 anni ecco..
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21-11-2022, 10:37
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#10
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,192
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Mi sa che io sono un guscio vuoto, come fa a venire fuori qualcos'altro dal guscio, se nel guscio non c'è nient'altro oltre a quel che si vede?
Immaginate una casa ed una voce che proviene dalla casa, gli altri esortano la presunta persona che si troverebbe là dentro ad uscire e farsi vedere con frasi tipo "vieni fuori, vieni fuori!", solo che poi quando aprono porte e finestre nella casa non c'è nessun altro oltre ai mobili e il resto .
Un trasloco lo può fare una persona che abita una casa, non la casa stessa.
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Ultima modifica di XL; 21-11-2022 a 10:48.
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21-11-2022, 10:54
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#11
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,313
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Io sono stato nel guscio fino alla fine delle scuole superiori.
Ne sono uscito all'università, ma solo perché ho avuto tanta fortuna ad aver scelto un corso abbastanza particolare, dove ho trovato quasi solo gente strana, quindi in grado bene o male di accettarmi, visto che sono strano anch'io. Intendo gente non interessata a uscire di sera o andare per locale, ma interessata a passare ore a discutere di argomenti bizzarri in un'aula vuota dell'università. E a me va bene così.
In questo ambiente ho conosciuto persone con cui sono riuscito ad aprirmi, anche se è stato un processo estremamente faticoso, per certi versi ho dovuto quasi far violenza a me stesso, visto che fino ai vent'anni non mi ero mai aperto con nessuno e provenivo da un ambiente familiare che mi spingeva a chiudermi.
Poi comunque le cose sono andate male, i rapporti che ho instaurato per un motivo o per l'altro sono tutti naufragati, e sono tornato a chiudermi nel guscio.
Ho provato a riuscirne con una seconda laurea, ma non sono riuscito a ritrovare quel che avevo trovato con la prima: ogni tanto ho conosciuto qualche persona, ma i rapporti rimanevano del tutto superficiali e, per me, per nulla soddisfacenti.
Alla fine sono tornato nel guscio, non frequento quasi più nessuno e questa è la mia situazione attuale.
Se posso dare un consiglio sulla scorta della mia esperienza, questo è: non cercate di socializzare in modo da snaturarvi, invece di cercare di adattare voi alle modalità di socializzazione standard cercate piuttosto persone che vivano la socializzazione in modi a voi consoni. Certo, è difficile, ma a me sembra l'unica via per trovare una socializzazione soddisfacente.
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21-11-2022, 10:54
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#12
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Esperto
Qui dal: Oct 2016
Messaggi: 2,408
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entrato e uscito più volte nel tempo dal mio guscio, ora ne sono rientrato a tempo indeterminato perchè il mondo mi fa schifo e io non sono adatto a stare al mondo, però quando uscivo dal guscio era sempre per qualche interesse in comune o frequentazione in comune e così facendo nei decenni sono venuto a contatto con diverse realtà e tipologie sociali, in tutti i casi è sempre stato uno sforzo immane per me nel cercare l'accettazione degli altri, spesso contornato da bugie innocenti per apparire meno sfigato dell'apparenza ma poi in tutti i casi non riuscivo mai ad essere pienamente accettato, il massimo del mio risultato è sempre stato l'essere quello marginale dai gruppi e gruppetti frequentati senza mai riuscire ad espandere la rete sociale o ad andare oltre quell'interesse specifico, per ogni gruppetto frequentato sono andato dal minimo qualche mese fino al massimo per qualche anno.
Il bello è che ho frequentato un botto di gente, se dovessi aggiungerli tutti sui social sarebbero almeno un migliaio, gente tra l'altro dai contesti anche più opposti, da chi non arriva a fine mese a chi schiocca le dita e la mamma gli compra casa così può studiare all'università senza pensieri, gente timida e introversa fino a gente violenta che si picchiava quando pippava troppo, più tutte le categorie che stanno nel mezzo però io non ho mai trovato il mio spazio e sono sempre stato visto come quello innocuo senza infamia e senza gloria, non credo che qualcuno abbia mai sentito la mia mancanza quando io mi allontanavo da queste frequentatazioni e proprio per questo io dal mio guscio non ci voglio più uscire perchè per quanto mi riguarda è tutto inutile, sono inutile
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21-11-2022, 11:28
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#13
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Esperto
Qui dal: May 2021
Messaggi: 2,091
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Il guscio si può solo allargare di poco, a guardarmi indietro mi sento di dire che ho solo allargato il guscio quel minimo per non rimanere chiuso in casa, a 25 anni ancora devo spaccarlo del tutto e iniziare a lavorare, è vergognoso lo stato in cui mi ritrovo, ma sono vivo finchè la brocca non parte totalmente.
Secondo me se dall'adolescenza non riesci a uscire dalla cupola di vetro, questa si solidifica, e diventa sempre più difficile, perchè poi perdi l'istintualità, diventa socialmente inaccettabile fare follie, non hai più la scusante dell'adolescenza, non puoi ridicolizzarti per forzare i tuoi blocchi a una certa età, la gente si aspetta che tu abbia già completato le tappe, io vado li senza patente, senza diploma e lavoro e con multiple diagnosi psichiatriche, ma come giustifico il fatto che "sembro normale", quelli non capirebbero, mi vedrebbero troppo strano per essere definito...
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21-11-2022, 11:38
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#14
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 14,136
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Ha ragione hor cercate persone affini non andare dietro a canoni di socializzazione per estroversi..
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21-11-2022, 11:45
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#15
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Esperto
Qui dal: Jan 2018
Messaggi: 4,072
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Quote:
Originariamente inviata da vikingo
Ha ragione hor cercate persone affini non andare dietro a canoni di socializzazione per estroversi..
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Concettualmente ha ragione si.
Il problema è che alcune persone introverse fanno il ragionamento inverso. Dicono "eh ma se io già sono così, preferisco una persona estroversa che mi da la scossa, che mi stimola eccetera..."
E si innesca un circuito chiuso senza uscita, perché poi la persona estroversa non vuole persone chiuse e asociali, o comunque se ne stancherebbe poco dopo. Quindi la persona introversa va in depressione ancora di più, ma non vuole neanche frequentare chi è come lui, quindi il problema è più complicato di quello che sembra.
Io se devo scegliere preferisco una persona introversa e tranquilla, non credo proprio che faccia al caso mio una persona estroversa, la quale comunque non uscirebbe mai con me
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21-11-2022, 11:47
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#16
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Esperto
Qui dal: Sep 2022
Ubicazione: Babilonia
Messaggi: 1,375
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Quote:
Originariamente inviata da vikingo
Ha ragione hor cercate persone affini non andare dietro a canoni di socializzazione per estroversi..
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Però così sembra quasi una resa, alla lunga potrebbe essere deleterio per la stima di sé stessi.
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21-11-2022, 12:10
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#17
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 14,136
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Io ho sempre avuto amici e anche 2 amiche come me,anche perché gli estroversi facciamo vite diverse,da entrambo i lati non c'è stato neanche l'interesse ad andare il saluto di circostanza,perché si capisce che non c'è niente in comune..qui sembra che vogliate uscire con i e le discotecare le caciarone per dimostrare qualcosa a voi stessi o alla societa,a 30 anni uno deve avere chiaro cosa vuole..nelle amicizie e in ambito sentimentale,a me l'invadenza di tanti estroversi queste battute fin da subito,questo dover farsi vedere sempre animatori quando ero più giovane lo reggeva di più ora,sarà la passione per la psicologia e l'antropologia non me ne può fregare nulla..
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21-11-2022, 12:15
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#18
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Esperto
Qui dal: Jun 2022
Messaggi: 1,709
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Fa freddo fuori dal guscio
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21-11-2022, 12:39
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#19
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Super Moderator
Qui dal: Jun 2018
Ubicazione: Divano
Messaggi: 4,849
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Io ho sempre avuto socialità scarsa, fin da piccola venivo esclusa (e mi autoescludevo), è stato quasi sempre così.
Poi ho iniziato ad avere dei gruppi di amici un po' più stretti ma non essendo socializzata ero sempre la vittima dei complotti ecc, perché come ho scritto altre volte sono frana nelle dinamiche di gruppo, partivo con uno svantaggio enorme rispetto agli altri.
Dopo aver fatto anni di socialità forzata ero così esaurita che ho lasciato gli studi e sono diventata una reclusa, una specie di Hikikomori. Negli ultimi anni sono riuscita a lavorare e ad essere un po' più socievole ma resta sempre la sensazione di stare facendo una "rieducazione alla vita degli altri". Anch'io ho bisogno di una piccola dose di socialità e di stare con gli altri, altrimenti non sarei qui, ma in generale non sono molto brava a socializzare, per me resta una cosa difficile che mi ricorda continuamente tanti miei disagi e limiti.
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21-11-2022, 13:48
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#20
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Esperto
Qui dal: May 2021
Messaggi: 2,091
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Quote:
Originariamente inviata da dystopia
Io ho sempre avuto socialità scarsa, fin da piccola venivo esclusa (e mi autoescludevo), è stato quasi sempre così.
Poi ho iniziato ad avere dei gruppi di amici un po' più stretti ma non essendo socializzata ero sempre la vittima dei complotti ecc, perché come ho scritto altre volte sono frana nelle dinamiche di gruppo, partivo con uno svantaggio enorme rispetto agli altri.
Dopo aver fatto anni di socialità forzata ero così esaurita che ho lasciato gli studi e sono diventata una reclusa, una specie di Hikikomori. Negli ultimi anni sono riuscita a lavorare e ad essere un po' più socievole ma resta sempre la sensazione di stare facendo una "rieducazione alla vita degli altri". Anch'io ho bisogno di una piccola dose di socialità e di stare con gli altri, altrimenti non sarei qui, ma in generale non sono molto brava a socializzare, per me resta una cosa difficile che mi ricorda continuamente tanti miei disagi e limiti.
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Anche io ho fatto socializzazione forzata, ma mi lasciavo sotterrare, ero tipo il caso umano del gruppo, alla fine mi sono rinchiuso in me stesso, sono rimasto traumatizzato, non so stare con le persone e non sono mai stato educato a socializzare.
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