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16-11-2015, 20:49
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#1
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: Bologna - Modena
Messaggi: 3,661
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Prendo spunto dal post di stregatta che non voglio ''inquinare'' ...
Premetto che non sono mai stato da uno psicologo/a o da uno psichiatra....
Come funzionano ''circa''? mi spiego meglio, per chi come me è fobico/evitante (ma non a livelli stratosferici, ho amici con cui esco più o meno regolarmente) in cosa consiste la seduta?
Immagino si parli delle cause ''scatenanti'' del problema, ma poi per risolverlo a livello ''pratico''.....??
Si prova a vedere determinati nostri comportamenti come sbagliati, e a vederli sotto una luce diversa? In che modo?
Vi ''impone'' di esporvi di più a livello sociale tipo con uscite/dialoghi ''obbligati''?
Sono curioso su quest ultima parte soprattutto...
Thanks
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16-11-2015, 20:56
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#2
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,433
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Io sto seguendo una terapia cognitivo-comportamentale.
Inizialmente ci sono state quattro-cinque sedute in cui ho raccontato la storia della mia vita. Al termine mi è stato somministrato un test a crocette per inquadrare meglio la situazione.
Attualmente sto seguendo la terapia vera e propria. Io riporto le situazioni che mi generano ansia o che tendo ad evitare e parlando insieme alla terapeuta si cerca di individuare cosa esattamente scatena l'ansia o l'evitamento. La terapeuta cerca di "riportarmi coi piedi per terra" riguardo a queste situazioni, facendo la parte della voce razionale... in teoria dovrebbe essere un sistema di riorientamento cognitivo.
Se funziona? Mah, finora pochino, se proprio devo dirlo, ed è ormai più di un anno che la seguo. Ma c'è da dire che questa terapia la sto seguendo gratuitamente presso il CSM del mio comune: quindi non so dire se sia io a essere resistente nei confronti di questo tipo di terapia, o se sia la terapeuta a non essere abbastanza in gamba.
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16-11-2015, 21:10
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#3
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: Bologna - Modena
Messaggi: 3,661
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Grazie della risposta ma alla fine....a parte fare la ''voce razionale'' cosa fa realmente?
Della serie io ho un pessimo rapporto col mio corpo.....a parte dirmi magari ''è tutto ok'' ''hai una visione distorta'' o frasi del genere....... che a mio avviso non servono assolutamente a niente....cosa può fare?
Lo so che la risposta più ovvia sarebbe ''vai da uno psicologo e non romperci i coglioni'' , è una curiosità mia.....
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16-11-2015, 21:47
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#4
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Esperto
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Infinitamente nel tuo pensiero.
Messaggi: 3,181
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Frasi del genere secondo me hanno poco effetto perché non c'è un vero sentimento emotivo di convinzione, c'è solo la parte razionale ma il sentire spontaneo .. non so viene dopo il pensiero?
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16-11-2015, 22:56
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#5
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Principiante
Qui dal: Aug 2015
Messaggi: 57
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Facendo l'esempio del pessimo rapporto con il proprio corpo uno psicologo potrebbe aiutarti a capire cosa esattamente non ti piace , perchè non ti piace, quali effetti presunti o effettivi ha questo nella tua vita sociale e personale... molte volte l'odiare il proprio corpo rappresenta una scusa per non parlare magari di qual è il vero problema , una scusa per non agire, per non provare a cambiare quello che non ci piace di noi .
Generalmente , in base alla mia esperienza , lo psicologo mi aiutato a prendere consapevolezza di una serie di costruzione anche elaboratissime che io avevo creato per evitare di fare qualcosa che mi metteva ansia... mi ha aiutato poi a capire perchè mi metteva ansia e potrà sembrare strano ma il raggiungimento della consapevolezza di sè stessi , di quello che si pensa e del perchè lo si pensa può essere già di per sè un importantissimo stimolo per provare a cambiare
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16-11-2015, 23:19
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#6
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 5,084
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Quote:
Originariamente inviata da franz90
Come funzionano ''circa''? mi spiego meglio, per chi come me è fobico/evitante (ma non a livelli stratosferici, ho amici con cui esco più o meno regolarmente) in cosa consiste la seduta?
Immagino si parli delle cause ''scatenanti'' del problema, ma poi per risolverlo a livello ''pratico''.....??
Si prova a vedere determinati nostri comportamenti come sbagliati, e a vederli sotto una luce diversa? In che modo?
Vi ''impone'' di esporvi di più a livello sociale tipo con uscite/dialoghi ''obbligati''?
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Innanzitutto dipende dal tipo di terapia che segui. Ce ne sono diverse e ognuna ha i suoi metodi più o meno funzionanti in base a cosa è più idoneo a te, per le tue problematiche, il tuo carattere, etc.
Detto questo io faccio TCC e nei primi incontri, ho esposto la mia situazione, ciò che mi causa disagio/paura/ansia/altro.
La dottoressa mi ha fatto domande per capire da cosa derivano questi problemi, e te li fa rivivere attraverso il tuo passato, dal rapporto coi genitori in primis, a diverse altre situazioni più o meno traumatiche che hai passato nella tua vita.
Dopo di che, quando la diagnosi è più o meno chiara, iniziate il lavoro.
Quindi, nessun obbligo, assolutamente, solo esercizi, che possono essere scritti che servono a modificare i pensieri disfunzionali o anche pratici come delle piccole esposizioni graduali, che non ti causano troppo disagio e puoi affrontare da solo nonostante la fobia o quel che è.
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16-11-2015, 23:19
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#7
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: Bologna - Modena
Messaggi: 3,661
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Ok, in pratica porta quindi a ''sviscerare'' i meccanismi che ci hanno portato ad essere quello che siamo (meccanismi sbagliati quindi)....
Però semplicisticamente parlando........dopo che succede? Nel senso....una volta che capisco il perché ho una visione sbagliata di me stesso, come faccio a cambiarla ma soprattutto a cambiarla quando sono in mezzo ad altre persone?
Spiego il mio dubbio con un esempio banale:
Ho un problema alla macchina, il meccanico mi spiega perché ce l' ho e come potevo evitare di avere un guasto di un certo tipo.....ok...
Ma dopo a rifarla ''funzionare'' come si fa?
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16-11-2015, 23:21
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#8
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 14,158
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lo psicologo non serve assolutamente a un ca**o.
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16-11-2015, 23:22
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#9
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: Bologna - Modena
Messaggi: 3,661
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Quote:
Originariamente inviata da Stregatta13
Innanzitutto dipende dal tipo di terapia che segui. Ce ne sono diverse e ognuna ha i suoi metodi più o meno funzionanti in base a cosa è più idoneo a te, per le tue problematiche, il tuo carattere, etc.
Detto questo io faccio TCC e nei primi incontri, ho esposto la mia situazione, ciò che mi causa disagio/paura/ansia/altro.
La dottoressa mi ha fatto domande per capire da cosa derivano questi problemi, e te li fa rivivere attraverso il tuo passato, dal rapporto coi genitori in primis, a diverse altre situazioni più o meno traumatiche che hai passato nella tua vita.
Dopo di che, quando la diagnosi è più o meno chiara, iniziate il lavoro.
Quindi, nessun obbligo, assolutamente, solo esercizi, che possono essere scritti che servono a modificare i pensieri disfunzionali o anche pratici come delle piccole esposizioni graduali, che non ti causano troppo disagio e puoi affrontare da solo nonostante la fobia o quel che è.
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Se non è una domanda troppo personale....puoi approfondire questo punto anche con un esempio pratico magari? è proprio questo che da molti topic che ho letto non ho mai capito di preciso.....in cosa consista il ''come'' si risolva il problema... se vuoi anche in MP, altrimenti non rispondere, non c' è problema.....capisco che siano cose tue...
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17-11-2015, 00:31
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#10
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 5,084
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Quote:
Originariamente inviata da franz90
Se non è una domanda troppo personale....puoi approfondire questo punto anche con un esempio pratico magari? è proprio questo che da molti topic che ho letto non ho mai capito di preciso.....in cosa consista il ''come'' si risolva il problema... se vuoi anche in MP, altrimenti non rispondere, non c' è problema.....capisco che siano cose tue...
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Nessun problema figurati.
Non è facile fare esempi pratici, ma ad esempio, per esposizioni graduali, si intende una situazione che puoi gestire da solo o anche con l'aiuto di un ansiolitico, quando ti sentirai pronto e la psico ti chiederà di fare questo sforzo.
Non ti butterà in mezzo ad una piazza affollata se non esci di casa da 1 anno.
Ma ti chiederà di uscire magari con una persona fidata per un paio d'ore, oppure fare piccole uscite da solo, tipo commissioni di mezz'ora se non sei abituato, prendere la macchina per piccoli tragitti e cose del genere.
Per quanto riguarda gli esercizi scritti, ce ne sono diversi.
Spesso noi non riconosciamo le nostre emozioni, e non sappiamo spiegare il perchè un certo fatto ci ha fatto arrabbiare (esempio) quindi col suo aiuto impariamo a dare un nome a queste emozioni represse, per riconoscerle, e poi imparare ad accettarle e gestirle.
Ovvio che l'esercizio deve essere fatto spesso, come anche imparare a trasformare il pensiero irrazionale in razionale, e col tempo, la nostra mente lo farà in automatico, è questione di allenamento.
Cerco di farti un esempio semplice: io mando un messaggio a un'amica e questa non mi risponde. Io mi offendo e non le parlo più per un mese.
Ok?
Ovviamente il mio atteggiamento è sbagliato, perchè io non sono nella sua testa e non posso sapere perchè non mi ha risposto.
Con la psico tiro fuori questa cosa, e la esaminiamo insieme.
Tra la situazione che mi ha creato problemi e il mio atteggiamento, ci sono di mezzo pensieri disfunzionali che mi hanno fatto provare emozioni negative, e di conseguenza portata ad evitare questa persona per tot tempo.
I pensieri disfunzionali possono essere stati diversi: "Ma guarda tu sta stronza che mi ignora! Ecco, non sono importante per lei, ce l'ha con me, io ci sono sempre per lei, ma come la cerco io non vengo considerata...etc"
A seguito provo delle emozioni: Rabbia, delusione, senso di abbandono, tristezza, etc.
Insieme alla psico, proviamo a trasformare i pensieri disfunzionali in pensieri razionali, tipo: "Magari ha da fare, sta dormendo, è a lavoro, non può rispondere perchè ha lasciato il telefono a casa, e appena avrà tempo lo farà, oppure sta male, etc".
Così l'ansia diminuisce e scopriamo che nessuno è "cattivo", ma semplicemente ogni persona ha la sua vita, i suoi impegni e non è detto che se non ci risponde subito sia una stronza o ce l'abbia con noi. Dobbiamo anche imparare ad accettare che l'altro abbia i suoi tempi, come noi abbiamo i nostri.
Ok, era un esempio stupido e pure apparentemente semplice, ma ti assicuro che le prime volte non riuscivo a focalizzarmi sul pensiero scatenante e le seguenti emozioni provate, era per farti capire più o meno come funziona.
Di esercizi di sto tipo ce ne sono diversi, e col tempo e l'impegno, impareremo a cambiare il nostro pensiero, o a fermarlo e riformularlo nel modo corretto. E se cambia il pensiero, cambia anche il nostro comportamento.
E' comunque un lavoro lungo e faticoso, dove devi metterti in gioco, sennò il medico stesso ti farà notare che la cosa è statica e se non vuoi partecipare lui da solo non potrà fare nulla. Perchè lo psico è un aiuto, ti da i mezzi, ma il vero lavoro lo fai tu, e solo tu, e per farlo devi fidarti e lavorare insieme a lui.
Madonna quanto ho scritto!
Vabbè, se hai domande, chiedi pure.
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Ultima modifica di cancellato15324; 17-11-2015 a 00:36.
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17-11-2015, 20:05
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#11
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: Bologna - Modena
Messaggi: 3,661
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Grazie mille, sei stata chiarissima, e hai scritto di più in questo topic che nel tuo.....
Per curiosità ti chiedo cosa intendi per ''trasformazione'' da pensiero irrazionale a razionale....io ho alcuni comportamenti sbagliati e irrazionali allo stesso tempo, so che non hanno senso ma li applico lo stesso...
In cosa consiste il ''muoversi'' affinché certe cose spariscano? in quanto, o almeno parlo per me, non è abbastanza il sapere che siano sbagliati....in quanto li metto in pratica comunque....
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18-11-2015, 05:16
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#12
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 5,084
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Quote:
Originariamente inviata da franz90
Grazie mille, sei stata chiarissima, e hai scritto di più in questo topic che nel tuo.....
Per curiosità ti chiedo cosa intendi per ''trasformazione'' da pensiero irrazionale a razionale....io ho alcuni comportamenti sbagliati e irrazionali allo stesso tempo, so che non hanno senso ma li applico lo stesso...
In cosa consiste il ''muoversi'' affinché certe cose spariscano? in quanto, o almeno parlo per me, non è abbastanza il sapere che siano sbagliati....in quanto li metto in pratica comunque....
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Oh caspita, ma se te l'ho appena spiegato.
Fammi un esempio pratico di un tuo pensiero disfunzionale e vedrò se posso aiutarti.
Il tutto consiste semplicemente nel riconoscerlo come pensiero sbagliato, e sforzarsi di modificarlo, perchè spesso "pretendiamo" di metterci nella testa dell'altro e sapere cosa pensa di noi, ma non sono pensieri reali dell'altro, sono solo nostre proiezioni.
Non è un lavoro di un giorno, è un lavoro che va prima capito e poi messo in pratica, non sarà facile e non ci verrà spontaneo, è solo con l'allenamento e l'abitudine che imparerai a farlo tuo.
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18-11-2015, 14:35
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#13
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Esperto
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 3,825
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Quote:
Originariamente inviata da franz90
Vi ''impone'' di esporvi di più a livello sociale tipo con uscite/dialoghi ''obbligati''?
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No, mi incazzerei come una biscia
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18-11-2015, 20:38
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#14
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: Bologna - Modena
Messaggi: 3,661
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Quote:
Originariamente inviata da Stregatta13
Oh caspita, ma se te l'ho appena spiegato.
Fammi un esempio pratico di un tuo pensiero disfunzionale e vedrò se posso aiutarti.
Il tutto consiste semplicemente nel riconoscerlo come pensiero sbagliato, e sforzarsi di modificarlo, perchè spesso "pretendiamo" di metterci nella testa dell'altro e sapere cosa pensa di noi, ma non sono pensieri reali dell'altro, sono solo nostre proiezioni.
Non è un lavoro di un giorno, è un lavoro che va prima capito e poi messo in pratica, non sarà facile e non ci verrà spontaneo, è solo con l'allenamento e l'abitudine che imparerai a farlo tuo.
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Ciao, forse non mi sono spiegato....
Esempio banale, se mi dessero duemila euro in contanti per andare al mare in costume io rifiuterei (sono serio, e anche se ho un lavoro non è che navighi nell' oro....)
Sono il primo a sapere che è un pensiero sbagliato, irrazionale, e che altri messi molto peggio di me ci vanno senza problemi...però è lo stesso una mia convinzione....
Ho capito che la psicologa ti dice che la cosa sia sbagliata e perché.....ma una volta capito questo.....come si fa a ''muoversi'' verso una soluzione reale e pratica?
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18-11-2015, 21:16
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#15
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,470
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A me pare che il problema sia sostanzialmente emozionale.
Le parole servono nella misura in cui si riesce a "gustarle", cioè ad andare nel luogo in cui si sente dolore, e a starci, accettando la cosa.
Così, ad esempio, una terapia psicodinamica funziona se, parlando dei genitori, si riesce a "sentire" quello che si è sentito quando sono nati i problemi, e a reagire in modo diverso (da "adulti").
Una tcc funziona se, negli esercizi di esposizione e nella discussione sugli "errori" cognitivi che si commettono vengono a galla vecchie sensazioni, che si affrontano in modo diverso.
E così via.
Ci sono due diversi atteggiamenti nei confronti del dolore: l'evitamento, in varie forme, e l'accettazione (che comporta tristezza e disperazione, a cui segue però la serenità). La terapia consiste nel passare dall'uno all'altro.
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19-11-2015, 18:56
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#16
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Avanzato
Qui dal: Sep 2008
Ubicazione: Modena
Messaggi: 308
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a proposito di modificare il pensiero sbagliato (che lo psicologo chiama distorsione cognitiva) credo che si cerchi di fare in modo che sia il paziente ad arrivarci da solo; se è lo psicologo a dirglielo si crea un distacco, cioè il paziente si sentirebbe incompreso.
Ad esempio
paziente: ho paura che la gente pensi che io sia ridicolo
psico: non è vero, credimi
paziente: lei non mi capisce, arrivederci.
2° esempio
paz.: ho paura che la gente pensi che io sia ridicolo
psico: quando è stata l'ultima volta che ti hanno detto che sei ridicolo?
paz: forse alle medie, una dozzina di anni fa.
psico: quindi negli ultimi dodici anni non è mai successo.
paz: ma lo pensano sicuramente, lo capisco da come mi guardano
psico: e ti trattano diversamente da come trattano gli altri?
paz: no
psico: quindi, il loro pensiero non influisce sulla tua vita.
paz: no
psico: e allora a cosa ti serve pensare a questo?
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19-11-2015, 23:29
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#17
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: Bologna - Modena
Messaggi: 3,661
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Grazie delle risposte...
@ Joseph....magari fosse solo quello del corpo il problema, sono più di uno ovviamente.....credo sia proprio per questo che sia meglio valutarli con qualcuno, ho mandato mail a psicologi nella mia zona ma cazz....hanno prezzi esorbitanti
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20-11-2015, 14:11
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#18
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,433
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Quote:
Originariamente inviata da franz90
Grazie delle risposte...
@ Joseph....magari fosse solo quello del corpo il problema, sono più di uno ovviamente.....credo sia proprio per questo che sia meglio valutarli con qualcuno, ho mandato mail a psicologi nella mia zona ma cazz....hanno prezzi esorbitanti
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Puoi provare a rivolgerti presso il Centro di Salute Mentale del tuo comune... magari, com'è successo a me, riesci ad avere a tua disposizione uno psicologo/psichiatra senza dover pagare.
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