Quote:
Originariamente inviata da SkywalkerJR
Il mondo funziona al contrario:
- è più facile fare amicizia chiedendo un favore piuttosto che facendo un favore.
- Per piacere agli altri bisogna piacersi e stimarsi da soli.
- Più uno è sicuro di sé più è attraente.
(non c'é bisogno di dimostrare niente)
Boh vista così la vita sembrerebbe così semplice, come dire se vuoi qualcosa vattelo a prendere, chiedi e ti sarà dato.
Se vuoi essere figo basta pensare di essere figo. Se vuoi un amico basta trattare una persona come amica e piano piano lo diventerà.
Gli unici sfigati sono quelli che si autodefiniscono sfigati, basterebbe non farlo.
Da una parte queste affermazioni buoniste che si sentono in giro hanno senso, eppure per un fobico queste cose che a dirle sembrano facilissime, metterle in pratica è quasi impossibile.
Vi ricordo che c'è ne sono a milioni di mr.nessuno che vivono una vita piena di cose felici, e soprattutto hanno qualcuno con cui condividere questa cosa.
Non hai bisogno della ferrari, del bel faccino, o della giacca firmata.
Non c'è bisogno di essere nessuno per ridere, scherzare, bere e trombare.
Se sei fobico però non importa chi tu sia al massimo puoi accontentarti di bere.
Il problema è che mentalmente proprio non ci arrivi alla felicità. In cima alla vetta del successo saresti ancora infelice....
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Complimenti, mi hai messo i brividi, credo che tu abbia azzeccato a fondo la questione....
Secondo me c'è solo un errore, la fobia la si può superare a volte e migliorare altre. E bisogna farlo prima che questa fobia diventi rassegnazione con conseguenti possibili sintomi depressivi inevitabili.
La metto giù dura, ma è cosí: o ci si impegna fin da subito a alleviare o tentare di superare le fobie o tale fobie ci intrappolano fino ad un certo punto toglierci anche la forza di vivere.
Quindi o si passa una vita a lamentarsi o autocommiserarsi fin quando si arriva alla depressione cronica o alla pura rassegnazione e disperazione oppure si lotta per superarle andandoci contro ogni qual volta le ansie si manifestano come paure per qualcosa di concreto e superabile come "ho paura di parlare con quella persona" -> "lo faccio lo stesso", "non voglio uscire" -> "esco lo stesso", "voglio uscire con lui ma non mi invita" -> "gli scrivo".
Sennò un giorno si arriverà a dire "ho paura di parlare con quella persona, ma non me ne frega un cazzo, non ho più voglia di fare niente" e quello è il vero peggio.
Certe volte bisogna sbattere la testa contro la depressione per capire il valore di lottare, anche se non la consiglierei proprio a nessuno come cosa... proprio no...
E un altra cosa, fin quando si ha la rabbia dentro bisogna usarla, è l'arma più forte che abbiamo secondo me per superare tutto quello che ci blocca. Io ho superato molte mie ansie e paure anche grazie al fatto che ho iniziato ad incazzarmi ogni qual volta che ce li avevo, perchè non mi andava proprio giù di non riuscire a fare cose normali, dio caro no, se mai andavo ad una festa e passavo il tempo a cercare di mettermi a disagio con tutti. C'è un periodo in cui ero entrato in un processo autopunitivo costruttivo, cioè quando avevo ansia o paura per punirmi mi mettevo nella situazione di cui avevo paura e ansia e andavo fino alla fine, volevo far vedere al mio cazzo di cervello che mi stava raccontando stronzate, che anche facendo quelle cose si rimane vivi.
Dio carooo, non ti fa incazzare di perdere mille occasioni con amici, ragazze con cui avresti potuto essere felice, solo perchè sei complessato, dio a me non va giù, piuttosto vado e chiedo di uscire per poi passare una serata di merda perchè a disagio, ma a furia di farlo la mia mente si accorgerà che non è un cazzo di pericolo e che non è vero che tutti mi vogliono male. Perchè la fobia sociale è una cazzo di psicosi, ti fa vedere il mondo nero, ma quando il mondo è molto più bello.
Comunque a fare cosí io alcune cose le ho proprio superate e adesso sono felice, e se qualcuno si permette di dirmi che per me è stato facile e non è per tutti cosí io lo mando a fanculo, perchè non ha idea di quanto cazzo ho sofferto (sofferenza è dir poco).
Comunque secondo me non c'è altra cosa per cui abbia senso lottare. La nostra felicità non è alle vette del successo, ma proprio dietro ogni nostra ansia e paura.