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23-11-2024, 21:31
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#1
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Esperto
Qui dal: May 2022
Messaggi: 1,495
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A riabilitazione psichiatrica sono quello messo peggio a socializzazione. Gli altri hanno i loro problemi però hanno amici, escono, io non riesco a saltarci fuori. A inizio settimana scorsa una ragazza di riabilitazione mi ha inserito in una chat di gruppo per una festa. Io ho fatto in modo di far perdere le mie tracce. Non ho aperto la chat. Ho ignorato le ripetute chiamate della ragazza. Ho addirittura spento le notifiche di whatsapp per non essere disturbato. La prossima settimana dovrò saltare i laboratori perché non so cosa inventarmi. Da piccolo ero un dispenser di scuse. Ma crescendo ha preso sempre più piede la strada della sparizione. Il problema è che è difficile sparire del tutto. Poi si fa la figura dei maleducati.
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23-11-2024, 21:33
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#2
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Esperto
Qui dal: Jan 2017
Ubicazione: Toscana/Bologna
Messaggi: 4,738
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eh, quante ne ho fatte pure io di fughe da evitante
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23-11-2024, 21:35
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#3
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Esperto
Qui dal: May 2022
Messaggi: 1,495
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Quote:
Originariamente inviata da Darby Crash
eh, quante ne ho fatte pure io di fughe da evitante
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Chissà se se ne esce
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23-11-2024, 21:37
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#4
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Esperto
Qui dal: Jan 2017
Ubicazione: Toscana/Bologna
Messaggi: 4,738
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Quote:
Originariamente inviata da juan
Chissà se se ne esce
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penso sia molto soggettivo. nel mio caso ne uscirei:
1) non avendo motivi per evitare - ed evito quando mi vergogno molto di qualcosa
2) diventando molto più assertivo, in modo da riuscire a dire la verità invece di sparire
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23-11-2024, 21:44
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#5
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Esperto
Qui dal: May 2022
Messaggi: 1,495
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Quote:
Originariamente inviata da Darby Crash
penso sia molto soggettivo. nel mio caso ne uscirei:
1) non avendo motivi per evitare - ed evito quando mi vergogno molto di qualcosa
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Cosa dovrebbe fare una persona per non farti vergognare e di conseguenza impedire l'evitamento?
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23-11-2024, 21:51
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#6
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Esperto
Qui dal: Jan 2017
Ubicazione: Toscana/Bologna
Messaggi: 4,738
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Quote:
Originariamente inviata da juan
Cosa dovrebbe fare una persona per non farti vergognare e di conseguenza impedire l'evitamento?
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dipende da caso a caso, difficile fare un discorso generale.
Potremmo dire che una persona dovrebbe farmi sentire in modo tale da far sì che ogni cosa io dica ne verrebbe fuori un'accoglienza non negativa. Una cosa di questo tipo c'era con la mia seconda psicoterapeuta, con cui appunto potevo essere liberamente me stesso.
ma in genere basta meno.
E soprattutto nell'idea che avevo in mente quando ho scritto il post a cui hai risposto... la vergogna dipenderebbe da me e non dagli altri. Quindi penso che dovrei riuscire a metter su una vita di cui non mi vergogno, ad agire in modo da essere orgoglioso di quel che faccio o quantomeno da avere un giudizio neutro e non negativo delle mie azioni...
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23-11-2024, 22:32
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#7
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Esperto
Qui dal: Sep 2018
Messaggi: 2,478
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bella sta cosa di gruppo organizza il csm?
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24-11-2024, 01:15
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#8
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Intermedio
Qui dal: May 2024
Messaggi: 185
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Quote:
Originariamente inviata da juan
A riabilitazione psichiatrica sono quello messo peggio a socializzazione. Gli altri hanno i loro problemi però hanno amici, escono, io non riesco a saltarci fuori. A inizio settimana scorsa una ragazza di riabilitazione mi ha inserito in una chat di gruppo per una festa. Io ho fatto in modo di far perdere le mie tracce. Non ho aperto la chat. Ho ignorato le ripetute chiamate della ragazza. Ho addirittura spento le notifiche di whatsapp per non essere disturbato. La prossima settimana dovrò saltare i laboratori perché non so cosa inventarmi. Da piccolo ero un dispenser di scuse. Ma crescendo ha preso sempre più piede la strada della sparizione. Il problema è che è difficile sparire del tutto. Poi si fa la figura dei maleducati.
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Capisco bene. Che poi spesso le mie fughe non sono neanche così illogiche, cioè me le spiego razionalmente, ne capisco i motivi che vanno al di là della paura, ma avendo un passato da grande evitante non sono mai certo di non star mentendo a me stesso
Quote:
Originariamente inviata da Darby Crash
E soprattutto nell'idea che avevo in mente quando ho scritto il post a cui hai risposto... la vergogna dipenderebbe da me e non dagli altri. Quindi penso che dovrei riuscire a metter su una vita di cui non mi vergogno, ad agire in modo da essere orgoglioso di quel che faccio o quantomeno da avere un giudizio neutro e non negativo delle mie azioni...
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Però oltre a lavorare sulla propria vita in modo concreto credo sia anche il caso di rivalutare queste azioni/mancanze di cui tanto ci si vergogna... a meno che proprio ci si è macchiati di chissà quali azioni infime. E questo compito è alleggerito se si fa una selezione delle persone con cui avere a che fare.
Poi io sono il primo a cui viene difficile, avendo in generale un opinione abbastanze negativa delle persone
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24-11-2024, 01:43
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#9
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Banned
Qui dal: Dec 2023
Ubicazione: Medellìn
Messaggi: 1,133
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ne ho trovati di infiniti di modi per evitare certe cose. Negli ultimi anni con i miei amici sono arrivato a un equilibrio: quando non mi va, dico "non ho voglia". Un po' le persone che mi conoscono sanno come sono fatto, un po' nel corso del tempo ho scoperto che anche loro e altre persone che reputiamo """"normali"""" hanno pensieri del tipo "che due coglioni non ho alcuna voglia di andare a quella festa e mi tocca inventare una palla o andarci solo per non fare la figura del maleducato". Nel corso di queste conversazioni abbiamo convenuto che tra di noi, quando non si ha voglia si dice "non ho voglia, sarà per la prossima volta", e ognuno riconosce il diritto altrui sacrosanto di non fare una cosa solo perchp non ne ha voglia, senza sentirsi ferito o rifiutato od offeso. Questa è un po' l'accettazione di cui parlava Darby. E grazie al Padreterno che nella mia vita ho incontrato persone del genere.
Ma, dopo questo passo nelle relazioni interpersonali molto strette, fatto qualche anno fa, ho iniziato sempre più spesso a essere sincero anche con i conoscenti e con amici che magari non conosco da una vita e con ccui ci sono ancora ogni tanto delle "insicurezze". Mi ha stupito quanta gente al diniego di un invito perchè "non ne ho voglia" reagisca relativamente bene.
Il senso di questo pippone è che, se posso darti un consiglio, sii sincero con la tipa e dille "guarda non me la sento, non ho voglia" o qualsiasi altra cosa tu senta. Tanto più che vi siete conosciuti in un contesto in cui ci si trova proprio perchè si ha determinati tipi di problemi. La tipa dovrebbe essere comprensiva riguardo a questa cosa, e se non lo è, e si risente della risposta, allora non è che perdi chissà che.
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Ultima modifica di Pablo Escoalbar; 24-11-2024 a 01:48.
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24-11-2024, 21:29
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#10
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Esperto
Qui dal: May 2022
Messaggi: 1,495
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Quote:
Originariamente inviata da bukowskiii
bella sta cosa di gruppo organizza il csm?
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No è in un centro privato (la riabilitazione è gratis, ma le visite con gli specialisti le paghi).
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26-11-2024, 22:36
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#11
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Principiante
Qui dal: Sep 2019
Messaggi: 65
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Tu ti domandi come evitare di fare la figura del "maleducato" (che non sei ovviamente) o come non evitare e quindi accettare l'invito? Riguardo al primo punto, non appena sei invitato, scrivi subito un messaggio in cui dici di non poter uscire per un motivo o per un altro, se preferisci in privato, va bene lo stesso. Non far passare troppo tempo, più passa il tempo, più ti farai seghe mentali e l'ansia aumenterà.
Riguardo al secondo punto, la situazione è più complicata. Prima di tutto devi domandarti perché li eviti, cosa ti preoccupa? Se sei su questo forum, immagino il giudizio altrui. Le prime uscite con loro saranno un disastro, ma è normale, non li conosci bene, però ci stai provando e questo è coraggioso. Parlare delle tue preoccupazioni con la ragazza (se ritieni che sia affidabile ed empatica) che ti ha aggiunto al gruppo può facilitare le cose, a volte, può aiutare a stringere amicizie mostrarsi vulnerabili o comunque aiuterebbe te a giustificare il tuo comportamento e ti farebbe sentire meno pressato perché giudicato in modo positivo (alla fine non è colpa tua se sei timido, non lo fai per cattiveria). Tra l'altro, se non sai con chi parlare in gruppo, puoi parlare con lei o agganciarti a quello che dice lei. Col tempo, provandoci e riprovandoci, le cose miglioreranno! Questa è una di quelle fobie in cui mettersi in gioco il più possibile può essere una soluzione, perché si conosce sempre di più se stessi in relazione all'altro e si acquisisce quindi maggiore sicurezza riguardo ai propri punti di forza (puntare sulla simpatia, o sulla propria empatia, o puntare sugli interessi comuni).
Questi consigli li ho provati e li provo ancora sulla mia pelle, magari possono aiutarti
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