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Vecchio 06-09-2011, 03:11   #1
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E' da un pò di tempo che mi chiedevo quali effetti potesse avere alla lunga la FS o comunque una forte timidezza su una persona. Pur soffrendo sin da piccolo di problemi relazionali, sono ancora troppo giovane per poter affermare che la mia vita è definitivamente compromessa; mi rivolgo quindi in particolare agli utenti più anziani. La situazione con gli anni migliora? Magari, cronicizzandosi, la timidezza diventa più facile da sostenere? Si trova un equilibrio? E quali sono gli effetti sulla sfera emotiva? Ci si indurisce o si diventa sempre più sensibili e sofferenti?

Ultima modifica di Reinhart; 06-09-2011 a 03:14.
Vecchio 06-09-2011, 03:33   #2
Banned
 

+ stai da solo e + aumenta è ovvio, la solitudine autoalimenta le fobie, bisogna cercare d fare un pò di terapia e soprattutto progettare a lungo termine, non è mai troppo tardi x risolvere la propria FS in un accettabile equilibrio interiore che permetta di avere una funzionalità sociale decente. Nel mio caso è aumentata con gli anni non curandomi, adesso da 2 anni con le cure e terapia è in nettissimo calo, complice un cambiamento di vita, spostamenti vari, progetti in cantiere e quindi speranze che mettono benzina sulla mia voglia di vivere sempre meglio e sempre con più ottimismo.
Vecchio 06-09-2011, 07:55   #3
Intermedio
L'avatar di Ulver
 

Guarda, almeo per me le sono 3:

1 - Presa coscienza della tua timidezza, decidi di non porti alcuna aspettativa dalla vita, per cui ti chiudi dentro una campana di vetro e vivi in maniera abbastanza tranquilla, con le tue attivià da introverso. (Così però ti riduci ad una specie di zombie, vegetale, più o meno è come farsi una nestesia, non senti il dolore ma il male c'è...)

2 - Continui a sperare di voler cambiare a tutti i costi, di mettercela tutta, di prendere mazzate su mazzate ma di dire non mollo. Per quanto eroico questo atteggiamento portato all'estremo rischia di farti vivere malissimo, perchè aggiunge ansia su ansia, è un pò come buttarsi alla cieca dimenticando i nostri "limiti".

SOLUZIONE (almeno per me): è di fare un misto tra le 2. Ovvero presa coscienza dei tuoi limiti, ti sforzi cmqe di migliorarti, per cui cmqe ti esponi socialmente, ti poni degli obiettivi....MA non ne fai un dramma se alcune volte non ci riesci e cmqe con il giusto equilibrio coltivi anche le tua attività da introverso....In questa maniera, con il tempo, in maniera graduale la tua autostima può salire e tu puoi migliorare rispettando te stesso così per come sei....
Vecchio 06-09-2011, 08:11   #4
Esperto
L'avatar di Inosservato
 

Quote:
Originariamente inviata da Ulver Visualizza il messaggio
Guarda, almeo per me le sono 3:

1 - Presa coscienza della tua timidezza, decidi di non porti alcuna aspettativa dalla vita, per cui ti chiudi dentro una campana di vetro e vivi in maniera abbastanza tranquilla, con le tue attivià da introverso. (Così però ti riduci ad una specie di zombie, vegetale, più o meno è come farsi una nestesia, non senti il dolore ma il male c'è...)

2 - Continui a sperare di voler cambiare a tutti i costi, di mettercela tutta, di prendere mazzate su mazzate ma di dire non mollo. Per quanto eroico questo atteggiamento portato all'estremo rischia di farti vivere malissimo, perchè aggiunge ansia su ansia, è un pò come buttarsi alla cieca dimenticando i nostri "limiti".

SOLUZIONE (almeno per me): è di fare un misto tra le 2. Ovvero presa coscienza dei tuoi limiti, ti sforzi cmqe di migliorarti, per cui cmqe ti esponi socialmente, ti poni degli obiettivi....MA non ne fai un dramma se alcune volte non ci riesci e cmqe con il giusto equilibrio coltivi anche le tua attività da introverso....In questa maniera, con il tempo, in maniera graduale la tua autostima può salire e tu puoi migliorare rispettando te stesso così per come sei....
Sì in effetti sono le due alternative che uno ha davanti, io ho scelto la 1 ma diciamo che da un pò sto (piano piano) provando la soluzione che hai scritto tu....
Vecchio 06-09-2011, 12:03   #5
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Quote:
Originariamente inviata da Reinhart Visualizza il messaggio
E' da un pò di tempo che mi chiedevo quali effetti potesse avere alla lunga la FS o comunque una forte timidezza su una persona. Pur soffrendo sin da piccolo di problemi relazionali, sono ancora troppo giovane per poter affermare che la mia vita è definitivamente compromessa; mi rivolgo quindi in particolare agli utenti più anziani. La situazione con gli anni migliora? Magari, cronicizzandosi, la timidezza diventa più facile da sostenere? Si trova un equilibrio? E quali sono gli effetti sulla sfera emotiva? Ci si indurisce o si diventa sempre più sensibili e sofferenti?
Se non fai qualcosa non solo non migliorerà, ma ti creerà altri problemi psichici in età più avanzata.
Vecchio 06-09-2011, 12:30   #6
Avanzato
L'avatar di Snaporaz
 

Le cose migliorano e parecchio. La Timidezza almeno nel mio caso e' sparita quasi del tutto. Credo sia anche grazie agli altri. Ricordo che quando avevo 20 anni e venivo invitato alle fest parlavo poco, come si suol dire facevo tappezzeria. Ovviamente era tutto 'sei un asociale' se non peggio. Superata una certa eta' complice un autostima non indifferente (grazie al lavoro) nelle feste non ho piu' trovato persone per cosi dire stronze Anzi alcuni che mi vedevano un po' piu' chiuso e solitario degli altri mi facevano domande per inserirmi nella conversazione. Ora sono una persona assolutamente normale in tal senso; intendiamoci non sono il tipo che da animare una festa ma me la cavo anche abbastanza bene.
Vecchio 06-09-2011, 17:28   #7
Esperto
L'avatar di hermit_nightman
 

Devastanti.Ci si indurisce all'ennessima potenza,addio romanticismi
Vecchio 06-09-2011, 18:33   #8
Avanzato
L'avatar di Snaporaz
 

Quote:
Originariamente inviata da shady74 Visualizza il messaggio
Allora eri solo leggermente timido, in base al cambiamento che hai fatto...
Come mai ti sei iscritto a questo forum? Non è polemica la domanda, eh... è solo curiosità
Figurati shady, oramai ho imparato un po' a conoscervi virtualmente. Ho capito che sei una brava persona perchè nei tuoi messaggi non c'è mai quella acidità o quel voler attaccare a tutti i costi che noto per altri utenti. Te lo dico solo perchè sei un maschio (ed essendo etero nessuno mi può dire che sto cercando di broccolare)..scusa fine della digressione.

Sinceramente non lo so nemmeno io. Forse perchè faccio fatica a mantenere i rapporti. Ora conosco un sacco di gente nuova mi butto praticamente in qualsiasi situazione (e non è sempre un bene)...ma sono tutti rapporti superficiali che non durano mai molto. Mi piacerebbe avere un "gruppo fisso" qualcuno con cui uscire -avere un gruppo di amici per così dire storici- e invece pur non essendo veramente solo vivo diverse situazioni (molto eterogenee) che si esauriscono brevemente nel giro di poco tempo. Credo sia colpa mia, qualche mio atteggiamento non deve andare bene. Boh, mi auguro di averti risposto.
Vecchio 06-09-2011, 19:33   #9
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guarda, ti dirò... a me lo pschiatra ha detto che il gruppo di psicoterapia durerà tutta la vita
Vecchio 06-09-2011, 21:31   #10
Intermedio
L'avatar di robottino
 

Checchè se ne dica, essere giovani è il mestiere più duro. Il mio problema è rimasto ma sono molto migliorato con gli anni. Per i momenti peggiori, ho anche imparato a dichiarare se occorre: "scusatemi, ma soffro di fobia sociale." Questo mi evita a volte - per esempio sul lavoro - di dover fare cose sgradevoli come dover parlare in pubblico. Anche col tempo diventa più semplice affrontare o magari evitare le situazioni spiacevoli. Ormai so abbastanza bene quello che posso e non posso fare, e non mi faccio problemi se non faccio le cose che fanno tutti. In generale, direi che l'età e l' esperienza (se i nostri guai possono essere definiti "esperienza), aiutano abbastanza a compensare le fobie.
Vecchio 06-09-2011, 21:39   #11
Banned
 

Da una parte si migliora e dall'altra si peggiora.
Da una parte si diventa più duri e passivi e dall'altra si diventa sempre più schivi e solitari.. globalmente,comunque, peggiora sempre di più, spesso, senza neanche rendersene conto.
Vecchio 08-09-2011, 01:43   #12
Banned
 

Fino ad ora, i miei disagi psichici e relazionali hanno reso la mia vita veramente difficile e mi sembra di condurre una vera e propria guerra sin dalla nascita.
Per quanto sia ancora giovane e stia ottenendo lentamente dei risultati, in me si fa strada inesorabilmente un atteggiamento distaccato.

Appena 4 anni fa era di una timidezza paralizzante ed ero pauroso, ansioso ed emotivo. Ora sono migliorato parecchio ma sono molto più freddo.

Come si può spiegare ciò, secondo voi? Alla fine il risultato è simile, da timido patologico non riuscivo ad avere amici, mentre oggi ce li ho ma non li percepisco come tali, più che altro li sfrutto per passare il tempo, ma questo mi getta parimenti in una sconfinata solitudine e mi crea un grande vuoto dentro.

Ultima modifica di Reinhart; 08-09-2011 a 01:57.
Vecchio 08-09-2011, 02:34   #13
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Io ho perso gran parte della sensibilità che avevo e son diventato cinico, intollerante e, non saprei come definire, ah!...inerziale
Vecchio 08-09-2011, 11:34   #14
Esperto
L'avatar di barclay
 

Io sono passato attraverso queste fasi:
  1. forte ansia quand'ero in compagnia,
  2. rassegnato alla solitudine,
  3. arrabbiato con tutti,
  4. depresso.
Attualmente, non saprei definirmi, perché cambio la mia visione del mondo da un giorno all'altro, anche se rimane il pessimismo di fondo che tutti sul forum conoscono.

Ultima modifica di barclay; 08-09-2011 a 11:37.
Vecchio 08-09-2011, 17:02   #15
Esperto
L'avatar di Inosservato
 

Quote:
Originariamente inviata da zucchina Visualizza il messaggio
io immagino che se l'isolamento fobico si protrae fino a tarda età ci si abitua a vivere la solita routine passivamente e gli anni scorrono senza emozioni ma anche senza particolari ansie, come gli anziani che vivono da soli per tanti anni...
mi sa che hai ragione

Quote:
a proposito degli anziani che vivono soli, mi viene in mente quanti scoppiano a piangere non appena i parenti vanno a trovarli una volta ogni morte di papa....ho idea che più che piangere di contentezza piangano di angoscia, perchè insieme all'entusiasmo gli riaffiora l'atroce consapevolezza di quanto sarebbero potuti stare meglio con qualcuno accanto...mentre la solitudine prolungata porta ad anestetizzare quella ferita come protezione dalla pazzia O_O
no, è che proprio sono entusiasti di uscire dalla solitudine mi riaffiorano molti ricordi che non racconto per privacy
però dico solo a chi ha parenti anziani e soli di ricordarsi di loro e di come sanno apprezzare la nostra compagnia....
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