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20-03-2013, 23:46
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#241
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Ubicazione: Sicilia
Messaggi: 510
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23-05-2013, 18:44
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#242
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
Ubicazione: Near Rome
Messaggi: 11,532
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Mi chiedono perchè scrivo solo cose tristi? perchè quando sono felice esco
Luigi Tenco
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17-08-2013, 21:39
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#243
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Banned
Qui dal: Feb 2012
Messaggi: 2,472
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I nostri piaceri non si disperdono né scompaiono; in un modo diverso ci segnano al pari dei nostri dolori. Quel piacere che ci sembrava per sempre svanito, ci salverà da una crisi e a nostra insaputa perorerà ora contro quella delusione, ora contro quella tentazione di rinuncia e di abbandono; avrà creato in noi dei nuovi legami di cui non siamo consapevoli e rinforzato una quantità di piccole speranze che controbilanceranno quella tendenza della memoria a non conservare che le vestigia dell'atroce e del terribile. Perché è venale, la nostra memoria: sostiene la causa dei nostri dolori, si è venduta ai nostri dolori.
L'inconveniente di essere nati - Cioran, Emil M.
Ero il tipo che vive di solitudine; senza solitudine ero come un altro uomo senza cibo o senz'acqua. Ogni giorno passato senza solitudine mi indeboliva. Non ero orgoglioso della mia solitudine; ma dovevo poterci contare. L'oscurità della stanza era come la luce del sole per me.
Factotum - Bukowski,Charles
Devo scegliere ciò che detesto - o il sogno, che la mia intelligenza odia, o l'azione, che alla mia sensibilità ripugna; o l'azione, per la quale non sono nato, o il sogno, per il quale nessuno è nato.
Ne deriva che, siccome detesto entrambe le cose, non ne scelgo nessuna; tuttavia, poiché in certe occasioni devo o sognare o agire, mischio una cosa con l'altra.
Il secondo libro dell'inquietudine - Pessoa, Fernando
La fiamma dell'odio suscitato dall'ingiustizia contro gli innocenti ha il potere di resistere anche ai venti più contrari. La vendetta è un veleno che agisce lentamente, ma che consuma chi la subisce tanto quanto chi la compie, eppure pochi mortali sono in grado di resistere alla inebriante senso di potere che può dare il ripagare i torti subiti.
Il conte di Montecristo - Dumas, Alexandre
L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.
Le città invisibili - Calvino, Italo
Che disastro, i ricordi. Non bisogna pensare a certe cose, a quelle che ci stanno a cuore, o piuttosto bisogna pensarci, perché altrimenti si rischia di ritrovarle, nella memoria, a poco a poco. Cioè bisogna pensarci per un po', giusto un po', tutti i giorni e parecchie volte al giorno, fino a che non le ricopra un inesorabile strato di melma. Eppure siamo contenti.
Aspettando Godot - Beckett, Samuel
Le parole sono buone. Le parole sono cattive. Le parole offendono. Le parole chiedono scusa. Le parole bruciano. Le parole accarezzano. Le parole sono date, scambiate, offerte, vendute e inventate. Le parole sono assenti. Alcune parole ci succhiano, non ci mollano; sono come zecche: si annidano nei libri, nei giornali, negli slogan pubblicitari, nelle didascalie dei film, nelle carte e nei cartelloni. Le parole consigliano, suggeriscono, insinuano, ordinano, impongono, segregano, eliminano. Sono melliflue o aspre. Il mondo gira sulle parole lubrificate con l'olio della pazienza. I cervelli sono pieni di parole che vivono in santa pace con le loro contrarie e nemiche. Per questo le persone fanno il contrario di quello che pensano, credendo di pensare quel che fanno. Ci sono molte parole.
Di questo mondo e degli altri - Saramago, José
Quelli come te, che hanno due sangui diversi nelle vene, non trovano mai riposo né contentezza; e mentre sono là, vorrebbero trovarsi qua, e appena tornati qua, subito hanno voglia di scappar via. Tu te ne andrai da un luogo all'altro, come se fuggissi di prigione, o corressi in cerca di qualcuno; ma in realtà inseguirai soltanto le sorti diverse che si mischiano nel tuo sangue, perché il tuo sangue è come un animale doppio, è come un cavallo grifone, come una sirena. E potrai anche trovare qualche compagnia di tuo gusto, fra tanta gente che s'incontra al mondo; però, molto spesso, te ne starai solo. Un sangue-misto di rado si trova contento in compagnia: c’è sempre qualcosa che gli fa ombra, ma in realtà è lui che si fa ombra da se stesso, come il ladro e il tesoro, che si fanno ombra uno con l'altro.
L'isola di Arturo - Morante, Elsa
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Ultima modifica di Yannis Akis; 26-08-2013 a 17:01.
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19-08-2013, 00:05
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#244
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 7,393
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Emma, dal canto suo, non s' interrogò affatto per sapere se lo amasse. L' amore, pensava, doveva manifestarsi di colpo, espolsione di lampi e fulmini,- uragano dei cieli che si abbatte sulla vita, la sconvolge, strappa via ogni resistenza come uno sciame di foglie e risucchia nell' abisso l' intiero cuore. Non sapeva che, sui terrazzi delle case, la pioggia forma dei laghi se le grondaie sono intasate, e avrebbe continuato a sentirsi al riparo, se all' improvviso non avesse scoperto nel muro una crepa.
[Madame Bovary - Gustave Flaubert]
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Ultima modifica di Bluevelvet93; 19-08-2013 a 20:44.
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19-08-2013, 20:29
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#245
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Banned
Qui dal: Dec 2012
Messaggi: 2,958
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Quote:
Originariamente inviata da Yannis Akis
Devo scegliere ciò che detesto - o il sogno, che la mia intelligenza odia, o l'azione, che alla mia sensibilità ripugna; o l'azione, per la quale non sono nato, o il sogno, per il quale nessuno è nato.
Ne deriva che, siccome detesto entrambe le cose, non ne scelgo nessuna; tuttavia, poiché in certe occasioni devo o sognare o agire, mischio una cosa con l'altra.
[Il secondo libro dell'inquietudine - Pessoa, Fernando]
La fiamma dell'odio suscitato dall'ingiustizia contro gli innocenti ha il potere di resistere anche ai venti più contrari. La vendetta è un veleno che agisce lentamente, ma che consuma chi la subisce tanto quanto chi la compie, eppure pochi mortali sono in grado di resistere alla inebriante senso di potere che può dare il ripagare i torti subiti.
[Il conte di Montecristo - Dumas, Alexandre]
L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.
[Le città invisibili - Calvino, Italo]
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che bella la frase di Calvino...inoltra mi ricorda il mio prof di italiano del liceo e mi sale uno nostalgia
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19-08-2013, 20:42
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#246
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Esperto
Qui dal: Oct 2012
Messaggi: 485
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Sorrise come soltanto i veri timidi sanno sorridere.
Non era la risata facile dell'ottimista né il rapido sorriso tagliente dei testardi ostinati e dei malvagi.
Non aveva niente a che fare col sorriso equilibrato, usato di proposito, del cortigiano o del politicante.
Era il sorriso strano, inconsueto, che sorge dall'abisso profondo, buio, più profondo di un pozzo, profondo come una miniera profonda, che è dentro di loro.
Ernest Hemingway- Di là
dal fiume e tra gli alberi
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19-08-2013, 20:47
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#247
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Banned
Qui dal: Feb 2013
Ubicazione: campania
Messaggi: 3,643
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rimanemmo abbracciati per mezz'ora ..in un certo senso era meglio che fare l'amore
bukoskwi
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19-08-2013, 21:56
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#248
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Principiante
Qui dal: Jul 2013
Ubicazione: Torino?
Messaggi: 21
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Poichè manca quella scintilla di passione, non c'è significato umano nell'accoppiamento.
H.Miller - Il Tropico del Cancro
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24-08-2013, 17:28
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#249
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Banned
Qui dal: Feb 2012
Messaggi: 2,472
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Da quando ho sentito la solitudine del mio essere, mi pare di sprofondare, ogni giorno di più, in un sotterraneo buio di cui non trovo i limiti, di cui non conosco la fine e che forse non ha via d'uscita! Lo percorro da solo, senza nessuno attorno a me, senza nessun essere vivente che faccia con me lo stesso cammino tenebroso. Questo sotterraneo è la vita. A volte odo rumori, voci, grida... m'avvicino a tentoni verso questi suoni confusi. Ma non so mai esattamente donde provengano; non incontro mai nessuno, non trovo mai un'altra mano in questa notte che mi circonda. […]
Conosci forse qualcosa di più spaventoso di quel contatto continuo con esseri che non possiamo penetrare? Ci amiamo l'un l'altro come fossimo incatenati, stretti, le braccia protese, senza riuscire a congiungerci. Siamo travagliati da un tormentoso bisogno di unione, ma tutti i nostri sforzi restano sterili, i nostri abbandoni inutili, le nostre confidenze infruttuose, i nostri amplessi impotenti, le nostre carezze vane. Quando vogliamo unirci, gli slanci dell'uno verso l'altro provocano solo urti reciproci. Non mi sento mai così solo come quando apro il cuore ad un amico, perché allora mi rendo conto di come l'ostacolo sia insormontabile. […]
Com'è misterioso il pensiero ignoto d'un altro essere, il pensiero nascosto e libero, che non possiamo né conoscere né guidare né dominare né vincere!
E io, ance se voglio concedermi interamente, anche se voglio aprire tutte le porte della mia anima, non riesco mai a raggiungere l'abbandono completo. Nel fondo, proprio nel fondo della mia anima conservo quel luogo segreto dell'io dove nessuno penetra mai. Nessuno può scoprirlo né entrarvi, perché nessuno mi assomiglia, perché nessuno comprende nessuno. […]
Non dico più a nessuno ciò che credo, ciò che penso, ciò che amo. Consapevole d'essere condannato all'orribile solitudine, guardo le cose senza mai manifestare la mia opinione. Che m'importano le opinioni, le dispute, i gusti, le credenze! Non potendo condividere nulla con nessuno, mi sono disinteressato di tutto. Il mio pensiero, invisibile rimane inesplorato. Rispondo con frasi banali alle domande di tutti i giorni, e con un sorriso che dice: ''sì'', quando non voglio darmi nemmeno la briga di parlare.
La solitudine - Maupassant, Guy de
In tempi in cui tutti dicono troppo, l'importante non è tanto il dire la cosa giusta, che comunque si perderebbe nell'inondazione di parole, quanto il dirla partendo da premesse e implicando conseguenze che dianoalla cosa detta il massimo valore.
Ma allora, se il valore d'una singola affermazione sta nella continuità e coerenza del discorso in cui trova posto, la scelta possibile è solo quella tra il parlare in continuazione e il non parlare mai. Nel primo caso il signor Palomar rivelerebbe che il suo pensiero non procede in linea retta ma a zigzag, attraverso oscillazioni, smentite, correzioni, in mezzo alle quali la giustezza di quell'affermazione si perderebbe. Quanto alla seconda alternativa, essa implica un'arte del tacere più difficile ancora dell'arte del dire.
Quando è convinto d'aver esattamente delimitato il proprio posto in mezzo alla muta distesa delle cose galleggianti nel vuoto, tra il pulviscolo d'eventi attuali o possibili che si libra nello spazio e nel tempo, Palomar decide che è venuto il momento di applicare questa saggezza cosmica al rapporto coi suoi simili. S'affretta a tornare in società, riallaccia conoscenze, amicizie, rapporti d'affari, sottopone a un attento esame di coscienza i suoi legami e i suoi affetti. S'aspetta di vedere estendersi davanti a sé un paesaggio umano finalmente netto, chiaro, senza nebbie, in cui egli potrà muoversi con gesti precisi e sicuri. È così? Nient'affatto. Comincia a impelagarsi in un garbuglio di malintesi, vacillazioni, compromessi, atti mancati; le questioni più futili diventano angoscianti, le più gravi s'appiattiscono; ogni cosa che lui dice o fa risulta maldestra, stonata, irresoluta. Cos'è che non funziona?
Ognuno è fatto di ciò che ha vissuto e del modo in cui l'ha vissuto, e questo nessuno può toglierlo. Chi ha vissuto soffrendo, resta fatto della sua sofferenza; se prentendono di toglierla non è più lui. Per questo Palomar si prepara a diventare un morto scorbutico, che mal sopporta la condanna a restare così com'è, ma non è disposto a rinunciare a nulla di sé neanche se gli pesa.
Palomar - Calvino, Italo
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Ultima modifica di Yannis Akis; 26-08-2013 a 17:12.
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24-09-2013, 19:44
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#250
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Intermedio
Qui dal: Sep 2013
Messaggi: 96
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"Porto il lutto per la mia vita ... ma no ... non quel lutto, cercate di capirmi, è un desiderio di anonimato, di velatura, una copertura che nasconde e allo stesso tempo protegge. Se potessi sarei solo l'essenza. Quella che ci rende tutti simili. Senza distinzioni. Né uomini né donne...". Olga
(Anton Čechov - Le tre sorelle)
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24-09-2013, 20:28
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#251
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Intermedio
Qui dal: Oct 2011
Ubicazione: Piacenza
Messaggi: 170
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Quello che mi sorprende degli uomini è che perdono la salute per fare i soldi e poi perdono i soldi per recuperare la salute. Pensano tanto al futuro che dimenticano di vivere il presente in tale maniera che non riescono a vivere né il presente né il futuro. Vivono come se non dovessero morire mai e muoiono come se non avessero mai vissuto.
Dalai Lama
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27-09-2013, 20:02
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#252
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Intermedio
Qui dal: Sep 2013
Messaggi: 96
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Tutte le cose sono buone o cattive solo in base ad un confronto. Un'analisi basterà a mostrare che il piacere, in ogni caso, è il contrario della pena. Il piacere positivo è una astrazione, per essere felici in qualche misura bisogna aver sofferto prima in pari misura. Non soffrire significherebbe non essere mai stato felice.
Rivelazione Mesmerica (Edgar Allan Poe)
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15-10-2013, 23:33
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#253
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Intermedio
Qui dal: Apr 2013
Messaggi: 120
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"È dunque questa, la Nausea: quest'accecante evidenza? Quanto mi ci son lambiccato il cervello! Quanto ne ho scritto! Ed ora lo so: io esisto — il mondo esiste — ed io so che il mondo esiste. Ecco tutto. Ma mi è indifferente. È strano che tutto mi sia ugualmente indifferente: è una cosa che mi spaventa. È cominciato da quel famoso giorno in cui volevo giuocare a far rimbalzare i ciottoli sul mare. Stavo per lanciare quel sassolino, l'ho guardato, ed è allora che è incominciato: ho sentito che esisteva. E dopo, ci sono state altre Nausee; di quando in quando gli oggetti si mettono ad esistervi dentro la mano. C'è stata la Nausea del «Ritrovo dei ferrovieri» e poi un'altra, prima, una notte in cui guardavo dalla finestra, e poi un'altra al giardino pubblico, una domenica, e poi altre. Ma non era mai stata così forte come oggi."
(Jean-Paul Sartre- La Nausea)
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27-10-2013, 17:01
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#254
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Avanzato
Qui dal: Feb 2013
Ubicazione: Nord Italia
Messaggi: 455
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E ti offro questo libro perché so che è bello e inutile. Nulla insegna, nulla fa credere, nulla fa sentire. Ruscello che scorre verso un abisso cenere, che il vento disperde e non è fecondo né gramo. vi ho messo tutta l'anima a farlo, ma non ho mai pensato ad esso mentre lo facevo, solo a me che sono triste e a te che non sei nessuno.
E proprio perché questo libro è assurdo, io lo amo; perché è inutile lo voglio regalare; e perché non serve a niente volertelo regalare, io te lo regalo.
Il libro dell'inquietudine - Fernando Pessoa
Intanto una voce dice: è l'orario di chiusura, i signori clienti sono gentilmente pregati di uscire. Le luci si abbassano, esce. Fuori la città è grigia la piazza vuota la chiesa blindata da una cancellata, non puoi più sederti sui gradini, Dio forse gira con un giubbotto antiproiettile, pensa Alice. E pensa che forse stasera le toccherà dormire in stazione, non ce la farà a resistere ancora con quel freddo, non ce la farà ad andare avanti, ma che cazzo mi parlate di coraggio e grinta e dignità, sono solo un metro e sessantadue per quarantasette chili, come posso reggere lo scricchiolio del mondo e le grida dei morti e il rock finto e il gelo e la fame, i trichechi mangiaostriche e i pusher caritatevoli...
Non ho fatto il Sessantotto il Settantasette e magari non farò il Duemilaotto.
Ho bisogno di un angelo.
Se no, non so come fare.
La grammatica di Dio - Stefano Benni
Ricordarmi che presto sarei morto è stato il migliore strumento per aiutarmi a fare le grandi scelte della mia vita. Perché quasi tutto - tutte le attese dell’esterno, tutto l’orgoglio, tutte le paure, gli imbarazzi, o i fallimenti - scompare di fronte alla morte, lasciando solo quello che è davvero importante. Ricordarvi che prima o poi morirete è il modo migliore per sfuggire alla trappola di pensare che ci sia qualcosa da perdere. Siete sempre nudi. Non c’è motivo per non seguire quel che vi dice il vostro cuore.
(mi pare) Discorso di Stanford - Steve Jobs
giustamente cito qualcosa anche dai miei amati Dylan Dog: (non sono libri, ma estrapolo tantissimo del mio quotidiano da lì:-)
Questa è la ballata del mondo spazzatura,
di sogni troppo brevi,
comprati e poi buttati,
di sentimenti vari,
d'amore e d'avventura,
di ore già scordate,
di giorni già passati...
Con i giornali vecchi se ne vanno le parole
che solenni e gravi raccontano una storia,
o forse solo storie, colpi di pistole,
che attraversano il cervello e non ne resta la memoria.
Lettere d'amore, fogli accartocciati, ricordi di una vita o solo di una sera,
amori ormai finiti, amori sterminati, amori grandi come la grande pattumiera.
Un mare di usa-e-getta, hi-tech a non finire,
alta tecnologia e bassa umanità,
giocattoli per grandi, che non facciano capire,
che i giochi sono fatti e niente ormai più va.
Abiti firmati che andavano di moda
due o tre ore fa,
e in questo mondo nudo
è giusto che almeno il sarto se la goda,
vestendo col suo niente il mio niente e io m'illudo.
M'illudo che qualcosa non sia da buttare,
che qualche cosa resti, magari solo il grido
di follia e di libertà, di speranza di cambiare
di un uccello che riesce a volare via dal nido.
Mah, certo resteranno per un bel pò ancora
continenti di rifiuti dopo che saremo morti,
per testimoniare che tutto va in malora,
che eravamo da buttare e non ce ne siamo accorti.
Ma da questa ballata del mondo spazzatura
conservo se non altro quel grido via dal nido.
Ali ancora incerte sotto un cielo di paura:
"NON SO SE C'E' UN FUTURO MA VOLANDO IO LO SFIDO"
La ballata del mondo spazzatura - Tiziano Sclavi
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27-10-2013, 17:49
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#255
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Avanzato
Qui dal: Jul 2013
Messaggi: 326
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"Mi chiese
cosa avrei portato su un'isola deserta
Una barca e te
dissi
e la barca la bruciamo sulla spiaggia
Poi me ne andai
lasciandola lì
per tenermi il sogno".
Með byssuleyfi á eilífðina - Jón Kalman Stefánsson
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17-11-2013, 20:48
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#256
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Intermedio
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: milano
Messaggi: 238
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"L'è fin un peca' gni vegg cun tanta brugna che ghè in gir" - tradotto: "è quasi un peccato diventare vecchi con tanta gnocca che c è in giro" - (vecchietto over ottanta sul lungomare di Rimini al passaggio di un gruppo di belle svedesi ventenni.)
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17-11-2013, 20:53
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#257
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Esperto
Qui dal: Jun 2013
Ubicazione: Philadelphia (Light)
Messaggi: 1,102
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La vita ci spezza tutti. Solo alcuni diventano più forti nei punti in cui si sono spezzati.
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17-11-2013, 21:19
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#258
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Banned
Qui dal: Feb 2013
Messaggi: 1,418
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Heureux celui qui a toujours devant les yeux l'heure de sa mort et qui se dispose tous les jours à mourir.
Letta qualche giorno fa su un manga, Death Sweeper.
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17-11-2013, 21:21
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#259
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Banned
Qui dal: Nov 2011
Ubicazione: da qualche parte in mezzo all'oceano Atlantico
Messaggi: 3,333
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"Non sono tutte così" cit.
"Sono tutte fidanzate" cit.
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17-11-2013, 21:32
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#260
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Intermedio
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: milano
Messaggi: 238
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Quote:
Originariamente inviata da Tribe
"Non sono tutte così" cit.
"Sono tutte fidanzate" cit.
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Non sono tutte così..c'è anche di peggio :-)
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