Clover

E tutto il mondo è paese ?

Nightlights

"Chi ha tempo non aspetti tempo" questa mi urta. Porta a fare le cose di impulso, naa

CamillePreakers

''volere è potere'' è molto irritante. ci vuole una dose di forza di volontà ma anche una dose di circostanze e mezzi adeguati. me lo ha detto mia cugina M quando ero in una fase depressiva molto grave, facendo riferimento al fatto che lei dopo 10 anni è uscita dalla dipendenza da cocaina e si è ricostruita. solo che per farlo ha dovuto far ricorso all'aiuto di sert, comunità, psicologi pagati dai genitori, non è che proprio semplicemente s'è svegliata e ne è uscita da sola.

Norlit

Meglio soli che male accompagnati

varykino

l importante e'il viaggio non la destinazione.

nn e'vero niente so importanti tutti e 2

Smeraldina

Si chiude una porta e si apre un portone!

Smeraldina

L'abito non fa il monaco.

Hassell

C'est la vie
Ci sta
In nome di dio
Tutte frasi che presuppongono una certa rassegnazione agli eventi e una non voglia di opporvisi.

Smeraldina

Chi è felice guarda quello che ha chi è infelice guarda quello che non ha.

cuginosmorfio

quello di Regina Coeli o San Vittore!

cuginosmorfio

doverosa citazione :

https://streamable.com/lwd9kb

Smeraldina

Questa frase è una grande rottura di maroni.

Xchénnpossoreg?

Si stava meglio quando si stava peggio.
E di solito lo dicono con lo smartphone in mano, la connessione internet sempre presente e tutte le comodità dei nostri tempi.

Crepuscolo

Io un po' li capisco gli anziani che dicono questa frase. Qualche giorno fa ho letto un libro di un signore nato nella prima metà del 900 che faceva il pastore e lavorava i campi in uno sperduto paesino di montagna (non aveva neanche l'acqua e la luce in casa). In questo libro raccontava la sua vita e nonostante tutte le difficoltà, con i suoi racconti è riuscito a trasmettermi la serenità e il senso di comunità della gente di quei tempi.

varykino

l' erba del vicino è sempre piu verde .

quasi mai vero , nn c è erba ovunque c è il sahara

gaucho

Sorridi e il mondo ti sorriderà, di solito segue sempre un bestemmione

Xchénnpossoreg?

Li capisco anch'io, certe frasi non sono diventate famose senza motivo.
Personalmente però ci vedo un effetto nostalgia, certi momenti si ricordano spesso con affetto ma si tratta comunque di valutazioni fatte in un contesto molto specifico.
Per dire, ipoteticamente una signora può rimpiangere gli anni 50 (esempio random) perché ai tempi era una bimba, la radio in casa era sempre accesa, e le famiglie erano più unite. Però le sue sono valutazioni di un periodo vissuto con gli occhi dell'infanzia.. da piccola non doveva lavare i panni a mano perché la lavatrice in casa ancora non c'era (costava troppo), quello era un compito della mamma. La bimba riempiva il tempo giocando, studiando. La domenica il papà la portava a fare una passeggiata in piazza, le comprava del becchime da dare ai piccioni e insieme davano da mangiare agli animali. Per lei erano momenti sereni, felici. Salto in avanti, oggi la bambina dell'esempio è diventata donna e come tutte le persone del nostro tempo è abituata a tante comodità. Il telefonino è un'estensione del suo braccio, al supermercato compra spesso prosciutto crudo (tanti anni fa si consumava raramente, era un lusso), il latte lo sceglie senza lattosio. La radio è stata soppiantata dalla TV a colori, usa la macchina persino per andare dal panettiere. Fa anche delle spese su internet, da un paio di anni si è abbonata ad Amazon Prime e ordina oggetti con la consegnava prevista per il giorno seguente. Le vacanze estive dai nonni in un paesino di montagna con tanto di viaggio interminabile in treno si sono trasformate in dieci giorni a *località turistica random* raggiungibile con un volo low cost. L'albergo è generalmente 4 stelle, aria condizionata e servizio WiFi incluso nel prezzo.
I ricordi - o almeno quelli più teneri - hanno spesso delle tinte pastello. Sono preziosi e speciali proprio perché si appoggiano a una chiave di lettura particolare. La realtà però è meno dolce, e nella sua asprezza dimostra una consistenza più materiale. Mettiamola così, è difficile rinunciare a certe comodità.. comodità che a volte diamo per scontate perché ormai fanno parte della vita di tutti i giorni.

Crepuscolo

Però secondo me quel "si stava meglio..." È da intendere in un altro modo, come serenità con cui la gente di quei tempi affrontava le cose e non come comodità. Ok Amazon, ok la macchina, la lavatrice... Ma tutte queste comodità hanno portato effettivamente ad un aumento della felicità delle persone nella vita di tutti i giorni?
Il signore del mio esempio ha fatto una vita dura, lavorava molto, non aveva nessuna comodità eppure nel suo libro spiegava che anche con poco la gente era di buon umore. Oggi con tutto quello che abbiamo dovremmo essere super felici, ma è così?

Xchénnpossoreg?

Secondo mia nonna la lavatrice ha portato tantissima felicità.
Lei se l'è potuta permettere soltanto dopo diversi anni di matrimonio e le ha svoltato la vita. Immagina cosa voleva dire lavare lenzuola, tende, vestiti e camicie a mano. Il tempo perso, la fatica.. Pensa a una famiglia di 5/6 persone magari con dei bambini piccoli e un anziano. C'era da lavare il mondo. Bonus, I pannolini una volta non erano usa e getta, dovevi lavare anche quelli.

Tieni conto di un dettaglio.
Un tempo non si parlava molto di salute mentale e di felicità. La depressione è sempre esistita ma era quasi una cosa da nascondere sotto il tappeto o dietro le mura di casa. In tanti casi non si dava il giusto ascolto all'infelicità perché c'erano troppe cose da fare. Per esempio la mia bisnonna ha perso il primo figlio. Il bimbo a sei mesi si è ammalato ed è morto nel giro di pochi giorni. Non c'è stato nemmeno il tempo per il lutto, erano anni i difficili e bisognava faticare. In famiglia non si è quasi mai affrontato l'argomento.. era una sorta di tabù. Eppure lei per tutta la vita (persino da anziana e malata) ogni settimana ha fatto visita alla tomba del figlio. Ha sicuramente sofferto tanto ma in silenzio, per conto suo. Si usava fare così.. ora invece la gente parla di più, condivide il dolore e si affida anche a delle figure
professionali come lo psicologo.
Altre epoche.

Norlit

I soldi non fanno la felicità