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18-06-2009, 13:56
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#1
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Esperto
Qui dal: Apr 2009
Ubicazione: Salerno
Messaggi: 654
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Vivete per inerzia, in un susseguirsi di rinvii?
Evitando le cose fastidiose, le cose impegnative, schivando, facendo di tutto per non concludere nulla nella vostra giornata, come affetti da una stanchezza cronica, da un'infinita spossatezza...
Io lo sto facendo anche in questo preciso istante; al posto di starmene qui a scrivere dovrei studiare, a settembre ho un esame, e non ho ancora aperto un libro, ogni giorno mi pongo l'imperativo di cominciare a studiare il giorno dopo, ed il giorno dopo faccio la stessa cosa.
Il risultato è che evito lo sforzo ed evito la fatica, ma al contempo ogni giorno che passa senza studio l'ansia per l'esame giustamente aumenta, e mi trovo quindi in balia di questa forza inerziale.
Mi chiedo se è così anche per quanto riguardo il rapportarsi con i problemi.
Mi servirebbe qualcuno o qualcosa che mette un bastone tra le ruote di questa lenta carretta che scivola spensierata giù per i tornanti.
Cosa/come fate in queste situazioni, dove si trova la forza di volontà?
Come si fa a vincere su se stessi?
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18-06-2009, 13:58
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#2
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Avanzato
Qui dal: May 2009
Messaggi: 358
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Adesso ci provo, poi ti faccio sapere come è andata.
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18-06-2009, 14:00
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#3
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Esperto
Qui dal: Apr 2009
Ubicazione: Salerno
Messaggi: 654
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Quote:
Originariamente inviata da Bianca
Adesso ci provo, poi ti faccio sapere come è andata.
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Hahaha, a far cosa?, a vincere su te stessa?
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18-06-2009, 14:31
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#4
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Avanzato
Qui dal: May 2009
Messaggi: 358
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L'ansia, la demoralizzazione, paralizzano la mente e il corpo. Con la volontà è più facile agire sul corpo. Quindi il primo passo è FARE qualcosa. Fai una passeggiata, metti in ordine la stanza in cui ti trovi se è disordinata, qualcosa di concreto.Adesso vado a continuare la battaglia, ti terrò aggiornato! ma prova anche tu nel frattempo!
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18-06-2009, 14:35
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#5
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Esperto
Qui dal: Apr 2009
Messaggi: 515
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si, rinvio e non mi prendo responsabilità ma oggi sono pesantemnete incazzata e dico che io sono quella che vuoi non vuoi HA PROVATO e sta tuttora provando a fare qualcosa.
Quando ho scelto di fare il corso, quando mi sono trasferita fuori per l'università, quando ho fatto il presame e non mi hanno presa NONOSTANTE LE MIE PAURE peccato che continuano a farmi capire indirettamente che non faccio nulla.
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18-06-2009, 14:42
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#6
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Banned
Qui dal: Sep 2008
Messaggi: 1,979
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Ho rimandato per trent'anni ora non ho più tempo da perdere in rimandi.
Scherzi a parte, bè capita anche a me di rimandare le cose, anche se sto diventando decisamente più attivo ogni giorno che passa.
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18-06-2009, 15:52
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#7
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Esperto
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 1,051
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La forza di volontà nasce appunto dalla volontà.
Se uno è sociofobico vuol dire che ha paura di fare certe cose,e se ha paura vuol dire che almeno una parte di lui NON VUOLE farle:quindi non ci può essere una forte volontà fintantochè la paura comanderà prepotentemente i nostri pensieri e le nostre azioni.
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18-06-2009, 16:10
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#8
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Esperto
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 1,051
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Quote:
Originariamente inviata da LoZio
Mhhh... nel mio caso la mancanza di forza di volontà è sempre stata legata soprattutto ai disturbi dell'umore, non alla paura.
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Beh ho detto "paura" perchè trattando in generale di sociofobia la paura è quella che più di tutto ci frena e ci abbatte.
Però credo che in ogni caso la forza di volontà possa fare ben poco quando per un motivo o per l'altro siamo bloccati nel fare qualcosa...può fare molto se è sostenuta dal desiderio,dalla fiducia,dalla speranza,dalla consapevolezza di sè ecc.
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18-06-2009, 16:43
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#9
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Esperto
Qui dal: May 2009
Ubicazione: Non So
Messaggi: 794
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Quote:
Originariamente inviata da morningsheep
Vivete per inerzia, in un susseguirsi di rinvii?
Evitando le cose fastidiose, le cose impegnative, schivando, facendo di tutto per non concludere nulla nella vostra giornata, come affetti da una stanchezza cronica, da un'infinita spossatezza...
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Oh, e tu come fai a conoscermi, dato che hai fatto una descrizione del mio carattere :-)
E comunque io pensavo fossi il re dell' evitamento e del rinvio ma penso dobbiamo contendercelo il primato, però non credo che la spunterai, penso di avere molta più esperienza
Comunque, a parte gli scherzi, anche io evito e rinvio , ma la cosa forte è che evito e rinvio anche le cose che mi piacciono. Vi faccio un esempio: a me piacerebbe scrivere un romanzo ed allora ho comprato un libro che parla di scrittura creativa. L' ho iniziato a leggere e mi sono fermato al quarto capitolo. Ad ogni capitolo ci sono degli esercizi da fare ed io, come al solito, li evito (oppure li abbozzo soltanto) ed ora (non so per quale motivo) sto evitando di continuare a leggere. Mi dico sempre : "tra un po' faccio l' esercizio, tra un po' continuo a leggere" e poi mi ritrovo che si è fatta l' una di notte ed io ho solo perso tempo a fare altro. Forse ho paura di avere un risultato deludente. Esercitandomi, infatti, in seguito ad uno scarso risultato metterei in dubbio le mie capacità, invece, non esercitandomi, me la prenderei con la mia mancanza di impegno e disciplina (che, secondo me, è il male minore).
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18-06-2009, 18:03
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#10
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Esperto
Qui dal: Feb 2006
Messaggi: 1,683
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Certo che mi manca la volontà, per fare una cosa normale devo sforzarmi 10 volte di più di una persona "normale", a sto punto basta.
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18-06-2009, 18:35
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#11
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Avanzato
Qui dal: May 2009
Messaggi: 358
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No, non ci manca la volontà! per noi le cose sono davvero 10 volte più difficili...con l'autosvalutazione non si va da nessuna parte.
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18-06-2009, 18:43
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#12
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Esperto
Qui dal: Apr 2009
Ubicazione: Salerno
Messaggi: 654
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Quote:
Originariamente inviata da Chioccioccolata
La forza di volontà nasce appunto dalla volontà.
Se uno è sociofobico vuol dire che ha paura di fare certe cose,e se ha paura vuol dire che almeno una parte di lui NON VUOLE farle:quindi non ci può essere una forte volontà fintantochè la paura comanderà prepotentemente i nostri pensieri e le nostre azioni.
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Io parlavo di qualche cosa di estraneo alla fobia sociale, (io non soffro neanche di fs), parlavo proprio dell'essere FLACCIDI, senza inziativa, non per paura, solo ed esclusivamente per pigrizia, fin da piccolo avevo un grado in più degli altri bambini (una cosa del genere i compiti l'ultima notte di vacanze), e tutt'ora (al gioco si sono sostituite altre cose ovviamente) sono rimasto un bimbo che non riesce a smettere di giocare, nonostante percepisca l'incombenza dell'impegno.
Quote:
Originariamente inviata da trademarko
Oh, e tu come fai a conoscermi, dato che hai fatto una descrizione del mio carattere :-)
E comunque io pensavo fossi il re dell' evitamento e del rinvio ma penso dobbiamo contendercelo il primato, però non credo che la spunterai, penso di avere molta più esperienza
Comunque, a parte gli scherzi, anche io evito e rinvio , ma la cosa forte è che evito e rinvio anche le cose che mi piacciono. Vi faccio un esempio: a me piacerebbe scrivere un romanzo ed allora ho comprato un libro che parla di scrittura creativa. L' ho iniziato a leggere e mi sono fermato al quarto capitolo. Ad ogni capitolo ci sono degli esercizi da fare ed io, come al solito, li evito (oppure li abbozzo soltanto) ed ora (non so per quale motivo) sto evitando di continuare a leggere. Mi dico sempre : "tra un po' faccio l' esercizio, tra un po' continuo a leggere" e poi mi ritrovo che si è fatta l' una di notte ed io ho solo perso tempo a fare altro. Forse ho paura di avere un risultato deludente. Esercitandomi, infatti, in seguito ad uno scarso risultato metterei in dubbio le mie capacità, invece, non esercitandomi, me la prenderei con la mia mancanza di impegno e disciplina (che, secondo me, è il male minore).
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Mi succede la stessa identica cosa, anche con le cose che mi piacciono, come dici tu; ma non è una paura di fallire nel mio caso (ho imparato ad accettare i miei limiti), è solo pigrizia.
Boh, "sarà il caldo".
Anche a me succede ciò di cui parla LoZio, una volta cominciato proseguo per inerzia, e ci prendo anche gusto spesso; il problema è trovare la spinta (che non è una cosa tipo "fallo e basta").
Tant'è che è passato ho passato un altro giorno senza aprire libro.
DOMANI COMINCIO.
Cadesse il mondo.
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18-06-2009, 20:28
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#13
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Intermedio
Qui dal: May 2009
Ubicazione: bari
Messaggi: 134
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la sola parola forza di volontà mi fa già sentir stanco..
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18-06-2009, 20:29
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#14
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Esperto
Qui dal: Dec 2007
Ubicazione: nella vera capitale d'Italia
Messaggi: 10,358
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la paura rende tutto più difficile, ma se uno ha la forza di volontà può anche riuscire a battere la paura, ogni tanto
è questione di carattere
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18-06-2009, 20:35
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#15
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Esperto
Qui dal: Apr 2009
Ubicazione: Salerno
Messaggi: 654
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Perché non possiamo esser uccellidibosco, al disopra delle logiche della produttività e quindi del rancore, sonnecchiare nei nostri nidi, ed ogni tanto fare un giretto.
I closciard stanno male, ma sono liberi.
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19-06-2009, 23:08
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#16
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Esperto
Qui dal: May 2009
Ubicazione: Non So
Messaggi: 794
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Vi parlo della mia esperienza. Ho sempre pensato di non avere forza di volontà, di non avere disciplina, costanza. Ci sono giorni (pochi però in cui mi alzo "ringiovanito" con la mente leggera dentro la quale sembra che i pensieri scorrano nel modo giusto; anche fisicamente mi sento leggero. Sembra che qualcuno la notte abbia aperto le finestre della mia testa ed in essa ci sia entrata un po' di brezza marina, qualche raggio di sole di inizio maggio e giusto tre spruzzi di mare. In quei giorni tutto mi è più facile, soprattutto esprimere ciò che penso.
In tali giorni il tempo sembra scorrere lentamente e sembra che io gestisca il tempo. Ritorna l' amore per le mie passioni e salto da una all' altra. Purtroppo questo capita per un paio di giorni ogni due, tre mesi.
I restanti giorni, invece, nella testa ho quella nebbia che si vede sui campi la mattina presto in un giorno di dicembre. Sento come se i miei pensieri fossero avvolti da una grande quantità di gomma da masticare. Inoltre vengo gestito dal tempo. Mi rincresce addirittura allacciarmi le scarpe e provo un' enorme fatica ad entrare ed uscire dalla macchina.
Prima vivevo nella speranza di svegliarmi in una di quelle giornate positive e quindi aspettavo la soluzione dei miei problemi dal fato. Ora sto iniziando a pensarla diversamente. Bisogna fare qualcosa.
Bisogna avvicinarsi a ciò che non vogliamo fare. Poi, se non lo vogliamo affrontare non lo faremo ma almeno avviciniamoci.
Per esempio morningsheep se non ti va di studiare ti capisco benissimo, ma potresti iniziare con pochissime pagine (due, tre).
E comunque rimangono sempre fatti tuoi, non prenderla come un' intromissione .
Buonanotte a tutti.
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Ultima modifica di trademarko; 19-06-2009 a 23:59.
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20-06-2009, 00:14
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#17
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Banned
Qui dal: Apr 2009
Ubicazione: Torino
Messaggi: 457
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Quote:
Originariamente inviata da morningsheep
Vivete per inerzia, in un susseguirsi di rinvii?
Evitando le cose fastidiose, le cose impegnative, schivando, facendo di tutto per non concludere nulla nella vostra giornata, come affetti da una stanchezza cronica, da un'infinita spossatezza...
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Gemelli divisi alla nascita?
Purtroppo le mie giornate, le settimane, gli anni iniziano e finiscono come tu hai descritto...
sò quello che dovrei fare, ma non riesco a liberarmi dal cemento che trattiene i miei piedi per mettere in pratica tutto ciò..
Da questa bara che mi sto costruendo con le mie mani.
Mi chiedo se la ruota girerà anche per me...
ma più passano gli anni, più la speranza diminuisce..
L'aiuto farmacologico è solo acqua fresca...
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20-06-2009, 05:14
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#18
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Principiante
Qui dal: Jun 2009
Messaggi: 45
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Quote:
Originariamente inviata da morningsheep
DOMANI COMINCIO.
Cadesse il mondo.
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Giorgio Gaber:
"La rivoluzione oggi no.
Domani forse.
Ma dopodomani... sicuramente!"
Sentivo anch'io spesso il bisogno di rimandare o evitare per pigrizia.
Poi ho innescato un meccanismo ancora più perverso: mi sforzo di cominciare le cose, ma sapendo già di fallire. Il che mi porta a dire di averci provato comunque, ma - peccato - è andata male.
Così poi posso tornare a non fare nulla, e a procrastinare qualcos'altro al giorno dopo.
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20-06-2009, 10:36
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#19
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Esperto
Qui dal: Apr 2009
Ubicazione: Salerno
Messaggi: 654
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Quote:
Originariamente inviata da trademarko
Vi parlo della mia esperienza. Ho sempre pensato di non avere forza di volontà, di non avere disciplina, costanza. Ci sono giorni (pochi però) in cui mi alzo "ringiovanito" con la mente leggera dentro la quale sembra che i pensieri scorrano nel modo giusto; anche fisicamente mi sento leggero. Sembra che qualcuno la notte abbia aperto le finestre della mia testa ed in essa ci sia entrata un po' di brezza marina, qualche raggio di sole di inizio maggio e giusto tre spruzzi di mare. In quei giorni tutto mi è più facile, soprattutto esprimere ciò che penso.
In tali giorni il tempo sembra scorrere lentamente e sembra che io gestisca il tempo. Ritorna l' amore per le mie passioni e salto da una all' altra. Purtroppo questo capita per un paio di giorni ogni due, tre mesi.
I restanti giorni, invece, nella testa ho quella nebbia che si vede sui campi la mattina presto in un giorno di dicembre. Sento come se i miei pensieri fossero avvolti da una grande quantità di gomma da masticare. Inoltre vengo gestito dal tempo. Mi rincresce addirittura allacciarmi le scarpe e provo un' enorme fatica ad entrare ed uscire dalla macchina.
Prima vivevo nella speranza di svegliarmi in una di quelle giornate positive e quindi aspettavo la soluzione dei miei problemi dal fato. Ora sto iniziando a pensarla diversamente. Bisogna fare qualcosa.
Bisogna avvicinarsi a ciò che non vogliamo fare. Poi, se non lo vogliamo affrontare non lo faremo ma almeno avviciniamoci.
Per esempio morningsheep se non ti va di studiare ti capisco benissimo, ma potresti iniziare con pochissime pagine (due, tre).
E comunque rimangono sempre fatti tuoi, non prenderla come un' intromissione .
Buonanotte a tutti.
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Che significa "se non lo vogliamo affrontare non lo faremo"?
Quote:
Originariamente inviata da Flo
Gemelli divisi alla nascita?
Purtroppo le mie giornate, le settimane, gli anni iniziano e finiscono come tu hai descritto...
sò quello che dovrei fare, ma non riesco a liberarmi dal cemento che trattiene i miei piedi per mettere in pratica tutto ciò..
Da questa bara che mi sto costruendo con le mie mani.
Mi chiedo se la ruota girerà anche per me...
ma più passano gli anni, più la speranza diminuisce..
L'aiuto farmacologico è solo acqua fresca...
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Esiste un aiuto farmacologico per il flaccidume?
Quote:
Originariamente inviata da garfield
Giorgio Gaber:
"La rivoluzione oggi no.
Domani forse.
Ma dopodomani... sicuramente!"
Sentivo anch'io spesso il bisogno di rimandare o evitare per pigrizia.
Poi ho innescato un meccanismo ancora più perverso: mi sforzo di cominciare le cose, ma sapendo già di fallire. Il che mi porta a dire di averci provato comunque, ma - peccato - è andata male.
Così poi posso tornare a non fare nulla, e a procrastinare qualcos'altro al giorno dopo.
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Non sono certo Gaber...
Professional crastinator, viviamo in una Procrasti nazione.
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20-06-2009, 12:09
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#20
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Esperto
Qui dal: May 2009
Ubicazione: Non So
Messaggi: 794
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Quote:
Originariamente inviata da morningsheep
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Voglio dire che, secondo me, bisogna almeno avvicinarsi a ciò che vogliamo fare senza obblighi. Io, quando devo fare qualcosa sento il peso di doverla fare. Allora perchè non avvicinarsi, poi se non vogliamo farla allora non lo faremo ma bisogna almeno tentare. Non è che riesca a fare ciò che voglio nella mia vita anzi sono un inconcludente avendo lasciato tutto ciò che ho fatto appena all' inizio. Penso, però, che se abbiamo paura di qualcosa, come può essere per esempio un appuntamento, almeno arrivamo con l' auto nei pressi di quell' appuntamento, poi se ce la facciamo ci andiamo altrimenti ce ne andiamo. Quando si deve buttare giù un muro almeno bisogna avvicinarsi ad esso e, se ci si riesce, bisogna iniziare a togliere qualche sassolino. Piano piano il murro andrà giù o almeno avremo ricavato un varco.
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