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Originariamente inviata da ladyambra
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Anche a una donna innocente può capitare di avere la vita rovinata dal partner, quindi non capita solo "se sei maschio".
E poi l'articolo che hai linkato non mi pare proprio il trionfo dell'imparzialità. Dal punto di vista giuridico sarà pur vero che l'ammonimento è un atto puramente amminstrativo (non sono un esperto in materia, lo prendo per buono), ma:
- Dov'è lo spazio da dedicare alla versione di lei? Leggo solo le parole del legale di lui... come si fa a essere certi che lui e lei avessero solo litigato e che lui non avesse cominciato a stalkerarla sul serio?
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L'avvocato Granara è ricorso al TAR contro l'espulsione di Roberto, e il TAR ha respinto l'istanza sostenendo che «i provvedimenti impugnati appaiono adottati in coerenza dei comportamenti reiterati del ricorrente [...] che nel loro complesso non potevano che essere ritenuti gravi e comunque in violazione dell’art. 3 del regolamento della scuola». Di questo l'articolo si limita semplicemente a dire che non è vero, quando invece c'è un provvedimento, per quanto non a carattere sanzionatorio, che intima a Roberto di smetterla
- Passaggi come i seguenti mi pare svelino la natura propagandistica dell'articolo:
Da adesso in poi Roberto deve stare molto attento a ciò che fa. Se si trovasse in una situazione tesa con la prossima fidanzata e questa decidesse di denunciarlo per atti persecutori, magari falsamente com'è di prassi
(è
prassi inventare false accuse di persecuzione)
Non si può fare a meno di chiedersi cosa sarebbe accaduto a parti invertite, se Roberto fosse stato abbastanza scaltro da segnalare per primo Gloria, avendo la fortuna di trovare un agente di polizia disponibile ad acquisire la sua segnalazione. È certo che nulla sarebbe capitato, sia perché Roberto non avrebbe spifferato nulla ai vertici della scuola, un tipo di delazione iper-distruttiva che non è nelle corde maschili, sia perché trattandosi di una donna sotto accusa, sarebbero fioccati gli alibi e le giustificazioni ("si è difesa", "una reazione legittima", "era stressata", eccetera)
(gli uomini sono leali, certe vigliaccate non le fanno...)
Il problema dunque resta quello di cui abbiamo parlato due giorni fa: Roberto è un "giudeo" dei tempi moderni. Lui è lo Shylock shakespeariano o, se si vuole, l'Aronne Piperno de "Il marchese del Grillo", trasportati in quest'era di totalitarismo femminocentrico.
(con scappellamento a destra, come fosse antani)
P.S.: Letta la perla dell'art. 3 del Manifesto del sito?
Esistono soltanto due generi, corrispondenti ai due sessi definiti dal patrimonio genetico: il maschile, proprio degli uomini, e il femminile, proprio delle donne. Uomini e donne sono diversi sotto un'infinita molteplicità di aspetti, ma detentori di eguali diritti e doveri. Essi scelgono liberamente se realizzarsi in piena indipendenza o completandosi reciprocamente sulla base della loro naturale complementarietà e a seguito di loro libere scelte. Ogni altra diversa distinzione è o una rara aberrazione dei processi fisio-biologici, o un costrutto socio-culturale, meritevoli di rispetto qualora non mettano a rischio l'incolumità fisica e psichica del prossimo, specialmente dei minori, e qualora la loro esistenza non induca a imposizioni di legge limitative delle libertà individuali e collettive.
Nazisessismo e omo/transfobia in piena regola (con la solita vecchia accusa ai "deviati" di attentare all'incolumità dei minori, quindi "diverso" = pedofilo). Chissà poi quali saranno le "imposizioni di legge" derivanti dal riconoscimento di altri generi che "limitano le libertà individuali e collettive"... forse le unioni civili?
La rubrica dell'album di Goebbels la presentano come angolo di denuncia, ma secondo me ce l'hanno come altarino