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19-11-2015, 19:06
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#15281
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Banned
Qui dal: Jun 2014
Ubicazione: Via Lattea
Messaggi: 18,394
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Ultima modifica di Svers0; 19-11-2015 a 19:11.
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19-11-2015, 21:58
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#15282
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Banned
Qui dal: Jun 2014
Ubicazione: Via Lattea
Messaggi: 18,394
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19-11-2015, 22:28
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#15283
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Esperto
Qui dal: Oct 2009
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 5,615
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ho visto che l'azienda Isis di pavia aveva il sito fino a pochi mesi fa isis.it... stranamente da pochissimi mesi ha cambiato nome e ora l'azienda si chiama Eleva...infatti viene anche fatto un redirect da isis.it a eleva.it
chissà come mai
nemmeno per una donna chiamarsi Isis dovrebbe essere divertente di questi tempi
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20-11-2015, 02:35
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#15284
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da Svers0
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E pensare che ultimamente qui ho avuto da discutere con chi diceva che le donne non possono essere discriminate sul lavoro...
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20-11-2015, 13:54
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#15285
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,470
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"È nel rapporto con gli altri che si prende coscienza di sé: ed è proprio questo a rendere insopportabile il rapporto con gli altri."
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20-11-2015, 20:58
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#15286
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,470
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Alcune frasi di Pavese:
"Quale mondo giaccia al di là di questo mare non so, ma ogni mare ha un'altra riva, e arriverò." (16 febbraio 1936)
"Il futuro verrà da un lungo dolore e da un lungo silenzio." (16 febbraio 1936)
"Un uomo non rimpiange per amore chi l'abbia tradito, ma per avvilimento di non avere meritato la fiducia." (13 novembre 1937) (poveraccio, ndr)
"No, non sono pazzi questa gente che si diverte, che gode, che viaggia, che fotte, che combatte – non sono pazzi, tanto è vero che vorremmo farlo anche noi." (21 novembre 1937)
"Ma la grande, la tremenda verità è questa: soffrire non serve a niente." (26 novembre 1937)
"Questo è definitivo: tutto potrai avere dalla vita, meno che una donna ti chiami il suo uomo. E finora tutta la tua vita era fondata su questa speranza." (5 gennaio 1938)
"Date una compagnia al solitario e parlerà più di chiunque." (19 settembre 1938)
"L'origine di tutti i peccati è il senso d'inferiorità – detto altresì ambizione." (21 settembre 1938)
"In genere è per mestiere disposto a sacrificarsi chi non sa altrimenti dare un senso alla sua vita." (9 febbraio 1940)
"La vita non è ricerca di esperienze, ma di se stessi. Scoperto il proprio strato fondamentale ci si accorge che esso combacia col proprio destino e si trova la pace." (8 agosto 1940)
"Le cose si ottengono quando non si desiderano più." (15 ottobre 1940)
"Viene un giorno che per chi ci ha perseguitato proviamo soltanto indifferenza, stanchezza della sua stupidità. Allora perdoniamo." (6 settembre 1942)
"Non ci si libera di una cosa evitandola, ma soltanto attraversandola." (22 novembre 1945)
"C'è un solo piacere, quello di essere vivi, tutto il resto è miseria." (16 settembre 1946)
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20-11-2015, 21:15
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#15287
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Messaggi: 4,598
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21-11-2015, 11:22
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#15288
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Banned
Qui dal: Jun 2014
Ubicazione: Via Lattea
Messaggi: 18,394
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21-11-2015, 15:13
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#15289
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Banned
Qui dal: Jun 2014
Ubicazione: Via Lattea
Messaggi: 18,394
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21-11-2015, 15:26
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#15290
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Esperto
Qui dal: Jul 2015
Messaggi: 1,555
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Quote:
Originariamente inviata da Svers0
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Ahahahaha ma chi è?!
Comunque il tizio mascherato avrebbe dovuto come minimo avere dei panatloni neri o rossi
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21-11-2015, 20:18
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#15291
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Super Moderator
Qui dal: Jun 2013
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 7,566
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La somma delle cifre del numero di utenti è identica a quella del numero di membri attivi.
Coincidenze? Io non credo.
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21-11-2015, 20:22
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#15292
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Ubicazione: I'll remain unperturbed by the joy and the madness that I encounter everywhere I turn.
Messaggi: 1,955
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Quote:
Originariamente inviata da Angus
Alcune frasi di Pavese:
"Quale mondo giaccia al di là di questo mare non so, ma ogni mare ha un'altra riva, e arriverò." (16 febbraio 1936)
"Il futuro verrà da un lungo dolore e da un lungo silenzio." (16 febbraio 1936)
"Un uomo non rimpiange per amore chi l'abbia tradito, ma per avvilimento di non avere meritato la fiducia." (13 novembre 1937) (poveraccio, ndr)
"No, non sono pazzi questa gente che si diverte, che gode, che viaggia, che fotte, che combatte – non sono pazzi, tanto è vero che vorremmo farlo anche noi." (21 novembre 1937)
"Ma la grande, la tremenda verità è questa: soffrire non serve a niente." (26 novembre 1937)
"Questo è definitivo: tutto potrai avere dalla vita, meno che una donna ti chiami il suo uomo. E finora tutta la tua vita era fondata su questa speranza." (5 gennaio 1938)
"Date una compagnia al solitario e parlerà più di chiunque." (19 settembre 1938)
"L'origine di tutti i peccati è il senso d'inferiorità – detto altresì ambizione." (21 settembre 1938)
"In genere è per mestiere disposto a sacrificarsi chi non sa altrimenti dare un senso alla sua vita." (9 febbraio 1940)
"La vita non è ricerca di esperienze, ma di se stessi. Scoperto il proprio strato fondamentale ci si accorge che esso combacia col proprio destino e si trova la pace." (8 agosto 1940)
"Le cose si ottengono quando non si desiderano più." (15 ottobre 1940)
"Viene un giorno che per chi ci ha perseguitato proviamo soltanto indifferenza, stanchezza della sua stupidità. Allora perdoniamo." (6 settembre 1942)
"Non ci si libera di una cosa evitandola, ma soltanto attraversandola." (22 novembre 1945)
"C'è un solo piacere, quello di essere vivi, tutto il resto è miseria." (16 settembre 1946)
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Sono tratte da Il mestiere di vivere, giusto? Libro bellissimo, secondo me. Peccato solo non poter riportare interi passaggi se non scrivendoli a mano, dato che sul web si trovano solo singole massime come queste.
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22-11-2015, 00:15
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#15293
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Messaggi: 4,598
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22-11-2015, 00:43
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#15294
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Banned
Qui dal: Jun 2014
Ubicazione: Via Lattea
Messaggi: 18,394
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22-11-2015, 02:09
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#15295
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Messaggi: 4,598
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22-11-2015, 16:03
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#15296
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,205
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è partita in tv la campagna per vendere cellulari agli under 10
vodafone lo fa in maniera subdola, tim almeno è più esplicita e fa pure la tariffa
sarò retrogrado e bigotto, ma a me sta cosa del cellulare ad un bambino fa abbastanza ribrezzo
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22-11-2015, 16:07
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#15297
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Banned
Qui dal: Jun 2014
Ubicazione: Via Lattea
Messaggi: 18,394
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Quote:
Originariamente inviata da Inosservato
è partita in tv la campagna per vendere cellulari agli under 10
vodafone lo fa in maniera subdola, tim almeno è più esplicita e fa pure la tariffa
sarò retrogrado e bigotto, ma a me sta cosa del cellulare ad un bambino fa abbastanza ribrezzo
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Considerando pure l'incognita delle radiazioni elettromagnetiche che sono in quantità notevolmente superiore a qualsiasi altro aggeggio digitale in circolazione.
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23-11-2015, 20:18
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#15298
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Messaggi: 2,743
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Quote:
Originariamente inviata da zucchina
per fare il brodo voi usate l'acqua minerale o del rubinetto?
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Del rubinetto, se è potabile, la uso sia per cucinare che per bere.
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24-11-2015, 11:32
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#15299
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,205
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Quote:
Originariamente inviata da zucchina
per fare il brodo voi usate l'acqua minerale o del rubinetto?
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rubinetto, e anche io la uso per bere come Leucina, ho la macchinetta che fa le bolle per l'acqua minerale
tralaltro dicono che quella di Milano sia particolarmente pura
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24-11-2015, 12:59
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#15300
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Messaggi: 15,355
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Quote:
Originariamente inviata da _Diana_
Interessante puntata di " Lo stato dell'arte" su rai5 sugli animali.
Peccato che non trovo lo streaming, mentre per le strunzate ce ne sono a pacchi...
Ospiti: Francesco Viola e Leonardo Caffo, autore di Il maiale non fa la rivoluzione (tranne quello di Orwell ).
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Caffo non piace molto agli altri antispecisti italiani X) Perc la pone su un piano di lotta contro l'uomo e non di lotta per il bene di tutti gli animali, uomini o cani che sieno.
Tre passi avanti e due indietro. Una risposta a Caffo
Quote:
Ma l’antispecismo politico è “politico” proprio perché pensa che la soluzione ai problemi posti dall’oppressione animale siano politici, cioè sociali, cioè storici! Dunque non si può immaginare che la soluzione sia che dall’oggi al domani la società attuale diventi una società senza sfruttamento animale. Ragionare così significa ancora ragionare in termini etici e non politici, limitandosi a proiettare sull’agire sociale le caratteristiche dell’azione individuale. Solo gli individui e non le società, infatti, agiscono dall’oggi dal domani: gli atti sociali sono “processi” e, come tali, non sono né istantanei né unilineari. Questo fa cadere tutte le “evidenze” proposte da Caffo, poiché è del tutto ovvio che un cambiamento sociale avviene perché è possibile e si tratta, appunto, di favorire gli sviluppi sociali (culturali, economici, scientifici e tecnologici) che lo rendono possibile.
Certo, questo potrebbe far sorgere il sospetto che la soluzione politica all’antispecismo, non auspicando una liberazione animale immediata sia “specista” che (anche se con argomenti diversi) è ciò che Caffo sostiene. Ma a torto. Infatti, anche la liberazione degli schiavi e delle donne non è avvenuta “in un colpo solo”, benché la loro liberazione integrale sia stata proclamata ben prima delle leggi che ne sancivano l’avvenuta liberazione; anzi, proprio la sua teorizzazione radicale ha permesso di applicare, seppure in forma non immediata e totale, un principio di uguaglianza politica “allargato”. Se il cambiamento politico di liberazione animale dovesse svilupparsi per fasi storiche progressive come accaduto anche per gli umani, questo sicuramente non potrebbe essere considerato “specista”.
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Quote:
In sostanza Caffo vorrebbe salvare “capra e cavoli”, come si dice, cioè comprendere e combattere la logica del sistema economico-politico senza rinunciare alla condanna morale del carnivorismo dei singoli. Ma questo non si può fare o meglio non si può fare contestualmente. L’antispecismo politico, infatti, non vieta a chi vuole di fare propaganda per il veganismo, semplicemente esige che oltre a questo (che di per sé non è sufficiente e, anzi, se perseguito in modo isolato e moralistico va in direzione opposta ad una vera liberazione dal dominio per umani e non umani), si conduca una lotta per colpire le strutture sociali che sono le vere portatrici dello sfruttamento. Si ricordi: gli individui specisti muoiono, ma il sistema specista si perpetua. E come si perpetua? Proprio attraverso ciò che Caffo in questo esempio nega: ovvero che tra la consapevolezza che il singolo può avere in un dato momento della sua vita (ad esempio, quando vede un video in cui si mostrano atrocità commesse o quando qualcuno gliene parla) e la sua coscienza quotidiana non c’è identità. La stragrande maggioranza degli atti che compiamo in quanto esseri sociali avvengono in modo prevalentemente “automatico” e non “consapevole”. Questo è un dato di fatto e chi non comprende questo non sta parlando di esseri umani reali ma di automi cartesiani. È la cultura che ci garantisce l’efficienza e la correttezza del nostro agire quotidiano, poiché la normalità è la norma; il motivo per cui idee nuove vengono solitamente avversate e le idee morali nuove suscitano reazioni di scherno o di paura non sta nella “devianza” morale dei singoli, bensì nel fatto che i singoli pensano e agiscono, per lo più, in termini di condizionamento sociale. L’ethos non è l’etica, poiché è una forma di vita collettiva che ha leggi variabili.
L’esempio del negozio di saponette umane è, come tutti gli esperimenti mentali costruiti ad hoc dall’etica formale, completamente anti-storico e quindi inutile per comprendere il comportamento umano (e quindi anche per giudicarlo in termini assoluti come vorrebbe Caffo). Come se oggi chiunque compri prodotti basati sullo sfruttamento umano non stia comprando di fatto il frutto del consumo di “nervi, sangue e cervello umani” (Marx). Questo consumo non è “metaforico”, è reale, basta chiedere agli operai che si consumano alla catena di montaggio (per tacere dei morti sul lavoro che non sono “accidenti” ma fanno parte della stessa “essenza” del lavoro capitalistico). Senza considerare poi l’oppressione psichica e fisica che sta alla base di molte merci provenienti da paesi dittatoriali in cui la tortura e la morte degli oppositori, anche qui non metaforiche ma reali, è un prezzo da pagare per pagare un prezzo scontato al momento dell’acquisto. Dunque tutto questo accade oggi e accade agli umani, eppure…eppure noi continuiamo a vivere e ad agire come se niente fosse. Esattamente come accade per gli animali. In effetti c’è una differenza tra il modo in cui i soggetti reagiscono all’oppressione umana e a quella animale, ma tale differenza va esattamente contro l’argomento di Caffo. La differenza infatti qual è? Che in teoria per gli umani dovrebbero indignarsi tutti e subito visto che, almeno “formalmente”, questa strage di umani è in contraddizione con gli imperativi morali di una cultura universalmente condivisa. Al contrario, proprio perché la sofferenza animale non è contemplata tra gli imperativi morali della nostra cultura ed è anzi per di più nascosta e rimossa dallo sguardo, nessuno si sente chiamato direttamente in causa da essa. Essendo noi animali culturali la nostra percezione e sensibilità al dolore è sempre condizionata dal nostro ambiente e in una società come la nostra in cui i rapporti (tra umani e tra umani e non umani) sono sempre più mediati dalla tecnica e dunque sempre meno visibili e agibili direttamente, il rapporto tra i nostri atti e le loro conseguenze diventa labile e invisibile, sparisce nella trama complessa dei rapporti sociali.
Ritenere che questa “indifferenza” generale al dolore (di uomini e animali) accada per “devianza” morale dei singoli significa considerare l’umanità intera una specie immorale tranne pochi individui illuminati.
Si dirà: ma se far entrare gli animali nella considerazione culturale non li salverà, visto che non salva nemmeno gli umani, cosa dobbiamo fare? Ecco la risposta la dà l’antispecismo politico: finché penseremo in termini etici e individuali saremo solo in grado di definire obiettivi “culturali” (carte dei diritti, dibattiti bioetici, educazione) e il raggio d’azione sarà sempre limitato a ciò che esperiamo direttamente (boicottaggio delle merci “insanguinate”). Ragionare in termini politici significa invece puntare ad una modifica sociale di quei rapporti, al cambiamento delle strutture produttive, delle modalità di gestione del potere e di assunzione delle decisioni. Solo su questo versante dell’azione (non più individuale ma collettiva) possiamo sperare di porre fine anche all’asservimento umano non nel “mondo dei valori” ma in quello dei rapporti reali.
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Purini, già sono tre gatti XD
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Ultima modifica di ~~~; 24-11-2015 a 13:46.
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