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Originariamente inviata da shycrs
So benissimo che ci sono tanti italiani emigrati all'estero cosi come tanti immigrati in Italia. Il punto è: sono integrati o fanno gruppo quasi solamente con gli altri connazionali presenti nel luogo ospitante?! E' cosi facile fare amicizie "locali" con la barriera linguistica?! E' cosi improbabile per un italiano finire in un quartiere estero a prevalenza italiana?! Per quello che vedo, a parte matrimoni misti, noto che non c'è molta integrazione ma zone dove prevale una qualche etnia con tendenza a socializzare con gli altri connazionali mantenendo gli stessi usi e costumi del paese di origine. Ed io questa non la chiamo integrazione.
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non so quanti immigrati/emigranti frequentino gente del posto. Però non vedo neanche questa impossibilità nel fare conoscenza o amicizia con i locali se non parli perfettamente la lingua all'inizio. Basta trovarsi a contatto per un certo tempo con loro (a lavoro ad esempio). Poi con la frequentazione si migliora la conoscenza della lingua.
Ma detto ciò, credo che abbiamo un concetto diverso di integrazione, per me non è necessario, per dire, fare amicizia con i locali, l'importante è rispettare le leggi, avere una fonte di reddito, riuscire a rapportarsi nelle normali situazioni sociali, al lavoro. Per fare questo non c'è bisogno di conoscere tutti i proverbi inglesi, ad esempio.
Poi ognuno può conservare le sue abitudini, tradizioni a livello privato e frequentare chi vuole.