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Vecchio 29-03-2011, 20:42   #21
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Ti capisco, identica situazione, con l'eccezione minimale di qualche periodo fortunato in cui ero (quasi) riuscito ad intavolare una qualche specie di dialogo con uno-due ragazzi, peraltro del gruppo degli "inseriti"...nonostante questi facessero di tutto per porre le distanze, la mia perseveranza del tempo (ah quanto la invidio, ora rinuncio molto prima, anzi in partenza) aveva la meglio. Vabbè, passato, ero giovane allora, anzi meno vecchio. E' quella sensazione di vuoto interiore, solitudine ed imbarazzo profondo (che solo un fobico può conoscere) quando ti senti fuori, separato dal mondo...tutti gli altri a parlare (di che cosa ti chiedi?) e tu solo, infelice, nel tuo banchetto che sembra distare anni luce dagli altri. E sai che pure ti avvicinassi fisicamente a loro, il tuo imbarazzo, le tue paure creerebbero un muro invisibile invalicabile tra te e gli altri; per questo, tanto vale limitare la sofferenza, star soli, mascherare un po' la profonda sofferenza che provi (tale è, tale era, che, mi duole dirlo e me ne vergogno pure, a volte davvero sono prossimo alle lacrime) con un'aria pensosa facendo finta di fissare il foglio scritto di fronte a te. Sarà ugualmente evidente che sei l'asociale, lo sfigato, il paria della classe, ma almeno potrai mantenere un minimo di apparenza. Come dire: guarda, vorrei comunicare, ma ho tanto da studiare (per favore XD), sarà per la prossima volta. L'unica cosa positiva è che a scuola avevo davvero da studiare durante l'intervallo, ero sempre indietro su qualcosa, per cui all'angoscia sociale si sostituiva l'angoscia per la possibile interrogazione.
Adesso, all'università, la situazione è palese, non ho più la necessità di fissare il pensiero su qualche verifica impellente, e la sofferenza sociale, non sovrastata da altre maggiori, può dispiegarsi liberamente. Ed è una sofferenza sgradevole quanto può esserlo quello di una sofferenza per un male non fisico, quindi senza una cura immediata e palese, ma doloroso come un male fisico, non giustificato a livello di sentire comune (se avessi la febbre, soffrirei MOLTO meno per dire, e potrei dirlo liberamente); quindi un male oscuro, imbarazzante, che non puoi esprimere anzi devi nascondere, senza cura, quindi senza speranza di guarigione, che si ripete ad intervalli regolari quasi fosse un rituale diabolico e perverso.
Ho visto che ti piace il linguaggio letterario quindi ho cercato d adeguarmi.
Ciao, ti capisco perfettamente, ma ora ti dirò quello che mi sto dicendo da qualche tempo: vai da uno psicologo, è davvero l'ultima speranza.
Vecchio 30-03-2011, 14:27   #22
Intermedio
L'avatar di veratrum
 

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Originariamente inviata da shady74 Visualizza il messaggio
Vuoi dire se ci si sarebbe dati una mano? Nel mio caso alle medie ero troppo pauroso per poter prendere le difese di qualcuno... non difendevo neanche me stesso.
Alle superiori mi è capitato di dare aiuto a ragazzi bullati.
Io non sopporto le ingiustizie nei confronti dei più deboli proprio per i miei trascorsi alle medie.
Sì, qualcosa del genere. Io allora pensavo che se ci fosse stato qualcuno simile a me le cose sarebbero state più sopportabili: anzi, sarebbe stato tutto diverso. La chiave di volta secondo me era nel sodalizio fra simili. Ora, col senno di poi, non ne sono tanto convinta. Probabilmente se ci fossero stati altri evitanti o fobici ci saremmo accuratamente evitati reciprocamente notando e sottolineando le reciproche ostilità e diffidenze. Almeno per quanto mi riguardava. Anzi, di sicuro è andata così: possibile che su oltre 700 studenti (contando solo le superiori) ci fossi solo io sf?
Per il resto i miei incubi più agghiaccianti sono tuttora quelli in cui sogno di essere tornata al liceo: mi sveglio sconvolta e mi ci vuol sempre qualche istante per realizzare che la mia vita è altrove (anche se non so bene dove)…
Vecchio 30-03-2011, 14:37   #23
Esperto
L'avatar di Altamekz
 

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Originariamente inviata da veratrum Visualizza il messaggio
Sì, qualcosa del genere. Io allora pensavo che se ci fosse stato qualcuno simile a me le cose sarebbero state più sopportabili: anzi, sarebbe stato tutto diverso. La chiave di volta secondo me era nel sodalizio fra simili. Ora, col senno di poi, non ne sono tanto convinta. Probabilmente se ci fossero stati altri evitanti o fobici ci saremmo accuratamente evitati reciprocamente notando e sottolineando le reciproche ostilità e diffidenze. Almeno per quanto mi riguardava. Anzi, di sicuro è andata così: possibile che su oltre 700 studenti (contando solo le superiori) ci fossi solo io sf?
Per il resto i miei incubi più agghiaccianti sono tuttora quelli in cui sogno di essere tornata al liceo: mi sveglio sconvolta e mi ci vuol sempre qualche istante per realizzare che la mia vita è altrove (anche se non so bene dove)…
La penso anche io così, avrei rivisto in lui i miei problemi, qualcosa da cui fuggire
Vecchio 30-03-2011, 14:50   #24
Esperto
L'avatar di Blackrose
 

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Originariamente inviata da Labocania Visualizza il messaggio
Ore di veglia notturna non scelta che la mente - in un' incessante attività data da una coscienza sorda alle lusinghe del torpore notturno - occupa con magmatici flussi di pensieri caotici, lo spirare della malinconia ne fa addensare alcuni: lontananze della memoria, amarezze dell'infanzia e dei primi anni della gioventù.

Gli imbarazzati intervalli, i recessi che cercavo tra il cortile e i corridoi della scuola per celare la mia solitudine allo spietato sguardo della fanciullezza che con l'approssimarsi della pubertà diviene sempre più beffardo, crudele discriminatorio; il solitario viaggio appresso al finestrino, l'occhio rapito dallo scorrere di campi, borghi, campi, colli, fiumi - intorno la chiassosa scolaresca gitante; la camera d'albergo destinata ai paria di ogni classe.

Insomma gite, intervalli, feste, gruppi per ricerche scolastiche, innumerevoli occasioni in cui la nostra diversità ha acquisito un'evidenza spietata un rilievo particolare:

serbate anche voi ricordi di questo genere nel vostro pensoso capo?

sì + che altro alle superiori...
Vecchio 30-03-2011, 16:25   #25
Esperto
L'avatar di Moonwatcher
 

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Originariamente inviata da Labocania Visualizza il messaggio
Ore di veglia notturna non scelta che la mente - in un' incessante attività data da una coscienza sorda alle lusinghe del torpore notturno - occupa con magmatici flussi di pensieri caotici, lo spirare della malinconia ne fa addensare alcuni: lontananze della memoria, amarezze dell'infanzia e dei primi anni della gioventù.

Gli imbarazzati intervalli, i recessi che cercavo tra il cortile e i corridoi della scuola per celare la mia solitudine allo spietato sguardo della fanciullezza che con l'approssimarsi della pubertà diviene sempre più beffardo, crudele discriminatorio; il solitario viaggio appresso al finestrino, l'occhio rapito dallo scorrere di campi, borghi, campi, colli, fiumi - intorno la chiassosa scolaresca gitante; la camera d'albergo destinata ai paria di ogni classe.

Insomma gite, intervalli, feste, gruppi per ricerche scolastiche, innumerevoli occasioni in cui la nostra diversità ha acquisito un'evidenza spietata un rilievo particolare:

serbate anche voi ricordi di questo genere nel vostro pensoso capo?
Il tuo stile si fa sempre più inutilmente involuto Labo. ;D
Vecchio 30-03-2011, 16:47   #26
Esperto
L'avatar di Wrong
 

Quanti brutti ricordi... Aggiungere anche il catechismo al pomeriggio dal prete, meno male che io ci andavo poco
Vecchio 30-03-2011, 16:49   #27
Intermedio
L'avatar di ASongNoOneSings
 

Ahi ahi...ho molti, troppi di questi brutti ricordi
Vecchio 30-03-2011, 17:00   #28
Intermedio
L'avatar di veratrum
 

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Originariamente inviata da Tristezza Visualizza il messaggio
Quanti brutti ricordi... Aggiungere anche il catechismo al pomeriggio dal prete, meno male che io ci andavo poco
Noooo, è vero, anche il catechismo....!!
Mi volete distruggere...
Vecchio 30-03-2011, 17:03   #29
Esperto
L'avatar di Wrong
 

Quote:
Originariamente inviata da veratrum Visualizza il messaggio
Noooo, è vero, anche il catechismo....!!
Mi volete distruggere...
Come se non bastassero i prof menefreghisti... Anche quel prete di merda e il catechista coglione vedevano come si comportavano i bulletti verso certa gente e non dicevano niente!
Vecchio 30-03-2011, 17:24   #30
Intermedio
L'avatar di veratrum
 

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Originariamente inviata da shady74 Visualizza il messaggio
Sì, forse hai ragione, eravamo troppo chiusi nelle nostre paure per reagire, quindi probabilmente ognuno avrebbe cercato di salvare la propria pelle, non tanto per mancanza di altruismo, ma proprio per impossibilità a contrastare una qualsiasi forma di angheria.
Per i sogni di essere ancora a scuola li facevo anch'io nell'adolescenza! Erano sempre angosciosi, come se cose negative ormai superate riemergessero dai ricordi... ricordo il sollievo quando mi svegliavo ed era stato solo un incubo.
Io non la vedevo come il salvare la mia pelle, anzi, come te son stata sempre abbastanza altruista (o cogliona), e magari c'andavo di mezzo quando potevo fare i fatti miei (purtroppo o per fortuna ora mi son quasi redenta). Intendevo più la posssibilià di vedere negli altri delle cose che magari non accettavo o peggio, non riconoscevo, in me.
Eravamo (almeno io) chiusi più che nella paura, nella nostra mancanza di consapevolezza
Ma ora va meglio, siamo tutti consapevoli.............
Vecchio 30-03-2011, 17:26   #31
Intermedio
L'avatar di veratrum
 

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Originariamente inviata da Tristezza Visualizza il messaggio
quel prete di merda e il catechista coglione

Dillo ancooraaaa!!!!
Vecchio 30-03-2011, 20:29   #32
Esperto
L'avatar di dottorzivago
 

Io oltre la scuola avevo il calcio.......ancora peggio! Li si che avevo proprio il terrore ad andare all'allenamento. E pensare che ho tirato avanti 3-4 anni!
Non ero un campione ma nemmeno una schiappa.....purtroppo venivo convocato regolarmente per le partite del sabato e della domenica. Ero l'unico che sperava di non essere convocato!
Poi c'era il ritiro pre-campionato.....mai fatto, sarebbe stato troppo!
Vecchio 31-03-2011, 02:19   #33
Intermedio
L'avatar di veratrum
 

Quote:
Originariamente inviata da shady74 Visualizza il messaggio
Fin troppo consapevoli...
Ehm, io ero ironica..... spero anche tu....
Vecchio 31-03-2011, 11:00   #34
Intermedio
L'avatar di Hartigan
 

Quote:
Originariamente inviata da Labocania Visualizza il messaggio
serbate anche voi ricordi di questo genere nel vostro pensoso capo?
Si, e cerco sempre di eliminare questi ricordi.
Vecchio 31-03-2011, 11:34   #35
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Labocania Visualizza il messaggio
magmatici flussi di pensieri caotici, lo spirare della malinconia ne fa addensare alcuni: lontananze della memoria, amarezze dell'infanzia e dei primi anni della gioventù.

Gli imbarazzati intervalli, i recessi che cercavo tra il cortile e i corridoi della scuola per celare la mia solitudine allo spietato sguardo della fanciullezza che con l'approssimarsi della pubertà diviene sempre più beffardo, crudele discriminatorio; il solitario viaggio appresso al finestrino, l'occhio rapito dallo scorrere di campi, borghi, campi, colli, fiumi - intorno la chiassosa scolaresca gitante;
si, si, immagini che mi appartengono.
Vecchio 31-03-2011, 23:03   #36
Esperto
L'avatar di Rocky Balboa
 

Io durante gli intervalli non restavo da solo in classe, ne tantomeno al mio banco... si creavano gruppetti nel cortile della scuola e nei corridoi, e per me restare da solo in classe era motivo di ulteriore disagio...
avevo un metodo alternativo, mi recavo tutto da solo al Bar, compravo qualcosa da mangiare o da bere, e poi andavo esplorando un pò la scuola, anche al lato diametralmente opposto... e perdevo un pò di tempo in questo modo.
Vecchio 11-04-2011, 23:26   #37
Esperto
L'avatar di Lila.
 

la scuola soprattutto le superiori per me son state un trauma.....non ho legato con nessuno in classe per tutti e 5 gli anni....stavo sulle balls a tutti solo perchè non ero come loro, a ricreazione quando non c'erano delle ragazze di altre sezioni che conoscevo mi rinchiudevo in bagno per non stare da sola in classe....le gite di più di un giorno le ho sempre evitate come la peste, al solo pensiero di dover passare tutto quel tempo con quegli esseri chiamati miei compagni di classe mi faceva venire l'ansia...non avevo niente a che spartire con loro..un branco di false che si sparlavano a vicenda....quanto le ho odiate alcune.
Vecchio 18-05-2011, 18:42   #38
Principiante
 

m'interessa molto questa discussione perchè mi trovo in situazioni simili, forse migliori ma simili; vado in quarta superiore e anche se non ho problemi con bulli e nessuno mi odia né mi disprezza mi isolo un po'; il problema è che non riesco a parlare con gli altri tranne che di materia scolastica, e nelle occasioni in cui si va oltre cerco di non espormi, e alla prima occasione esco dalla conversazione: un po' per disagio, un po' perchè non m'interessano i discorsi, ma forse anche questa è paura.Inoltre ho un senso dell'umorismo diverso dagli altri, ridere forzatamente mi mette a disagio, e le mie rare battute sono timide e banali, come quelle di chi si è appena conosciuto.
Voi che ci siete già passati (e in condizioni più difficili) che ne pensate?
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