Fobia sociale over 40 - Pagina 5

PriccoPracco · 25-12-2010, 06:32

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Originariamente inviata da salvo-auron

Mi sembra una cosa scritta da choelo...belle parole

barclay · 25-12-2010, 11:05

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Originariamente inviata da brio70

m'interessa poco se monaci,minatori, e malati sono contenti della loro vita.so solo che IO non sono contento della mia.
perchè non è la vita che avrei voluto e avrei potuto vivere

Parole sante

Miky · 25-12-2010, 20:12

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Originariamente inviata da brio70

m'interessa poco se monaci,minatori, e malati sono contenti della loro vita.so solo che IO non sono contento della mia.
perchè non è la vita che avrei voluto e avrei potuto vivere.
a differenza di molti di voi che si definiscono fobici o altro,ma non si fanno problemi a fare vacanze all'estero,frequentare università,avere comitive di amici,io non ho fatto niente di ciò.
quando vengo definito "personalità gravemente disturbata" mi viene da chiedermi come dovrebbe essere la personalità di una persona che a 14 anni si isola completamente vivendo 24 al giorno per 365 giorni all'anno per la durata di 4 anni senza scambiare una parola con nessuno?senza avere nessun,non dico amico,ma conoscente?ahhhhhhh,si,mi si dirà che come i monaci che scelgono di vivere in convento era una mia scelta.ma la mia era una SCELTA MALATA.
per me ,la mia vita è sprecata,perchè invece di stare ore al pc e su fobia sociale ci sono tante cose che avrei potuto fare.ma che ancor oggi non sono capace di fare.
allora mi si dirà:e ora chi t'impedisce di fare quello che vuoi?
me lo impedisce quel tarlo nella mente,l'ansia e la depressione sempre in agguato.sicuramente non è facile cambiare una "personalità gravemente disturbata"

SENTO CHE NON STO VIVENDO.MA SOPRAVVIVENDO.

ma si infatti, che cazzo me ne frega a me dei monaci e dei minatori, son cazzi loro se vivono così. Qui si sta parlando dei nostri problemi, non di quelli delle monache.
Esistoo persone con problemi molto più gravi dei noistri e dei miei, lo ammetto e che magari provano un dolore più gnrande del mio e ammetto anche questo.
Ma mettiamola così, il dolore è come un bicchiere e non importa quanto è grande, ma quello che fa star male è quanto è pieno questo amaro calice.
Il nostro è forse un dolore piccolo, un disturbo piccolo, un bicchiere piccolo rispetto ad altri dolori e disturbi più gravi, ma sto dannato bicchierino è pieno fino all'orlo di un intruglio che fa soffrire tantissimo.
é lo stesso ragionamento che si applica alal felicità quando si dice di cercare la felicità nelle piccole cose. Se è vero che si può trovare una grnade felicità nelle piccole cose e altrettanto vero che si può trovare una grande sofferenza nelle piccole cose, nei piccoli nostri disturbi.

salvo-auron · 27-12-2010, 00:46

too_shy · 28-12-2010, 13:34

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Originariamente inviata da grizzly

Come già affermato in altre occasioni,penso di essere il più vecchio che bazzica da queste parti,62 anni non sono pochi ma la mia condizione non è la classica "fobia sociale" ma un forte disagio nei confronti del prossimo che non amo per niente in particolar modo i miei coetanei e questo disagio si manifesta in una forma di aggressività, per un nonnulla mi inalbero e perciò giro alla larga dai miei simili.Non ho mai avuto amici,giocoforza sopporto qualche conoscente per brevi momenti giusto per assolvere gli impegni vitali,mi circondo di tecnologia che mi tiene impegnato il cervello,cammino all'alba per un paio d'ore quando non c'è nessuno in giro,se malauguratamente incontro qualcuno lo vedo come il nemico da evitare.Tutto sommato però sono in pace con me stesso e questo mi basta.

raramente mi è capitato di leggere su questo forum di qualcuno che si sente in pace con se stesso.
Forse dovremmo cercare quei pochi che hanno trovato un minimo di serenità e prendere ispirazione da loro, dal loro stile di vita, dovremmo studiare quei pochi che incredibilmente riescono a convivere bene con questo grosso problema.

PERSO · 28-12-2010, 14:57

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Originariamente inviata da grizzly

Come già affermato in altre occasioni,penso di essere il più vecchio che bazzica da queste parti,62 anni non sono pochi ma la mia condizione non è la classica "fobia sociale" ma un forte disagio nei confronti del prossimo che non amo per niente in particolar modo i miei coetanei e questo disagio si manifesta in una forma di aggressività, per un nonnulla mi inalbero e perciò giro alla larga dai miei simili.Non ho mai avuto amici,giocoforza sopporto qualche conoscente per brevi momenti giusto per assolvere gli impegni vitali,mi circondo di tecnologia che mi tiene impegnato il cervello,cammino all'alba per un paio d'ore quando non c'è nessuno in giro,se malauguratamente incontro qualcuno lo vedo come il nemico da evitare.Tutto sommato però sono in pace con me stesso e questo mi basta.

Io mi sa che con i miei 42 anni sono per anzianità il secondo qui dentro.
Quoto il tuo scritto.
Mi ci rivedo molto.
Anche io vado a spasso la mattina molto presto, per prendere il caffè al bar (all'apertura non c'è un cane!!) e poi mi rintano nel mio regno.
Non sono molto aggressivo a meno che non mi si scassino le palle: allora è meglio sparire dai miei occhi, poichè potrei anche non rispondere delle mie azioni !
... Sai, anche le formiche se si incazzano...

(aggressivo no, ma se "sbrocco", sono violento abbastanza!!)
.
Anche io vedo negli altri un "tipo" di nemico, o comunque una forma animale da sfruttare, ma tenere lontano. Sopratutto le donne le sopporto ZERO ! Dopo dodici picosecondi che le ho davanti, mi sfracellano le palle ! I bambini vengono subito dopo le donne.

Dei giovani non ho nessuna (o poca) stima.
Dei miei coetanei penso solo tutto il male possibile !
In effetti le persone con cui riesco ad essere in "sintonia", sono quelle poco più grandi di me; non troppo piu grandi perchè non sopporto nemmeno gli anziani, che sono peggio dei bambini !

Che dite: sono misantropo ?? Misogino ?
MA nooooooooo, nemmeno un po !!

Per inciso, non amo nemmeno gli animali e le piante !

Che ci crediate o meno, sono anche io in pace con me stesso. Mi vado bene così !

salvo-auron · 28-12-2010, 23:52

non ci sono soluzioni perfette, la vita è un attimo e come tale, và vissuta è facile a dirsi, ma difficile a metterlo in pratica....................

Smeraldina · 26-01-2011, 15:08

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Originariamente inviata da stone

Ma quante fobiche over 40, ci saranno sul forum?

Eccomi ci sono anch'io,ho 39 anni quasi 40.

Massimo1 · 13-04-2013, 15:12

Non si matura un bella m..A me contiuìnua ad esistere anche do po i 45 ciao. Massimo

SonoRovinato · 13-04-2013, 15:21

che belloooooooo

non sapevo ci fosse un topic per gli over 40...almeno qui mi possono capire i pochi

dai scriveteeee rimettiamo in sesto questo thread

SonoRovinato · 13-04-2013, 15:26

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Originariamente inviata da melville58

A distanza di tempo torno a rivolgermi ancora una volta a coloro che frequentano questo forum e non sono più in età giovanile.
Se è assai difficile patire quella condizione che va sotto l’etichetta “fobia sociale” da giovani, credo lo sia molto di più in età adulta, per mille motivi, e fra gli altri perché si ha la netta convinzione di non venirne più fuori, che tutto si sia sedimentato.
Francamente non ho idea di quante persone, diciamo sopra i quarant’anni, frequentino questo spazio. Il mio vorrebbe essere non solo una specie di censimento, ma un appello ad esporsi maggiormente, a intraprendere iniziative, a conoscersi.
Non voglio creare un ghetto ma, pur in presenza di condizioni comuni, avverto sempre un solco con il mondo giovanile.
Naturalmente sono ben accetti i contributi da parte di amici di qualsiasi età.

questo è il topic iniziale...sacresante parole

Crystal · 13-04-2013, 16:01

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Originariamente inviata da Roland68

La fortuna ha voluto che trovassi una donna che mi capisse e mi assecondasse. E vivo nell'oasi felice del mio appartamento.

Se non sono trp invadente, come hai fatto a conoscerla? cioè in che contesto sei riuscito ad approcciare? oppure è stata lei a fare il primo passo?
Te lo chiedo perchè a me di contesti in cui conoscere me ne capitano veramente pochi (colpa mia perchè evito cmq..)

SonoRovinato · 13-04-2013, 16:07

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Originariamente inviata da Crystal

Se non sono trp invadente, come hai fatto a conoscerla? cioè in che contesto sei riuscito ad approcciare? oppure è stata lei a fare il primo passo?
Te lo chiedo perchè a me di contesti in cui conoscere me ne capitano veramente pochi (colpa mia perchè evito cmq..)

ma a che data l ha scrittto questo post Roland? siccome è vecchioto questo topic...magari non puo piu risponderti

Crystal · 13-04-2013, 16:09

Già in effetti è datato come post, non ci avevo fatto caso

Beh se ci sei ancora Roland risp

SonoRovinato · 13-04-2013, 16:19

vabbè cristal..non lo facciamo morire questo topic...se mi vuoi chieder qualcosa...

fai pure eh

Personelnulla · 13-04-2013, 16:49

So che non fregherà nulla a nessuno, ma se entro un' anno non divento come dico io....credo che i 40 non li voglio manco vedere, mi sparo prima. Credo che 36 anni sia un giusto traguardo per porre fine alla propria vita.

SonoRovinato · 13-04-2013, 17:53

mi sa che abbiam fatto male a riprendere questo topic...perchè alla fine il leit motive sarà sempre quello "i ventenni dicono di non avere speranze di guarire in futuro..e noi quarantenni confermiamo la realtà...a 40 e oltre se non sei riuscito a guarire prima oggi siamo attaccati al tubo del gas...se il passato le nostre esperienze assomigliano ad un deserto...il fututo è come se siamo rimasto bloccati dentro una miniera sotto terra

SonoRovinato · 13-04-2013, 17:57

Apro una specie di topic nel topic...chi di voi che gia soffre di disturbi chiamiamola fobia sociale, per non elencare tutte le patologie che ognuno di noi ha. Insomma chi di voi oltre combattere questi problemi si è anche trovato disoccupato a 40anni...ovviamente?

EDIT:...ehmmm....non me l aspettavo cosi grande il carattere

Dylan · 13-04-2013, 17:58

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Originariamente inviata da Orto d'Osso

Arrivare a 40 anni senza relazioni sociali e soprattutto senza aver mai avuto una donna -come me- è terribile paradossalmente forse più nell'immaginario di un ventenne. Quella è un'età in cui le aspettative sono molto alte, e pensare di bruciare metà della propria vita da solo porta molta angoscia.
Ma una volta arrivatoci, si verificano dei cambiamenti interessanti, che recano una maggiore quiete: non, come i più potrebbero credere, riguardo a una diminuzione del sentimento, della passione e del desiderio (affettivo e sessuale) che almeno nel mio caso sono rimasti quasi inalterati da quando ero giovane; ma perchè, almeno per me, subentra la volontà di abbandonare qualsiasi illusione, di guardare in faccia la realtà nella sua crudezza.
Questo a mio modo di vedere, è un atteggiamento utile per tutti, non solo per noi, cioè anche per chi nella vita ha ottenuto di più: guardare in faccia la realtà è terribile e sublime nello stesso tempo, ti fa sentire piccolo rispetto al mondo ma proprio per questo vedi il mondo in modo più autentico, e sei più partecipe della verità. Io in questo modo ho acquisito forza; laddove soddisfare i propri desideri al momento ti inebria, ma ti rende più dipendente e alla lunga, forse, più fragile.

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Originariamente inviata da SonoRovinato

mi sa che abbiam fatto male a riprendere questo topic...perchè alla fine il leit motive sarà sempre quello "i ventenni dicono di non avere speranze di guarire in futuro..e noi quarantenni confermiamo la realtà...a 40 e oltre se non sei riuscito a guarire prima oggi siamo attaccati al tubo del gas...se il passato le nostre esperienze assomigliano ad un deserto...il fututo è come se siamo rimasto bloccati dentro una miniera sotto terra

Sono un ventenne, queste storie mi rendono triste triste

SonoRovinato · 13-04-2013, 17:59

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Originariamente inviata da Dylan

Sono un ventenne, queste storie mi rendono triste triste

VABBOHH...chiudiamo questo topic...sennò distruggiamo i ventenni